No, sto pensando che
non ritornano
sto pensando che
che sei poi ci riprovo
lo so che non è più lo stesso

«Ma perché ti ostini a rifiutarmi?» James Potter sembrava davvero demoralizzato. Era in piedi davanti ad una ragazza dagli occhi verdi e dai lunghi capelli rossi. Lei aveva le braccia incrociate sul petto e sembrava che non avesse intenzione di guardare il ragazzo nemmeno per sbaglio.
«Perché, Potter, preferisco uscire con la piovra gigante che con te!» era un ritornello ormai quello che si dicevano. Ogni volta che si incrociavano per i corridoi arrivava il solito invito ad andare ad Hogsmeade con lui.
«Prima o poi sarai mia.. è una promessa» giurò James guardando Lily andarsene via.
Via da lui.

Me lo chiedo da un po’
Quei momenti con te
Se ritornano
Le parole con te
Se ne vale la pena oppure vorrei più fortuna

Sala Grande, durante un normalissimo pranzo. James appoggia la testa sulla mano e si gingilla con la forchetta. Non mangia niente, anche se sa che nel pomeriggio gli verrà fame.
Sta fissando una figura dall’altra parte della tavola.
Seduta apposta così lontano da lui.
Lily sembra irraggiungibile vista da lì. Non sarà mai sua.
Preferisco uscire con la piovra gigante che con te!
Ogni tanto si chiede se ne vale davvero la pena di dannarsi l’anima per cercare un’occasione per conoscerla meglio.
Forse basta un po’ di fortuna per trovare la persona adatta a me.
Ma è lei quella persona.

E per ogni giorno
Mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo
Insieme agli sguardi veloci momenti che tengo per me

Riesco a ricordare perfettamente come ci siamo conosciuti: litigando, da quel singolo primo momento. Io prendevo in giro Mocciosus e tu lo difendevi.
Ricordo ogni volta in cui ho incrociato i tuoi occhi. Arrabbiati, decisi, orgogliosi.
Erano tutti i sentimenti che riuscivo ad interpretare nel tuo sguardo.
Ma so che ti diverti, lì con le tue amiche, a ridere e scherzare.
E mi fermo ad osservarti da lontano, fissando i tuoi occhi verdi illuminarsi di gioia e di felicità. Una felicità in cui io non rientro. Una gioia a me esclusa.
Ma prima o poi sarò io a farti sorridere.

E se ti fermassi soltanto un momento
Potresti capire davvero che è questo che cerco di dirti da circa una vita
E lo tengo per me

«Lily?»
«Cosa vuoi Potter?» mi dici con un tono burbero dal letto dell’infermeria in cui Mocciosus e i suoi amici ti hanno confinata per un po’.
«Stai meglio?» chiedo, cercando di non prendermela per quel tono acido che usa sempre e solo per me. La mia è preoccupazione vera, impossibile da mascherare, non posso non avere paura per te.
«Cosa vuoi che ti interessi?» dice alzando per la prima volta lo sguardo su di me.
Io resto in silenzio, anche se dentro di me una voce urla: “Mi interessa Lily! Mi interessa perché sono innamorato di te!”.
Ma taccio ancora.

SEI PARTE DI ME
E lo porto con me
Lo nascondo per me

«Potter! Potter!» i cori risuonano nello stadio. Ho appena catturato il boccino d’oro, concludendo così una nuova vittoria per i Grifondoro.
Alzo la mano con il boccino e faccio correre gli occhi sulla parte dello stadio occupato dai Grifoni. Sono sicuro che lei non ci sia, ma lei è sempre con me in un certo senso.
Perché io ho sempre nei miei occhi la sua figura.
Riesco a vederti sempre, ma il bisogno reale di osservare la tua figura, anche se da lontano, dall’alto del campo da Quidditch è forte.
Non riesco a vivere sereno senza la mia altra metà.

in macchina non tornano chilometri che scorrono
discorsi che ti cambiano
e immagini che passano
e restano qua
se ho bisogno lo so
di sentire che
dentro c’è
voglia di ridere
qualche cosa in cui credere

Non so perché continuo a farti arrabbiare.
Forse per restare nei tuoi pensieri. Forse perché una volta che sei arrabbiata con me sono sicuro che tu stia pensando a me, anche solo come uno stupido bambino viziato ed arrogante.
Non mi importa.
Voglio solo essere parte di te come tu sei fondamentale per me.
Allora eccomi che arrivo con tutti gli scherzi cretini ai Serpeverde, a Mocciosus, anche solo a Gazza.
Perché così indosso la mia maschera sorridente e posso continuare a nasconderti tutto.
Così posso vederti, sentirti vicina a me, anche se solo per prendere una punizione dalla McGrannit.

E per ogni giorno
Mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo
Insieme agli sguardi veloci momenti che tengo per me
E se ti fermassi soltanto un momento
Potresti capire davvero che è questo che cerco di dirti da circa una vita
E lo tengo per me
SEI PARTE DI ME

Tu sei l’unica a farmi sentire così. Mi fai sentire una nullità ogni volta in cui il tuo sguardo disgustato si allontana da me. Perché ti devo fare quest’effetto ogni volta che mi vedi? Perché non riesci a vedere in me quello che vedono gli altri, un grande eroe del Quidditch?
Forse perché tu non sei come le altre persone.
Tu sei diversa da tutti, sei speciale. Riesci a vedere il bello in tutte le persone, tutte tranne me, ovviamente. Io sono sempre, e sempre sarò, l’eccezione. E mi va bene.
Tu sei come me. Tu sei parte di me.

SEI PARTE DI ME

Sì, tu sei parte di me. Perché riesco sempre ad interpretare i tuoi pensieri, ad ogni occhiata che ti lancio. E ti avverto: sono tante.
Come ora.
Remus mi sta raccomandando di comportarmi bene a questo inizio settimo anno, anche perché ho una responsabilità in più. Sono diventato Caposcuola come te.
Ma io non lo ascolto, perché era un’estate intera che non riuscivo a vedere i tuoi occhi luminosi, non potevo sentire la tua voce. Ora che ti vedo sento il mio cuore cominciare a battere furiosamente nel mio petto, senza riuscire a darsi una calmata.
Sei parte di me.

e se ti fermassi soltanto un momento
potresti capire davvero che e questo che cerco di dirti da circa una vita
lo tengo per me
SEI PARTE DI ME
SEI PARTE DI ME
lo tengo per me…