Il mio regalo più grande
“Itachi Uchiha
aveva cinque anni.
Era gia stato
scoperto come un ragazzo prodigio e tutti nel suo clan ne esaltavano le
capacità.”
Guardo il tuo corpo steso sul letto, stai riposando dopo la nostra
battaglia. Siamo in ospedale e mi dicono che non ti resta molto da vivere.
Madara mi ha detto tutto quel che sapeva su di te, ho stentato a crederci ma
l’evidenza alla fine si è fatta forte davanti ai miei ricordi.
Il ricordo del
tuo sguardo.
Mi guardavi con
dolcezza,
mi guardavi come
se fossi la cosa più preziosa per te.
Mi guardavi con
occhi da cucciolo quando ti davo del bugiardo.
Mi guardavi con
amore anche quando eri arrabbiato o ti fingevi tale.
Non mi hai mai
odiato davvero.
Non hai mai
voluto farmi davvero del male.
Mi copro gli occhi con una mano. Questo è troppo da sopportare per
me. Continuare a vedere la tua immagine immobile in quel letto di ospedale, è
davvero straziante.
- Perché non entri, Sasuke?-
- Madara…-
Gia me lo sto chiedendo anche io da un po’, perché non sono ancora
entrato? Perché non sono ancora al tuo fianco?
- Non ne hai il
coraggio?-
Non rispondo a Madara. Non so se per
via della mia natura poco loquace, dei pensieri che turbinano nella mia mente o
più semplicemente perché so che ha ragione.
- Lui ha ancora
bisogno di te. Se lo vuoi ancora con te devi farglielo capire con tutto te
stesso.-
- …Si, hai
ragione.-
Tento di farmi forza ma non è semplice.
Cosa ti dirò quando aprirai i tuoi magnifici occhi? Cosa farò quando mi dirai
che sei cieco?
- La tua strada è
difficile ma tu puoi superarla se vuoi davvero salvarlo.-
- Io posso
davvero farlo?-
Sento una mano che si appoggia sulla
mia spalla. La sento spingermi verso la porta della sua stanza.
- Puoi Sasuke.
Non tirarti indietro.-
Annuisco e finalmente abbandono tutte le mie insicurezze varcando
quella soglia. Tutto ciò che mi separa da lui sono solo pochi metri. Madara è
entrato con me solo per abbassare la tapparella che da sul vetro della camera
in cui ci troviamo.
Mi siedo accanto a te sul letto, sembri piacevolmente addormentato
ma a me la tua espressione risulta incredibilmente triste. I capelli, che ho
visto in poche occasioni cosi, sono sciolti e ti ricadono sul viso dandoti
un’aria cosi serena…
- Itachi…-
Sussurro il tuo nome nella speranza di
vederti sveglio e anche se a fatica alla fine i tuoi occhi si aprono. Grigi,
spenti.
Ti guardi attorno spaesato, so che non
vedi nulla, capisci solo che sei su un letto. Ti volti verso di me
all’improvviso. I tuoi occhi non dicono nulla.
- Sei sveglio, Itachi…-
- …-
Non mi rispondi e continui a fissarmi,
i tuoi occhi vuoti si allargano leggermente riconoscendo finalmente la mia
voce. Hai gia dimenticato il suo suono?
- Sasuke…-
L’ho sentito lo stesso il tuo sussurro.
Non so cosa dire, cosi decido di dirgli subito le cose come stanno.
- So tutto Itachi! So ogni cosa di te e no, non ho
più alcuna intenzione di ucciderti!-
L’ho detto tutto d’un fiato ma tu mi
hai capito sicuramente; hai abbassato la testa ma non piangi. Forse sei troppo
stanco per farlo.
- Chi…?-
- Madara.-
I tuoi pugni si serrano sulla coperta e
stringono fino a divenire molto più bianchi di quanto gia non siano. Tremi
leggermente e i capelli ti coprono il viso.
- Itachi…-
- Per favore non
parlare!-
La tua voce si è fatta dura, ma so che
Madara ha ragione. Io posso salvarti!
Ti abbraccio e ti stringo a me più che
posso. Opponi resistenza ma nelle tue condizioni ho un netto vantaggio.
- Lasciami.-
- No! Non intendo
lasciarti, non ora che ti ho finalmente ritrovato!-
Finalmente smetti di dibatterti nel mio
abbraccio anche se non lo ricambi. Sei sorpreso vero? Ti scosto leggermente da
me e ti accarezzo la guancia.
- Non sapevo
nulla di te. Eppure siamo fratelli. Madara mi ha finalmente aperto gli occhi,
mi ha svelato chi sei realmente. Tu non sei un assassino! Ora riesco finalmente
a rivedere il mio fratellone.-
- …-
Sei ancora nel tuo silenzio ostinato.
Ciò mi permette di proseguire.
- So che sei
malato e so anche che potresti curarti! Perché non lo fai? In fondo ora tu non
puoi più pensare di morire per mano mia. E io non ti permetterò mai di
andartene cosi!-
Chiudi
gli occhi e sospiri.
“Può un bambino sentirsi solo gia a cinque anni?
Eppure
ad Itachi non è mai mancato nulla, era sempre circondato da persone che lo
adulavano. Che cosa lo faceva sentire cosi solo?
Nessuno
aveva mai visto la sua tristezza ma Itachi era immensamente triste e solo. Le
notti venivano trascorse a guardare il cielo stellato pregando nell’aiuto di
qualcuno. Le stelle per Itachi erano come persone. Le guardava, sentiva di
poterci parlare, esprimere un desiderio certo che queste lo avrebbero esaudito.
Una notte però si sentiva particolarmente solo. Guardò il cielo e lo trovò
ricoperto di nuvole ma un piccolo squarcio celeste lasciava brillare una sola
stella.
Itachi
vi si affidò pregando con tutte le sue forze che quella stella potesse spegnere
la sua solitudine e rendere la sua vita più allegra.”
- Sasuke… Davvero
vuoi che io resti qui?-
- Si! Ti voglio
qui con me Itachi!-
- Anche se io…-
- Basta! Ti farò
sottoporre all’operazione anche a costo di minacciare i medici stessi di
morte!-
Stai in silenzio ancora un po’ e dopo ti sento ridacchiare. Che cosa
mai ci trovi di cosi divertente ora? Te lo chiedo.
- Che hai da
ridere?-
- Niente…Mi è
solo tornata in mente una cosa…-
- Allora, sei
convinto ora? Parlo dell’operazione…-
Mi guardi per un po’ e annuisci piano.
Di colpo vedo i tuoi occhi chiudersi e il tuo corpo tornare disteso mentre la
tua testa torna ad appoggiarsi sul cuscino. Mi lascio prendere dal panico e
inizio a scuoterti.
- È solo stanco.
Calmati Sasuke.-
Madara è comparso all’improvviso e mi
ha rassicurato. Gli dico che sono riuscito a convincerti all’operazione e lui
lo riferisce ai medici che ti hanno in cura. Prego affinché vada tutto per il
meglio.
*******
È gia passata una settimana da quando
ti ho lasciato addormentato nel tuo letto. Oggi sarà il giorno della tua operazione. Tu sembri tranquillo,
quello più agitato i assoluto sono io! Cosa farò se non andrà bene!? Che ne
sarà di me!?
- Sasuke, datti
una calmata! Sono io quello che finirà sotto i ferri.-
Mi volto e ti vedo arrivare su un
lettino che si ferma per qualche attimo al mio fianco. Ti osservo soffermandomi
sul tuo viso. Sei sempre stato cosi bello?Probabilmente il mio odio mi ha
impedito di vederti in tutto e per tutto.
- Sasuke potresti
farmi un favore...-
- Certo. Dimmi…-
Allunghi una mano verso di me e vedo
una cosa che non mi sarei mai aspettato. La collana che ti regalai per il tuo
compleanno. L’ultimo che festeggiammo insieme.
- Potresti
tenerla tu. Fino alla fine dell’operazione.-
- Va bene…-
Sei cosi sicuro che andrà tutto bene?
- Il cancro è una
malattia grava ma non incurabile!-
Madara fa l’ennesima apparizione alle
mie spalle ma stavolta parla anche con Itachi.
- Non volermene
Itachi… Sai perché l’ho fatto.-
- Allora…Non ti
dirò grazie.-
Madara ridacchia e tu con lui. Poco dopo entrambi assistiamo ad una
tua crisi, cominci a tossire convulsamente fino a che non vedo delle macchie
scarlatte cadere dalla tua mano. L’infermiera ci comunica che non c’è più tempo
per le chiacchiere e dopo averci detto di aspettare al piano di sotto se ne va.
Io e Tobi scendiamo di sotto ma mentre io sto per sedermi in tutta
calma la mia mente e in subbuglio.
“Allora non ti dirò grazie.” Itachi davvero mi volevi di nuovo con
te?
Parlo dell’accaduto con Madara e lui mi spiega di nuovo quanto io
sia realmente importante per te. Nel mio egoismo sono felice di apprendere che
non ti sei mai nemmeno concesso a nessuno per via della tua “missione” nei miei
confronti. È come si mi fossi stato
fedele per tutto questo tempo! Mi sento davvero importante per te ora. Voglio
assolutamente ripagarti.
Passano le ore e io mi sento sempre più in ansia! Itachi starai
bene? Che ti stanno facendo quelle persone?!
Neanche a farlo apposta arriva uno di loro. Ha i guanti leggermente
macchiati di sangue.
- Allora? Come
sta mio fratello?-
Era tanto che non ti chiamavo cosi…
Niisan.
Il dottore scuote la testa in segno di
diniego e ci fa le sue condoglianze. Stringo la collana di Itachi e scoppio in
lacrime gridando come un ossesso. Lo so, mi sto comportando come un isterico ma
non posso accettare la tua morte ora! Non ora!
- Dottor Yagami!
La prego venga!- (non chiedetemi da dove
mi sono tirata fuori quel nome!)
È la stessa infermiera che ha
accompagnato Itachi nella sala operatoria e sembra piuttosto agitata. Il
dottore la segue di corsa e dopo un quarto d’ora abbondante ci raggiunge
nuovamente.
- Vi prego di
scusarmi. Ho commesso un grave errore di constatazione.-
- Cioè?!-
Sto per scoppiare, se questo ora mi
dice che mio fratello è morto per un suo errore lo ammazzo seduta stante!
- Il paziente è
vivo. Ed è in perfetta salute!-
Sgrano gli occhi e ancora prima che me
ne possa rendere conto sto gia correndo verso la sua stanza. Stringo la tua
collana.
“ era solo fino alla fine
dell’operazione no? Allora questa deve tornare a te!”
Entro sbattendo la porta. Ho il fiatone
ma non c’è nulla di più bello di poterti vedere sveglio. Vivo, ancora con me.
Sei sul letto il busto appoggiato contro i soffici cuscini e il viso rilassato
che osserva senza poter vedere nulla.
- La tua
collana…-
- Ti spiace
allacciarla tu?-
Mi siedo dietro
di te sul letto e ti vedo raccogliere i capelli in modo che non intralcino
l’operazione. Passo la catenina per il tuo collo e te l’aggancio. Mi sembra di
vedere una cascata di nero quando lasci la presa sui capelli. Mi sussurri un grazie.
- Figurati…-
Lasci
cadere la testa sulla mia spalla.
- Sasuke…-
- Mh?-
- Non sono
cieco.-
- COSA?!-
Sono
a dir poco sbalordito. Come può essere che non sei cieco!? insomma tu stesso mi
avevi parlato del difetto del Mangekyou Sharingan e ora mi dici che non sei
cieco?!
- Ci ha pensato
Madara ai miei occhi…-
- Madara… ma
quando!?-
- Non importa
ora…-
Gia
non importa. Ora sei di nuovo appoggiato ai cuscini. Ti accarezzo i capelli
notando quanto siano soffici e lisci al contempo. Onestamente non ho mai capito
perché li tieni cosi lunghi però non riuscirei mai ad immaginarti senza.
- Il dottore ha
detto che se tutto va bene fra una o due settimane potrò lasciare l’istituto.-
- Fantastico!-
- Tu cosa contavi
di fare?-
******
Tre
mesi.
Tre
mesi passati da quando hai lasciato l’ospedale. Ed io ancora non posso credere
che per tutto questo tempo siamo stati sempre assieme. Ci siamo trasferiti in
America, lontano dal Mondo dei Ninja ed ora siamo solo io e te. Non siamo più
il vendicatore ed il nukenin. Solo Itachi e Sasuke, i fratelli Uchiha.
La
nostra casa è bellissima, con il lavoro di Itachi i soldi non mancano ma
neppure io mi risparmio. Negli ultimi tempi abbiamo scoperto le sue
potenzialità canore ed io sono possiedo vero talento innato con la chitarra
elettrica. Abbiamo formato una band con tre
ragazzi che abbiamo conosciuto qui in America.
Stasera
daremo il nostro primo grande live! Non vedo l’ora!
È incredibile
come la nostra vita sia cambiata. Ricordo ancora le parole che ci siamo detti
all’ospedale.
“ – Voglio
cambiare aria. Sono stanco della vita da ninja. E tu Itachi?-
- La penso come
te. Il Mondo dei Ninja non fa per me. Vorrei andare a vivere in un altro paese.
Lontano da qui!-
- E se…-
- Cosa?-
- E se andassimo
a vivere insieme in America?-“
La
decisione migliore che potessimo prendere! Questa nuova vita è fantastica! Non
ricordo come siamo arrivati a pescare l’America però l’idea è piaciuta ad
entrambi.
- Allora Otouto
sei pronto?-
- Certo! E tu?-
- Ovvio.-
Ci
siamo tra breve saremo sul palco assieme a Riku, Juri e Alex. Riku e Alex sono
fratelli anche loro ed hanno una relazione segreta. Io ed Itachi manteniamo il
segreto su di essa anche perché non vogliamo di certo rovinare il gruppo!
Eccoci
noi siamo gia tutti pronti agli strumenti. Juri invece è come noi, una
fuggiasca del Mondo Ninja. Ha dei capelli neri raccolti in due crocchie alte
con dei nastri rosa shock, delle collant strappate, una gonna gothic nera e il
relativo corsetto. Riku invece ha i capelli grigio argento corti dietro con due
lunghi ciuffi davanti, leggermente tirati su tipo cresta, Alex è un tipo un po’
più serio. Un chiodo (avete presente la giacca di pelle con tutte le borchie?
Ecco quello è un chiodo!) e pantaloni neri, sotto ovviamente maglietta bianca
con dei disegni tipo graffiti e il simbolo del nostro gruppo. Ma Itachi è in
assoluto quello più bello dell’ intera band! Pantaloni di pelle super aderenti,
stivali fino al ginocchio con lacci rosso sangue, camicia nera con le maniche a
gomito lasciata slacciata verso lo
stomaco e i primi due bottoni in alto. Un guanto di pelle nero con un teschio
sopra, la cintura in bella vista anch’essa con teschio solamente rosso. I
capelli sono lasciati sciolti e sono un po’ più scalati visto il girettino dal
parrucchiere che ha dovuto farsi visto il piccolo incidente con le big bubble
che gli ho causato io.
La
musica parte e Itachi fa il suo ingresso sommerso dalle grida dei gia
numerosissimi fan.
“Sex Addicts, Drugs, And
Vampires
They Permeate My Life
Don't Know Which One I'm Gonna Be Tonight
I Know You Think I'm Crazy
You Think I've Lost My Mind
I'm Locked And Loaded Got You In Disguise”
Non mi distraggo troppo però posso
vedere tutti saltare a ritmo di musica e cantare il testo di Itachi. Lui è
davvero bravo a cantare! In più sa come attira l’attenzione su di sé e al
contempo fa risaltare tutto il gruppo.
Si è appena avvicinato a Riku che fa
il bassista del gruppo. Il pubblico è
fuori di testa!
“You Are My Nemesis
The One I Can't Resist
I Got A One Track Mind”
Tutti ora sono concentrati su Itachi
che semplicemente sta cantando il ritornello. Devo ammettere che nonostante io
stesso faccia parte della band adoro lo stile di mio fratello e il modo in cui
si combina con noi.
“Turn The Lights Out
Lay Your Head Down
Now You Got Me Where You Want Me
I'm The Pain And You're The Pleasure
Can't You Read The Signs
I've Got A One Track Mind”
La prima canzone è stata un vero e
proprio successone il pubblico è completamente impazzito! Per non parlare delle
altre! Quel pazzo di mio fratello ad un certo punto si è buttato sul pubblico e
hanno cantato tutti- me e gli altri compresi- To be loved.
“listen up, turn it up and rock
it out
party on, I wanna hear you scream and shout
this is real, as real as it gets
I came to get down to get some fucking respect
taking it back to a hardcore level
you better be ready, put your pedal to the metal
taking it back to a hardcore level
you better be ready, put your pedal to the metal.
Go!!
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved!
I want domination
I want your submission
I see you're not resisting
To this temptation
I've got one confession
A love deprivation
I've got a jet black heart
It's all fucked up and it's falling apart
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved!
I've got another confession
I fell to the temptation
And there is no question
There was some connection
I've got to follow my heart
No matter how far
I've gotta roll the dice
Never look back and never think twice
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved!
Take the past, burn it up and let it go
Carry on; I'm stronger than you'll ever know
That's the deal; you get no respect
You're gonna get yours
You better watch your fucking neck
Take the past, burn it up and let it go
Carry on; I'm stronger than you'll ever know
That's the deal; you get no respect
You're gonna get yours
You better watch your fucking neck
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved
Whoa I'll never give in
Whoa I'll never give up
Whoa I'll never give in
And I just wanna be, wanna be loved!”
Eravamo
tutti a gridare “ Woah!!!” e poi Itachi è partito gridando “ Hey! Oh! Let’s go!” per un po’ di volte! Beh, il
concerto è proseguito per il meglio, alla fine mio fratello ci ha presentati
uno ad uno e poi quando ci siamo liberati tutti quei pazzi che volevano i
nostri autografi siamo andati a festeggiare nei locali più belli e costosi che
conoscevamo. Alla fine cioè circa alle quattro del mattino, siamo andati ognuno
nelle proprie case ed io ho potuto passare un po’ di tempo con Itachi.
Quando sono uscito dalla doccia non
riuscivo a trovarlo e come al solito era sul balcone. Pantaloncini aderenti
neri e una stranissima maglietta che mi sembrava quasi da ragazza visto che
lasciava scoperte le spalle, di colore azzurro grigio.
- Non sei stanco?-
- No. Tu?-
- Dubito che con tutta l’adrenalina di stasera riesca a
dormire.-
Mi avvicino e subito lui mi abbraccia. Sorrido e
decido di sfidare un po’ la sorte.
- Hey, Itachi…-
- Mh?-
Ti volti ma come ti lascio di stucco baciandoti. So
che non ti opporrai, perché anche io e te abbiamo una relazione segreta dopo
tutto no?
- Cos’è cerchi di provocarmi, Otouto?-
- Affatto Niisan…- Ghigno.- Ci sono gia riuscito.-
Entriamo dentro e chiuse le tende riprendiamo a
baciarci. Le nostre lingue si attaccano fra di loro in uno scontro senza
vincitori, è solo un gioco di piacere. Ci spingiamo fino alla sua camera da
letto.
(da qua in poi la scena sarà scritta in bianco poiché
è una scena di incesto. Chi non vuole leggere passi oltre gli asterischi)
****
Iniziamo a far vagare le nostre mani sul corpo
dell’altro beandoci l’un l’altro del contatto con le nostre pelli. Itachi si
porta sopra di me baciandomi il collo. Mugolo di piacere e gli lecco il pomo
d’Adamo. So che gli piace e so anche che adora quando gli mordicchio l’orecchio.
Esattamente quello che sto facendo.
Geme leggermente e mi slaccia i pantaloni gettandoli
per terra seguiti dai boxer blu scuro e poco dopo da quelli di Itachi. Mi lecca
e mi morde delicatamente i capezzoli, io gemo al piacere che mi provoca. Lo
voglio. Dio se lo voglio!
- Itachi…Per favore fammi tuo!-
- Sei sicuro? Potrei farti male e…-
Lo bacio appassionatamente e gli faccio capire che non
ho paura di niente se c’è lui con me. Alla fine si convince e riprende a
toccarmi, delicato, ancora ha paura di potermi ferire… Sorrido a questo
pensiero.
- Tu hai sempre tenuto molto a me…- sussurro
- Per forza…La mia vita è cambiata il giorno in cui
nascesti.-
Non ho tempo di replicare che una profonda scarica di
piacere mi avvolge. Itachi mi sta dedicando alla mia asta e mi sta facendo
impazzire.
Ha continuato a tenermi in bocca fin quando
non sono venuto. È stato sconvolgente! Non mi sono mai sentito cosi bene in
vita mia!
Dopo avermi preparato utilizzando il
mio stesso seme Itachi mi penetra. Credevo facesse più male e invece mi sono
abituato alla sensazione quasi subito. È stato delicato nell’atto, ma alla fine
ha dovuto cedere al piacere ed ha iniziato a spingere con più forza e
frequenza. Ormai stavo gridando dall’estasi quando con una spinta più decisa
Itachi ha colpito qualcosa dentro di me, qualcosa di incredibilmente sensibile
e dannatamente piacevole al punto che dopo aver dato un grido più forte degli
altri sono venuto fra i nostri stomaci e Itachi si è riversato poco dopo dentro
di me. Il suo calore è qualcosa di inebriante! Non potrò più farne a meno!
****
Ci stendiamo sul letto stanchi e
sudati- e io un po’ appiccicaticcio- mi accoccolo contro il tuo petto e ti
sento accarezzarmi i capelli.
- Dimmi una cosa… Che intendevi quando mi hai detto che
la tua vita è cambiata il giorno in cui sono nato?-
- Esattamente quello che ho detto. Avendo sei anni in più di
te, sono stato figlio unico per quel periodo. Le mie doti sono state scoperte a
quattro - cinque anni e l’intero clan non faceva altro che risaltarle, ma cosi
facendo gli altri bambini della mia età mi allontanavano ed io ero sempre solo.
Quando ero piccolo ero solito guardare le stelle, passavo notti intere a
guardarle trattandole come persone vere. Almeno cosi non i sentivo proprio da
solo. Poi…-
- Poi? Che è successo?-
- Beh una notte mi ero affacciato per vedere le stelle. Ma
guardando in alto vidi il cielo coperto di nubi. C’era solo una stella. Non so
per quale assurda ragione ma pregai quella stella di cambiare la mia vita. -
- Quindi?-
- Era il 23 luglio! Lo stesso giorno in cui poi un anno
dopo sei nato tu. –
- Davvero?-
- Si, davvero. Quando eri piccolo avevamo i ruoli
invertiti. Non eri tu a cercare me ma io che ti stavo sempre appiccicato. Ero geloso
fino alla morte! Non volevo nemmeno che papà ti si avvicinasse! –
- Ahahah!!! Addirittura! –
- Si. E non ho nulla da nascondere a riguardo! Ero super
geloso di te! –
- Non ci posso credere! –
- Beh comincia a farlo! Ti assicuro che ho accoppato
papà con una scopa perché si era avvicinato a te senza il mio permesso! –
Ti fisso
shoccato. Tutto questo è assurdo! Beh a conti fatti la tua vita è sempre girata
attorno a me…
- Itachi ti dovrebbero dare il premio di miglior
fratello del mondo… -
- …Anche no. –
- Perché mai?-
- Ci sarebbe sicuramente qualcuno che su questo punto mi
batte alla grande!-
- E chi sarebbe di grazia?-
Sono scocciato al solo pensiero. Mi baci sulla fronte
e mi sorridi.
- Il mio Otouto ovviamente! Sei il fratellino migliore
che potessi desiderare! –
Sorrido imbarazzato e di nuovo inizio a coccolarti. Tu
ricambi a mi accarezzi a tua volta, continuiamo cosi fino a che non ci prende
il sonno…
Un sonno dove noi siamo ancora insieme…
“ Itachi ricordava bene il 23 Luglio, non solo
perché era il giorno in cui era nato il suo piccolo Sasuke. Quel giorno la sua
vita era cambiata completamente e per molti anni è stato felice. Ma la felicità
non dura in eterno… semplicemente va a periodi! Un po’ la perdi e un po’ la
ritrovi. Ogni notte del giorno in cui il
suo fratellino era nato Itachi si affacciava alla finestra e ingraziava la
stella che brillava luminosa al centro della volta celeste. Gli era stato fatto
il più regalo che potesse mai ricevere. Sasuke.“
****
Santo Panda che fatica! *si asciuga il sudore dalla
fronte*
È tutto il pomeriggio che scrivo per poter postare
questo piccolo regalino… Uff…
Mafer sappi che se osi lamentarti ti massacro! è___é
Comunque, c’è una parte non molto chiara cioè il
passaggio dall’ospedale alla vita da divi in America. Beh li ho deciso di
lasciarla in sospeso volutamente. Ci sono alcuni flash back che la riassumono.
Spero che almeno tu apprezzerai il pensiero.
Merry Christmas a tutti!!!