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Autore: _Nocturne    26/12/2010    1 recensioni
Storia ambientata nel 2008. Phineas Nigellus Black avvisa Sirius Black e Remus Lupin di un terribile avvenimento accaduto ad Hogwarts. E' soltanto l' inizio di una nuova storia che coinvolgerà l' Ordine della Fenice, fra antichi combattenti e nuove reclute.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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                                                                                                                                                          Dedicata a chi ha sempre creduto in me. Non con falsità ma con convinzione.                                                                                                                                                                     Se mai dovessi realizzare il mio sogno, per prima ringrazierò te, Ryou.


Premessa.  E’ vero, questa è una fanfic, però ci sono degli elementi dei libri di zia Joe che mi vanno poco a genio. Per questo motivo voglio farvi una breve contestualizzazione storica. L’anno è il 2008 , esattamente 10 anni dopo la battaglia finale contro Voldemort ed i suoi seguaci. Tutti pensano che si siano calmate le acque ma giunge un nuovo pericolo per il mondo magico. Questo è tutto quello che vi dirò sulla trama. Un altro punto da affrontare è quello riguardo ai personaggi schiattati. Sirius Black e Remus Lupin non sono morti. Vi sembra tutto troppo semplice, smielato e con troppe poche bare? Girate a largo, ma tenete conto che quella folle scrittrice mi ha gettata nella depressione più oscura a causa della sua sete di sangue! Ho risparmiato anche Fred Weasley perché è il mio Weasley preferito e Tonks, ma solo perché il mio Remus sarebbe stato fin troppo palloso, preso dai rimorsi per la morte di quella lì. E comunque ci tengo a dire che sono stati resuscitati solo i personaggi che con la loro morte non hanno modificato radicalmente il percorso della storia originale.


Un po’ di età: Teddy Lupin ha 10 anni ; Victorie Weasley 8 ; Rose Weasley e suo cugino Albus Severus Potter hanno 2 anni ;  James  Sirius Potter ha 3 anni ; Hermione Weasley e Ginevra Potter sono incinte , rispettivamente, di Hugo e di Lily Luna. Fred Weasley è sposato con Katie Bell (che vi devo dire, quei due hanno la passione per lo sport) ed ha un figlio di nome George Weasley jr (ha ricambiato il favore al fratello). Spero che queste poche righe vi abbiano chiarito più o meno i pensieri.

                                                                            ***
 “Non voglio darti fastidio.”

“Infatti non me ne dai.”

“Non voglio essere d’ ingombro.”

“Più di come lo fu quel vecchio elfo domestico? Non credo che ne saresti capace.”

“E come faremo con la lun …”

“Ho già provveduto a comprare una gabbietta, all’ inizio era destinata a Fierobecco, ma dato che adesso sono costretto ad ospitare un essere pericoloso e meschino come te…”

Due uomini della stessa età sostavano sull’ uscio di una vecchia casa che , se qualcuno avesse potuto vederla, avrebbe dato l’ impressione di essere stata abbandonata da un secolo o due. Il primo di loro si trovava ancora all’ esterno di essa, con un baule in mano e l’ aria di chi non sa bene cosa stia facendo in quel momento. Se qualcuno non avesse conosciuto la gentile dolcezza con la quale quell’ uomo si relazionava a tutte le persone che incontrava e l’ incredibile dignità dei suoi modi di fare, avrebbe pensato che quello sulla porta potesse essere uno squallido senzatetto. Infatti quella persona dal fisico magro e allampanato, i capelli castano chiaro leggermente striati di grigio e l’ aria malaticcia, aveva indosso un logoro completo color castagna, che, in un passato abbastanza remoto, doveva essere stato di ottima fattura, ma che adesso aveva perso tutto il suo splendore.

  “Allora … be’… mi fai entrare?”               
                                                            
“Entrare? Vuoi entrare? Pensavo che volessi dormire fuori da bravo animaletto!”

“In effetti avevo visto una cuccia, ma pensavo che fosse la tua, Felpato.”

L’ interlocutore sorrise beffardo. Era stano immaginare quel tizio separato dal suo sorriso: lo utilizzava sempre, quando faceva delle battute sarcastiche o ironiche, quando battibeccava amichevolmente come in quel momento, o quando era costretto a fare delle osservazioni tragiche e malinconiche, in quel caso il suo sorrisetto si vestiva di humour nero. Il proprietario di quella vecchia casa londinese aveva forse lo stesso charme della sua dimora: fumoso e decadente. I suoi occhi grigi spiccavano grazie alla folta e rigogliosa chioma corvina che ricadeva sulla spalle leggermente ondulata. Vestiva di un completo che forse, per noi persone normali, sarebbe stato consono da indossare nell’ inizio del secolo ‘900 o giù di lì: una lunga giacca nera, finemente gessata, era aperta e, al di sotto di essa, lasciava intravedere vari strati di abbigliamento: una camicia grigio chiaro e una cravatta di seta blu notte erano coperte da un panciotto grigio perla riccamente decorato, dalla taschina del quale, pendeva un preziosissimo orologio da taschino. Il pantalone nero e i mocassini (che , potete starne certi, erano stati plasmati dagli abili folletti italici) non facevano che completare il quadro di un abbigliamento che dimostrava quanto denaro e quanta nobiltà sgorgassero nel sangue a cui apparteneva quell’ uomo. Nobiltà di schiatta, sia chiaro …

Quei due uomini  si chiamavano Remus John Lupin e Sirius Black III
Remus Lupin, licantropo , aveva appena litigato con sua moglie Ninfadora Tonks e , dato che era stato sbattuto fuori dal suo appartamento londinese, aveva deciso di rifugiarsi a casa del suo migliore amico, Sirius Black.  Sirius Black, dal canto suo, era felice di convivere per qualche giorno con il suo Lunastorta.

“I lavori di ristrutturazione proseguono bene?” disse Remus mentre penetrava all’ interno di un salone per metà inghiottito dall’ umidità e da una macabra tappezzeria, e per l’ altra tinteggiato di un rilassante verde smeraldo.

“Proseguono. Non so ancora tua moglie come abbia fatto a convincermi a riportare in vita questa casa maledetta. Certo, quando la riaprii per la prima volta dopo la mia fuga, dieci anni fa, si correva anche il rischio di essere strangolati da una qualche creatura oscura rinchiusa in un cassetto o annidata nelle tende, ma, la disinfestazione non aveva di certo donato un effetto accogliente e spensierato a questo edificio. Non che l’ avesse mai avuto …” Sirius sorrise leggermente mentre si lasciava cadere su un divano con dei ricami avorio, sicuramente comprato in occasione della ristrutturazione.

“Ma tu non sei venuto qui per sapere come procedono le mie faccende casalinghe, vero Remus?”

“Ho litigato con Dora. Vorrei tanto che nostro figlio potesse andare ad Hogwarts senza dover per forza portare con sé il suo cognome. Lupin. Cosa diranno tutti i suoi compagni quando sentiranno questo cognome? Sapranno chi è: uno schifoso …”

“… figlio di due eccellenti maghi , che hanno avuto il coraggio di combattere contro Lord Voldemort nel periodo in cui tutti si sottomettevano al suo oscuro potere. Due maghi che hanno rischiato la vita per loro figlio e per garantirgli un futuro libero e spensierato. Ecco cosa diranno quando verranno a sapere le identità dei suoi genitori! E adesso smettila Remus, smettila di assillare quella povera donna con i tuoi continui piagnistei!”

Sirius si era spazientito: camminava avanti e indietro davanti al divanetto dove sedeva Remus.

“E’ meglio andare a letto. Fra pochi giorni ci sarà il plenilunio e io mi sento distrutto. E poi dobbiamo testare la gabbietta, giusto?” Remus diede la buonanotte al suo amico e si avviò verso una delle poche stanze che era stata già rimessa a nuovo: non gli andava di tornare a dormire in uno degli antri di casa Black.

                                                                                                                                                             ***

“Hey! Hey! Stupido, vecchio Lupo Mannaro! Sveglia!”

“Ehm … Dor …”

“Sveglia! Non posso sprecare tutta la notte ad aspettare che termini il tuo squallido sogno erotico!”

“Uhm? Ma chi diamine …”

“Ah, hai deciso di alzarti, splendore! Vuoi che ti offra del tè con dei pasticcini?”

“Phineas Nigellus Black? Ma, hai la minima idea di che ore siano?”

Aspetta, Remus … proprio il fatto che sia piena notte potrebbe stare a significare che …

“Non … non sarà mica successo qualcosa?”

“ Ho un messaggio della professoressa McGranitt, e non ho intenzione di ripeterlo due volte, quindi corri a chiamare Sirius, mezzosangue dormiglione!”

Remus Lupin non diede all’ ex preside di Hogwarts nemmeno il tempo di terminare la frase che già si era smaterializzato con un “crac” nella stanza che si trovava al piano superiore, dove, appunto, dormiva Sirius.

“Phineas Black … ha un messaggio per noi … vieni.” Remus afferrò il suo amico e lo smaterializzò al piano inferiore non appena che ebbe aperto gli occhi.

“Eccoci pazzo insonne! Avanti, cosa diavolo è successo?” Disse con una voce roca che non gli apparteneva Sirius Black, gli occhi che lampeggiavano ancora più folli del solito a causa della svegliata alle 4 del mattino.

“C’ è stato un omicidio, stanotte, un docente di Hogwarts …”

“Chi?” proferirono in contemporanea i due amici.
                                                                                                                    ***

Eh, Eh. Finiamola qua, voglio stabilire un po' di suspance in questa storia da quattro soldi u.u

Spero che sia stata di vostro gradimento e che vi venga voglia di lasciare qualche recensione!
  
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