Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Chibi_    24/12/2010    4 recensioni
Il ricco e avaro Roderich Eldenstein inizia le festività natalizie con il solito cattivo umore, rimproverando il suo dipendente Antonio e rifiutando l'invito dei pochi che ancora cercano di stargli vicino. Per lui il Natale è solo una giornata fastidiosa e sembra che anche quest'anno lo passerà da solo mandando insulti a tutto e tutti. Ma la notte della vigilia l’inaspettata visita di un vecchio amico sembrerà destinata a cambiare il cuore del freddo e distaccato Roderich…
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  

05- A sad prediction for the future
 

 

Roderich girava per la sua stanza come un animale in gabbia da un bel pezzo ormai, completamente sveglio. La visita dell’ultimo fantasma non l’aveva certo lasciato indifferente e adesso stava seriamente pensando alla possibilità che tutto quello che gli stava capitando fosse reale.
Ludwig, il piccolo Ludwig….. Non aveva mai passato molto tempo con quel bambino, ma aveva sempre avuto una buona impressione di lui: era gentile e intelligente, serio e forse un po’ troppo timido e adesso…. L’ultimo spirito l’aveva lasciato con una bruttissima notizia e un dubbio che adesso gli pesava nel petto. Era malato? Da quanto tempo lo era? Sarebbe sopravvissuto? Perché proprio a lui? E perché Gilbert ed Elizabeth non avevano insistito con lui?
Si bloccò di colpo in mezzo alla stanza. A che sarebbe servito? Gli avrebbe risposto malamente e li avrebbe liquidati in un nanosecondo, e loro probabilmente lo sapevano, ecco perché non gli avevano più chiesto aiuto. Roderich per la prima volta in vita sua si vergognò seriamente del suo comportamento. Fece per fare un altro passo ma inciampò nel tappeto e cadde a terra, quando si rialzò lo specchio attaccato alla parete rifletteva un'altra figura apparte lui.
L’austriaco si voltò di scatto spaventato.
-Tu….tu sei…..lo spirito del Natale futuro, vero?- chiese alla figura davanti a lui:era altissimo, completamente avvolto da un mantello nero e un cappuccio da cui non riusciva a scorgerne il volto.
Roderich aspettò una risposta, ma il fantasma non sembrava intenzionato a dargliela, al che continuò a parlare
-Sei…sei qui per mostrarmi gli avvenimenti del Natale che verrà, vero?-
Neanche stavolta la strana figura parlò, si limitò ad alzare un braccio e a quel gesto la finestra si spalancò con un tonfo, facendo entrare una forte folata di vento gelido che costrinse il moro a pararsi il viso. Quando si azzardò a riaprire gli occhi era di nuovo nella sua città, in un cimitero, l’aria fredda gli pungeva il viso e intorno a loro si alzava pian piano una fitta nebbiolina
-Che razza di posto è?- chiese Roderich guardandosi intorno, la sinistra figura gli si affiancò silenziosamente –Spirito, tu sai cosa succederà al piccolo Ludwig vero?-
Quello era lo spirito del Natale futuro, sapeva sicuramente cosa sarebbe successo al bambino, ma allora perché non gli rispondeva?
-Per…per favore rispondimi!-
La sinistra figura continuava a restare in silenzio, e si limitò ad indicare un posto preciso del cimitero. Roderich seguì con lo sguardo la direzione indicata e solo allora notò un gruppo di persone raggruppate attorno a una lapide.
-Ma quelli…..- l’austriaco iniziò a correre in quella direzione, quei visi erano maledettamente familiari –Non può essere…-


-Mi dispiace- Antonio poggiò una mano sulla spalla di Gilbert, nell’invano tentativo di consolarlo
Elizabeth scoppiò in un pianto disperato abbracciando l’albino e aggrappandosi convulsamente a lui
-Non è giusto, non è giusto!- ripeteva la ragazza singhiozzando –Ludwig, Ludwig…-
-PERCHE’ PROPRIO LUI?- urlò infine il tedesco al cielo con le lacrime agli occhi
-Gilbert…..-
L’albino si accasciò lentamente a terra battendo i pugni sulla terra umida. A fianco di Antonio il piccolo Feliciano piangeva silenziosamente stringendo in mano lo scopettone che aveva regalato a Ludwig tanti anni fa.
-Fratellone Antonio…..- lo spagnolo prese la mano del piccolo italiano e la strinse con la sua.
-Dai, andiamo a casa- disse cercando di portare Feliciano in un posto che potesse calmarlo –Elizabeth, Gilbert, mi dispiace così tanto…. Sappiate che per qualsiasi cosa noi ci siamo, ok?-
-Grazie Antonio….- gli rispose l’ungherese, l’unica in quel momento dei due con la forza di parlare
-Ludwig, Ludwig….- sussurrò il tedesco stringendo ancora di più i pugni, che si rilassarono però al tocco gentile della ragazza.
Anche Elizabeth si era seduta a terra accanto al compagno, lanciando uno sguardo al cielo, come se in quel grigio cupo sperasse di ritrovare quell’azzurro brillante che contraddistingueva gli occhi del piccolo Beilschmidt.

Roderich era rimasto lì, immobile, guardando le due figure abbracciate che piangevano e cercavano di farsi coraggio ai piedi della lapide, aveva iniziato a dolergli fortemente il petto, e i suoi occhi lacrimavano e non sembravano aver intenzione di smettere
-S…spirito!- urlò gettandosi ai piedi del fantasma –dimmi che non è troppo tardi, dimmi che Ludwig può ancora….-
Venne interrotto dallo sghignazzare di alcuni uomini che chiacchieravano fuori dal cancello del cimitero.
-Davvero sei andato a quel funerale? Ma se non c’era quasi nessuno!- diceva uno
-Tzè, l’ho fatto per puro dovere, niente di più…-
-Quel vecchiaccio, sinceramente, è un sollievo che se ne sia andato, proprio non lo sopportavo!-
-A chi lo dici! Io avevo qualche debito con lui, e sono sicuro che il futuro creditore sarà sicuramente più buono di quello là. Sinceramente, sono solo contento che sia morto!-
-E la sua casa?-
-Venduta, anche quella fabbrica che possedeva….-
-Ah si? E i dipendenti?-
-E che ne so! Si saranno cercati un altro lavoro….Sicuramente adesso staranno meglio di prima, questo è sicuro.-
-Che tipo….ma lo sapete che non ha voluto aiutare neanche quel bambino che era in punto di morte? Come si chiamava….-
-Ma chi quello che è morto tanti anni fa? Poverino, il fratello e la compagna non si sono più ripresi…-
-Quel maledetto, con quei suoi modi aristocratici e quel suo sentirsi superiore ecco a cosa l’hanno portato, ben gli sta!-
-Già, che si goda i suoi soldi adesso che è sottoterra!-

-Spirito…. Ma di chi stanno parlando?- chiese Roderich perplesso.
Il fantasma si limitò a voltarsi e ad inoltrarsi nel cimitero, e all’austriaco non rimase che seguirlo.
Girarono per un paio di minuti tra le lapidi, finché la figura incappucciata non si fermò davanti a una tomba ancora non ricoperta. L’austriaco trasalì alla vista del nome inciso sulla lapide
-Roderich Eldenstein?- balbettò incredulo –ma….ma non può essere…..che…- guardò la data della morte. Sarebbe morto vecchio, molto vecchio…questo un po’ lo rincuorava ma….
Si guardò intorno, non c’era proprio nessuno? A nessuno era importato della sua morte se non a quegli avvoltoi che ridevano di lui?
-Ho…..ho sbagliato, ho sbagliato tutto.- iniziò a piangere incontrollato. La consapevolezza di aver buttato tutta la sua vita cercando solo di accumulare denaro sempre di più, con il solo scopo di averne altro ancora, senza aver mai dato un’occhiata a quel mondo che desiderava tanto Elizabeth, o che possedeva perfino Antonio, gli gravava nel petto come un grosso macigno.
-Spirito…. Sono, sono ancora in tempo, vero? Io sono veramente pentito, voglio rimediare….ti prego, dammene la possibilità-
E appena interpellato il fantasma senza fare nessun suono si avvicinò all’austriaco, finché non gli fu di fronte. Roderich si avvicinò inconsciamente all’alta figura cercando di vedere una volta per tutte il suo viso, ma appena gli fu un po’ più vicino, questa portò le mani in avanti e lo spinse violentemente dentro la tomba. Prima di cadere, Roderich giurò di aver visto un leggero sorriso dietro al cappuccio nero del fantasma, ma fu un attimo, e mentre la sua mente si svuotava da ogni pensiero che non fosse il caos, il ragazzo fu avvolto dalle tenebre.


N.d Ary: yea, cel’ho fatta! Credevo di non finirlo più…. Scusate se non è divertente –o magari noioso-  sinceramente non piace neanche a me, sarà perché non sono abituata a scrivere di momenti seri e tristi, ma non sono riuscita a fare di meglio x questo capitolo, gomen ^^” L'identità del terzo fantasma la saprete nel prossimo....
E ovviamente non sono riuscita a finirla entro Natale, pazienza, sarà per Capodanno a questo punto xD
Il prossimo capitolo sarà l’ultimo quindi, a tutte quelle che mi seguono, sopportatemi ancora per un po’, per favore ^^
Ne approfitto per augurarvi un buon Natale a tutti ^_____^
Al prossimo –e ultimo- capitolo, bye ^______^


Diana924
: e stavolta mi sono limitata a un solo fantasma, con sommo piacere di Rod....Sono contenta che ti sia piaciuta la parte di Eliza e Gilbo ^.^ <---- PrUngary fan XD
GinKoKite: eh, un po' mi fa pena Matthew ma......oh, beh, si vede che è destino XD e Alfred ha un talento naturale a far incavolare la gente..... *Arthur e Rod annuiscono convinti* E grazie x i complimenti, volevo proprio cercare di far trasparire quel genere di sentimenti nelle due famiglie, sono contenta di esserci riuscita ^^"
Yumi Kago: lieta che la fic ti piaccia e, hem....sono contenta che tu abbia certe doti di rinascita xD <----è morta leggendo il tuo commento, ma al contrario di te lei non è resuscitata, è il suo fantasma che sta scrivendo e tra poco va a fare un po' di compagnia a Canada .-.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Chibi_