Νίκη-Nike

Bill Weasley aveva sempre amato il Natale. Amava l’odore dei dolci che sua madre sfornava senza sosta, amava le canzoni che suo padre canticchiava tra se e se, amava il caos che invadeva la Tana, anno dopo anno, bambino dopo bambino.

Neppure la guerra gli aveva portato via la voglia di essere felice  in quel giorno, davanti all’albero decorato.

Ma mai aveva amato il Natale quanto quall’anno. Era il primo del nuovo millennio, di quel 2000 che volgeva al termine.

Soprattutto, però, quello era il primo Natale del suo adorabile folletto… della sua Victoire.

La guardava ammirare divertita l’albero, con i capelli biondi che parevano danzare e le manine che cercavano di afferrare le palline, mentre la sua risata allegra si diffondeva nell’aria.

Victoire, nata pochi mesi prima in una giornata calda così diversa da quel giorno. Eppure, nonostante il cielo terso avesse fatto posto alla neve da un po’, Bill continuava ad ammirare sua figlia con lo stesso identico stupore.

Quando era nata con quindici giorni d’anticipo si era spaventato da morire, ma poi l’aveva vista, perfettamente in salute, e non aveva potuto non sorridere: un segno del destino, quello aveva pensato.

Due anni prima quello stesso 2 maggio l’aveva privato di un fratello e di amici cari, ma gli aveva restituito quello per cui aveva duramente lottato: la libertà.

Due anni dopo sua figlia veniva al mondo, impaziente, per festeggiare con loro l’anniversario della vittoria.

Victoire.

La scelta con Fleur era stata rapida, la votazione unanime: la loro bambina avrebbe ricordato loro che c’è sempre una speranza, che la guerra non uccide l’amore.

E quel Natale, mentre le baciava la testa che profumava di latte, Bill sentiva il suo cuore scaldarsi. Lei era stata la sua vittoria, nonostante Voldemort, nonostante Greyback, nonostante tutto.

Memoria perpetua di quanto l’amore potesse essere forte, di quanto Silente avesse ragione.

Note: l'idea iniziale era totalmente diversa, ma poi, considerando che giorno è oggi, è cambiato tutto. Spero che anche questo capitolo vi piaccia, vi ringrazio davvero per le splendide recensioni....! Ogni volta mi fate emozionare.

Nike significa Vittoria in greco, la lingua che più amo in assoluto, e la Nike di Samotracia è la statua presente nella foto.

Vi rubo solo un secondo per un angolino pubblicitario. ho iniziato una originale romantica a cui tengo molto, se vi andasse di dare un'occhiata: The Guardian

 

Felice vigilia...e buon Natale!

Emily Alexandre