Ringrazio come al solito tutte le persone che continuano a seguirmi!!!...E voglio augurare ad ognuno di voi: BUONE FESTEEEEE!!!!!....Questo capitolo è un pensierino di Natale,xD,sperando che vi faccia piacere...
BUONA LETTURA A TUTTI VOIIIIIIIIIIIIIIII!!!! BUON NATALEEEE!!
CAPITOLO
14:
Ieri,dopo
la mia crisi
isterica,abbiamo discusso parecchio su ciò che è
accaduto e siamo tutti d’accordo
che appena partorisco dobbiamo andarcene da qui.
Bill,inizialmente,aveva
proposto di partire prima,ma nelle mie condizioni è meglio
di no. Anche perché,non
so perché,ma sono sicura che il messaggio alla finestra
è riferito al
futuro,ovvero quando il bambino sarà già nato.
Penso questo perché secondo me
vorrebbero farmi assistere alla sua uccisione,torturandomi nel
profondo,annunciando
la mia morte,e provocando la morte del mio cuore e della mia
anima,ancor prima
di quella del corpo. Ho paura,abbiamo tutti paura,nessuno escluso.
-“Piccola,come
ti senti?”
chiede Tom sedendosi al mio fianco sul divano e distraendomi dalle mie
riflessioni.
-“Bene,esclusa
la paura e l’agitazione.”
-“Ti
capisco,siamo tutti
nella tua stessa situazione. Darei la mia stessa vita pur di proteggere
la tua
e quella del bambino.”
-“Non
devi dirlo neanche
per scherzo. Non permetterei mai che tu sacrifichi la tua vita per la
mia.”
-“Ma
per quella del bambino
me lo lasceresti fare.”
-“Non
è vero. Mi sacrificherei
io al tuo posto.”
-“Ti
credo.” Mi sussurra ad
un orecchio. Io mi giro posando leggermente le mie labbra sulle
sue,dando vita
ad un lieve bacio. Poi mi distacco da lui e lo guardo attentamente
negli occhi.
-“Ti
amo!” mi dice lui.
-“Se
importante per me.”
Purtroppo non ho ancora imparato a dirgli che lo amo,trovo sempre delle
vie d’uscita
parallele,sforzandomi di esprimere al meglio ciò che provo
per lui,magari
sforzandomi di trovare dei sinonimi. Lui mi sorride dolcemente per poi
aggiungere:
-“Prima
o poi imparerai a
dirmelo. Ne sono sicuro.”
-“Lo
spero proprio.” Tom cerca
di rassicurarmi baciandomi la punta del naso,come se fossi una bambina
bisognosa di affetto. Devo dire che io non sono poi così
diversa,ho davvero
bisogno di sentirmi amata.
-“Tomiiiiiiiiiii!”
la voce
squillante di Bill giunge sino a noi dal piano di sopra.
-“Che
c’è?” urla il mio
ragazzo di rimando.
-“Ho
chiamato Saki,ha detto
che dovrebbe arrivare in giornata con uno nuovo.” Risponde
Bill scendendo
velocemente le scale.
-“Ok,perfetto!
Come si
chiama quello nuovo?”
-“Il
nome non me lo ricordo
bene,mi sembra qualcosa tipo Blake,Jake…boh!”
-“Vabbè,lo
scopriremo
presto. Comunque quando hai bisogno di dirmi qualcosa,invece di urlare
come uno
scalmanato,facendomi tra l’altro preoccupare,scendi e dimmi
le cose ad un palmo
di distanza.” Bill si avvicina ridendo al viso di Tom.
-“Così?”
chiede poi ridendo
sotto i baffi.
-“Non
esagerare. Io l’ho
detto in senso figurativo.” Risponde il chitarrista.
Poi,vedendo che Bill non
accenna ad allontanarsi dal suo viso, gli dà un bacio a
stampo,facendolo
saltare sul posto.
-“Che
schifo!” esclama poi “Possibile
che capitano tutte a me ‘ste cose?”
-“Sono
tuo gemello! Sangue del
tuo sangue! Saliva della tua saliva!”
-“Non
vuol dire niente. Siamo
grandi per queste smancerie che forse ci facevamo da piccoli!”
-“Come
sei…insensibile!”
insiste Tom sorridendo.
-“Non
sono insensibile,sono
solo vergognoso,e non mi piace essere deriso davanti a qualcuno.
Ok?”
-“Più
che deriso sei
invidiato!” mi intrometto io.
-“E
per cosa scusa?”
domanda Bill,girando la testa di scatto verso di me.
-“Per
essere stato baciato
da Tom!”
-“Piccola,se
vuoi rimediamo
subito.” Dice il ragazzo appena menzionato da me,avvicinando
pericolosamente la
sua bocca alla mia,facendo sussultare Bill.
-“Fermatevi
qui! Non voglio
vedere lingue in azione e ormoni decisamente troppo su di
giri!”
-“Così
impari a disturbarci
con le tue uscite inutili!” sbotta il chitarrista,
scostandosi da me sempre più
divertito. Lasciandomi un po’ dispiaciuta di quella breve
lontananza.
-“La
mia era un’informazione,se
non è stata di tuo gradimento non è colpa mia! Io
me ne torno in
camera,anzi,vado a farmi una doccia!”
-“Ecco,lo
hai fatto di
nuovo. Non ci interessa quello che fai,fallo e basta. Non serve che
preannunci
ogni cosa.” aggiungo io,scherzando. Bill incrocia le braccia
offeso,poi si
incammina a passo svelto,e a testa alta,verso il piano superiore.
-“Forse
abbiamo esagerato
con mio fratello. Ho paura che se la sia presa.”
-“No
stai tranquillo,gli
passerà.”
-“Hai
ragione. In caso
contrario gli parlerò,sai,a volte,sa essere piuttosto
permaloso.”
-“Lo
so.” Dico sorridendo
ad un ricordo lontano.
Il
pomeriggio passa
abbastanza velocemente,per ora ancora nessuna guardia del corpo nelle
vicinanze. Ma proprio mentre lo penso il campanello suona con
insistenza.
-“Bill
vai ad aprire per
favore?” chiedo io.
-“Certo!”
esclama
sorridente. Come prevedevo l’offesa di stamani gli
è passata velocemente.
-“Chi
è?” domanda
Tom,scendendo dalle scale con addosso solo un asciugamano,e i capelli
ancora
grondanti di acqua.
-“Tom,così
bagni tutto il
pavimento!” sbotto io.
-“Asciugo
io!”
-“Si
si,come no. Non lo
faresti nemmeno se ti pagassero!”
-“Bugiarda.
Comunque chi è?”
-“Tomi,è
Saki con il
ragazzo nuovo.” Risponde Bill,stranamente entusiasta.
-“Falli
accomodare eh! Arriviamo
subito!” dico io. Poi prendo per mano Tom e lo porto in sala.
-“Non
vi scandalizzate!”
annuncio io.
-“Non
è la prima volta che
lo vedo mezzo nudo.” Dice Saki,tranquillizzandomi.
-“Allora,lui
è Blake. Ha iniziato
a lavorare come guardia del corpo qualche anno fa. La sua esperienza
non è
molta,ma sufficiente per voi,se ci sono anche io!” dice
facendoci l’occhiolino,poi
tutti noi ci presentiamo con il nuovo conosciuto.
-“Bill
almeno ti ha detto
per quale motivo abbiamo bisogno di te qui?” chiedo io.
-“Mi
ha detto che ci sono
delle persone che minacciano di uccidervi.”
-“Esatto.
Vi sentite pronti
per questa cosa? O è troppo per voi? Se fosse
così troviamo dei sostituti.” Aggiunge
Tom.
-“Io
sono prontissimo. Siamo
a conoscenza di tutte le misure di sicurezza necessarie.”
Dice Blake.
-“A
me non dovete nemmeno
chiederlo. Lo sapete che per voi ci sono sempre.” Annuncia
Saki,sorridendo
affettuosamente.
-“Ma
potresti rischiare la
vita!” sbotto io,preoccupata.
-“Non
sarebbe la prima
volta.” Si limita a dire lui,con leggerezza.
-“Come
vuoi tu. La vita è
tua.” Così lascio cadere il discorso,poi
cominciamo a fare una migliore
conoscenza del ragazzo nuovo.