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Autore: Valery_Ivanov    23/12/2010    7 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction! E' una mia versione alternativa del finale di Beyblade, parte dal momento in cui i Bladebreakers arrivano in Russia!
Dal Terzo Capitolo:
«Fata Bianca! A… aiutami… ti prego…» un bambino di circa cinque anni la stava guardando con occhi imploranti attraverso le inflessibili sbarre della sua prigione. La fata scivolò dentro la cella come prima e i suoi contorni divennero sfocati per pochi istanti, finchè lei non si sedette silenziosamente a terra e poggiò la testa del bambino sulla sua gonna morbida. «Non riesco… a dormire…» singhiozzò il piccolo, aggrappandosi a lei con tutte le sue forze. La creatura schiuse le labbra e parlò per la prima volta, e la sua voce sembrava un soffio di brezza mattutina, fresca e leggera.
«Non preoccuparti…» sussurrò. Kai continuava ad osservare la scena alcuni metri più indietro.
«Grazie Fata Bianca…»
Lei gli accarezzò dolcemente la testa. «Non sono una Fata Bianca…» mormorò, mentre il respiro del bambino si faceva regolare e rilassato. «Puoi chiamarmi… Regina delle Nevi» concluse in un sussurro appena percettibile.
Un istante dopo la porta si spalancò e dei passi si affrettarono verso di loro. Kai fissò spaventato la fata e questa fece lo stesso; dalle profondità del cappuccio due iridi scure brillarono illuminate dal riflesso della luna. Kai si sentì afferrare e trascinare via; oppose resistenza, ma l’altro era più forte – no, gli altri; c’erano tante, troppe mani su di lui. Alzò nuovamente la testa, disperato, e vide la ragazza sillabare una parola. Poi qualcosa lo colpì, e lui perse i sensi.
«Cercami»
REVISIONATA e prossima alla fine!
Genere: Avventura, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon Natale a tutti!!!!!!!!

… *i lettori tirano fuori coltelli e mannaie e i loro occhi diventano rossi*

Ehm… coff coff, sì, sono un tantino in ritardo… *i lettori dirgrignano i denti* ok, ok, MOLTO in ritardo, ma vi giuro che sono letteralmente sommersa dagli impegni!!!! ç___ç però ho trovato il tempo per farvi questo bel regalo di Natale, un capitolo tutto nuovo e lungo lungo dove si scoprono molte cose!!!! *guarda speranzosa i lettori, che hanno ancora gli occhi rossi* Facciamo così, leggete tutto il capitolo e poi mi direte se sono perdonata o no!! ;-)

Ps. vi ricordo che Kai è diverso dal solito perché è più piccolo e non ha ancora vissuto gli eventi che l’hanno poi portato ad essere così come lo conosciamo noi!! Non temete, alla fine ci sarà una spiegazione per tutto!!

 

 

Capitolo XXIII –  Ricordi: Valeriya Ivanov – Act Two

 

«Forza, Kai, non arrenderti!!! Non ora!!»

Prendo un respiro profondo, ordinando tenacemente ai miei muscoli di non cedere, non cedere…

«Novantasei… novan-ah!-novantasette… no… nova…»

«Novantotto, dai , Kai!!!»

«Novanta…nove… e…»

«Cento!!!! Grandissimo!!!»

Tutto il dolore sembra improvvisamente scivolare dai miei muscoli quando Valeriya mi abbraccia, stringendomi al suo corpo caldo. Rimarrei fra le sue braccia per sempre, penso con un sospiro. Ma lei – ovviamente – mi lascia andare, saltellando verso Yuri. E’ una vera fortuna per lui che sia suo fratello, altrimenti l’avrei odiato con tutto me stesso per le attenzioni che riceve. Mi rialzo, cercando di attenuare il dolore ai muscoli con alcuni esercizi che mi ha insegnato lei. E’ quasi incredibile quanto la mia vita sia stata condizionata e… illuminata, sì, dalla sua presenza. Sbuffo. Ovviamente mi porterò questi pensieri nella tomba – ovviamente. Getto un’occhiata gelida a Vorkov, allontanandomi dalla palestra dove mi sono massacrato di esercizi per cinque ore per seguire Valeriya e Yuri, scomparsi nel corridoio. Sfioro con una mano i miei pettorali, ogni giorno sempre più definiti; sono già passati tre anni da quando Vorkov ci ha “promossi” al livello successivo… ma ancora oggi, guardandomi intorno, non mi pare possibile di essere sopravvissuto. Certo, senza di lei non sarei mai…

«Kai!!! Dì alla tua testaccia di stare zitta un attimo e vieni a goderti il trionfo con noi!!»

Mi volto, rimanendo ancora – e ancora; come ogni giorno da quando l’ho incontrata – abbagliato dalla sua vista. Si è fatta più alta in questi tre anni, anche se il suo corpo ha ancora le forme di una bambina.

La amo. Molto semplicemente.

Beh, no, non c’è nulla di semplice in questo, se non la facilità con cui il mio cuore batte all’impazzata quando lei è vicina o il modo ormai naturale in cui i miei occhi la cercano in ogni istante. Mi avvicino, sorridendo. Solo con loro posso sorridere, perché so che non la prenderanno come una forma di debolezza. Solo loro.

I miei unici amici. La mia famiglia.

 

Kai in quel periodo era molto pensieroso, ed avevo notato già da un po’ di tempo il modo in cui il suo sguardo cercava continuamente mia sorella, e come si illuminasse di una gioia talmente pura da fare male, quando la trovava. Lei, d’altronde, aveva un’aura – sì, non saprei come altro definirla – un’aura di potenza, di indistruttibilità, di una forza di volontà fuori dal comune. E dava un senso di protezione, lo avvertivo distintamente anch’io, in cui Kai si rifugiava inconsciamente. E lei lo accoglieva sempre. Non so effettivamente quanto sapesse di ciò che il mio migliore amico provava verso di lei, ma ha fatto in modo di esserci sempre quando lui aveva bisogno del suo conforto, della sua protezione o della sua forza. Kai si era costruito uno scudo esterno molto efficace contro attacchi superficiali, ma all’interno era ancora troppo fragile; probabilmente Vorkov sarebbe riuscito a distruggerlo se Valeriya non l’avesse incoraggiato e difeso con le unghie e con i denti.

Sembrava semplicemente incapace di restarsene al suo posto quando qualcuno era in difficoltà. Per sua fortuna, però, era anche la blader più brava che avesse mai messo piede nel monastero, e grazie a questo Vorkov la trattava con i guanti, sottoponendola a durissimi allenamenti ma mai a punizioni corporee. O meglio, una volta ci aveva provato; giusto un paio di frustate, perché lei si era azzardata a rispondergli male di fronte a tutti gli allievi. Il giorno dopo Valeriya si era rifiutata di lanciare il suo beyblade.

Nessuno era riuscita a smuoverla. Vorkov aveva provato a cavarle la pelle con la frusta, a minacciarla di atroci sofferenze, ma non c’era stato verso di piegarla. Alla fine, esasperato, le aveva chiesto cosa diavolo volesse da lui; lei aveva semplicemente risposto che, per ogni colpo che riceveva, sarebbe stata un giorno senza lanciare il bey. Vorkov allora la rinchiuse in prigione per una settimana e, quando uscì, lei commentò: «Aah, che bella giornata! Non vedo l’ora di lanciare Dranzer!»

Immagino che questo dia un’idea abbastanza chiara di come fosse fatta mia sorella.

 

E’ un allenamento come gli altri e, come negli altri, nessuno riesce a battere Valeriya. Nemmeno Yuri, che è comunque estremamente bravo. E’ normale che tutti l’abbiano ribattezzata “la Regina delle Nevi”; in fondo il suo beyblade spazza via gli avversari con la stessa potenza e inarrestabilità di una tormenta di neve. Ma Vale sembra avere quasi un potere… in più, rispetto agli altri ragazzi. Beh, in realtà lo ha. Almeno…

Fisso i miei occhi su lei, che ora sta scendendo dal podio per lasciare posto a Yuri. Lei lo chiama “bit power”; dice che è una creatura magica che ha scelto di dimorare nel suo beyblade, ma che non tutti possono vedere. Vorkov sono piuttosto sicuro che la veda, considerati gli sguardi bramosi che lancia sempre a Dranzer. Ma quello è il bey di Vale, non si tocca!

Anche io e Yuri riusciamo a vedere il “bit power”, anche se per me è più che altro una macchia rossa indistinta. Yuri dice che somiglia ad un’aquila, e così è stato ribattezzato Aquila Rossa. Degli altri ragazzi del monastero solo due possono vederlo: sono fratelli anche loro, si chiamano Boris e Katrina Lestavjosk. Lei è carina, con due enormi occhioni viola e il sorriso sempre pronto – naturale che Boris sia geloso marcio di chiunque le si avvicini. Boris è… strano. Troppo gelido persino per me, non si riesce mai a capire cosa pensi. Valeriya è l’unica che sembra capirlo molto bene e lui… beh, ammetto che non mi piace solo perché ho la sensazione che a lui piaccia Vale. Ma deve solo azzardarsi a metterle una mano addosso e desidererà non essere mai nato.

«Forza Yuri!! Vai così, lo hai quasi sconfitto!!!!»

Sorrido nel sentirla gridare in quel modo. Un’altra cosa stupenda di lei è che non ha – come tutti, qui dentro – perso la sua gioia di vivere.

«Stai calma! Non vedi che ha tutta la situazione sotto controllo?»

«Uffa, quanto sei noioso Kai! Che male c’è ad incoraggiarlo un po’?»

«Disturbi la sua concentrazione» commento con voce piatta, senza farle capire se sono ironico o no.

Lei alza gli occhi al cielo e poi li posa su di me. Le sue stupende iridi azzurre incontrano le mie e per un solo, infinito istante, trattengo il respiro, mentre un sorriso si allarga sul suo volto.

«Lui non è te, Kai» commenta malefica, e io incrocio le braccia al petto, fingendomi infastidito. «Gli fa piacere essere incoraggiato. Vero f… oh, hai già finito?» esclama delusa, guardandolo scendere veloce le scalette del beyblade stadium.

«Non è stato molto difficile…» commenta il mio amico, colpendomi il pugno nel nostro abituale saluto.

«Qualcosa mi dice che vinceremo anche questo torneo…» mormoro, divertito. Ovviamente sto attento a non lasciar trapelare nulla dal mio volto. Non sopporto che gli altri possano indovinare il mio stato d’animo e, magari, considerarmi debole. Beh, con “gli altri” intendo principalmente Vorkov.

Lo odio. Lo ammetto.

«Che pizza, però! Perché quel noioso di Vorkov non si decide a farci combattere contro qualcuno alla nostra altezza?» si lamenta all’improvviso Valeriya, portandosi le mani dietro alla testa e sbuffando.

«Il torneo ti annoia, forse?»

Scatto sull’attenti mentre quell’uomo orribile e viscido si avvicina a noi. Se solo osa toccarla, io…

«Sì, abbastanza» risponde Valeriya, sfidandolo con lo sguardo. Gli altri bambini sussultarono, fissandola stralunati; molti iniziano a tremare. Patetici.

Il verme davanti a noi sorride e chiama con uno schiocco di dita due monaci.

«Bene, allora ti propongo una sfida»

Gli occhi di Vale si fanno attenti. Vorrei davvero dirle di lasciar perdere, di mandarlo al diavolo ed ignorare le sue parole velenose, ma…

«Una sfida? Sembra interessante…»

«Ti assicuro che lo è»

Vorkov mormora qualcosa ai due monaci, e quelli corrono via. Vermi che servono un padrone degno di loro, ecco cosa sono. Sento una rabbia prepotente crescere in me, ma evidentemente Yuri se ne accorge, perché mi appoggia una mano sulla spalla e mi lancia uno sguardo da “stai calmo”. Solo lui riesce a parlarmi con lo sguardo in questo modo… prendo un bel respiro, recuperando tutto l’autocontrollo. Fisso Vorkov gelido e inespressivo.

«Mi scusi signore, potrei sapere contro chi vuole farci combattere?» chiede Yuri, infondendo alla sua voce il tono più calmo che gli riesce, nel tentativo di mantenere la situazione “rilassata”. Lo so. Lo conosco troppo bene. Vorkov lo guarda compiaciuto e io reprimo un altro moto di rabbia. Il viscido infine si decide a rispondere.

«Beh… Yuri Ivanov, ti sembrano abbastanza forti i Demolition Boys?»

Sgrano impercettibilmente gli occhi, incredulo: i Demolition Boys rappresentano il monastero nelle competizioni ufficiali, sono i migliori blader di tutta la Russia… come può Vorkov pensare che qualcuno di noi sia in grado di batterli? Sento Yuri avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare qualcosa mentre Vorkov va incontro alla sua squadra, appena entrata.

«Ha ideato una bella punizione stavolta, eh?»

Ringhio sottilmente, stringendo i pugni. Neanche Valeriya può farcela contro di loro, non può…

«Wow, un incontro con i Demolition Boys in persona!!!! Allora non sei così noioso come pensavo!» esclama lei dando dei colpetti affettuosi al braccio del Verme, che le sorride. Vale, cosa diavolo stai facendo?? Non sei così sciocca da non conoscere i tuoi limiti…

«Ognuno di voi sfiderà uno dei Demolition Boys… vi lascio scegliere il vostro avversario» dichiara l’essere, rivolgendosi a noi. «E tu combatterai per ultima» aggiunge poi verso Vale.

«Va bene…»

Com’era prevedibile, né io né Yuri siamo riusciti a vincere. Li abbiamo messi un po’ in difficoltà all’inizio, ma poi devono aver capito come giochiamo e ci hanno distrutti. Davvero un pensiero carino da parte di quel… quel…

«Che peccato, mi sarebbe piaciuto vedere il capitano Aleksej in azione… ma nessuno è così pazzo da sfidarlo» commento sarcastico, mentre un povero ragazzino pescato a caso viene sconfitto in pochi istanti dal membro più debole della squadra.

«Allora piccola, tocca a te…» Vorkov si volta verso Valeriya e io sento un moto di disgusto salirmi allo stomaco. «Chi vuoi sfidare?»

«Ma naturalmente il capitano!!!» esclama lei con un entusiasmo incredibile.

«Ritiro quello che ho detto…» sospiro, scoraggiato.

Yuri soffoca una risata, mentre io fisso esasperato la mia amica – folle – che si mette in posizione.

«Temo che la nostra Regina prenderà una bella batosta…» mormoro distrattamente, giusto per prepararmi meglio allo shock di vedere Vale sconfitta in combattimento.

«Tu dici?» ribatte Yuri, e sembra quasi… divertito? Lo fisso sconcertato, ma lui mi fa cenno di seguire l’incontro e io obbedisco scrollando le spalle.

La sfida comincia.

Beh, devo dire che chi si aspettava di vedere il beyblade di Vale sbalzato subito fuori dal campo – come ad esempio il capitano Aleksej – è rimasto decisamente deluso. Il piccolo bey blu sembra imprendibile, mentre quello argentato di Aleksej cerca invano di mandare un colpo a segno.

«Aspetta solo che ti prenda…» ringhia il ragazzo, sempre più furioso.

«Perché? Se mi prendi cosa mi fai?»

Quello le lancia un’occhiata astiosa che non mi piace per niente, per poi voltarsi verso Vorkov; si scambiano un cenno d’intesa e un ghigno si allarga sul volto del blader. Neanche questo mi piace per niente.

«Oh… a quanto pare mi è stato permesso di usare tutta la mia forza… mi dispiace piccola…»

Il beyblade argentato aumenta improvvisamente la velocità e la rotazione, scagliandosi contro il bey blu, che – o mio dio!! – è finito a bordo campo, senza però cadere. Mi lascio, nonostante tutto, sfuggire un sospiro di sollievo. Valeriya è concentratissima, ma si riserva di sorridere candidamente all’avversario.

«E’ tutta qui la tua forza?» commenta, fingendosi platealmente stupita. «Beh, allora lascia che ti mostri la vera potenza di un blader degno di questo nome!» esclama, ed ecco che subito il beyblade blu torna al centro del campo, creando attorno a sé un’aura strana: l’energia che emana inizia a diventare visibile. Per me.

«Ma cosa diavolo…?»

«Dranzer!!!!!» Vale urla trionfante; ama questi momenti. «Vieni a me, Aquila Rossa!!!!!»

L’incontro si conclude in un attimo.

Aleksej fissa il suo beyblade uscito dal campo senza una parola, completamente scioccato dall’esito dell’incontro.

«Non dirmi davvero che speravi di battermi senza un bit power!» esclama la mia amica sorridendo – diciamo pure ghignando.    

«Lo sapevo» Yuri scrolla le spalle, rassegnato. «E’ impossibile battere la nostra Regina…»

«Già…» fisso il beyblade blu nella mano di Vale. «E quel bit power è davvero stupendo…»

 

Vorkov era venuto a conoscenza dell’esistenza dei bit power proprio tramite mia sorella, che tanto ingenuamente lo aveva usato nei suoi incontri di beyblade. Ma non ci accorgemmo di nulla finchè non fu troppo tardi. Nessuno di noi poteva sapere che nel suo laboratorio segreto Vorkov stava cercando di ricreare l’Aquila Rossa, l’unico bit power che avesse mai visto…

Dopotutto fu un periodo abbastanza spensierato, un periodo nel quale l’amicizia fra me e Kai crebbe infinitamente, diventando sempre più matura e forte; un periodo in cui Valeriya si legò moltissimo ai fratelli Boris e Katrina, felice di aver trovato un’altra ragazza come lei. Un periodo in cui l’amore di Kai per mia sorella divenne così profondo da farmi pensare che non se ne sarebbe liberato mai più. Mi venne da pensare che, una volta cresciuti, saremmo potuti essere liberi, e avremmo avuto le nostre famiglie da costruire, e la nostra felicità da assaporare.

Come ho tristemente scoperto con il passare degli anni, non sono mai stato bravo ad indovinare il futuro.

 

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Allora, sono stata perdonata?? Direi che un po’ di succulente notizie ve le ho date… no? :P

 

Risposte alle recensioni!!

 

Aphrodite: Perdonamiiiiiiiiiiiiiiiiiii ç____ç non so come ho fatto a dimenticarmi di risponderti!!!! Evidentemente sto diventando vecchia T___T ma grazie di aver recensito nonostante questo!!! *-* Come hai ben potuto notare nessuno qui è rimasto bambino a lungo… anzi, finora le cose non sono andate neanche troppo male!!! Presto ci sarà da piangere *sigh sigh*

Un bacione, aspetto il tuo parere!!!^^

 

Pilatigirls: grazie della recensione, sono felice che tu abbia apprezzato!! Che dici, questo capitolo è altrettanto bello?? Kiss!

 

Saruwatari_Asuka: eccomi qua!!! Che ne dici, ho risposto a qualcuna delle tue domande? Mmh, mi sa di no!! xD diciamo che in realtà questi primi due capitoli erano più di “introduzione”, per rendere l’idea del carattere di Valeriya ed esplorare maggiormente la crescita di Kai; i prossimi saranno molto più d’azione e qualcosa si spiegherà!!! :P un bacio!!!

 

Padme86: tesorA!!!!!!! Grazie mille per i complimenti, spero che questo capitolo ti sia piaciuto altrettanto!!! *-* non puoi capire quanto sono felice di sapere che continui a seguirmi nonostante i miei ritardi cronici!!!! <3 da qui in poi le cose si faranno sempre più movimentate… eheh!! Non vedo l’ora di farvi leggere i prossimi capitoli!! ;-) un bacio grandissimo!!!!

 

Ella_Sella_Lella: ciao!!! In effetti sono d’accordo con te, anche a me piace più il nome Valery, ma purtroppo non è russo, e i nostri cari amici sono nati là!! xD d’ora in poi la dose di tristezza aumenterà sempre di più, finchè non si arriverà ad un Dramma vero e proprio!!! Ma poi… eheh… non sia mai detto che io scriva una ficcy tutta da piangere e basta!!! :P vedrai, vedrai!!! Intanto dimmi se anche questo chappy ti è piaciuto!!! :D baci!

 

Eris hgD: oooooh, una nuova recensitrice!!!! Benvenuta!!! *-* grazie mille, sono felice che la storia ti abbia appassionata!!! Sì, i Demolition Boys ora sono crudeli, ma presto li vedrai in tutte le loro sfaccettature!!! Continua a seguirmi, mi raccomando!!!!^^ bacioni!!!

  
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