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Autore: Sawako_RagDOLL    22/12/2010    2 recensioni
La tua voce.
Alzo il viso così di scatto da provocarmi quasi un capogiro, ed eccoti.
Diamine. E' come se il tempo non fosse mai passato. Come se fossi spuntato da uno dei miei ricordi.
Non me lo aspettavo, ma ecco di nuovo quella zazzera bionda, forse solo leggermente più corta del normale. Lo sguardo timido ma sereno, le guance rosee e paffute.
Infine il sorriso.
[MikuxBou]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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BondS




-Tra 20 minuti si comincia Miku!-
-Lo so lo so, arrivo, sto... aspettando una persona.-
Bene, ha chiuso la porta.
Ora posso tornare ad agitarmi.
In piedi, sudato, non riesco a stare fermo e mi tremano le mani, un ridicolo fascio di nervi.
L'idea di rivederti mi sta mandando nel panico più totale.
Ho paura. Paura non di rivederti, sia chiaro, non vedo l'ora che tu spunti da dietro quella porta chiusa! Potresti anche essere cambiato come il giorno che diventa notte, non farebbe alcuna differenza per me.
Ho paura di essere io quello troppo cambiato.
In effetti quasi non mi riconosco più nemmeno io. Non portavo il mio colore naurale di capelli da quando ero alle medie, e il mio guardaroba non è mai stato più scuro di così. Ma non è solo quello. L'altro giorno, Kanon ha detto che sorrido meno spesso. Per questo temo.
Ho paura di vedere il tuo viso rabbuiarsi guardandomi, paura che tu possa chiedermi "C'è qualcosa che non va?" mentre ti preoccupi per me.
Paura che questo nuovo me non ti piaccia più.
Basta, devo calmarmi. Almeno un pochino.
Mi passo una mano sul viso evitando di sfregarmi gli occhi già truccati, premendo però forte sulle tempie. Se fosse così semplice imprimere un po' di fermezza, dannazione!

-Ciao, Miku-kun.-
La tua voce.
Alzo il viso così di scatto da provocarmi quasi un capogiro, ed eccoti.
Diamine. E' come se il tempo non fosse mai passato. Come se fossi spuntato da uno dei miei ricordi.
Non me lo aspettavo, ma ecco di nuovo quella zazzera bionda, forse solo leggermente più corta del normale. Lo sguardo timido ma sereno, le guance rosee e paffute.
Infine il sorriso.
Sento bruciare dentro, in un punto non meglio identificato all'altezza del cuore, ma non fa male. E' come se fossi inondato dal sole.
E' la cosa più bella mi sia capitata da tempo.
Ti sorrido anche io, non riesco a farne a meno. Sento le guance un po' ingessate però...che Kanon abbia ragione? Spero non si noti nulla di strano.
Poi mi ricordo di non aver ancora spiccicato parola da quando sei entrato, a proposito di stranezze. Che grande idiota!
-Ciao Bou. Sono felice tu sia venuto.-
Mhm, almeno ho detto una frase sensata..
Infatti il tuo sorriso si fa un po' più deciso mentre ti fai avanti nella stanza, mormorando un "permesso" prima di sederti sul divanetto. Sento i tuoi occhi su di me, curiosi, ed ecco tornare il nervosismo.
Mi sforzo di non far calare il silenzio. Non lo sopporterei.
-Tutto a posto? Hai trovato traffico? Vuoi un caffè?-
Mi sei mancato mi sei mancato mi sei mancato.

Inizio a trafficare con la macchinetta senza guardarti, facendomi scappare un bicchiere di mano combinando un mezzo macello. Poi sento una pressione ferma ma dolce sul mio polso.
Mi giro a guardarti e vedo che stai sorridendo.
-Sei il solito pasticcione. Vieni qui dai.-
E mi abbracci. Semplicemente, come se lo facessi tutti i giorni.
Mi lascio abbracciare, troppo stupito per fare o dire qualcosa. Sento solo calore, tanto calore.
Lentamente, sento come se mi stessi sciogliendo.
Ricambio la stretta avvolgendo le mie braccia alla tua vita, e sento in risposta la presa attorno al mio collo farsi più salda.
La guancia a contatto con la tua sembra letteralmente andare a fuoco, il tuo profumo mi riempie le narici come se non esistesse nient'altro.
Dio, credo mi stia esplodendo il cuore.
Tutto a causa tua, e di questo abbraccio sufficiente ad inebriarmi completamente.
Sento che ti stai staccando da me.
Non voglio, non ora, ma ti lascio andare per paura tu possa capire ciò che ho tenuto nascosto dentro me per così tanto tempo (quanti anni saranno? Troppi.).
Mi accorgo solo ora che hai gli occhi lucidi.
-Mi siete mancati sai. Tu mi sei mancato, tantissimo.-
Ho sentito bene? Hai messo un'enfasi su quel "tu"?
-Quando me ne sono andato è stato orribile, continuavo a pensare a quanto avevi pianto, e anche se siamo rimasti in contatto non poterti più vedere tutti i giorni...credevo...sarei impazzito-
Sembri ancora più carino mentre mi dici queste parole, e così vulnerabile che non riesco a fermare la mia mano, che si posa lentamente sulla tua guancia. Mi sorridi di nuovo.
-Mi sei mancato tantissimo anche tu Bou-chan.-
E sorrido anche io, quella strana rigidità che scompare. Solo quando a tua volta porti la mano al mio volto, mi accorgo che è umido, che sto piangendo.
Mi sei mancato eccome cavolo.
Dire così è pure poco. C'è un modo più forte per esprimere quel senso di vuoto? Mancanza, mi sembra minimo.
-Oh, finalmente un vero sorriso!-
Lo sapevo. Quindi lo hai notato. Sono così pessimo a fingere?
Ma no, ovvio. Così semplice.
La verità è che anche a distanza di anni, mi conosci sempre così bene, meglio di quanto io stesso possa fare,non è così?
Non posso più trattenermi. Non ci riesco. HO BISOGNO che tu sappia, che sappia davvero quanto sei importante per me.
Apro la bocca, prendo fiato.
-Quello è il sorriso che amo-
Un momento. Non ho capito.
-Co-cosa?-
-Ho detto "Quello è il sorriso che amo".- Di nuovo quella schiettezza e semplicità, come se mi avessi detto che fuori il tempo è bello.
Prima ancora di rendermene conto, avvicino il mio viso al tuo, facendo collidere le nostre labbra.
La morbidezza di queste mi fa mancare un battito, la tua reazione sorpresa mi spinge a non osare di più di questo bacio, come se potessi compromettere la tua purezza. Si, per un attimo mi sento sporco.
Hai trattenuto il fiato, percepisco con chiarezza la tua sorpresa...
...Miku... che cazzo stai facendo?
Interrompo il contatto, dandomi dello stupido mille volte per essermi imposto in questa maniera, coi fatti..
-Go..gomennasai.-
L'unica cosa che riesco a dirti, non sono nemmeno in grado di scusarmi come si deve, non riesco nemmeno più a guardarti, anzi nemmeno a muovermi. Sono paralizzato.
Ti prego, di qualcosa, qualsiasi cosa.
-B..ou-
Non lo sopporto. Alzo lo sguardo.
-Beh? Mi hai fatto aspettare tutto questo tempo, e non riesci nemmeno a baciarmi come si deve?-
Sorridi, anche se sei arrossito.
Il tono ha appena un'ombra di spavalderia, ma è così dolce da straziarmi.
Dio, fa che non sia vero.
Prendo il tuo viso con entrambe le mie mani, questa volta il bacio è meno improvviso.
Di nuovo le nostre labbra si incontrano, e questa volta mi rispondi, ricambiandomi anche se timidamente. Ora son davvero sicuro mi scoppierà il cuore.
Le tue labbra che si adattano perfettamente sulle mie, il tuo sapore, le tue mani che si stringono a me, più forte, è tutto così intenso, meglio di quanto avrei mai potuto immaginare.
Ti bacio con più decisione, approfondendo questo contatto, passando la lingua sulle tue labbra, che subito dischiudi, permettendomi l'accesso alla tua bocca che comincio lentamente ad esplorare, facendo poi intrecciare le nostre lingue, più e più volte.
Non c'è nessuna fretta da parte di entrambi, come se avessimo aspettato troppo a lungo per lasciare che l'urgenza rovini tutto. Continuiamo a baciarci, nell'intenzione di far durare quel momento il più a lungo possibile, di imprimere nella mente ogni sensazione. Vero, vero, è tutto verissimo.
Bou, meraviglioso Bou.
Stringo le braccia attorno a te, al tuo corpo esile e caldo anche da sopra la maglietta che indossi, realizzando solo ora di averti spinto contro il muro mentre ti baciavo.
Mi distacco appena, per permettere a entrambi di riprendere fiato, il tuo respiro che mi solletica la punta del naso.
-Questo andava meglio, come primo bacio?- scherzo. Mi mancavi davvero tu per tornare me stesso.
-Questo si. Il bacio che volevo-
-8 MINUTI!!!- Un urlo da fuori. Di nuovo il tipo dello staff.
Ci baciamo ancora una volta, premendo l'uno sulle labbra dell'altro, cominciando poi a ridere per l'interruzione improvvisa.
-Ci sono certi legami che non si possono spezzare, vero?- mi chiedi quando entrambi ci siamo calmati.

-Rikai wa iranai kyoukan shite kure Atai wa kotoba ga heta dakara
Honto no yasashisa shitteru kimi nara Itami wo hodoki ni kite okure
Tsubutta mabuta no naka ni hirogatta hoshi no umi wa ganpeki no soto e afureteku...
-

Sentendo le note di BondS ~ Kizuna mi sorridi, annuendo.
-Se si potessero spezzare, non saremmo qui- Aggiungo.
-Già....- bussano di nuovo.
Ok ok messaggio ricevuto. -...mi sa che mi tocca andare.-
-Potrò stare dietro le quinte?-
-OVVIO. Mi aspetto tu ci sia- Lo guardo con intensità.
-Questa volta non me ne vado. Non me ne vado più.-
Usciamo assieme, ti prendo per mano, felice di mostrare il nostro legame in questo modo.
Ti presento gli altri ragazzi, che cominciano a salire sul palco.
Quando è il mio turno mi incoraggi con un sorriso luminosissimo.
Mi fermo un attimo e ti volto, assicurandomi che tu mi senta.
-Suki da yo..-
Vedo i tuoi occhi luccicare e sorrido, mentre avanzo verso il microfono, diventando Miku degli Lc5. Un Miku un po' più me stesso però.
Un lampo attira la mia attenzione, mi volto verso di te, mentre le prime note si diffondono nell'aria. Lasci cadere la torcia che avevi tra le mani.
Stai muovendo le labbra, sillabando una frase senza voce.
"Ore..mo...suki... da yo"
Ti amo anche io.
Sorrido, mi rivolgo nuovamente alla folla, con un'adrenalina addosso che per una volta, non ha nulla a che vedere con la musica.


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Eh si, Miku e Bou. Sono così teneri ç^ç
L'altro giorno stavo riguardando il last live degli An Cafe e non ho saputo resistere, così mi sono immaginata un loro ricongiungimento ed è nata questa fic u.u
Spero tanto vi piaccia, soprattutto a tutti i fan degli An Cafe, che spero possano trovare questa fic interessante.
Devo dire che era rimasta in stand by per un po' e temevo davvero di non riuscire a finirla con efficacia, ma fortunatamente mi sono sbloccata!
BUONA LETTURA!!!!

  
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