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Autore: Dita d_Inchiostro    25/12/2010    3 recensioni
Una giovane Lily si aggira la sera di Natale per le vie di Londra, senza decidersi a tornare a casa. Chi mai potrà incontrare?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La sera della Vigilia, all'angolo di una via...


Una serie di luci intermittenti illuminava la via trafficata. Il buio era ormai calato da tempo, ma le strade continuavano ad essere affollate di gente; alcuni erano di fretta, mentre altri camminavano con tranquillità, incuranti del freddo.

La giovane Lily Evans era tra quest’ultimi. Tornare a casa, in quella sera della Vigilia, era tra gli ultimi dei suoi pensieri. Nella sua abitazione di Spinner’s End la aspettava la maggior parte dei suoi parenti, più ovviamente i suoi genitori e la sua adorabile sorella Petunia. “Aspettavano” era un eufemismo, naturalmente, visto che nessuno era interessato alla piccola, timida, Lily.

“Quella ragazzina ha qualcosa di strano”, spettegolava sempre la sua vecchia zia Gardenia, quando era certa che la madre non l’avrebbe sentita.

In realtà Lily non era strana, era solo diversa rispetto agli altri membri della sua famiglia.

I suoi genitori scuotevano sempre la testa quando rimaneva per più di un’ora ad osservare un piccolo fiocco di neve. “Lily non sta bene”, affermavano. Naturalmente non potevano capire, pensava la ragazzina, quanto fosse speciale quel piccolo fiocco, quanto fosse interessante osservare i piccoli cristalli che lo componevano e le sfumature che la luce creava su di esso. E poi, con la stessa velocità con cui si era posato a terra, il fiocco di neve si scioglieva e Lily si ritrovava ad osservare una piccola pozza d’acqua, ancora persa nei suoi pensieri.

In conclusione, quella sera preferiva restare in giro per le strade di Londra ad osservare gli ultimi ritardatari che concludevano gli acquisti, piuttosto che tornare nella propria dimora.

Ad un tratto la sua attenzione fu attirata dal tintinnio leggero di un campanello. Si voltò: all’angolo di una strada, tra una delle vie più affollate e un vicolo buio, c’era un Babbo Natale. Non faceva niente, non raccoglieva soldi per qualche opera caritatevole, né cercava elemosine. Era semplicemente lì, ad augurare un buon Natale a tutti quelli che gli passavano davanti. Alcuni lo guardavano male, mentre altri, soprattutto bambini dalle guance rosse e dalle mani infreddolite, lo osservavano sorridendo. Per loro quello era il vero Babbo Natale, lo stesso che quella notte avrebbe portato loro i doni tanto agognati.

Lily sorrise. Era bello essere bambini e poter credere ancora nelle favole. A casa sua, quando era bambina, le avevano ripetuto più volte che Babbo Natale non esisteva e che tutte quelle storie su quell’anziano uomo vestito di rosso erano solo una sciocca leggenda. Così Lily, a differenza dei suoi amici, non aveva mai potuto fantasticare sulla storia amata da tutti i bambini.

Incuriosita, si avvicinò al Babbo Natale. Come poté notare a prima vista, era un ragazzo giovane, alto e magro, nonostante l’imbottitura del vestito. Il ragazzo si accorse subito di lei. Sollevando il campanello, che produsse un suono gradevole, la salutò: “Buon Natale, bella signorina”.

Lei sorrise. Aveva una voce roca, ma piacevole. Si avvicinò ancora di più.

Il ragazzo seppur stupito dallo strano interesse della ragazzina, azzardò: “Non sente che freddo, signorina? Perché non va a casa, ci sarà sicuramente una bella cena ad aspettarla!”

“Non ne ho voglia, sono certa che sarà tutto terribilmente banale…”

Il Babbo Natale corrugò le sopraciglia. “Banale? Perché banale?”

“Perché sarà come tutti gli altri anni. Tutti i miei parenti saranno a casa, pronti per il cenone di Natale. Dopo mangiato scarteremo i regali e, quando tutti gli zii e le zie se ne saranno andati, io e mia sorella andremo a dormire. Sarà così, come sempre”.

“Beh, è una tradizione”.

“Io odio le tradizioni”.

“Tu odi le cose ripetitive, Lily Evans”.

“Si, forse è così Severus”.

I due giovani restarono per qualche minuto in silenzio. La folla si era pian piano diradata e alcuni negozi avevano chiuso le saracinesche. Faceva più freddo e alcuni fiocchi di neve avevano iniziato a scendere.

“Non mi hai ancora chiesto cosa ci faccio qui, la sera di Natale all’angolo di una strada, Lily”.

“Hai ragione. Cosa ci fai qui, Severus, la vigilia di Natale nell’angolo di una via?”

“Ti aspettavo, devo raccontarti una storia”.

“Quale storia?”

“Quella del giovane Babbo Natale con il campanello in mano che, la sera della vigilia di Natale, all’angolo di una via, aspettava una bella ragazza con i capelli rossi…”

 


Angolo Autrice: ieri sera avevo voglia di scrivere una one shot sul Natale e una sulla coppia Lily/Severus. Spero che questo regalino di Natale possa piacervi.
Un bacione e tanti auguri di buon Natale a tutti!

Ele


  
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