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Autore: The_WerewolfGirl_97    24/12/2010    1 recensioni
Come trascorrerà il Natale la famiglia più conosciuta e amata dai lettori? Una fantastica festa è in arrivo, ma un'improvvisa visione di Alice avvisa tutti che purtroppo la piccola Nessie non potrà parteciparvi... per quale motivo? E che sorpresa ha in mente Jacob per la sua Nessie?
Tratto dal testo:
Non era la prima volta che davamo carta bianca ad Alice sull’organizzazione di un evento importante o una festa, ma chissà perché in quel momento era preoccupata per come sarebbe andata a finire; e se qualcosa fosse andato storto? Se la sorpresa non avesse funzionato?
Edward parve capire i miei pensieri, nonostante avessi lo scudo attivo, e si posizionò davanti a me mettendomi le mani su entrambe le spalle.
-Andrà tutto bene, sarà una giornata fantastica e Nessie avrà il più bel Natale della sua vita- mi rassicurò sorridente, avvicinandomi piano a sé. Mi lasciai andare a quell’abbraccio così rassicurante e dolce… Però quel presentimento negativo non mi abbandonava ancora.

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Buon Natale a tutti, spero che questa one-shot sia di vostro gradimento!
Un bacione<3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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                                   Natale in casa Cullen
 
POV Nessie:
 
Mi ricordo ancora quando a scuola, specialmente alle elementari, le insegnanti chiedevano di fare un tema su cosa rappresentasse secondo te il Natale e quale sarebbe il modo migliore per festeggiarlo.
Be', qualche anno fa avrei risposto che il Natale più bello lo avrei voluto trascorrere a casa mia, con la mia famiglia, in completa tranquillità.
Ma allora non potevo immaginare cosa avessero in serbo per me i miei famigliari quell'anno; una sorpresa meravigliosa che ha reso quel 24/25 Dicembre 2010 il giorno più bello di tutta la mia vita.
 
 
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24 Dicembre 2010, ore 10:30 a.m.
 
POV Bella:
 
Camminavo piano lungo i tortuosi gradini della scala di legno della nostra amata casetta con due enormi scatoloni di cartone in mano, seguita a ruota da Edward  che a sua volta portava una manciata di decorazioni tra le braccia, facendo attenzione a non fare rumore.
Però, com’era mio solito, mi distrassi e andai a sbattere contro la ringhiera della scala, facendo rotolare giù per i gradini tre o quattro palle di Natale. Imprecai; possibile che neanche da immortale avessi un senso dell’ equilibrio migliore?
Edward, dietro di me, rise piano e percorse velocemente gli ultimi scalini, agile e silenzioso come sempre. 
Posò le decorazioni che aveva in mano sul tavolino in legno bianco posto al centro dell’immenso salone, e raccolse velocemente quello che io avevo fatto cadere.
Sbuffai, raggiungendo mio marito al piano terra e posando anch’io i miei scatoloni sul tavolino. 
-Per fortuna che questi erano gli ultimi…- commentai, toccandomi le fronte; normalmente avrebbe dovuto essere bagnata di sudore per lo sforzo che avevo fatto quella mattina, ma era da tanto tempo ormai che non accadeva più.
-Già, e per fortuna che Nessie non si è ancora svegliata dopo tutto il baccano che hai fatto- mormorò malizioso, avvicinandosi a me e sfoderando il sorriso sghembo che adoravo tanto.
Sbuffai di nuovo.
-Non è colpa mia se ti sei lasciato convincere da Alice a tenere tutte queste dannate cose in casa nostra fino a Natale!-
-Non fare la permalosa, lo sai che lei e gli altri avevano altro da fare per la festa… abbiamo dato il nostro contributo no?- sussurrò scoccandomi un piccolo bacio sul collo.
Sospirai, alzando gli occhi al cielo.
Non era la prima volta che davamo carta bianca ad Alice sull’organizzazione di un evento importante o una festa, ma chissà perché in quel momento era preoccupata per come sarebbe andata a finire; e se qualcosa fosse andato storto? Se la sorpresa non avesse funzionato?
Edward parve capire i miei pensieri, nonostante avessi lo scudo attivo, e si posizionò davanti a me mettendomi le mani su entrambe le spalle.
-Andrà tutto bene, sarà una giornata fantastica e Nessie avrà il più bel Natale della sua vita- mi rassicurò sorridente, avvicinandomi piano a sé. Mi lasciai andare a quell’abbraccio così rassicurante e dolce… Però quel presentimento negativo non mi abbandonava ancora.
-Rilassati, andrà tutto per il meglio- mi rassicurò, sciogliendo l’abbraccio e avvicinando piano il suo viso al mio.
-Andrà tutto bene- ripetei in un sussurro, mentre le nostre labbra si incontravano per la prima volta in quella faticosa mattinata. Ricambiai il bacio con intensità, portando le mani ad accarezzare i suoi bellissimi capelli color del bronzo, mentre lui mi prendeva in braccio e saliva velocemente le scale per raggiungere la nostra stanza.
Davanti alla porta della camera, lasciò che posassi i miei piedi per terra, continuando a baciarmi. Sapevo bene dove voleva arrivare, e mi staccai piano da lui con un sorrisetto malizioso.
-Meglio di no, rischieremo di svegliare Nessie- sghignazzai; sapevo benissimo che per svegliare nostra figlia non sarebbero bastate nemmeno dieci cannonate, ma volevo comunque una piccola vendetta per prima. 
Lui sbuffò, camuffando un sorriso, mentre mi prendeva delicatamente per mano e insieme uscivamo fuori nel bosco per una veloce battuta di caccia.
 
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24 Dicembre 2010, ore 12:45 a.m.

POV Rosalie:
 
-Si può sapere dove diavolo sono finiti quei due?- sbottai, posando poco delicatamente gli ultimi pacchi di Natale sotto l’albero che Emmett stava ancora decorando con palline e lucine varie.
-Calmati Rose, saranno qui a momenti- rispose distrattamente lui, mentre tentava di posizionare bene la stella cometa in cima all’albero, elevandosi in punta di piedi sulla già traballante scala che lo sosteneva. Sbuffai.
-Hai detto la stessa cosa mezz’ora e ancora non si sono fatti vivi!- sbraitai, lanciando occhiate nervose all’orologio che si ergeva imponente sulla parete centrale del salone di casa Cullen.
-Sarebbero dovuti arrivare un’ora fa, dopo essersi nutriti nel bosco!- continuai, arrabbiata come non lo ero mai stata.
-Io credo che abbiano fatto anche qualcos’altro, nel bosco…- ghignò lui, conoscendo bene le abitudini di Bella e Edward; cavolo, diventano peggio di due calamite quando sono vicini!
Nonostante fossi d’accordo con lui, gli tirai comunque uno scappellotto dietro la nuca per la battutaccia, facendogli quasi cadere la stella di mano.
-Hey calmati Rose, tanto prima o poi si dovranno fare vivi per forza- commentò, tentando di riacquistare l’equilibrio per evitare di cadere dalla scala.
Sbuffai di nuovo, sedendomi su una soffice poltrona a caso e continuando a lanciare occhiate frettolose e irate all’orologio.
-Una cosa ancora non mi è chiara: come faranno a tenere lontana Nessie da qui per non rovinargli la sorpresa?- domandò inaspettatamente Emmett, ancora profondamente concentrato sulla stella.
-A quello penserà quel cane pulcioso…- commentai indifferentemente, sentendo finalmente la porta d’ingresso aprirsi.
-Era ora!- esclamai alzandomi dalla poltrona.
Due sagome fin troppo familiari erano comparse sulla soglia di casa, entrambe con un sorriso da ebeti sulla faccia e le mani intrecciate.
-Scusateci, ma non ci sono molti animali in giro a quest’ora…- si scusò Bella sorridendo timidamente. 
-Certo, come no…!-. Non me la dava certo a bere; come attrice non valeva un granché.
Intanto Edward si era avvicinato pericolosamente a Emmett, che era finalmente riuscito a mettere la stella cometa in equilibrio sopra l’albero.
-Hai fatti davvero un bel lavoro, Em! Non pensavo che ne saresti stato capace!- commentò, dandogli una forte pacca sulla schiena.
Il poveretto perse l’equilibrio e crollò con la scala al seguito sopra l’albero tutto decorato e lampeggiante, distruggendo tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Io alzai gli occhi al cielo esasperata, mentre i due piccioncini se la ridevano.
-S-scusami Em, tanto s-si può rimediare no?- commentò Edward, parlando a singhiozzi mentre si teneva la pancia dal gran ridere.
Il volto arrabbiato e inferocito di mio marito sbucò dai resti dell’albero sparsi sul pavimento, promettendo nulla di buono.
-Io ti uccido!- ringhiò, tenendo stretta nella mano destra la stella cometa spezzata in due, mentre anche io scoppiavo a ridere e Edward indietreggiava velocemente verso la porta.
 
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24 Dicembre 2010, ore 16:30 p.m.
 
 
POV Alice:
 
Saltellavo allegramente per la casa, riempiendo di decorazioni quelle pareti di solito così bianche e anonime. Improvvisai perfino un piccolo balletto al centro della stanza, mentre continuavo a lasciare di qua e di là striscioni e piccoli oggettini di vario genere. Il Natale mi rendeva da sempre così felice ed euforica, nonostante le mie visioni mi dicessero già quali regali mi avrebbero regalato i miei famigliari e amici per questa meravigliosa festività.
Non era la prima volta che Nessie passava il Natale insieme a noi, ma quest’anno avevo deciso di renderglielo ancora più speciale e meraviglioso, per fargli capire quanto tutti noi gli volevamo bene dal più profondo del cuore.
-Sei bellissima quando balli…-
Una voce familiare e pacata mi fece sobbalzare; il mio udito da vampira avrebbe dovuto avvertire la presenza di qualcuno, e le mie visioni avrebbero dovuto avvisarmi se c’era qualcuno che avesse deciso di venire da me. Ma, quando si trattava di quel qualcuno, i miei poteri da immortale venivano improvvisamente meno, facendomi spalancare gli occhi dalla sorpresa.
-Tutto a posto?- mi domandò Jasper sorridente, ben consapevole delle emozioni che la sua presenza mi scatenava dentro. 
Mi voltai verso di lui, facendogli la linguaccia.
-Meravigliosamente. Piuttosto, come va giù?- domandai, rammentandomi del casino che Edward e Emmett avevano combinato in salone qualche ora prima.
-Tutto okay, quei due hanno finalmente rimesso il cervello, e il salone, a posto- mi informò ridacchiando. Sospirai di sollievo. 
Se Esme avesse visto il disordine che si era creato in salone si sarebbe sicuramente messa le mani nei capelli, ma per fortuna lei e Carlisle erano fuori a caccia e sarebbero tornati solo la sera tardi…
-Jacob invece è riuscito a tenere Nessie lontana da casa?- domandò lui, abbracciandomi dolcemente da dietro.
Sorrisi e mi concentrai sul futuro dei due, vedendoli pattinare allegramente sulla pista di ghiaccio che si trovava appena fuori Forks, mano nella mano.
-Perfettamente, direi- commentai ridacchiando.
Lui ricambiò il sorriso e continuò ad abbracciarmi, tenendomi stretta al suo petto. Mi voltai all’improvviso e gli rubai un leggero bacio sulle labbra, strappandogli un altro sorriso.
All’improvviso una visione occupò i miei pensieri, lasciandomi all’oscuro di tutto ciò che accadeva intorno a me. Osservai attentamente la scena che mi scorreva davanti agli occhi, mentre di secondo in secondo la mia bocca si spalancava sempre di più, seguita dai miei occhi che si allargavano per la sorpresa.
-Alice? Alice!-
La voce di Jasper mi riportò alla realtà, e mi accorsi subito della sua mano stretta sulla mia spalla, mentre sul suo viso si faceva largo un’espressione preoccupata.
-Tutto bene? Cos’hai visto?- mi chiese premuroso, facendomi sedere sul divano bianco che troneggiava al centro della stanza.
Chiusi gli occhi per una manciata di secondi, dopo di che li riaprii lentamente mentre sul mio viso appariva un’espressione leggermente infastidita.
-Qualcosa che cambierà tutti i nostri programmi per la serata- sospirai, mentre uscivo dalla stanza e correvo giù per le scale ad avvisare gli altri.
 
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24 Dicembre, ore 22:30 p.m.
 
POV Nessie:

Mi sedetti sotto un albero di pino, ai bordi della pista ghiacciata, e incominciai a slacciarmi i pattini ormai completamente ricoperti dalla neve che Jacob e io ci eravamo lanciati poco prima.
 
 
Sorrisi mentre lo vidi avvicinarsi piano a me, con il petto completamente nudo nonostante il freddo invernale e i suoi pattini numero 43 stretti nella mano sinistra.
 
-Ti sei divertita?- mi domandò, mentre si accovacciava davanti a me e mi aiutava a slacciare i pattini. 
Lo lasciai fare, portando le mie mani a toccare la neve fresca che ricopriva completamente l’erba verde della foresta.
-Certo, è stato il pomeriggio più bello della mia vita- risposi raggiante, mentre lo osservavo alzarsi e porgermi i pattini numero 37 che mi aveva appena sfilato. Li presi e li posai delicatamente accanto a me, mentre mi infilavo gli stivali invernali e chiudevo rapidamente la lampo. Ancora sorridente, mi alzai da terra e spolverai i miei jeans scuri ricoperti di neve.
-Dì pure sera, dato che sono le 11 passate- m’informò, mentre raccoglieva i miei pattini da terra e li teneva stretti nella mano sinistra insieme ai suoi.
Alzai lo sguardo verso di lui spalancando gli occhi; non ci credevo, era davvero trascorso così tanto tempo?
-Avresti dovuto avvertirmi, ora arriveremo in ritardo alla festa di Natale che zia Alice sta organizzando da stamattina!-
-Tranquilla, non ci sarà alcuna festa. O almeno, noi non ci andremo.-
Lo guardai stranita, mentre mi prendeva per mano e mi conduceva nel bel mezzo della foresta. La neve attutiva il rumore dei nostri passi, e il sentiero innevato si stava ormai riempiendo di impronte per quanto stavamo camminando.
Con uno strattone liberai la mia mano dalla sua e mi bloccai nel bel mezzo del percorso; ora toccava a lui girarsi e guardarmi stranito.
-Che significa? Dove mi stai portando?- chiesi infastidita, tuttavia non riuscii a nascondere la forte curiosità che mi attanagliava.
Lui si lasciò scappare un sorriso, mentre si metteva di fronte a me girandosi di spalle.
-Fidati di me- disse solo, prendendomi sulle spalle e cominciando a correre veloce; anche se non era sotto forma di lupo si muoveva con molta agilità, sfrecciando in silenzio tra gli alberi della foresta che correvano veloci accanto a noi.
Continuò a correre per un’altra manciata di minuti finché, guardandomi attorno, mi accorsi che eravamo entrati in un altro Stato, precisamente quello di New York; i grattacieli enormi e le insegne luminose che popolavano le strade ne erano la conferma.
Mentre la mia testa si riempiva sempre più di dubbi, Jacob rallentò fino a fermarsi, e mi fece scendere piano dalle sue spalle. Toccai terra con i piedi, muovendomi incerta verso di lui, ma con un cenno della testa mi costrinse a fermarmi. Si mise dietro di me, così vicino che sentivo il suo respiro caldo ed emozionato sul mio collo. Rabbrividii piano, mentre lui posava dolcemente le mani sui miei occhi, coprendomi la visuale della meravigliosa città più bella d’America. 
Camminammo per un bel po’ in questo modo, e rischiai anche d’inciampare un paio di volte se non ci fosse stato lui che, prontamente, mi afferrava il braccio impedendomi di cadere. In quei casi riuscivo a sbirciare un po’, ma solo per pochi secondi dato che la sua mano si staccava subito dal mio braccio e tornava a coprirmi gli occhi insieme all’altra.
Ad un certo punto ci fermammo e lui tolse le mani dai miei occhi, che rimasero però chiusi. Mi abbracciò piano da dietro, sussurrandomi all’orecchio:-Ora puoi aprirli-
Li aprii, e ciò che vidi mi fece spalancare gli occhi dalla sorpresa. Era uno spettacolo bellissimo, la più bella sorpresa che un ragazzo mi avesse mai fatto (anche perché non avevo mai avuto rapporti molto profondi con i ragazzi, data la gelosia di Jacob).
Mi commossi talmente tanto che sentii una piccola lacrima ghiacciata scivolarmi lungo la guancia e infrangersi sul marciapiede innevato, mentre io incurante continuavo a guardare.
Il Rockefeller Centre si estendeva davanti ai miei occhi in tutto il suo splendore: l’albero di Natale, ricoperto di luci colorate e decorazioni indescrivibilmente belle, si ergeva imponente davanti all’affollatissima pista di pattinaggio piena di ragazzi giovani, persone anziane e genitori alle prese con i proprio bambini che correvano qua e là per la pista come pazzi spericolati. Sorrisi.
-Buon Natale, Nessie- mi sussurrò all’orecchio Jake, mentre numerosi fuochi d’artificio si stagliavano nel cielo in un’esplosine di colori: era scoccata la mezzanotte.
Mi voltai verso Jacob e lo baciai appassionatamente in segno di ringraziamento; superò in fretta la sorpresa iniziale, e ricambiò stringendomi forte la vita con le sue mani possenti e calde.
Sentii il suono del mio cellulare che mi avvisava dell’arrivo di un messaggio; infastidita, mi staccai da Jacob controvoglia e presi il piccolo telefonino portatile dalla tasca dei jeans, aprendo il messaggio appena arrivato; si trattava di un mms.
Sullo schermo del mio cellulare ora apparivano le immagini sorridenti dei miei famigliari che mi salutavano raggianti, con dietro l’albero di Natale più bello che avessi mai visto, perfino migliore di quello che avevo osservato fino ad adesso. Sotto la foto appariva una scritta multi-color e con tanti cuoricini intorno:
“Buon Natale con tutto il cuore, Nessie!”
E in quel preciso istante capii il vero significato della felicità e dell’avere intorno mille persone che ti amano e che farebbero qualsiasi cosa pur di starti accanto e renderti contenta.
E fu in quel preciso istante che mi resi conto di aver trascorso il più bel Natale di tutta la mia vita, grazie all’inimitabile e meravigliosa famiglia Cullen.


*Angolo Autrice*
Questa one-shot l'ho scritta tutta oggi; consideratela come un piccolo regalo di Natale da parte mia per Efp e per tutti i meravigliosi utenti che vi fanno parte!
Auguri di buon Natale e felice anno nuovo, ragazzi!
Ale <3
 
 
  
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