Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: Berenike    25/12/2010    17 recensioni
FANFICTION VINCITRICE DEI NESA 2010 TURNO SPECIAL NATALIZIO NELLE SEZIONI BEST KISS E BEST READER'S CHOISE
Richard Castle e Kate Beckett partono per un viaggio del tutto inaspettato verso Venezia: quattro giorni, una città magica, ed una sola camera.
Riusciranno Richard e Kate a rimanere professionalmente solo "colleghi" senza lasciarsi andare alle emozioni?
Decisamente, l'atmosfera Natalizia non sarà di loro aiuto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Insieme a Venezia




Capitolo 8: Casinò

Il viaggio in gondola non fu lungo; durante il tragitto parlarono solo Martha e Kate, si scambiarono le proprie opinioni sulla città di Venezia, parlarono di quanto fosse magica, quanto fosse romantica, quanto fosse unica, sopratutto in quel periodo dell'anno.
Rick si limitava a studiare Kate che, ad ogni secondo, gli appariva più bella, più unica, più speciale; proprio come Venezia sotto Natale.
Il gondoliere aiutò le signore a scendere dalla propria piccola imbarcazione e si fece pagare un ammontare esagerato dallo scrittore ingenuo; americani, pensò l'italiano, sorridendo ed intascandosi il bottino.
Ad accoglierli arrivarono subito due consièrge. Li scortarono fino al Casinò, che si trovava al centro di una piccola isola fuori Venezia. Tutta l'isola era dedicata a quello svago, c'erano solo ristoranti lussuosi, hotel e negozi per persone pronte a spendere il doppio di quanto fosse realmente necessario.
Kate non poteva smettere di sorridere: lì il Natale era presente come non mai. C'erano così tante luci, così tanti alberi e decorazioni luccicanti e scintillanti, che l'isola era illuminata a giorno.
-Dopo di te. - le disse galante Richard aprendole la porta. La detective notò subito che una volta entrati Martha si era già volatilizzata. Anche Castle notò la sua assenza, insieme all'assenza di una delle sue carte di credito.
C'era da aspettarselo.
Lui e Kate seguirono tutte le procedure: Kate non era mai stata registrata per cui dovette compilare delle carte e firmare dei documenti; infine a seguito della foto identificativa, fu libera di andare.
Lo scrittore invece era già stato registrato un paio di anni prima, e fu salutato dalle guardie come un vecchio amico.
Si aprì davanti ai loro occhi un mondo stellato ed incantato: proprio alla fine della scalinata principale Kate vide subito le slot machines, subito dopo c'erano i tavoli con le roulettes e poco distanti i tavoli da poker. Tutto era così lussuoso, così regale, così unico.
Richard le sfilò il cappotto, lei sentì le sue mani calde appoggiarsi delicatamente sulle sue spalle e si sentì al sicuro, anche in quel mare di consumismo ed avvoltoi del denaro. Lei non aveva denaro con sé, ma guardando l'abito e la collana che indossava, pensò che non ne aveva bisogno.
Richard Castle si sentì come mancare: era la donna più bella che avesse mai visto; più snella di una modella, più soda di una presentatrice, più sorridente di un'attrice; era radiosa, brillante, intelligente... Ed in quel momento assomigliava ad una principessa.
-Sei bellissima. - lo scrittore non riuscì a trattenersi. Poi continuò – sembri una Principessa... Ti andrebbe se, solo per questa sera, io fossi il tuo Principe? Mi renderebbe davvero molto felice. -
Kate sorrise e gli prese la mano per entrare insieme in quel mondo fatato.
Nell'orecchio gli sussurrò un Si pieno d'ammirazione.
Richard Castle scoprì presto che la detective Beckett non era solo uno schianto ed una donna brillante: scoprii ben presto che portava anche molta fortuna. Fin dal primo minuto della serata, e più precisamente dalla prima roulette, scoprii che starle vicino significava vincere, mentre allontanarsene significava perdere. Con questa scusa le rimase sempre vicino, offrendole continuamente champagne e baciandola sulla guancia prima di ogni tiro di dadi.
Kate non si era mai divertita tanto: gli uomini si fermavano per ammirala ed ad ogni sguardo si sentiva sempre più a proprio agio e più sensuale.
Anche Richard la guardava pieno di eccitazione: notò però nei suoi occhi che il suo desiderio di possederla era ben diverso da quello degli altri. Per un attimo la sua coscienza le rivelò che quello di Richard era amore, mentre quello degli altri uomini della sala era semplicemente lussuria.
Ma la detective scacciò questo pensiero com'era arrivato: doveva sempre tenere ben in mente che quella non era la vita reale; stava vivendo il sogno di un'altra persona e di un'altra famiglia; lei non apparteneva a quel mondo ed una volta tornata a casa tutto sarebbe tornato alla normalità. Forse perfino quell'abito si sarebbe ritrasformato in zucca alla fine della serata.
Richard Castle si scoprì un avido giocatore mentre la sua bella accompagnatrice preferiva meno puntate con meno soldi; ogni centesimo perso le sembravano ore e ore di duro lavoro buttate via; ricordò solo successivamente che quello di Richard Castle non era un vero lavoro; lui non doveva sudare per arrivare a fine mese, a lui i soldi scendevano dal cielo come pioggia d'autunno.
-Salve, Signori Castle! - di sicuro non si aspettarono di essere riconosciuti. Erano al tavolo dei dati; Kate e Richard erano in piedi davanti al banco. Rick lanciava i dadi ad ogni puntata, dopo il bacio portafortuna alla sua Principessa. Attorno a loro si erano riuniti decine di giocatori o semplici curiosi attenti nel seguire le loro giocate. Poco dopo si erano aggiunti due uomini, bassi, di semplice aspetto che Kate e Richard ci misero qualche secondo a riconoscere, senza le divise del Mulino Stucky.
-Non ci riconoscete? Siamo i due fattorini dell'Hilton; ci siamo visti al vostro arrivo! - dissero i due.
La detective, sempre minuziosa per i dettagli, notò subito che i due dovevano aver bevuto parecchio: le loro parole erano trascinate dalla ragione, ed il loro alito puzzava di alcool.
-Certo, come state? - rispose cortesemente lo scrittore, per non mancare loro di rispetto. Poi però tornò al gioco, togliendo loro l'attenzione.
Ma questi se la riguadagnarono. La seconda volta però non si rivolsero più a Castle ed a Beckett, ma a tutto il tavolo.
-Sapete che questi due sono in viaggio di nozze? - dissero, sempre più barcollanti e sempre meno lucidi.
-Ma non vi abbiamo ancora visti baciarvi... - continuò il secondo uomo, ancora più ubriaco del primo.
Il tavolo aspettò qualche secondo prima di agire; gli uomini e le donne presenti si scambiarono qualche occhiata d'intesa e poi tutti iniziarono ad urlare:
-Bacio!, Bacio!, Bacio!, Bacio! - Ed ancora – Bacio! Bacio! Bacio! - lo champagne bevuto li aiutava sicuramente ad essere così intraprendenti.
Kate e Richard si staccarono all'istante. Le loro mani, che non si erano lasciate dal secondo in cui erano arrivati, si lasciarono; Kate fece un gesto involontario di allontanamento, mentre il suo accompagnatore cercò di salvare ciò che era possibile:
-Signori, vi prego, a noi non piace sbandierare la nostra intimità... -
Kate sorrise in segno d'accordo. Sperò che questo bastasse a calmare gli animi, ma questi continuarono:
-Bacio!, Bacio!, Bacio!, Bacio! -
Richard si girò verso la sua detective, la sua Principessa: la guardò come non aveva mai fatto, mostrandole per la prima volta una nuova parte della propria anima. Non era più solo ammirazione, non era più solo amicizia, non era più affetto: era passione, era amore, era dipendenza per lei che si era rivelata come una droga per il suo cuore spezzato, la sua unica guarigione...
-Baciami! - gli disse lei improvvisamente, avvicinandosi a lui e volendo sentire il contatto con il corpo di quell'uomo che troppo aveva desiderato. La sua coscienza cercò di fermarla da quell'atto che, se avesse compiuto, le avrebbe cambiato la vita per sempre; ma lei la zittii come fosse stata una vecchia amica poco presa in considerazione.
Richard Castle non se lo fece ripetere due volte. Ancora sotto le urla delle persone intorno a loro (Bacio!, Bacio! Bacio!), si avvicinò a lei con violenza, quasi in un impeto istintivo, come se fosse ciò che aspettava da tempo di fare. Allungò le mani e la prese dietro il collo, avvicinandosela sempre di più. Lei si lasciò trasportare da quel bisogno d'amore, da quel bisogno di stare insieme; lo cinse con le braccia, lo abbracciò selvaggiamente, come se li ci fossero solo loro due.
Mentre le loro mani ed i loro corpi si cercavano, le loro labbra si trovarono senza affanni. Rick assaporò quelle labbra morbide che sapevano di fragola; mentre Kate chiuse gli occhi al contatto con quelle labbra carnose che sembravano volerla assaggiare, ed infine mangiare lentamente.
Ma non fu un contatto solo fisico: le loro anime si toccarono e si strinsero come fossero nude in una stanza vuota; si compresero e dialogarono insieme. I loro corpi ansimavano ed agognavano un contatto più intimo, una notte insieme di calore, di affetto, e di amore.
Il loro pubblico si zittì insieme a loro e si perse nel loro bacio appassionato. Molte coppie intorno si baciarono all'unisono ed altri esclamarono:
-Per fortuna che non gli piace sbandierare la loro intimità! - Ed altri:
-Ora basta, playboy! Lasciane un po' anche per dopo... -
Richard e Kate non si staccarono, né ripresero fiato: si allontanarono appena dal tavolo, continuando a cercarsi con le braccia e con le gambe, per essere sempre più vicini. Le loro lingue giocavano a nascondino all'interno delle loro bocche assetate d'amore; le loro mani cercavano il corpo dell'altro come fosse l'unico cibo al mondo che li potesse mai saziare.
Dopo quella che sembrò ad entrambi un eternità, si staccarono e furono applauditi da tutti; con la sola differenza che nessuno sapeva quanto quel primo bacio fosse stata agognato.
Senza che nessuno dei due dicesse nulla si avvicinarono al tavolo, Castle prese tutte le fiche che aveva con sé e le puntò sul numero sette.
-Rick, sei impazzito? - Kate cercò di fermarlo, ma ormai il banco aveva chiamato i dati.
Castle le sorrise malizioso e lanciando i dadi le sussurrò:
-Questa sera mi sento fortunato! - Lei gli sorrise, chiudendo gli occhi per non guardare i dati roteare...
-Numero cinque! - Kate si sentì mancare: quanti soldi avevano appena perso? Preferì non fare il conto. L'uomo al suo fianco, per nulla preoccupato, la guardò raggiante:
-Sfortunato nel gioco, fortunato in amore... - La prese a braccetto e lasciarono la sala, diretti verso l'albergo.


C'era una gondola ad aspettarli all'esterno del casinò; la coppia la prese in silenzio, aggrappati solo al ricordo del loro bacio e di quella passione che li aveva travolti.
Questa volta, essendo soli, Kate e Richard poterono abbracciarsi sotto le stelle, e farsi cullare dall'andamento costante delle onde. Non c'era bisogno di parlare: le loro anime si capivano attraverso gli sguardi senza bisogno di dire nemmeno una parola.
-Hai freddo? - le domandò lui, a metà del tragitto. Non si era accorto che il freddo tipico di Dicembre era molto più penetrante in mezzo al mare di Venezia. Kate fece cenno di No con la testa, stringendosi ancora di più all'uomo che aveva scoperto amare in quel lussuoso casinò.
Poi le venne in mente un dettaglio che avevano tralasciato:
-E Martha? - Castle rise sonoramente, la sua risata echeggiò per il canale.
-Non ti preoccupare per lei: domani mattina ricomparirà completamente sbronza, accompagnata da due affascinanti gentiluomini...- entrambi sorrisero a quella scena, che si abbinava perfettamente al tipo di personaggio.


Una volta tornati in camera entrambi avvertirono un certo imbarazzo: dopo quello che era successo, ci si aspettava che succedesse qualcosa di più? Come ricreare quella atmosfera magica che li aveva tanto avvicinati solo un'ora prima?
Richard fu il primo ad andare in bagno a prepararsi: il fatto che si fece la doccia e ci mise più del solito fece capire alla detective che si stava preparando per qualcosa di speciale.
Facendosi la doccia poi, ed indossando quel nuovo completino che proprio l'uomo che la stava aspettando in stanza le aveva regalato, Kate pensò che quella doveva essere una serata speciale: l'avevano attesa così a lungo, nulla poteva andare storto.
Si guardò allo specchio per l'ultima volta e poi aprii la porta del bagno, trovandosi davanti ad uno spettacolo che di sicuro non si sarebbe mai aspettata: Castle si era acceso la televisione, forse per aspettarla, ma si era addormentato nell'attesa. La sera prima, per qualche ragione che Beckett ignorava, lo scrittore non aveva dormito praticamente per nulla, ed ora la stanchezza della giornata gli era piombata addosso.
Kate si guardò nel proprio completino intimo di seta di Chanel e si sentì una sciocca; avrebbe dovuto indossare il proprio completo sportivo di cotone, come sempre.
Ma non si arrabbiò per quella serata persa: avrebbero avuto tutta la vita davanti per fare l'amore, per parlare di mille cose, per costruire una nuova eccitante vita insieme.
Si distese quindi accanto allo scrittore e spegnendo la televisione, si addormentò abbracciata a quel corpo così caldo e protettivo. Quand'era accanto a Richard Castle si sentiva finalmente viva.


Ma la favola stava per giungere al termine.










ANGOLO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Prima di tutto auguro ad ogni di voi un sereno e affettuoso BUON NATALE!!
Spero che questo Natale vi porti tanta serenità e la realizzazione di tutti i vostri sogni...
Ma parliamo di questo capitolo: spero vi sia piaciuto!! E' un capitolo davvero cruciale: c'è il primo bacio, Kate inizia a sciogliersi un pò per non parlare del "grande passo" che entrambi sono pronti a compiere e che avrebbero anche fatto se qualcuno non si fosse addormentato!! :-) :-)
Questo capitolo parteciperà ai NESA come BEST KISS: voi cosa ne pensate? è un bacio all'altezza di un concorso di fanfiction? Vi è piaciuto?
A proposito dei NESA: oggi si chiude il termine di partecipazione!! In questi giorni si aprirà la votazione per BEST READER'S CHOISE, ovvero la storia che più (tra le iscritte) vi è piaciuta leggere...
Se vi va di votare per Insieme a Venezia lo potete fare QUI, cliccando su READER'S CHOISE DICIASETTESIMO TURNO (prima di votare penso dobbiate iscrivervi!)
Se avete apprezzato questa storia vi prego di votarla: ha bisogno di voi per poter affermarsi e farsi conoscere anche al di fuori di efp!
Ma passiamo ad altro: molte volte mi è stato chiesto da dove prendessi le mie informazioni riguardo Venezia, il Mulino Stucky e tutti i dettagli da me trattati in questa fanfiction! Visto che è Natale ho deciso di rivelarvi le mie fonti...
Io sono nata a Padova, ma ora studio e praticamente vivo a Venezia da tre anni... conosco questa città meglio delle mie tasche! Per cui capite che non è stato difficile inserire nella storia quanti più dettagli fossero possibili...
Per quanto riguarda il Mulino Stucky, questa è tutt'altra storia: si da il caso che questo magnifico hotel si trovi esattamente di fronte alla mia università (nell'isola della Giudecca, com'è scritto nella mia storia); il mio ragazzo, Marco, sapendo quanto lo adorassi mi ci ha portato per festeggiare il nostro quarto anniversario di fidanzamento!
Posso giurarvi che tutto ciò che ho descritto riguardo la sala colazione, la reception, il centro benessere e le stanze... bè è tutto profondamente vero!! E' un hotel davvero molto lussuoso e se vi va di farvi coccolare per qualche giorno, ve lo consiglio vivamente!
Ovviamente, in tal caso, chiamatemi così vi verrò a trovare!
Ho selezionato quattro foto del mio weekend romantico con il mio Richard Castle personale! E ve le propongo qui, con i miei più sinceri AUGURI NATALIZI!!
Berenike







(Aggiunta postuma)
La fanfiction INSIEME A VENEZIA ha vinto i NESA NATALIZI nella sezione BEST KISS e BEST READER'S CHOISE. Ringrazio tutti i miei lettori e coloro che mi hanno votata!



   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Berenike