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Autore: ignorance    25/12/2010    10 recensioni
« Se vai in cerca di saldi, questo non è il periodo adatto, credimi. »
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Commenti dell'autrice: Banale, sdolcinata da far schifo e incredibilmente idiota. Però ho deciso di dedicarla alla mia cara donninah per Natale, e gliel'ho consegnata amorevolmente piegata, scritta su di un foglietto allegata al mio regalino da quattro soldi. Oh, beh. Sono umana anche io, del resto. Comunque, come al solito lascio ai posteri l'ardua sentenza. Aloha, e Merry Christmas :D
Credits: I personaggi non mi appartengono eccetera D:

***

Draco fece scorrere il dito lungo una venatura del tronco della quercia sotto cui era seduto, assorto. Non sarebbe stato contento fino a quando non avesse intercettato anche la più piccola irregolarità e l’avesse memorizzata, impressa a fuoco in una memoria a lungo termine che sarebbe ritornata negli anni a venire, ripensando al parco di Hogwarts durante una gelata.
Proprio all’ultimo, un soffio caldo nell’orecchio lo fece rabbrividire genuinamente, costringendo la concentrazione a sfarfallare altrove in un dannato nanosecondo.
« Uno zellino per i tuoi pensieri » mormorò la voce che odiava più di tutte, vicinissima al suo orecchio.
Draco si voltò, arricciando le labbra.
« Non penserai che i miei preziosi pensieri siano così a basso costo » ghignò, sardonico, soffiando una nuvoletta d’aria condensata « Se vai in cerca di saldi, questo non è il periodo adatto, credimi. » Il labbro di Potter tremolò un po’ prima di piegarsi all’insù, nella ridicola imitazione di un sorrisetto.
« Non vado in cerca di saldi » confermò questo, piegandosi con le ginocchia nella neve per portare la testa ancor più vicina alla sua. Prima che Draco potesse replicare acidamente, emise un flebile singulto, esclamando: « Ahi! È fredda! »
Malfoy sollevò gli occhi al cielo, sfortunatamente coperto dalle foglie gelate della quercia.
« È neve, Potter » illustrò, saccente « Ovvio che sia fredda »
Harry socchiuse gli occhi, piccato.
« Ero venuto per dirti una cosa » borbottò mentre si rialzava, spolverandosi distrattamente i pantaloni « Ma poiché questa è l’accoglienza, me ne vado »
Girò i tacchi e contò fino a tre, come di consueto; ma dovette arrivare a tre e tre quarti affinché la voce di Malfoy gli trapanasse le orecchie -o le allietasse, a seconda dei punti di vista.
« Potter! »
Che osso duro, pensò Harry, divertito, voltandosi con un’espressione d’innocente incredulità, credibile quanto veritiera.
« Sì? » flautò, deciso a giocare ancora un po’ « Mi hai chiamato, Malfoy? »
Questi distolse lo sguardo, arrossendo appena. Le guance, già di un vago color aragosta per il freddo, si colorarono ancor più, quando mormorò:
« Beh, dato che dovevi dirmi qualcosa… »
Potter sorrise, raddolcito. Far arrossire Malfoy era già di per sé un’impresa, figuriamoci se la causa fosse stata proprio il Golden Boy. Beh, a quanto pare bisognava concederglielo, ci era riuscito. Ma non poteva rivendicare il suo premio, giacché Malfoy avrebbe usato la scusa del freddo per coprire il suo orgoglio ferito.
A grandi passi, raggiunse la quercia; si mise in ginocchio e portò le labbra sull’orecchio di Malfoy, coperto solo in parte da sottili fili color platino.
Fece un bel respiro e deglutì con finto pudore, poi sussurrò:
« Buon Natale, Draco »
Fece per alzarsi ed andarsene, ma Malfoy lo trattenne per un braccio.
Gli lanciò uno sguardo sorpreso, ma Draco era troppo occupato a guardargli le scarpe per notarlo. « Io…Um, io… » balbettò Malfoy, a disagio ma vagamente compiaciuto; fece un lungo respiro, come preparandosi a dire tutto d’un fiato ‘supercalifragilistichespiralidoso’, poi buttò fuori la voce, in un borbottio vago ma perfettamente udibile: « Buonnataleharry! » e divenne completamente scarlatto.
Harry rimase a bocca aperta, sconvolto e boccheggiante.
Un calore mai provato prima gli invase la bocca dello stomaco e quello si strizzò forte come un calzino in una centrifuga, mandandogli il sangue al cervello e facendogli vedere le stelle.
Senza pensarci, si chinò e con una mossa repentina premette leggermente le labbra contro quelle di Draco, per un solo istante che sembrò durare anni; quando si staccò, ebbe il tempo di intercettare lo sguardo di Malfoy e di sorridere, imbarazzato, prima di alzarsi e, passandosi una mano tra i capelli, correre via.

***

Malfoy si sfiorò le labbra con due dita, delicatamente.
Assurdo.
Quando ebbe ritrovato il respiro, accortosi solo nel momento in cui l’aveva rilasciato di averlo trattenuto, sorrise.
« Buon Natale, Harry. »

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STOPSTOPSTOP! Mi farebbe piacere un commentino, anche uno piccolo piccolo, davvero. A Natale sono tutti più buoni, nevvero?
   
 
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