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Autore: Neremir    24/12/2010    1 recensioni
Riusciranno Brooke e Nick a riallacciare il rapporto da dove lo avevano interrotto? Seguito di "Back to school"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15: IT'S GONNA BE ME


Passò un mese, e non cambiò molto. Brooke si stava abituando a essere in una relazione giorno dopo giorno, ma aveva ancora dei limiti a quello che era in grado di gestire. Soprattutto, si sentiva veramente stressata mentre cercava di finire di decorare la casa in tempo per il giorno del ringraziamento, mentre continuava a lavorare a tempo pieno. Invidiava il modo spensierato di prendere le cose di Nick, anche quando, da poco più di un mese e mezzo, i ragazzi avevano pubblicato il loro ultimo album.
Bene, pensò, battendo a tempo il piede al ritmo del loro primo singolo estratto dall'album, mentre ricontrollava la lista della spesa, almeno lui e i ragazzi hanno la soddisfazione di sapere che il singolo è al numero uno.
Mancavano due giorni al giorno del ringraziamento; il giorno seguente sarebbe arrivata tutta la famiglia di Nick, e Brooke stava cercando di dare il tocco finale su tutto ciò che doveva fare per la cena. Improvvisamente si udì un rumore al piano di sopra, da quella che sembrava la stanza di Katie. Corse nella la stanza, però, non riuscì a trovare né Nick, Katie o Aaron. Trovò solamente Emsies, il gatto, seduto con un'espressione compiaciuta sul viso... e la boccia del pesce a terra, senza alcun pesce dentro.
"Cosa è successo?" chiese Nick arrivando di corsa con Katie in braccio.
"Nick, hai lasciato la boccia del pesce giù in basso per caso?" Brooke si voltò con le mani sui fianchi.
"Umm ... forse mi sono dimenticato di rimetterlo a posto dopo avergli dato da mangiare. Perché?"
"Emsies ha appena fatto uno spuntino".
"Eh?" Katie guardò verso il gatto, che stava leccandosi la bocca, dove si trovava la boccia del pesce. "Dov'è Mr. Fishie?" chiese tirando su col naso.
"Oh, tesoro," Brooke strofinò la testa della figlia, prima di rivolgere uno sguardo a Nick, facendogli capire che doveva spiegarle la situazione.
"Beh, vedi, principessa. Ai gatti piacciono i pesci".
"Per giocare?", chiese la bimba.
"Umm. Non proprio. Da mangiare."
"Ems ha mangiato Fishie?" Katie iniziò a singhiozzare.
"Complimenti, Nick," disse Brooke scuotendo la testa.
"Ehi! Cosa devo dirle?"
"Beh, non ci sarebbe stato bisogno di dirle nulla se avessi messo la boccia al suo posto".
"Shh," Nick cercò di calmare Katie. "Beh, mi dispiace! L’ho dimenticato! Katie mi ha distratto!"
"Voglio Mr. Fishie!" Katie intanto continuava a singhiozzare.
"Devi imparare a gestire le distrazioni," Brooke rispose, passandogli davanti per tornare al piano di sotto.
"Oh, così improvvisamente, sai perfettamente come comportati con ogni cosa?" Nick le rispose, seguendola.
"No, ma non ho mai lasciato che un mio animale domestico venisse mangiato da un altro", Brooke lo richiamò, entrando in cucina.
Invece di seguirla, Nick chiese a Katie, "Vuoi un altro pesce?"
"No," rispose lei scuotendo la testa. Dimenando le braccia, mise il broncio, "Mettimi giù".
Nick fece come gli era stato detto, ma fu sorpreso quando vide la sua piccola correre via da lui. "Dove stai andando, Katie?"
"Zio Aaron. Lui non uccide i pesci".
Al che, Nick si lasciò sfuggire un sospiro frustrato, sedendosi su una sedia lì vicino. "Donne", disse ad alta voce a se stesso. "Iniziano da piccole, non è vero?"
***
La giornata proseguì con tutti di cattivo umore, ma verso la cena, la situazione migliorò. Katie presto si dimenticò del pesce, poi i cani catturarono la sua attenzione, e come tutto cominciava a venire pronto per la cena, anche Brooke potè tirare un sospiro di sollievo. Tutti stavano ancora chiacchierando e non si accorsero che era ora di andare a dormire, e nessuno di loro si ricordava il motivo per il quale avevano litigato tante ore prima.
La mattina dopo, i Carter arrivarono: i genitori di Nick, BJ e suo marito Jacob, Leslie e Angel. Da allora in poi, non ci fu mai un momento tranquillo. Le donne restarono insieme, per lo più in cucina, preparando i dolci, mentre gli uomini guardarono partite per tutto il giorno.
Il Giorno del Ringraziamento passò rapidamente più o meno allo stesso modo, gli uomini guardarono il football, intrattenendo Katie qualche volta, e le donne cucinarono il pranzo. Era tardi, quando Brooke congedò gli ospiti mentre lei finiva di lavare gli ultimi piatti. Sentendo la televisione accesa nel salotto, fece per andare a spegnerla prima di andare a letto, ma fu sorpresa nel vedere Nick ancora sveglio.
"Perché non dormi?" Chiese, sedendosi accanto a lui sul divano.
«Non sono stanco," lui si strinse nelle spalle.
Lei ridacchiò: "Dopo quel sonnellino, immagino che tu non lo sia." Sbadigliò, e poi appoggiò la testa sulla sua spalla.
"Stanca?" Sogghignò lui.
"Uh huh", annuì Brooke. "Non ho mai fatto un giorno del ringraziamento con così tante persone. Ho sempre avuto solo mia nonna e la zia oltre alla mia famiglia, mai così tante persone in una volta."
"Beh sei stata bravissima," rise lui.
"Mentre tu guardavi lo sport?" Brooke alzò il sopracciglio.
"Sì".
Rimasero seduti in silenzio per un paio di momenti, Brooke accoccolata tra le sue braccia. "Comoda?" chiese Nick.
"Uh huh", rispose alzando la testa quel tanto che bastava per baciarlo.
Avrebbe dovuto essere solo un piccolo bacio, ma stanca come era, e anche per il fatto che il mese prima si era trattenuta, lasciò entrata libera alla lingua di Nick. Prima che se ne rendesse conto, le sue dita corsero tra i capelli di Nick, mentre lui la appoggiava con la schiena sul divano, muovendo le labbra verso il suo collo mentre la sua mano si fece spazio sotto la sua camicetta.
In un angolo della sua mente, una vocina continuava a dirle di tirarsi indietro, ma lei non lo fece, una parte di lei diceva che andava tutto bene, che era giusto così. Ma, come le sue labbra iniziarono a viaggiare più in basso, un campanello di allarme suonò nella sua testa, e lo respinse.
Quando furono a sedere, Nick la guardò, confuso, e lei balbettò solamente, "Io ... io ... ho bisogno di andare a dormire".
Correndo al piano di sopra, lasciò Nick seduto sul divano, che cercava di capire in che cosa aveva sbagliato di nuovo.
***
You might’ve been hurt babe
That ain’t no lie
But you seem to mark up and go, whoa
I remember you told me
That it made you believe in no man, no cry
Maybe that’s right


Il giorno dopo, tutti sapevano che era successo qualcosa tra Nick e Brooke. Brooke lo stava evitando come la peste. Sua mamma e le sue sorelle non volevano chiederle cosa era successo, soprattutto se era una cosa che riguardava il loro figlio / fratello. Inoltre, se ne sarebbero andati tutti via quel giorno, e pensavano che avrebbero avuto occasione per chiarire.
Tuttavia, anche dopo che se ne furono andati, Brooke ancora cercava di evitarlo. Nick cercò di parlare con lei per tutta la sera, ma lei trovava sempre una scusa per lasciare la stanza. Infine, la raggiunse mentre stava cambiando le lenzuola sul letto.
Entrando nella sua stanza, chiuse la porta. "Katie sta dormendo nella sua stanza?" Quando lei non rispose, chiuse la porta del bagno, per sicurezza. Ma lei gli rivolse appena uno sguardo, senza dire una parola. "Brooke, dobbiamo parlare." Lei ancora non disse niente, anzi, gli girò intorno e continuò a fare il suo letto.
Sospirando, Nick la seguì, la girò e la baciò. Brooke in un primo momento oppose resistenza, ma alla fine, si arrese e gli mise le braccia intorno al collo. Anche quando sentì il sorriso di Nick, cosa che la fece infuriare, non riuscì a tirarsi indietro. Dopo un po', Nick finalmente si tirò indietro, e la prima cosa che fece Brooke fu di mollargli uno schiaffo.
Uno sguardo sorpreso si dipinse sul viso di Nick, e mentre teneva la mano sulla guancia, fece un passo indietro. "Sai, a volte credo che non ne valga la pena."

Every little thing I do
Never seems enough for you
And you don’t want to lose it again
But I’m not like them
Baby when you finally
Get to love somebody
Guess what?
It’s gonna be me

Lei lo guardò con le lacrime agli occhi, "Nick, non volevo farlo" gli disse facendosi avanti, cercando di vedere la sua guancia, ma lui arretrò ancora un po'.
"Io veramente non ti capisco, Brooke. So che vuoi qualcosa di più con me. Non hai cercato di tirarti indietro la notte scorsa, e non l'hai fatto oggi, una volta superato lo stupore iniziale."
"Nick, hai detto che non mi avresti forzata."
"E non l'ho fatto," sbottò lui. "Ero perfettamente contento la notte scorsa solo di darti un bacio. Ma quando non ti sei tirata indietro come fai di solito, ho pensato che fosse un segno che non ti dispiaceva continuare".
"Non so cosa sia successo ieri sera," sussurrò Brooke. "Ho solo..."

You got no choice babe but to move on
And you know there ain’t no time to waste
The future’s too bright to see
But in the end you know it’s gonna be me
And you can’t deny
So just tell me why


"Non sai cosa sia successo, perché inconsciamente non hai paura come fingi di avere", Nick le spiegò.
"Non ti azzardare a provare a dirmi ciò che io penso inconsciamente, Nick," scattò lei. "Solo io posso saperlo”.
"Allora perché hai paura di me? Non capisco! E' passato più di un mese, e ho provato di tutto per mostrarti che non cercavo di forzarti a fare niente!", Nick alzò le mani per la frustrazione.
"Perché ho solo paura di entrare in un rapporto fisico. Una volta che entrata in questo aspetto, sono troppo legata emotivamente", rispose Brooke.

Every little thing I do
Never seems enough for you
And you don’t want to lose it again
But I’m not like them
Baby when you finally
Get to love somebody
Guess what?
It’s gonna be me

"Brooke," sospirò Nick, chiudendo gli occhi, "Non provare a dirmi che non sei legata a me emotivamente, anche dopo tutti i nostri anni passati da amici".
"Non ho mai detto questo."
"Allora qual è il problema?"
"Non lo so», gridò lei.
"Be', è meglio che lo capisci, e in fretta, Brooke. Perché, io sia dannato se ho intenzione di stare qui per un anno ad aspettare che tu metta a posto la confusione che hai in testa."

There comes a day
When I’ll be the one you see
It’s gonna be me
All that I do
Is not enough for you
I don’t wanna lose it
But I’m not like that
When finally you get to love
Guess what?

"Figlio di ..." Brooke iniziò.
"Figlio di cosa, Brooke? I mesi scorsi, tutto è sempre girato intorno a te, e io ho rispettato i tuoi desideri. E probabilmente sarei ancora felice di quello che siamo diventati se tu tutto ad un tratto non avessi deciso di ignorarmi. Se me ne avessi parlato ieri sera, avrei capito. Ma invece, mi hai evitato, e sono stufo di questo Brooke".
"Allora, cosa stai dicendo, Nick?"
"Sto dicendo che il mondo non gira intorno a te, non più. Quindi, o capisci se vuoi qualcosa di più di un amicizia con me, oppure se tutto deve finire qui. Non mi importa se hai cambiato idea in una settimana." Dicendo questo, Nick uscì dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle.

Every little thing I do
Never seems enough for you
And you don’t want to lose it again
But I’m not like them
Baby when you finally
Get to love somebody
Guess what?
It’s gonna be me*

Dopo che ebbe lasciato la stanza, Brooke si buttò sul letto. Non sapeva a cosa pensare, aveva dato per scontato che a Nick non sarebbe importato di aspettarla. Che stupida che sono, Brooke nascose la testa tra le mani. Aveva davvero incasinato tutto questa volta, e lei lo sapeva. I pensieri correvano così velocemente nella sua testa, che non poteva nemmeno pensare bene. Stava semplicemente lì seduta.
Katie pianse per un po’ prima che lei la sentisse, persa com’era nei suoi pensieri. In fretta, attraversò il bagno, ma quando aprì la porta, vide che Nick già là, seduto sul letto, che cullava la piccola, cantandole una canzone. Le ci volle qualche attimo prima di riconoscere “Lullaby” di Billy Joel, la canzone che le aveva cantato così tante volte per farla addormentare.
Tranquillamente, chiudendo la porta, Brooke tornò al suo letto. I suoi occhi videro la foto aveva fatto di Nick con Katie addormentata su di lui, e afferrò la cornice. Raggomitolandosi, abbracciò l'immagine, e singhiozzò finché non si addormentò.
***
Nel mezzo della notte, Brooke si svegliò, risvegliata da un incubo che non riuscì a ricordare. Restò disorientata in un primo momento, poi si ricordò improvvisamente di quello che era successo poche ore prima. Stringendosi al cuscino, cominciò a piangere di nuovo, ma questa volta, era in grado di ragionare.
Forse ha ragione, pensò. Non ho nessun motivo di essere spaventata. Anche quando eravamo solo amici, lui mi ha amato e non mi ha mai dato motivo di dubitare di lui...
Ma, che cosa succederebbe se mi comportassi di nuovo come l'altra sera? Lui non può capire...

Brooke continuò a pensare cose del genere per un'altra ora, prima di riaddormentarsi, quando ebbe preso la sua decisione.

* It’s Gonna Be Me – ‘N Sync
   
 
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