Parte
nona
Dita
lunghe e sottili accarezzano delicatamente il suo viso, proprio agli angoli
delle sue labbra e giù fino al mento.
–
Cosa? –
–
Zucchero –
Alice
non usa mai la borsetta, trova che sia scomoda. Preferisce il pratico marsupio
legato in vita. Dentro c’è un po’ di tutto, oltre all’ovvio e per lei l’ovvio è
anche un paletto di legno ben affilato. Prende la piccola trousse makeup e
controlla con lo specchietto i danni della recente abbuffata.
–
Non riesco a non sporcarmi quando mangio questi cosi. Perché si ostinano a
mettere tutto questo zucchero a velo sui croissant? Dici che dovrei chiamarlo
papà? –
Connor
quasi salta giù dalla sedia e ancora un po’ le sputa a dosso l’aranciata.
Tossisce con forza, sgranando il blu intenso dei suoi
occhi.
–
Cosaaaa? Noooo, almeno non credo,
insomma… Oddio no, non pensavo fosse così difficile –
–
Posso dargli del “tu”? oppure devo
chiamarlo “Signor Angel”? o “Signor papà di Connor?” –
–
Tua madre io la chiamo “Signora” e non
riesco a darle del tu, ma con lui… forse “Angel” va meglio. “Solo Angel”. Lui ti
direbbe così. Il “signor papà di Connor” è uno piuttosto complicato e non so mai
cosa pensa realmente –
–
Tranne oggi, vero? Quando è arrivato hai
capito che tutto era andato come doveva andare. Ho visto il vostro scambio di
sguardi. Conoscere profondamente una persona non è un fatto di testa. È puro
istinto. Io ho visto una coppia che si teneva per mano. Sembravano sereni, ma tu
hai visto molto di più. –
–
I suoi occhi erano luminosi. Non l’avevo
mai visto così. Si, io e lui non parliamo mai molto, ma riusciamo a comunicare
ad un livello più profondo e gli sguardi sono le parole del nostro linguaggio.
Il fatto è però, che a volte, ho proprio bisogno delle parole e lui in questo è
molto avaro. Quando parla, le rare
volte che si apre con me, mi dice delle cose che… ogni volta hanno il potere di…
accidenti è stressante, ma allo stesso tempo è… sento che quello che dice è vero
…e poi ci metto dei giorni per metabolizzare tutto. Ma alla fine riesco a
capire –
–
Istinto vampirico? Gli hai detto del
fatto del sangue? –
– Vampirico? Si, qualcosa del genere. Del
“fatto del sangue” non voglio dirgli nulla –
–
Dovresti invece. Chi meglio di lui può
sapere cosa ti sta succedendo? Oppure potresti parlarne con Buffy
–
–
Buffy no. Mel, lei è quasi una
sconosciuta per me. Solo una settimana fa non sapevo nulla di lei. Non è il
momento giusto per creare nuovi problemi ...e questa è una cosa un po’ intima
–
–
Spike? –
–
Si, a Spike potrei dire qualcosa, ma se
poi lo va a dire a papà? Comunque non è una cosa così grave, giusto?
–
–
Che da un po’ di tempo ti senti attratto
dal sangue? Non credo sia grave, ma è una cosa che prima non sentivi, quindi è
meglio indagare un po’ –
–
Non mi sento attratto dal sangue …ma non
lo sento più… non ne sono disgustato ecco …mi sento come… lo trovo inebriante…
si è la parola giusta. Mi inebria, ma non è attrazione e NON desidero cibarmi di
sangue… precisiamo bene –
–
Certo che no, mica sei un vampiro. Lo
sentirei se tu lo fossi. Sono una cacciatrice –
–
Progressista –
–
Dio, tuo padre ha fatto una faccia, l’hai
visto? –
–
E perché pensi che mi sia fiondato fuori
dalla camera? Certo che l’ho visto. –
–
Volevo rassicurarlo. Volevo dirgli che
nonostante sia una cacciatrice non impaletto i vampiri-suoceri, e futuri nonni dei mie futuri figli
–
–
Mi sa che tutto quello che hai ottenuto è stato
un lungo e tormentoso rimuginare
–
–
Non credo. Non è solo, c’è Buffy con lui.
A Gunn potevi dirlo però, questa cosa del sangue –
–
No. Non credo avrebbe capito. Io e Gunn
non è che andiamo d’accordissimo, anzi tutt’altro. Però è un ottimo combattente
e sono contento che sia rimasto con noi. Credo che non riesca ad accettarmi come
nuovo capo della Angel Investigations, ma fra me e papà c’era un accordo e io e lui,
insieme, abbiamo deciso che ero cresciuto abbastanza per assumermi questa
responsabilità. Quindi è partito per un po’, lasciandomi campo libero e Gunn,
non so… ma a volte sembra quasi geloso di questa cosa. Fra me e lui le cose non
andranno mai più a posto… temo.
Nonostante più e più volte gli abbia chiesto di dimenticare il passato.
–
–
Ti riferisci ai fatti della grande
Apocalisse di Los Angeles? o c’è dell’altro? –
–
Soprattutto a quei fatti, ma fra me e lui
le cose non andavano bene già da prima. –
– Gunn a volte è fastidioso. La sento anche io
la sua ostilità, ma alla fine collabora sempre –
–
Solo dopo avermi ricordato per l’
ennesima volta, che Angel ”avrebbe fatto diversamente“
–
–
E tu abbocchi sempre all’amo. Ti arrabbi
subito e lo fronteggi …e stringi i
pugni …e ci stai male per giorni …e
poi rimugini. E’ un circolo vizioso, Con. Devi darci un taglio! –
–
Dovrei stare zitto? Non faccio che
ricordargli che io sono il figlio di Angel ma NON sono lui.
–
–
Però non sarebbe una cattiva idea se tu
riuscissi a controllare la rabbia. È importante, Con.
–
–
Lo so. Sento che mi domina a volte. Anche
con papà lassù alla baita. Dio, volevo colpirlo –
–
Gli hai già detto che hai venduto
l’Hyperion? –
–
Cristo no… non lo sa ancora. Questa è la
volta che mi uccide sul serio. Sono un uomo morto –
–
No che non lo farà, quando gli spiegherai
il motivo e poi faceva parte del vostro accordo no? lui è andato via per
lasciarti i tuoi spazi, per creare qualcosa di tuo, al di fuori della sua ala
protettiva. Mi sa che ti stava troppo con il fiato sul collo. Te la stai cavando
alla grande, anche con Gunn e la signorina Weathermill e mister Mr. Polymephus e
pure con Kate. Sei ok, capo! –
–
Il fiato sul collo? Beh tecnicamente lui
non respira, ma hai reso l’idea. Io e lui non siamo mai stati molto insieme e
quando lo siamo stati, io non ero proprio un esempio di figlio amorevole. Ma
nonostante tutto, non ha mai smesso di amarmi e di credere in me. Mi ha
perdonato cose che… Lui non ha ancora capito che è questo che lo rende speciale.
Lui riesce ad amare in questo modo così totale …è disarmante. Mi spiazza sempre
questo suo modo di fare, ed è questo che lo rende unico, anche se lui si ostina
a non volerlo vedere –
–
Aiutalo allora. Aiutalo a vedere quello
che tu invece vedi così chiaramente –
–
Come? ti ho detto che mio padre è come un
complicatissimo puzzle, difficile da comporre –
–
Dicendogli quello che hai detto a me? voi
maschi siete sempre avari quando si tratta di… –
–
È vero! E in oltre credo che in questo
momento abbia bisogno anche di sentirsi dire che… –
–
Che gli vuoi bene …e che sei fiero di
essere suo figlio –
–
Si lo sono! se lo è guadagnato sai? per
lui nulla è mai stato semplice. Ha dovuto lottare per tutto, anche per avere
l’amore di suo figlio. È stato così anche per me. Tutto quello che ho, tutto
quello che ho costruito, ho dovuto guadagnarmelo con non poca fatica
–
–
È così un po’ per tutti, Con. C’è sempre
però qualcuno che lotta più di altri, come te e me o Angel e Buffy. Mi piace
quello che hai detto prima, soprattutto la parte del “costruire”. Connor il
distruttore è morto per sempre. –
–
Smettila di scherzare, parlavo sul serio,
Mel –
–
Anche io. Dici che possiamo salire
adesso? Buffy ormai avrà chiarito a sufficienza –
–
Come lo sai? come sai che Buffy…
–
–
Siamo connesse in qualche modo, anche se,
da quando la magia è andata, la sento meno… –
–
Ma continui a sentirla… dovresti parlarne
con lei. In questi giorni tutto ciò che fuoriesce dalla norma, dobbiamo
segnalarlo. L’ha detto Buffy a Los Angeles
e credo che abbia ragione –
–
Lo farò. Adesso credo che stia morendo di
fame. Tu prendi il cappuccino e il caffè per Angel e io questi…
–
–
Mellllll ??? Ma quanti sono?
–
–
Dodici. Nove croissant. Tre a testa e tre
bignè alla nutella, uno ciascuno –
–
Siamo sotto assedio? Hai fatto scorta per
l’imminente carestia in arrivo? –
–
No, ma quel “credo che dobbiamo parlare”
di “papà”, mi dice che sarà una lunga mattinata –
–
Aspetta allora, credo che per lui il
caffè non sarà sufficiente. Passiamo dal macellaio –
–
Il sangue –
–
Beh lo sai, lui è un vamp…
–
–
No. Il sangue, devi parlargli di questa
cosa del sangue. Sono un po’ preoccupata, Con –
–
Non è il momento giusto
–
–
Lo è. Del sangue …e dell’ Hyperion. Vuoi
che lo scopra da solo? o magari da Gunn? –
–
Cristo noooo… Okkk, andiamoooo. Eh si,
sarà davvero una lunga mattinata ...temo!
–