TITOLO: Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: Flashfic. Demenziale (?).
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Harry James Potter, Draco Lucius Malfoy { DracoHarry ; Guns 'n' Handcuffs } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Cicatrice.
RIASSUNTO: Draco ha qualcosa da dire sulla cicatrice di Harry.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 500, con il conteggio di word.

Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più

“La tua cicatrice può simboleggiare varie cose, sai?”
Mi guarda stordito: è da quando ha vinto quella fottuta Guerra Magica che non gli rivolgo la parola, perciò riesco benissimo a comprendere la curiosità insita nei suoi occhi verde bottiglia. Un colore alquanto stupido se posso dire. Insomma, è un verde così accecante. Sono sicuro che Voldemort deve averci messo lo zampino. Nessuno può avere un colore degli occhi così naturale. Oh, Voldemort avrebbe potuto essere un formidabile aiuto magico a chi voleva far risaltare il colore delle proprie iridi.
Perché Potter mi guarda in quel modo? Ah, già, stavo per fargli un discorso.
“Sì, tutti credono che sia solo una saetta, giusto? L’ultimo baluardo dell’amore di tua madre, ma secondo me può essere svariate cose. Come ad esempio una “S””
Il suo sguardo muta dallo stupore all’indifferenza.
Ehi! Come osa essere indifferente a me? Draco Malfoy? Dovrebbe prostrarsi ai miei piedi ringraziandomi un miliardo di volte per avergli rivolto la parola. Non tutti sono degni di instaurare un discorso con me. Cioè, voglio dire, anche se ho perso molto nella fottuta Guerra Magica, resto comunque una delle persone più importanti di questo dannatissimo pianeta.
“Ricordi come ti chiamavo a scuola? Sfregiato, Sfigato… Sì, insomma, non mi ero mai reso conto che Voldemort e tua madre avessero avuto un così basso senso dell’umorismo. Dai… farti andare in giro con una cicatrice del genere doveva essere il loro unico divertimento prima di morire, poveri cari. E se ben notiamo può anche essere letta come una “N”, sai Potter?”
“Fottiti, Malfoy”
Oh sì, sì, sì, sì. Mi erano mancate queste battutine piene di acidità fin dal primo mattino. Mi era mancato il litigare per poi prenderci a pugni e finire sul pavimento a rotolarci per vedere chi di noi ha la meglio sull’altro.
Sì, sì, sì, sì. Oh, che gusto prelibato che ha tutto ciò. E’ come un nettare succoso che ti scende giù per la gola e nel frattempo ti fa provare svariate emozioni. Vediamo, c’è il desiderio di rovinarlo, di farlo piangere, di farlo incazzare. Poi c’è il gusto della vendetta, che è forte e speziato anche se, a volte, un po’ amaro. Poi si passa alla libidine dell’orgasmo quando le sue guance diventano rosse e inizia a scaldarsi. Già, scaldarsi per la rabbia. Quella ha un gusto simile alla cannella.
In ogni caso è assai divertente vederlo infuriarsi, forse è per questo che a scuola non potevo farne a meno.
“La N può significare varie cose. Nanerotollo, Nnullafacente… insomma, in questo momento non mi vengono degli esempi più opportuni, ma sono sicuro che saprò inventarmi qualcosa”
“Fottiti Malfoy”
Ehi! Ehi! Dove diavolo sta andando? Ha osato voltare le spalle a me! A me santi numi! A Draco Malfoy!
Oh, ma questa me la paga.

Riesco a beccargli la mascella con un pugno prima che lui ribalti le posizioni.
Iniziamo a rotolare per terra e non posso credere che sia tutto come allora.
Oh sì, è solamente questa la vera adrenalina.