Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Black Hayate    24/12/2010    2 recensioni
I pensieri di Luna durante la vigilia di Natale.
Ok, secondo me è un po' una cavolata, dovevo lavorarci di più, ma mi è venuta quest'idea e volevo pubblicarla. A voi il giudizio.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Luna guardò fuori dalla finestra

Luna guardò fuori dalla finestra.

-Ah… nevica- mormorò, sbattendo lentamente le ciglia.

Era la sera della vigilia di Natale.

E lei era sola.

Osservò un fiocco posarsi sul vetro lucido: esso si sciolse quasi all’istante, lasciando una serie concentrica di piccole gocce d’acqua come impronta.

Chissà che fine avevano fatto Harry e i suoi amici, Ron ed Hermione. Sapeva che erano scappati dal giorno del matrimonio e nessuno li aveva più visti, o trovati. Quando ne parlava con Ginny, la ragazza aveva gli occhi lucidi e si metteva a parlare d’altro.

Ma Luna era sicura, in fondo, che Harry stava bene. Era una persona forte e aveva degli amici che lo sostenevano, sempre… Luna si era divertita molto a sentire, la prima volta, Radio Potter: non li conosceva bene, ma aveva capito che le voci erano quelle dei fratelli dell’amico di Harry, Ron.

-Luna…- sentì la voce di suo padre che la chiamava, per scendere e festeggiare quel fosco Natale insieme. La ragazza sorrise: anche suo padre era un sostenitore di Harry Potter e non si vergognava di farlo sapere. Era così bello vedere il volto dei suoi amici su ogni numero del Cavillo! Era un peccato, invece, che non ci fossero anche quelli di Ginny Weasley e Neville Paciock… anche loro erano suoi amici.

Amici… amici…amici…

Non aveva mai preso in considerazione l’idea di averne. In realtà, fino a poco tempo prima pensava che solo alcune persone potessero avere “amici”: le persone che stavano simpatiche a tutti e quelli a cui andava bene far parte di un gruppo.

Per lei non era così. Non ne sentiva il bisogno. A lei bastava rifugiarsi nel suo piccolo mondo privato, fuori da tutto e da tutti.

Ma… non puoi ascoltarti da sola.

Non puoi avere delle idee, se nessuno è disposto ad ascoltarle.

Non puoi  permetterti di sentirti triste, quando non c’è nessuno a consolarti.

 

Guardò le pareti colorate di camera sua e in quel momento si rese conto che erano tremendamente vuote e fredde, seppur fossero dipinte di colori accesi: il blu che sfumava in viola pallido, rosso tenue e giallo sole…

E, all’improvviso, vide i loro volti. Erano proprio là, sulle pareti, a sorriderle, a dire che non era sola… non più.

 

Ah… non era vero, invece. Li aveva solo immaginati.

Beh, adesso però sapeva cosa fare.

 

 

 

-Luna… Non vieni giù…?- chiese Xenophilius Lovegood ad alta voce, bussando alla porta della camera della figlia.

Luna non rispose.

Atterrito, Xenophilius aprì la porta: era da mesi che aveva paura che sua figlia potesse venir rapita dai Mangiamorte, ma non aveva mai considerato l’opportunità che accadesse veramente

-Ciao, papà-

No, sua figlia c’era… e com’era bella in quel momento. Aveva il naso sporco di tempera nera e un’espressione molto soddisfatta stampata sul volto. Teneva un pennello in mano.

-Ti piace, papà?- domandò, indicando col pennello la parete.

Xenophilius entrò nella camera per vedere meglio e rimase senza parole: si trovava davanti a un gigantesco ritratto di Harry Potter, appena dipinto.

-E poi farò anche quelli di Ron, Hermione, Neville e Ginny!- esclamò Luna risoluta.

I suoi amici non l’avrebbero più abbandonata.

 

 

La luna splende, ma è circondata dalle stelle.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Black Hayate