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Autore: Ili91    25/12/2010    7 recensioni
Remus sta combattendo contro Dolohov e sembra stia avendo la meglio, ma qualcosa lo distrae e i vecchi e oscuri ricordi si riaffacciano nella sua mente.
Questa storia ha partecipato al "Battaglia di Hogwarts Contest" indetto da vogue sul forum di Efp.
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Fenrir Greyback, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Goodbye, last Marauder! - capitolo unico, nuova versione Salve a tutti! Questa fanfiction ha partecipato al Contest "La Battaglia di Hogwarts" indetto da vogue posizionandosi al 6° posto (il giudizio in fondo alla pagina).
Il Contest prevedeva di scegliere una lettera e un numero; il primo era un personaggio dalla parte di Voldemort e l'altro da quella di Harry. Ecco quello che ne è uscito. Buona Lettura e Buon Natale!

Autore: Ili91
Titolo: Goodbye, last Marauder!
Personaggio Centrale: Remus Lupin (7)
Personaggio Secondario: Fenrir Greyback (C)
Altri personaggi: Antonin Dolohov
Genere: Azione, Triste
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moment
Trama: Remus sta combattendo contro Dolohov e sembra stia avendo la meglio, ma qualcosa lo distrae e i vecchi e oscuri ricordi si riaffacciano nella sua mente.
NdA: Non ho specificato chi fosse la ragazza attaccata da Fenrir, anche se inizialmente avevo pensato a Lavanda dato che avevo letto in una delle interviste rilasciate dalla Row che era stata trasformata in lupo mannaro. Alla fine non ho potuto attuare il mio proposito perchè mi è venuto in mente che se Remus non era traformato non poteva esserlo Fenrir e allora mi sono limitata a lasciare un'incognita sulla ragazza.

Goodbye, last Marauder!

La battaglia ad Hogwarts infuriava. In quasi tutte le ali del castello c’era qualcuno, studente, professore o Auror che fosse - o uomo comune, come lui -, che combatteva contro i seguaci di Voldemort. Sempre più spesso qualcuno cadeva, lasciando un senso di vuoto nel cuore di amici e parenti. Chi sarebbe stato il prossimo?
«Stupeficium!» urlò Remus Lupin nel tentativo di Schiantare il Mangiamorte che aveva davanti, Antonin Dolohov. Quest’ultimo, prontamente, riuscì a bloccare il suo Schiantesimo e rispondere.
Remus si buttò di lato e riuscì ad evitare per un pelo il lampo di luce verde che avrebbe potuto ucciderlo. Batté con forza il ginocchio sinistro sul duro pavimento e un gemito di dolore gli fuoriuscì dalle labbra.
«Cosa ti succede, lupo mannaro? Sei stanco, forse?» lo derise l’altro.
Non doveva mollare, Teddy e Dora avevano bisogno di lui. Dalla posizione in cui si trovava, lanciò un incantesimo non verbale al soffitto che si spezzò e andò a colpire Dolohov, colto di sorpresa. Non avendo fatto in tempo a spostarsi o scagliare un Protego, lui lo vide venir sommerso da calcinacci e pezzi di muro e crollare a terra.
Era morto o solo svenuto?
Con il fiato corto, Remus si rialzò in piedi. Fece per avvicinarsi al Mangiamorte e accertarsi che non potesse più nuocere, ma un disperato urlo femminile pose fine al suo proposito.
Si voltò verso la direzione da cui proveniva la voce e vide una ragazza con la schiena premuta contro un muro che tentava di sottrarsi da un uomo. Ma non uno normale, si rese conto subito, bensì un lupo mannaro come lui, Fenrir Greyback, quello che gli aveva rovinato la vita tramutandolo in un mostro ogni notte di luna piena. Remus l’odiava dal profondo del suo cuore.
Non riconobbe la ragazza, anche se gli sembrava famigliare, probabilmente era stata una sua studentessa nell’anno in cui aveva insegnato Difesa Contro le Arti Oscure. Lei era priva di bacchetta e aveva il viso sporco di lacrime e sangue. Era disperata e aveva la strada sbarrata, spaventata com’era stato lui quasi trent’anni prima. Un piccolo bambino che aveva avuto la disgrazia d’incontrare un lupo mannaro e costretto a subire la sua stessa maledizione.
Remus si era ritrovato solo quella volta, solo e impossibilitato a fare qualcosa. Nessuno aveva potuto aiutarlo, nessuno aveva potuto impedire che la sua vita cambiasse tanto.
Questa volta era diverso. Questa volta lui poteva fare qualcosa. La stretta intorno alla sua bacchetta s’intensificò. «Crucio» urlò con odio e osservò con finta indifferenza il lupo mannaro contorcesi in aria, preda del forte dolore provocato dalla maledizione. Con la coda dell’occhio, Remus notò che la ragazza approfittò della distrazione del suo assalitore per fuggire.
Era salva, pensò con sollievo, mentre Greyback crollava a terra ansimando rumorosamente. Stava per attaccarlo di nuovo, ma un rumore di calcinacci glielo impedì. Si girò e vide Dolohov malconcio, ma di nuovo in piedi e con la bacchetta sguainata. «Avada Kedavra!» lo sentì esclamare. Troppo repentinamente perché i suoi riflessi potessero reagire.
«Remus!» L’urlo della sua Dora, questo fu l’ultimo suono che sentì, poi il raggio verde lo colpì in pieno petto. Anche per l’ultimo malandrino era finita.


Spazio Autrice: Era la primissima volta che scrivevo di Remus e spero di non aver fatto un completo sfacello e che la fanfiction vi sia piaciuta.
Grazie per essere passati di qui.
Ilaria

6°Classificata
Ili91 “Goodbye, Last Marauder!”

-Grammatica: 10/10
-Stile e Lessico: 9/10
-Originalità: 13.5/15
-IC: 15/15
-Attinenza ai personaggi scelti: 9/10
-Giudizio personale: 9/10

Totale: 65.5/70

Per quanto concerne la grammatica, non ho riscontrato il minimo errore, né dal punto di vista sintattico né per quanto riguarda la punteggiatura. Stile e lessico sono abbastanza lineari (forse un po’ semplicistici), e la lettura risulta assolutamente scorrevole, anche perché hai saputo utilizzare sempre periodi della lunghezza giusta (né troppo lunghi né troppo brevi, per intenderci).
Quanto all’originalità, devo dire che è un punto abbastanza controverso: infatti la situazione di per sé è abbastanza innovativa, il tentativo di Remus di salvare la ragazza dal suo stesso destino è sicuramente inerente al personaggio ed al frangente. Un po’ meno originale è il suo rivangare su quanto gli è accaduto, e sul suo odio nei confronti di Fenrir (che, peraltro, hai sviluppato in modo pressoché perfetto).
Ottimo invece è l’IC. Hai reso meravigliosamente Remus, il suo essere riflessivo che si mescola con il rancore per il lupo mannaro, e la voglia di fare. Particolarmente toccante il fatto che quella sia stata la sua ultima azione, poco prima che la sua vita venisse brutalmente stroncata.
L’attinenza è altalenante, dato che il personaggio di Fenrir ha sicuramente centralità nei pensieri di Remus, tuttavia poteva essere approfondita la sua presenza ‘fisica’, nella storia. Per quello che compare, comunque, hai reso bene il suo essere animale, il suo basarsi sull’istinto.
Una storia che mi è decisamente piaciuta, che ho trovato interessante e completa; mi hai fatto apprezzare l’introspezione di Remus e, lo ribadisco, la parte finale è davvero commovente. I miei complimenti.  
   
 
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