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Autore: marilia    09/12/2005    15 recensioni
ed eccomi rinata!!! la prima ff che ho finito viene ripostata dall'inizio, per prima, riscritta e corretta nei punti giusti! spero di poter aggiornare una volta ogni 2 settimane... lo spero davvero! baci ragazzi, vi adoro! ah... la ff naturalmente ha la stessa trama!^^
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia vita insieme a te

Capitolo uno.

Tic…

Tic…

Tic…

“Harry?”

Tic…

Tic…

“Harry?!”

Il moro staccò gli occhi dal finestrino e guardò sorpreso l’amico seduto al suo fianco.

“ehi… tutto bene?” chiese il rosso sventolandogli una mano davanti alla faccia.

“s-si Ron… scusa, si tutto bene…” disse Harry scotendo appena la testa.

Il rosso annuì titubante e disse “ma hai sentito ciò che ha detto Dylan?”

L’ex-Grifondoro lo guardò con le sopracciglia inarcate.

“ti va di andare a quel Disco Strip Club di cui ci parlò Joshua, domenica scorsa?”

“si, si andiamo dai… ma ragazzi io non ho molti soldi eh?!” sorrise Harry all’idea del locale.

“niente paura…” lo rassicurò Pacey dal sedile anteriore.

Lui ridacchiò e tornò a guardare il finestrino.

La pioggia continuava a cadere e a ticchettare sul vetro della macchina, con la quale, lui e Ron stavano andando a New York, con i loro tre compagni di corso per Auror: Pacey, Joshua e Dylan.

Harry e Ron frequentavano il corso da quasi cinque anni, ed erano entrati giovanissimi a causa dell’attacco ad Hogwarts durante il loro settimo anno.

Il solo pensiero lo fece rabbrividire e gli riportò la mente a quegli attimi…

Attimi in cui aveva perso una parte di se…

Camminava da quasi venti minuti in quel corridoio deserto…

Durante la festa di Halloween aveva perso di vista i suoi due migliori amici, e aveva anche bevuto un po’. 

La testa gli faceva un gran  male, ma si ricordava ancora la strada per la sala comune di Grifondoro, e, infatti, in quel preciso momento ci stava entrando.

Mise a fuoco la sala, illuminata giusto da qualche candela, e fece per dirigersi verso le scale del dormitorio maschile, quando una figura rannicchiata contro la finestra attirò la sua attenzione.

Aveva i capelli lunghi e mossi, indossava una vestaglia leggera bianca e lunga, e sussultava aritmicamente stringendosi nelle ginocchia.

Harry si diresse verso di lei e le sedette affianco.

“cosa c’è Hermione?” chiese dolcemente poggiandole una mano sul capo.

Lei sobbalzò e appena lo riconobbe tento di asciugarsi le lacrime, che però continuavano a scendere copioso sulle sue guance.

“ha-Harry…” sussurrò cercando di reprimere un singhiozzo.

La brunetta in quel preciso istante faceva una tenerezza unica, il viso così dolce, dai tratti delicati, la rendeva bellissima.

“che hai?” chiese ancora scrutandole il volto bagnato e carezzandole una guancia.

“i-io…” piagnucolò prima di scoppiare di nuovo a piangere.

“ehi…”

“ho fatto una stronzata…” disse disperata.

Harry le si avvicinò e le circondò le spalle con un braccio cercando di farle capire che in quel momento era li pronto a sostenerla.

La brunetta si strinse a lui piangendo e si lasciò carezzare docilmente la schiena che sussultava, di tanto in tanto, sempre più raramente, man mano che lei si calmava.

“ti va di dirmi ciò che hai fatto?” le chiese il moro tirando su con il naso.

Lei scosse appena la testa boccolosa.

“perché?” chiese ancora baciandole la fronte.

“perché fa schifo…” si lamentò lei, ingoiando il groppo.

Lui sbuffò appena e disse “come vuoi… io pensavo solo di aiutarti un po’…”

Hermione gli prese una mano cercando di farsi perdonare e prese un profondo respiro, mentre Harry continuava indisturbato a carezzarle la schiena con l’altra mano.

“stasera… ho… ho bevuto… e… e con Ron…” sussurrò forzatamente.

Riprese a piangere appena accennò il nome dell’amico.

“cosa? Che centra Ron?” chiese iniziando a preoccuparsi il moro, alzandole il viso.

“n-noi… io non… lui ha… ha detto che…” balbettò scotendo la testa disperata.

“cosa Herm? Che avete fatto? Che ha detto Ron?” chiese allarmato ma baciandole dolcemente la testa per rassicurarla.

La bruna lo guardò negli occhi e disse in un soffio, mentre gli occhi le si riempivano nuovamente di lacrime “noi…”

“voi?” la incitò il ragazzo carezzandole il viso.

Hermione lo guardò negli occhi, lo fissò per attimi interminabili e alla fine sussurrò…

“noi… abbiamo fatto l’amore…”

TUM

Entrambi si voltarono verso le scale.

Ron era lì in piedi, vicino ai resti del vaso che aveva fatto cadere, in mutande e canottiera.

Hermione sgranò gli occhi mordendosi le labbra, e Harry ancora sconvolto dalla notizia lo guardò stranito.

Il rosso boccheggiò per un attimo, poi sussurrò il nome della ragazza.

Hermione ricominciò a piangere, ma quando vide Ron avvicinarsi gli corse in contro e lui la abbracciò nascondendo il viso tra i suoi capelli e sospirando.

Il bambino sopravvissuto li continuava a guardare incredulo.

“Hermione mi dispiace…” piagnucolò Ron prendendole il viso mentre le lacrime gli scorrevano sul volto.

Lei scosse la testa e singhiozzò “è… è anche colpa mia, Ron… dispiace anche a me…”

Ron le baciò la fronte e la strinse di nuovo a se, carezzandole i capelli.

Entrambi sussultavano e si scambiavano sussurri dolci cercando di rassicurarsi l’un l’altra che andava tutto bene.

“stai bene vero?” le chiese allontanandosi  definitivamente.

Lei tirò su con il naso facendo uno strano gesto con le mani e annuì due volte freneticamente, stringendosi poi la veste.

Harry fece per dire qualcosa ma un forte boato risuonò nell’aria e tutti e tre si guardarono spaventati.

Non vi fu tempo ne di parlare ne di scappare.

Uomini in nero sbucarono da tutte le parti, assieme agli studenti e si creò la confusione più assoluta.

Harry subito si portò vicino agli amici e li strinse forte, vedendo un incantesimo dirigersi verso di loro.

L’incanto di divise.

Sbalzò Hermione contro la finestra che si ruppe e la inghiottì.

Fece sbattere Ron contro il muro alle sue spalle, contro il quale perse i sensi.

E mandò Harry a cozzare sopra un tavolo che si ruppe assieme alle varie sculture posizionate dietro di esso.

Rimase tra le macerie cercando disperatamente l’aria che non riusciva ad arrivare ai polmoni a causa del forte impatto.

Fissò per attimi interminabili il soffitto, finché tutto non divenne buio…

Harry scosse forte la testa, cercando di cancellare dalla mente quei ricordi che in ogni momento più strano gli tornavano davanti agli occhi.

Si voltò verso Ron, che lo scrutava attentamente.

“non ci pensare stasera…” gli disse dolcemente, stringendogli la spalla.

Harry annuì grato e sospirò a fondo.

“raga aguzzate la vista ci serve un parcheggio…” disse Pacey.

“ok…”

Quando finalmente riuscirono a parcheggiare, fecero un paio di isolati a piedi e arrivarono il un vicolo cieco, nel quale però brillava una scritta blu e argento “Disco Strip Club” sotto la quale una ventina di persone stavano il file per entrare.

“eccoci arrivati!” esclamò Dylan.

Si inserirono nella fila, ascoltando la musica elettronica che fuoriusciva dal locale e cercando di sbirciare all’interno.

Quando fu il loro turno non fecero nemmeno in tempo a fare due passi che la musica assordante gli riempì le orecchie.

Due donne vestite in maniera succinta gli si avvicinarono sorridenti e senza pudore li spinsero verso il bancone strusciandosi come gatte in calore.

Sul piano bar vi erano una decina di bicchieri e un decina di uomini seduti in compagnia di belle ragazze e donne; ai due lati del bancone vi erano delle specie di gabbie in vetro-plastica nelle quali vi erano due donne che ballavano quasi del tutto nude mentre i getti d’acqua le inondavano.

Pucey poggiò le mani sul sedere di una bella biondina e le sorrise ammiccante quando lei gli prese le mani e lo condusse verso una poltroncina.

“ci vediamo dopo ragazzi!” esclamò malizioso nella direzione degli amici mentre veniva letteralmente  buttato sulla poltrona e la donna gli sedeva in grembo.

Ron fece un sorrisetto che si allargo ancora di più quando vide il suo migliore amico infilare qualche moneta nella scollatura di una mora dall’aria accattivante e il seno prosperoso.

Nel frattempo la band aveva terminato la canzone e dopo qualche applauso scesero dal palco e si confusero tra la folla scortati dalle guardie del corpo.

Dalle casse del locale prese ad uscire la canzone di Christina Aguilera “Lady Marmalade”.

Intorno a loro le varie ragazze che ballavano la lap-dance sui cubi, iniziò lentamente a spogliarsi “uh-uh ragazzi l’ambiente si scalda sempre di più…” fece ridacchiando Joshua che aveva adocchiato una  biondina che ballava.

Harry rise mentre Dylan gli indicava una poltroncina su cui erano sedute in modo scomposto due ragazze che si baciavano senza pudore.

Pochi secondi dopo Joshua salì per le scale che portavano sicuramente al piano superiore e alle camere con la biondina.

Le ragazze che servivano i drink e gli alcolici dietro al bancone si scatenarono e appena iniziò il ritornello della canzone, salirono in piedi sul piano e presero a ballare strusciandosi contro i vari pali inchiodati.

Per poco Harry non si ritrovò il sedere si una ragazza, coperto solo da una sottilissimo perizoma, sulla faccia.

Ron si leccò le labbra in modo indecente e portò un dito davanti agli occhi dell’amico facendo un gesto molto esplicito che fece scoppiare a ridere il moro.

“pistaaaa!!” urlò il dj mentre una ragazza che portava un vassoio di bicchieri, vestita di un top nero e una culotte dello stesso colore, e delle scarpe in tinta con dei lacci che le arrivavano al ginocchio, scavalcava il bancone con il vassoio perfettamente in equilibrio.

La band tornò sul palco e prese a suonare una canzone molto veloce.

La ragazza vestita in nero saltò sul piano bar e prese a ballare con le compagne ridendo.

Harry e Ron finirono i loro bicchieri di whisky e le si avvicinarono mentre una suo compagna si stendeva sul bancone e dopo essersi fatta versare addosso del liquore si lasciava leccare le braccia, le gambe, la pancia e il petto mentre rideva.

La ragazza in nero prese con entrambe e mani un palo e dopo essersi inarcata contro quello, fece muovere sinuosamente i capelli e il bacino suscitando parecchi commenti mentre si apriva un po’ di più la lampo del top.

Fece una mezza giravolta e superò la sua compagna stesa arrivando proprio davanti a Harry e Ron che godettero appieno quando lei si piegò per scendere dall’altra parte del bancone.

Appena alzò il viso sorridente verso di loro chiese “cosa vi servo?” con un sorrisetto accattivante e sbattendo le palpebre.

I due le sorrisero e fecero per parlare quando rimasero senza fiato riconoscendo la brunetta.

Anche il sorriso di lei si spense e li guardò allibita abbassando la bottiglia che aveva alzato pronta per versare il liquido contenuto nei bicchieri.

“V-voi…” balbettò con labbra tremanti.

I due la guardarono come scioccati e solo dopo qualche istante Harry riuscì a parlare.

“Hermione…”

 

ragazzi ci risentiamo con il prossimo capitolo! Dite un po’… è decisamente meglio eh?!

Vi voglio bene! Ah questo Capitolo è dedicato a tutti quelli che mi hanno aspettato fin ora!!! Vi adoroooooooo!!!!!!!

mary

  
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