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Autore: marilia    09/12/2005    9 recensioni
E con Questa One-Shot su Harry e Herm segno il mio ritorno! spero vi piaccia! vi adoro come al solito! kisses! (il titolo è quello non solo perchè la fic mi è stata ispirata dall'omonima mitica canzone dei Simple Plan ma anche perchè non sapevo che titolo darle! ^^)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled

 

Harry socchiuse lentamente la porta.

Nella stanza regnava la penombra, la luce della luna penetrava dalle assi della vecchia finestra e andava a illuminare proprio l’unico letto della stanza occupato.

Aprì la porta quel tanto che bastava per far passare il suo esile corpo, e facendo attenzione a non farla scricchiolare la richiuse e ci si appoggiò.

Prese un respiro e chiuse per un momento gli occhi pieni di lacrime che stavano premendo per uscire da ore e ore, giorni e giorni, mesi e mesi…

Era arrivato al culmine della frustrazione, e quello che aveva fatto quella sera lo faceva sentire ancora più un mostro…

 

Aveva trattato la sua migliore amica malissimo, le aveva praticamente sputato in faccia che lei non centrava niente con la sua vita, che ci era entrata a forza con la presunzione e che era stata sciocca a farsi ferire alla gamba durante il breve attacco subito il giorno prima, lei che era sempre pronta a dare una risposta con quella sua odiosa mando alzata e con quella sua voce petulante che lui aveva pregato dio di non dover più sentire, davanti a lei…

Si era sfogato l’ennesima volta su di lei, e questa volta aveva detto cose che non pensava, e mentre le diceva si chiedeva cosa significassero quelle malignità…

Si era reso conto di aver sparato tante cazzate solo quando aveva visto i suoi occhi grandi riempirsi lentamente di lacrime e guardarlo feriti, le labbra socchiuse che tremavano, il viso bianco e la mani che si stringevano convulsamente.

Non gli sembrava vero il ricordo di aver visto grandi e luccicanti lacrime scendere dai suoi occhi e solcarle il viso come macchie indelebili, di aver sentito il suo respiro diventare sempre più affannoso, vederle stringere i denti e gli occhi e abbassare di scatto la testa.

E soprattutto cercava di dimenticare la sua espressione quando aveva rialzato la testa, quella espressione vuota e smarrita, priva di tutta la vitalità che l’aveva sempre caratterizzata, priva di lei.

Harry aveva smesso all’istante di parlare, l’aveva guardata con occhi che diventavano sempre più grandi per lo stupore e la colpevolezza.

Aveva provato a fare un passo verso di lei ma lei ne aveva fatti contemporaneamente due indietro.

Aveva inziato a scuotere lentamente la testa e si era portata le braccia al petto, stringendosi forte, mentre un singhiozzo la scuoteva, e le faceva tremare la mandibola.

Si era girata velocemente ed era corsa via.

Lui era rimasto fermo al centro della sala, con gli occhi di tutti quelli dell’ordine che lo guardavano sbalorditi e disgustati…

E ora lui era li, non riusciva a dormire, i suoi occhi lo perseguitavano, e lo inseguivano in qualunque sogno.

Si voltò lentamente verso il letto di Hermione e la vide riposare stranamente tranquilla, un’espressione tranquilla in viso, ma povera del sorriso che le aveva visto tante volte sulle labbra mentre era addormentata.

Si avvicinò lentamente e con calma e fermezza si sedette sul materasso cercando di non svegliarla.

La vide muoversi un po’ e voltarsi dall’altra parte.

Il moro notò sul cuscino una macchia un po’ più scura, e dopo averla sfiorata si rese conto che erano state le sue lacrime a bagnarlo.

Le carezzò amorevolmente i capelli, e le sfiorò la guancia con dolcezza.

Una piccola lacrima le sfuggì da un occhio e andò a morire sulle sue dita.

Harry fece un profondo respiro e la scosse un po’, per svegliarla.

Non parlò, cercò di fare il più piano possibile per non farla spaventare e quando lei aprì lentamente gli occhi si sentì lo stomaco come colpito da un pugno.

Lei strinse gli occhi e dopo averlo riconosciuto sussurrò lentamente il suo nome, prendendo a guardarlo con aria interrogativa.

Lui si passò lentamente una mano tra i capelli e prese ad arrossire mentre cercava le parole giuste per parlare.

“che c’è?” chiese lentamente la brunetta.

“mi dispiace…” sussurrò appena lui mentre due lacrime gli scorrevano sul viso.

Le asciugò velocemente e le accarezzò il volto con una mano.

Lei fece una piccola smorfia con il naso e gli occhi presero a bagnarsi.

Il moretto non riuscì a trattenere un singhiozzò e abbassò il viso un secondo prima di lasciarsi andare e piangere come non aveva mai fatto.

Sentì le braccia piccole della ragazza circondargli le spalle e lui la strinse forte, le sue lacrime gli le bagnavano la candida pelle della spalla, lasciata scoperta dalla canotta estiva.

“non fa niente…” gli sussurrò lei cercando dolcemente di farlo calmare.

“non pensavo una sola cose di tutte quelle che ti ho detto!” esclamò lui staccandosi per guardarla negli occhi.

“d’accordo… è passato… va tutto bene adesso Harry…” annuì lei carezzandogli le guance rosse.

Harry tremò appena scosso da un altro singhiozzo e si morse le labbra prima di sporgersi lentamente e baciarla.

Lei sbarrò gli occhi sentendo le sue labbra morbide sulle sue.

Con le labbra socchiuse, Hermione approfondì il baciò carezzandogli la testa, e sentendosi stringere la schiena in un forte abbraccio.

Fu un breve baciò, e quando si staccarono Harry balbettò qualcosa di incomprensibile.

La ragazza sorrise, e gli passò dolcemente due dita sulla labbra morbide.

“non mi interessa il perché di quello che è appena successo… rimani con me stanotte…” gli sussurrò abbracciandolo.

Il moretto prese un profondo respiro e annuì sulla sua spalla.

La brunetta scansò il lenzuolo quel tanto che bastava per far entrare in ragazzo nel letto.

Harry si stese e le passò un braccio attorno alla vita morbida, mentre lei si poggiava sul suo petto.

“puoi dirmi tutto… ho una notte intera per ascoltarti Harry… sfogati con me ti prego… dammi modo di aiutarti…” gli chiese semplicemente alzando il viso e dandogli un dolce bacio sulla mandibola.

Harry in pantaloncini, sentì distintamente le gambe lunghe di Hermione, attorcigliarsi con le sue, e provò un profondo senso di rilassamento quando si rese conto che la ragazza non indossava nient’altro che la canotta a gli slip, e non si sentiva assolutamente a disagio.

Le diede un bacio sulla testa e uno sulla tempia prima di prendere a carezzarle il fianco.

Lei gli passò un braccio attorno all’addome e gli diede un bacio sul petto coperto dalla maglietta.

“è troppo difficile da dire Herm…” le sussurrò Harry.

Lei si alzò sui gomiti per guardarlo in faccia “niente è troppo difficile, basta avere la forza di andare avanti…” gli carezzò la fronte e si avvicinò con le labbra alla sua cicatrice in un dolce bacio.

Harry sentì un brivido percorrergli la schiena e le avviluppò la schiena stringendola e sentendo le sue forme contro di se.

Non seppe come, ne perché ma la baciò di nuovo e questa volta lei gli infilò le mani tra i capelli assecondandolo.

Le mani del moro si muovevano sul suo corpo senza che lui le comandasse, lasciandosi guidare dall’istinto e lasciando che la ragione si allontanasse senza pretese.

La brunetta gli sedette sul bacino e con un brivido poté sentire distintamente l’eccitazione di Harry aumentare.

Più il tempo passava più le loro carezze si facevano intime…

Più si stringevano più il confine tra i loro corpi si abbreviava…

Si ritrovarono legati e animati da qualcosa che non conoscevano.

Si ritrovarono a fare l’amore senza sapere perchè ne come…

********

Toc Toc Toc

“Hermione! Hermione insomma!”

Toc Toc Toc

La brunetta si sedette di scatto respirando forte.

Si voltò velocemente verso la porta che veniva percossa.

Nello stesso tempo spalancò gli occhi nel veder sedersi il ragazzo affianco a lei.

Balbettò qualcosa di insensato e quando si rese conto di essere nuda si coprì, spaesata, con le braccia e il lenzuolo.

“Hermione!!”

Si alzò con il lenzuolo addosso e si avvicinò alla porta aprendola un po’.

“Remus! Dimmi…” fece con tanto d’occhi.

“è pronta la colazione insomma… quanto stai facendo tardi stamattina e anche Harry non si è ancora visto… muoviti forza!” le disse velocemente mentre lei prendeva una colorazione porpora.

Mentre chiudeva la porta Harry si risedette sul letto confuso, dopo essersi infilato i pantaloncini.

Lei lo guardò con la bocca socchiusa.

“c-che… è successo Harry?” chiese con voce instabile.

Lui scosse il capo ricordando tutti i particolari di quella notte.

Arrossì di botto e la guardò impressionato.

“abbiamo… a-abbiamo… fatto… ehm… ecco…” provò a dirle lui confuso quanto lei.

“…l’amore…” completò Hermione sedendogli affianco completamente stordita.

Si guardarono negli occhi e Hermione fece un sorrisetto stringendosi un po’ di più il lenzuolo addosso.

“l’abbiamo fatto… si… l’abbiamo fatto…” prese a ridacchiare.

Harry alzò un sopracciglio guardandola, mentre anche sulla sua bocca si disegnava un sorriso divertito.

“Herm…” ridacchiò lui.

Lei gli fece segno di parlare liberamente e una piccola lacrima le sfuggì.

Harry sorrise e l’asciugò accarezzandole la guancia.

“…ti amo…” gli sussurrò la brunetta lentamente.

Se possibile Harry ci rimase ancor più sconvolto, e si ritrovò a stringere un’Hermione felicissima tra le braccia.

Le accarezzò la schiena mentre le sue piccole risate scioglievano anche lui.

“vuoi stare con me?” gli chiese con il viso nascosto nel suo petto liscio.

Il moro la strinse e sospirò; le baciò una tempia e annuì.

Lei rise felice mentre si rimetteva dritta e lo guardava sorridente.

“vieni qui!” scoppiò a ridere Harry allungando le braccia per abbracciarla e baciarla con dolcezza infinita.

“VOLETE VENIRE TUTTI A FARE COLAZIONE PER L’AMOR DEL CIELO?!?!?!”

La voce della signora Weasley che arrivò dalla cucina li fece sobbalzare.

Si guardarono negli occhi senza saper che fare…

… e subito dopo scoppiarono entrambi a ridere a crepapelle.

 

Bene credo che da questo mese in poi potrò rimettere on line qualche mia fic… non vi prometto niente ma molto probabilmente sarà così! Scusate se la fic è un po’ strana ma… che ci possiamo fare ragazzuoli e ragazzuole? Niente!!!!

Kisses Marilia

  
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