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Autore: Iris of Goodbye    26/12/2010    4 recensioni
"Se c'è una cosa che ho imparato in questi cinque anni lontana da te, è che niente torna come prima. Tutto cambia, ma devo ancora capire se tra me e te questo mutamento è stato positivo o Negativo."
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Traduzione, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate per il ritardo sto avendo un sacco di problemi. Spero vivamente di riuscire a finire presto questa Fan Fiction e a continuare anche l'altra.
Grazie per le recensioni e per chi ha aggiunto tra le preferite e le seguite (:


Capitolo 20

 

-Non voglio essere insistente, ma dovresti andare in ospedale- ripetè per l'ennesima volta il Rosso osservando l'amico steso a pancia all'aria sul letto della camera d'hotel.
- Concordo con Georg, Bill. Sei steso li da ieri sera, perchè non ti vesti e vai a trovare Isabelle?- incaricò Gustav.
-Lasciatelo stare ragazzi.- Intervenne Tom posando il nuovo numero di "Playboy" - Lo sapete come si è ridotto. Ormai non reagisce più per nulla-
- E tu credi sia una cosa buona?- domandò uno degli amici sinceramente sconvolto.
No. Tom sapeva che non era per nulla bello. Ma cosa ci poteva fare?.
Aveva provato più volte a spiegare al fratello che doveva reagire, ma il moro si limitava sempre ad annuire senza prendere davvero in considerazione le sue parole.
E lui era stanco.
Stanco e preoccupato per tante altre cose di cui non era sicuro.
è così difficile essere padre.
Lasciò che quei pensieri invadessero la sua mente condizionando il suo stato d'animo.
Qualcuno improvvisamente bussò alla porta distogliendo i quattro ragazzi dalla loro trance.
-Ehi- Sara entrò accompagnata dalla bruna dentro la camera d'hotel - Noi stiamo andando a dare il cambio ad Amy.-
si voltò verso il moro - Perchè non vieni anche tu?-
-non sono il benvenuto - rispose flebile cercando di soffocarsi con un cuscino.
- Non dire balle!- sbottò la bionda avvicinandosi - Alza quel culo e vieni in ospedale con noi.- asserì tirandolo per un braccio.
Il vocalist mugugnò e dopo l'ennesimo strattone si arrese alzandosi - ho capito, ho capito-
- ci vuole sempre la violenza con te- ridacchiò Gustav ricevendo subito uno sguardo fulminante dal diretto interessato.
- Ehi..- Tom si avvicinò alla propria ragazza accarezzandole appena i capelli - Tutto bene?-
-Certo. Perchè no?- Sorrise lei tranquillizzandolo
- Tu..insomma...io..- la guardò arrossendo visibilmente mentre la sua bocca si impastava senza riuscire a formulare frasi di senso compiuto.
- Shh- lo riprese lei carezzandogli una guancia e posandogli un lieve bacio sulle labbra.
Per il resto del viaggio non parlarono. In macchina regnò l'assoluto silenzio, fatta eccezione per i mugolii tristi del moro che aveva provato più volte a buttarsi fuori dal veicolo.
- Tomi..- mormorò non appena varcata la soglia del grande edificio bianco
-mmh?- rispose l'altro guardandolo
- Io.. Se non mi volesse vedere?-
- Bill- lo riprese lui - Ascolta. Io credo davvero che una volta e per tutte voi dobbiate parlare. Entra in quella stanza e falle capire che su di te può contare in qualsiasi momento. Io sarò qui fuori pronto a sorreggerti- gli sorrise, con tutto l'amore fraterno che poteva donargli in quel momento.
- Non sono un buon padre ne un buon fidanzato..- rispose sconsolato
- Oh si che lo sei, Tu sei il migliore- proferì il Gemello scompigliandogli i capelli ed accennando, ancora, un piccolo sorriso.
E solo allora il Vocalist, preso un bel respiro, riuscii a recuperare la sua dignità entrando nella piccola stanzetta dalle pareti ingrigite.
- Amy..- sussurrò osservando la bambina dormire.
La bionda si voltò incrociando il suo sguardo.
Lasciò temporaneamente la mano della figlia e si avvicinò a lui - Ciao..- ricambiò poi.
Bill si permise di alzare appena le dita per carezzare la pelle liscia della sua guancia - Sono venuto a darti il cambio- si ritrasse lentamente
- Sto bene. Posso stare ancora io qui.-
- Amy- la ammonì con lo sguardo - hai bisogno di riposare. Va a casa, tornerai stasera se vuoi- la pregò.
La ragazza lo osservò a lungo.
I capelli legati in una leggera coda, le occhiaie marchiate segno di una nottata passata male, e lo sguardo malinconico da cucciolo bastonato.
Come poteva ancora resistere a tutto quello?
-Bill..-
- Per favore- farfugliò lui prendendola per la vita dolcemente.
Si guardarono a lungo senza dire una parola - Va bene- sussurrò alla fine, arresa.
Le labbra del moro si piegarono in un sorriso raggiante e preso dall'euforia si avvicinò alla ragazza schioccandole un tenero bacio sulle labbra.
- Ladro..- arrossi lei allontanandosi.
- sc..scusa- mormorò per niente pentito.
La ragazza sorrise e dopo aver dato un'ultima dolce carezza sui capelli della figlia prese il cappotto indossandolo.
- Bill.- lo richiamò una volta tirata la maniglia della porta
Il vocalist non rispose, voltò semplicemente il capo nella sua direzione
- Questo non vuol dire che ti ho perdonato- chiarii sparendo poi dalla sua vista.
Per quanto gli si era scaldato il cuore per quei piccoli gesti, doveva ancora finire di ingoiare il suo orgoglio, piuttosto grande, prima di perdonarlo completamente.
Ma infondo Bill lo sapeva. Dopo tanti anni aveva imparato a conoscerla abbastanza bene, a trovare perfino adorabile il modo in cui si faceva rincorrere e corteggiare.
Si affacciò fuori e invitò il suo gemello ad entrare nella piccola stanza.
Quando incontrò quegli occhi così simili ai suoi, sorrise.
Perchè per quanto poteva essere ridicolo, senza Tom non ce l'avrebbe mai fatta.

  
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