GEORGE
Sono pronto, per rialzarmi ancora
e il momento che aspettavo è ora
nonostante questo cielo sembri chiuso, su di me.
Nessuno mi vede,
nessuno mi sente,
ma non per questo, io non grido più.
Sì, fratello mio, ora che ci hanno divisi, vorrei solo gridare. Non posso piagere, devo andare avanti.
Per me, per te, per la mamma, per il mondo magico.
Mi sembra tutto nero, ora, nessuno può capirmi, lo sai.
Tu ci saresti riuscito, vero? Mi avresti fatto ridere anche di questo.
Io e te, una cosa sola, un rapporto esclusivo che andava oltre qualunque amicizia.
Quante volte Lee non ci capiva? Perchè noi anche non volendo, a volte l'abbiamo escluso.
Ma c'era il nostro mondo, che non era fatto di parole, nemmeno di sguardi, per la verità.
Pensavamo insieme.
Ma ora che tu non sei qui, ho perso un pezzo di me.
E vorrei gridare, ogni volta che entro nel nostro negozio, costruito con la nostra fantasia
Ogni volta che mi sveglio nel nostro appartamento e passo vicino alla tua camera, ora chiusa a chiave, penso che devo svegliarti, che come al solito farai tardi e toccherà a me aprire.
Ma ora non ti sveglierai più. Aprirò sempre da solo.
Guardo gli scaffali, pieni delle nostre invenzioni, mi viene un groppo in gola.
Ma noi abbiamo faticato tanto per costruirlo, e non posso di certo abbattermi o rinunciare. Tu non l'avresti fatto.
E allora sarò qui, anche per te, che adoravi vedere i bambini ridere, adoravi fare scherzi, adoravi prendere in giro tutti.
Guarderò i sorrisi della gente, ricordando il tuo e mi sentirò un po' meno inutile.
FRED
Io sono qui,
in un mondo che ormai
gira intorno a vuoto
lontano dal tuo sole.
E piove, ma io qualche cosa farò
per sentire ancora
tutto il calore che ora non ho
e avere un po' di pace
che ora non ho
e luce nei miei occhi
che ora non ho, che ora non ho.
Tu sei la metà della mia testa, del mio cuore, fratello, e la morte beffarda ha deciso di dividerci.
Stavolta siamo noi le vittime di questo scherzo del destino, di questa fatalità.
Sono morto col sorriso, hai visto?
Perchè volevo che tutti mi ricordaste così.
Mi manchi, George, più di tutti.
Qui ci sono tutte le altre vittime di questa guerra, ma nessuno è come te, lo sai?
Qui il sole delle nostre risate non c'è, questo posto è meraviglioso, ma senza di te, nella mia anima piove.
Ti osservo sempre e voglio che tu sorrida.
Voglio vederti felice.
Io non smetterò mai di spiarti, sappilo.
La tua vita sarà per me il sole, la luce.
Io sarò per te il ricordo, lo so, non poso fare nulla per placare il tuo dolore.
Ma posso dirti cosa avrei fatto io.
Avrei continuato a vivere per te.
Vivi, George, e la tua vita non sarà inutile.
GEORGE
Sulla strada, troppe stelle spente.
La tua mano ora sevirebbe.
Troppa gente alza il dito
e poi lo punta su di me.
Nessuno mi crede
davvero innocente
ma non per questo io non vivo più.
Le persone mi trattano come un potenziale psicopatico.
Non sopporto più nessuno, mi opprimono con le loro attenzioni.
L'unica che riesce a starmi davvero accanto è Ginny. È lei che mi ha sorretto, si è occupata di me, mi stringeva forte la mano al tuo funerale.
Io credevo di impazzire, quel giorno.
Mi sembrava di avere il cuore sotto la Maledizione Cruciatus.
Era straziante, e la cosa più brutta era che questo significava quanto fossi vivo.
Ci sono giorni che non voglio vedere neanche Ginny, comunque.
Altre volte rompo gli specchi di casa, perchè mi aspetto sempre che tu mi saluti, nella mia immagine riflessa, vorrei vederti ancora.
Tornerò a sorridere, fratello mio, non cederò.
Ti renderò felice, mi guarderai e sarai fiero di me.
E quando un giorno ci incontreremo di nuovo, sarà come se non fosse passato neanche un secondo.