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Autore: Angelina J    10/12/2005    1 recensioni
Questa è una fic che parla delle rispettive storie d'amore di James con Lily e di Sirius con un personaggio inventato. NB Presenza di alcuni passaggi "spinti", non mi sembra però che rientrino in categoria erotica; per sicurezza metto il rating R
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una stupenda storia d’amore

1. L’amore all’improvviso.

“Ahia! Maledetti aggeggi babbani…”

“Lo sai James, ti ammiro tantissimo… arrivare a fabbricare la dichiarazione d’amore senza ricorrere all’uso della magia solo perché lei ha origini babbane, devi proprio esserti innamorato… eehhh, anche i migliori se ne vanno prima o poi…” sogghignò Sirius.

Era la fine dell’estate, Sirius aveva invitato James nella casa in cui viveva da solo per gli ultimi giorni che li separavano dall’inizio del settimo e conclusivo anno di scuola; Potter era proprio deciso questa volta, era da due anni abbondanti che stava dietro ad una ragazza, Lily Evans; le aveva provate proprio tutte con lei, all’inizio faceva lo sbruffone, si metteva in mostra come un galletto nell’aia attirando folle di ragazzine urlanti ma facendo allontanare Lily, che non sopportava quel suo modo di fare borioso e saccente; poi cominciò a fare il servile solo con lei, si offriva di portarle la borsa, di farle i compiti, di sistemarle la scopa, ma anche in questo caso non ottenne la sua benevolenza, anzi, non fece che peggiorare la situazione, un giorno era talmente furibonda che gli lanciò uno schiantesimo leggero alimentando l’ilarità generale per una settimana; James comunque era un tipo determinato ed era deciso a conquistare il cuore di quella ragazza, era l’unica che non cadeva adorante ai suoi piedi o sospirava al suo passaggio in corridoio, inoltre era veramente bella, aveva questi due grandi occhi verdi e dei lunghi e lucenti capelli rossi, per James era la pura espressione della femminilità, un vero incanto.

“Ecco fatto, ora te la leggo e guai a te se ridi Felpato, lo sai che posso essere spietato…”

“D’accordo d’accordo Ramoso, d’altronde cosa può un povero cagnolino contro un grosso cervo?”

“Dolcissima Lily, sono arrivato al punto di utilizzare mezzi babbani per farti sapere quanto io tenga a te; lo so che in passato non mi sono comportato in modo esemplare, ma chi non commette errori nella propria vita? Inoltre proprio da questi errori ho imparato molte cose e credo di essere maturato al punto giusto da chiederti un appuntamento, ti prego solo di ripensare un attimo all’ultimo semestre di scuola prima di darmi una risposta, ai cambiamenti che ho fatto nella mia vita, se li hai notati. Questa è l’ultima volta che ti disturberò, sul serio, se mi dirai di no, capirò e mi farò da parte lasciandoti finalmente in pace… so bene quanto sia stressante avere a che fare con uno come me, ma cosa vuoi farci, l’amore è cieco dicono…

Con Affetto,

tuo James Potter.”

“Santo cielo… mi sto proprio commovendo…James sei, pff… un vero, pff… poeta.. ah, ah, ah!” Sirius non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere in faccia a Potter.

“Ah sì? AH SI’? adesso ti faccio vedere io maledetto…” i due cominciarono a rincorrersi e a lanciarsi incantesimi per tutta la casa, ancora spensierati e sempre più uniti.

Nel frattempo nella campagna londinese…

“Certo che tua sorella avrebbe proprio bisogno di un bel Gratta e Netta a volte… ha la lingua più tagliente di un serpente, dovresti imparare da Potter, lui non si fa problemi a…”

“Ti prego Lucilla, non nominare il nome di quell’individuo, lo sai che mi fa venire l’orticaria!”

“Secondo me dovresti dargli un’opportunità, alla fine è da più di due anni che ti muore dietro… credo che le sue intenzioni siano serie…”

“Luci ma dove vivi? A quello lì non importa niente fuorché della sua allegra combriccola… sempre a fare il bulletto con quell’altro, quel Sirius Black…”

“Aahhh, Sirius… lui sì che ha fascino! Secondo te gli interesso? Pensa che figata se tu ti mettessi con Potter e io con Black, potremmo fare delle bellissime uscite a quattro, non sarebbe fantastico?”

“Se per te fantastico vuol dire uscire con due che dopo qualche mese ti scaricano allora sì, lo sarebbe eccome!”

“Certo che sei pessimista Lily, secondo me è la tua vena babbana che ti fa ragionare in questo modo…”

“Piantala Luci, lo sai che non attacca con me la storia del babbano; Hai finito di compilare la domanda per gli studi dopo Hogwarts? Io ho spedito ieri la documentazione all’ufficio Auror del ministero, spero proprio che mi accettino…”

“Ma certo che ti prenderanno, una secchiona come te! A proposito di Auror, ho sentito dire in giro che anche James e Sirius hanno fatto domanda per un posto… magari vi ritrovate di nuovo insieme… a quel punto sarebbe proprio destino!”… una volta che Lucilla Lovegood attaccava con il discorso Potter nessuno poteva più fermarla; non che lei provasse chissà quale ammirazione per James, ma date le sue brillanti doti di sensitiva, sosteneva di aver scrutato dei segni che vedevano Potter e Lily insieme un giorno.

“Liilyyy! È appena arrivato un gufo per te!”

“Scendo subito mamma!” fece rapidamente le scale, ma la sorella Petunia fu più rapida e prese la lettera dalla zampa del gufo…

“Dammi la mia posta Petunia - la intimò - non ti conviene fare la furba con me…”

“Ah, anche se puoi usare la magia non avresti mai il coraggio di farlo davanti a mamma e papà!”

“Tu dici? Accio lettera” la missiva scivolò velocemente dalle mani della sorella in quelle di Lily

“Hai visto brutta oca?!”

“Insomma Lily! Non puoi approfittare della magia per prendertela con tua sorella che non ha avuto la tua stessa fortuna!” brontolò il padre

“Oltre che non avere la mia stessa fortuna, sembra che non abbia avuto nemmeno la mia stessa educazione: stava leggendo la mia posta!”

“Petunia, devi smetterla di fare l’odiosa con Lily, và di sopra a finire di studiare!” la rimproverò il padre; con un’aria letteralmente inviperita Petunia corse di sopra, Lily invece rimase un attimo sulle scale con la busta in mano, come se non si aspettasse di ricevere quella lettera…

“Tutto ok Lily? C’è qualche problema dalla scuola?”

“No, no, è tutto a posto papà, è solo un amico che non sentivo da tempo” e sparì su per le scale.

“Santo cielo Lily! Sembra che tu abbia visto un fantasma…!” esclamò Lucilla non appena l’amica piombò in camera…

“Come ha osato…. COME ha osato….” La voce le tremava dalla rabbia, aveva gli occhi lucidi dal nervoso

“Ehi, ehi… calmati, cosa è successo? Di chi è quella lettera?”

“Il tuo amico Potter mi ha mandato una lettera a casa… non gli è bastato che gli abbia rifiutato tutti i suoi biglietti a scuola, ha osato mandarmi della posta a casa mia, a CASA MIA! Ma ti rendi conto Lucilla? Questa volta ha proprio superato ogni limite…” Lucilla riuscì a toglierle dalle mani la busta prima che la facesse a mille pezzi

“Leggila almeno, che ti costa? L’unica cosa che può succedere è che ci facciamo due risate a leggere quello che ti ha scritto… dai Lily, rilassati un attimo!”

Dopo aver respirato a fondo per alcuni minuti, fu più tranquilla, aprì la busta e cominciò a leggere ad alta voce:

Dolcissima Lily, -ohhh, non comincia molto bene- sono arrivato al punto di utilizzare mezzi babbani -oh poverino, quale fatica immensa- per farti sapere quanto io tenga a te…” Lily continuò a leggere per inerzia, qualcosa l’aveva colpita in quell’inizio di lettera… quel “io tengo a te”… Potter non si era mai spinto così tanto nella dichiarazione dei suoi sentimenti, forse era veramente sincero e voleva farglielo sapere, forse si stava prendendo gioco di lei per l’ennesima volta, forse tante cose…; scacciò subito quei pensieri dalla mente, ma era troppo tardi, qualcosa si era insinuato in fondo al suo cuore, quel qualcosa che si chiama dubbio.

******

Era ormai arrivato il primo settembre, e come ogni anno il binario nove e tre quarti pullulava di giovani maghi pronti a partire per Hogwarts;

“Ci pensi James? Questa sarà l’ultima volta che prenderemo questo treno…chissà fra un anno dove saremo, cosa staremo facendo…” tutto era perfettamente normale, pensò James, ogni anno a Sirius capitavano questi momenti di panico del futuro, l’unica cosa da fare era starlo a sentire annuendo, ma oggi non era la giornata giusta…

“Ma che parlo a fare?! Oggi sembri su un altro pianeta… spero che la Evans ti dica di sì così smetterà questo strazio!” sbuffò Sirius

“Eh dai Felpato! Porta un po’ di pazienza, se tu sapessi cosa vuol dire essere innamor… Evans, ehi Evans!” James si interruppe bruscamente, aveva scorto in mezzo alle divise tutte uguali una figura familiare, che lui ormai conosceva a memoria a forza di averla ammirata tutto il tempo; scavalcò rapidamente una decina di matricole e finalmente giunse da lei, la ragazza che più amava, Lily Evans.

“Ah, ciao Potter… mi stavi chiamando?” disse Lily voltandosi con aria leggermente sufficiente; subito James si sentì avvampare, gli sembrava che le gambe non lo reggessero più e faceva pure fatica a parlare…

“Ehm, sì… sai, mi chiedevo se per caso… ti fosse arrivata una mia lettera…?”

“Certo, ti ringrazio ma non ho ancora riflettuto sulla tua proposta dato che non mi aspettavo che tu mi venissi a chiedere una risposta il primo giorno di scuola… come sempre la pazienza non è il tuo forte, eh Potter? Ci si vede in giro…” e con molta eleganza raggiunse le amiche un po’ più avanti;

James rimase lì fermo, paralizzato da un lato dalla bellezza di Evans e dall’altro dalla risposta… era un sì o un no? Forse non era nemmeno una risposta pensò, finchè venne interrotto dall’arrivo di Sirius curioso di sapere come era andato l’incontro:

“Non lo so… mi ha lasciato spiazzato, è veramente fantastica…!”

“Sai chi trovo fantastica io? -disse Sirius- la sua amica del cuore, quella Lucilla… secondo te riesco a farmela?” ecco, Black era entrato in modalità caccia, avvistata la preda non l’avrebbe mollata fino alla cattura…

“Eh no mio caro, tu con Lucilla non ti comporterai come con tutte le altre… lei è la migliore amica di Evans e se la farai soffrire di sicuro Lily non ne vorrà proprio più sapere di me, quindi ho ci provi con intenzioni serie altrimenti vedi di non avvicinarti a lei! Hogwarts è pieno di ragazzine che ti muoiono dietro, puoi soddisfare le tue voglie naturali con chi ti pare, ma con Lovegood deve essere una cosa seria!” si infiammò James; in effetti Sirius non aveva mai avuto una ragazza fissa, tante, tantissime avventure con le ragazze più belle, ma mai niente che fosse andato oltre l’attrazione puramente fisica, era ora che mettesse la testa a posto pure lui.

“E chi ti dice che io non voglia una cosa seria con la Lovegood ? Quanto scommettiamo che riuscirò a strapparle un appuntamento prima che tu ci riesca con la Evans ?” aggiunse Sirius con aria di sfida

“Lo sai che quando si parla di Lily non posso permettermi sfide o cose simili… comunque se ci riuscirai, alla prima occasione ti offrirò da bere per una sera intera!”

“D’accordo vecchio mio, affare fatto!” così sigillarono il patto con la stretta di mano dei Malandrini

“Cambiando argomento Ramoso, e di Luna Storta hai notizie?”

“Lo sai che all’inizio dell’anno ha sempre quel problemino, ci raggiungerà fra una settimana, come tutti gli anni; comunque ci siamo scritti durante l’estate, stava abbastanza bene, studiava molto come sempre e diceva che gli mancavano le nostre scampagnate notturne…”

“Già, mancheranno molto anche a me il prossimo anno quando non saprò cosa fare le sera di luna piena…” ricominciò Sirius

“Adesso basta! Hai rotto con questo pessimismo, dai pensiamo a sederci e a quest’ultimo anno che sarà fantastico!”

I due cominciarono ad avviarsi e vennero raggiunti dal piccolo Minus, che come sempre li seguiva come un’ombra… erano i suoi più grandi amici e li ammirava tanto, nonostante lo prendessero in giro a volte, ma a lui stava bene così, l’importante era essere amico dei più fighi della scuola.

La mattina seguente il sole era alto nel cielo, i corridoi erano affollati di vecchi e nuovi volti; come ogni giorno James aspettava Sirius in sala comune dei Grifondoro e nell’attesa veniva sempre avvicinato da alcune ragazze che gli chiedevano se era proprio lui quello che aveva fatto la presa Ferguson in una partita di Quidditch oppure semplicemente per presentarsi sperando in un futuro appuntamento… tutte queste attenzioni gli avevano sempre fatto immenso piacere, ma quest’anno gli erano completamente indifferenti, aveva per la testa una sola persona, Lily; comunque il momento più divertente rimaneva la discesa di Sirius dal dormitorio… sembrava che si fosse svegliato un principe e che tutte le sue concubine fossero lì ad aspettarlo, una scena da pazzi… tutte queste ragazze completamente perse dietro lo sguardo misterioso e penetrante di Black, tutte che speravano in un cenno, in un saluto… ma niente, Sirius non concedeva nulla di prima mattina, aveva troppo sonno! I due si avviarono verso l’uscita ed imboccarono le scale che portavano in sala grande, la scena si ripeteva anche per i corridoi ma l’effetto era più devastante perché erano loro due insieme… James pensò con leggero fastidio che anche quest’anno si sarebbero creati i fronti pro Black e i fronti pro Potter, una noia… a volte non le capiva proprio le donne; a Sirius invece questa possibilità non lo preoccupava minimamente, a volte sembrava che tutto gli scivolasse addosso senza lasciare traccia, erano veramente poche le cose che gli interessavano particolarmente, tutto il resto aveva ben poco valore.

“Oh, ecco i divi di Hogwarts… Luci devi spiegarmi cosa ci trovano ad entrare ogni mattina in sala grande con quell’aria boriosa… non li sopporto!” bisbigliò Lily all’amica seduta di fronte a lei.

“Guarda, non te lo so dire però io nel modo di camminare di Sirius ci trovo veramente tanto… è così sexy, non so cosa mi tiene dal saltargli addosso…” rispose Lucilla con aria completamente rapita;

“Oh merda, stanno venendo da questa parte… Potter non può avere la faccia tosta di sedersi vicino a noi… no, no non è possib… Ah buongiorno Potter, Black!” si trovò a dire all’ultimo momento Lily e con un tono quasi contento…

“Buongiorno a voi fanciulle, spero non vi dispiaccia se ci sediamo qui vicino a voi!” disse Sirius prendendo posto vicino a Lucilla che sembrava fosse appena stata colpita in pieno da un fulmine.

Da un lato del tavolo la conversazione filava perfettamente, Lovegood e Black avevano un sacco di cose di cui parlare, e James, in preda al panico, si chiedeva cosa stesse mai dicendo l’amico alla ragazza…

“Allora James, hai deciso cosa farai il prossimo anno?” Lily decise di rompere il ghiaccio, si era accorta che Potter era in evidente difficoltà, era tutto agitato e continuava a guardare in giro… in fondo gli faceva tenerezza.

“Come? Ah, ho fatto domanda per entrare nella scuola di preparazione per Auror, secondo Silente non dovrebbero esserci problemi per l’ammissione; e tu Lily, cosa hai scelto?” improvvisamente James si sentì più tranquillo e i due cominciarono a chiacchierare tranquillamente senza problemi.

“Scusate ragazzi, ma io e Lily dobbiamo tornare di corsa in dormitorio a prendere dei libri prima che inizi la lezione di Pozioni, ci vediamo giù nei sotterranei ok?” questa era la frase in codice che Lily e Lucilla usavano quando avevano urgenza di parlarsi in privato.

“Oh grazie Luci, me ne stavo già dimenticando, ci vediamo di sotto ragazzi, a dopo!” e si avviarono a passo veloce fuori dalla sala grande.

“Classica frase segreta femminile” dissero all’unisono James e Sirius e scoppiarono a ridere.

Mentre scendevano per la lezione di Pozioni, Sirius pensava col sorriso alla conversazione avuta qualche istante fa con Lucilla, non immaginava che potesse essere una ragazza così brillante, l’aveva sempre vista come un cagnolino agli ordini di Lily ma era felice di essersi sbagliato; comunque sia aveva solo intenzione di uscirci, non era il tipo da fidanzata e cose simili però se lo fosse stato, era certo che avrebbe scelto qualcuna come la Lovegood.

Intanto le due ragazze si erano rintanate in un’aula vuota per tirare le somme delle conversazioni…

“Wow Lil, ma ti rendi conto? Sirius si è seduto vicino a me!! Abbiamo cominciato a parlare e ci siamo sorpresi entrambi di avere tante cose in comune…”

“Ma dai Luci, ci avrai parlato si e no un quarto d’ora, come fai a dire di avere tante cose in comune con quello lì…? Lo conosci appena… comunque se vuoi un consiglio per fare colpo, non farti vedere da lui in questo stato adorante, credo che ne abbia già abbastanza ogni giorno con le ragazzine più piccole…!”

“Hai ragione, vedrò di essere un po’ meno entusiasta se si avvicinasse di nuovo a me…invece tu e Potter? Non eri tu quella che non voleva saperne niente di un individuo del genere?”

“Infatti abbiamo solo chiacchierato del più e del meno, poverino mi ha fatto un po’ di tenerezza, era tutto impacciato… lo sai che non sono crudele e così ho attaccato bottone…”

“Sì, e allora? Cosa ti ha detto? Dai Lily non farti pregare…”

“Ma niente, si parlava di cosa andremo a fare il prossimo anno e poi ci hai interrotti con la frase d’emergenza…”

“Ah -fece delusa l’amica- tutto qui… ma tu cosa pensi di fare? Secondo me ti stai interessando a James, ti conosco bene io…”

“Non dire sciocchezze Luci, lo sai che quando dico una cosa è quella -disse senza troppa convinzione- comunque sbrighiamoci, non voglio fare tardi a quello schifo di Pozioni!” così si avviarono verso i sotterranei; durante il tragitto Lily ripensava alle parole dell’amica… che avesse ragione lei? Effettivamente si era sorpresa di essere stata così tranquilla e gentile con James, di solito non si risparmiava a dirgli che le dava fastidio… invece oggi, già quando l’aveva visto avvicinarsi si sentiva strana, quasi agitata… dentro di sé si era subito chiesta se aveva i capelli in ordine, se il mascara non si fosse sbavato…era tardi per pensarci, erano arrivate davanti al portone e dovevano entrare in classe “ci penserò questa sera” si disse.

Le lezioni della giornata passarono velocemente, già dal primo giorno erano stati caricati di compiti, d’altronde dovevano prepararsi per i M.A.G.O.; Lily aveva deciso di studiare in biblioteca, non capiva come Lucilla riuscisse a concentrarsi in sala comune, con tutte le matricole ancora agitate per le novità, eppure ci riusciva benissimo dati i voti che prendeva…

Era immersa nella lettura di un libro sulla storia contemporanea dei maghi quando sentì qualcosa sbattergli sulla testa, infastidita alzò lo sguardo e vide Sirius:

“Buon pomeriggio studiosa, come va la lettura?” le bisbigliò in un orecchio,

“Andava bene prima che tu mi interrompessi Black” gli rispose freddamente.

“Dai Evans, andiamo a bere qualcosa, in questo posto non si può parlare tranquillamente” la invitò.

Lily ci pensò un attimo prima di accettare, l’aveva spinta la curiosità di quello che Black voleva dirle; scesero in sala grande, Sirius prese per sé succo di Zucca e per lei The alla pesca…

“Come fai a sapere che odio il succo di zucca e bevo solo the alla pesca?” gli domandò curiosa Lily

“Sai com’è, quando il tuo migliore amico si invaghisce di una ragazza, volente o nolente viene a sapere tutto su di lei…” rispose divertito

“Ah, sì, credo che tu abbia ragione…” replicò leggermente in imbarazzo Lily…

“Comunque, ho interrotto i tuoi studi per due motivi, per prima cosa volevo sapere qualcosa sulla tua amica, Lucilla Lovegood… sai, parlandoci questa mattina mi sono trovato veramente a mio agio, e dato che sei la sua migliore amica volevo sapere se secondo te posso chiederle un appuntamento…”

“Guarda che io non sono mica suo padre a cui devi chiedere se puoi uscire con lei… da quando in qua ti fai di questi scrupoli Sirius? Da quello che si dice in giro quello che vuoi ottieni, quindi…”

“Questa volta è diverso, Lucilla è diversa… mi attira in un modo completamente nuovo e di conseguenza mi lascia spiazzato… che ti devo dire Evans, forse ho trovato l’amore…” disse in tono provocatorio

“D’accordo, voglio crederti; con Lucilla puoi andare tranquillo, chiedile pure di uscire, accetterà di sicuro! Ti avviso però, se solo lei verserà una lacrima per colpa tua, te la farò pagare cara…” tagliò corto Lily

“Uh uh… devo cominciare a tremare Evans?” controbatté Sirius

“L’altro motivo per cui mi hai interrotto quale sarebbe?” così evitò di proseguire con le provocazioni

“Ah già, parliamo un po’ del mio amico James…-disse assumendo un aria seria- non che io voglia dirti cosa fare della tua vita o con chi uscire, però devo informarti di come sia cambiato, spero che tu abbia notato che si è parecchio tranquillizzato e tutto questo per fare colpo su di te, per strapparti un appuntamento…potresti concedergli un chance, tanto cosa ti costa? Se dopo la prima uscita ti rendi conto che non lo sopporti glielo dici chiaramente e ti lascerà in pace, ma tentar non nuoce dicono…”

“Bel discorso, bravo Sirius… quando l’avete preparato, ieri sera?! -disse alterata Lily,

“Ti sbagli, sono venuto di mia spontanea iniziativa e James non sa nulla di tutto ciò… comunque ti ripeto che puoi fare quello che vuoi, ma secondo me un’opportunità dovresti dargliela…”

“Hai finito? Dovrei tornare a studiare… io non sono come voi che bighellonate in giro tutto il giorno e prendete sempre il massimo dei voti, io me li devo sudare!” scocciata raccolse le sue cose e si avviò verso l’uscita della sala grande; Sirius vedendo la reazione disturbata di Lily, capì di aver colto nel segno, adesso aveva la quasi certezza che il suo amico Potter avrebbe presto ricevuto una risposta positiva.

Il resto della giornata passò tranquillo, senza particolari avvenimenti, Lily decise di evitare di raccontare dell’incontro con Sirius a Lucilla, non voleva metterla in agitazione più del dovuto; arrivò in sala comune esausta e vi trovò l’amica altrettanto sfinita:

“Sei riuscita a studiare nonostante il casino dei bimbi?” le chiese Lily,

“Certo, come sempre… invece tu hai fatto la muffa in biblioteca come tutti i libri che ci sono lì?” ribatté sorniona Lucilla,

“Ah ah ah, come siamo spiritose questa sera… a proposito, non vai fuori a scrutare il cielo oggi? Dato che hai il permesso del preside approfittane, questa sera deve essere veramente stupendo!”

“Adesso vado, devo prendermi la sciarpa altrimenti rischio il raffreddore… meglio evitarlo se hai degli appuntamenti in vista...!”

“Scusa?! E con chi dovresti uscire?” esclamò Lily stupita

“Non si sa mai nella vita, magari incrocio Black che mi chiede un appuntamento… sarebbe magnifico!” rispose sospirando all’amica,

“Si certo, un sogno!” per un attimo Lily aveva temuto che quella linguaccia di Sirius fosse già andato da Lucilla a chiederle un appuntamento e che le avesse raccontato dell’incontro pomeridiano; non riusciva a capire bene perché ma in quel momento non aveva voglia di raccontare all’amica quello che stava succedendo, lei che si intenerisce con Potter, che fa conversazione con Sirius… non era un avvenimento normale, lei odiava quei due quasi quanto i serpeverde;

“Ecco fatto, io allora vado… se ti va aspettami alzata così chiacchieriamo un po’…” la guardò speranzosa Lucilla

“Vedrò quanto resisto, se succede qualcosa di assolutamente eclatante ti do il diritto di svegliarmi!”le rispose Lily

“D’accordo, a più tardi allora!” e sparì attraverso il buco nel ritratto…

Era rimasta sola in sala comune, a parte un grosso cane nero appisolato vicino al fuoco, “chissà di chi è -pensò- che strano, non ho mai visto dei cani qui, deve essere di qualche matricola…” lo accarezzò dolcemente sulla testa e questo fece segno di gradire, “scusa non posso trattenermi, ho una montagna di libri da leggere, buona notte piccolo” e risalì le scale fino a sparire nel dormitorio femminile. Non appena si sentì il rumore della porta, il cane balzò in piedi e uscì dalla sala comune, corse giù per le scale, si diresse verso il portone principale che dava nel parco e andò fuori nella notte.

Lucilla stava passeggiando tranquilla nel prato, l’anno scorso aveva avuto il permesso speciale del preside per poter uscire la notte oltre l’orario per scrutare il cielo, date le sue doti in Divinazione; questa sera però era pensierosa, non badava molto alle congiunzioni e agli astri… la sua fantasia galoppava, si immaginava quanto sarebbe stato bello essere lì insieme a Sirius, tenerlo per mano e baciarlo… una delle cose che più le piacevano di lui erano le labbra, erano carnose e rosse ma non grandissime, aveva passato ore a fissare quelle labbra meravigliose e non desiderava altro che baciarle… d’improvviso tornò coi piedi per terra, si domandava se lei era il tipo di ragazza che poteva piacere a Sirius, era alta, con i capelli castani leggermente mossi fino alle spalle, magra ma con delle belle curve…insomma non era da buttare via; dopo Lily si considerava una delle ragazze più belle del settimo anno.

“Buonasera Madame…” le sussurrò una voce calda all’orecchio,

Lucilla si sentì abbracciare da dietro, erano delle braccia sottili ma forti, trasmettevano sicurezza; si voltò di scatto allontanandosi e lo vide, era lì, bello come non mai, i lucenti capelli neri scompigliati dalla brezza notturna, i suoi occhi penetranti che dicevano più di mille parole…

“Santo cielo Sirius, mi hai fatto prendere un bello spavento! Cosa fai fuori a quest’ora? Non mi risulta che tu abbia un permesso dato che non frequenti Divinazione…” non voleva essere così acida, ma era talmente emozionata che le parole le uscivano da sole..

“Non ti fa piacere che abbia sfidato le regole per poterti raggiungere e tenerti compagnia in una notte così meravigliosa? Posso sempre tornare indietro se la mia presenza ti infastidisce…” le disse Sirius fissandola negli occhi e avvicinandosi sempre di più a lei, ritraendosi Lucilla rispose: “Ma no che non mi dai fastidio, mi sono solo spaventata… di solito sono sempre sola qui fuori e proprio non mi aspettavo di trovare qualcuno…”

“Dai vieni, facciamo due passi…” la invitò dolcemente Sirius.

Non le pareva vero di essere lì, in una delle notti più belle che avesse mai visto, a passeggio con il ragazzo che le piaceva da morire; durante la passeggiata parlarono di tutto, dei ricordi della scuola, del futuro… senza che se ne accorgessero era quasi ora di rientrare per Lucilla, così cominciarono ad avviarsi verso il castello, lei camminava leggermente avanti a lui, non voleva che la vedesse imbarazzata e triste perché quel momento stava finendo…stava accelerando il passo senza accorgersene, era così confusa su cosa fare e cosa dire che non vedeva l’ora di essere in dormitorio…; improvvisamente si sentì afferrare con delicatezza il braccio, era lui che la tirava a sé dietro una colonna del cortile, per un attimo che le sembrò eterno, si guardarono negli occhi fino a che non vide le labbra di Sirius avvicinarsi…si baciarono dolcemente, il suo bacio era delicato e molto sofisticato, le piaceva… si guardarono di nuovo senza dire nulla, bastavano gli sguardi… cominciarono a pomiciare di nuovo, questa volta con più passione e desiderio, tanto che Lucilla dovette togliere la mano di Sirius da sotto la sua camicetta: “Signor Black, direi che è già stato abbastanza sfacciato a baciarmi senza chiedermi un appuntamento ufficiale, quindi fermiamoci qui per questa sera…” disse guardandolo con un sorriso...

“Uff… d’accordo! Ti avviso che sei la prima che mi ferma e che avrà l’occasione di avere un appuntamento con me! Seriamente Lucilla, tu mi piaci, è stato tutto improvviso…voglio uscire con te ancora, voglio baciarti e non solo…-aggiunse con quell’aria da sbruffone- possiamo definirci una coppia da questo momento?” non sapeva nemmeno lui come gli erano uscite quelle parole, in quell’istante sentiva solo il cuore che gli batteva a mille e l’adrenalina che saliva sempre di più… non si era mai sentito così, era come se non avesse mai visto il cielo prima…forse questo era quello che la gente chiamava amore?

“Non lo so…-disse Lucilla con tono di sfida- non so se posso fidarmi di te Black…” e gli voltò le spalle; Sirius si sentiva quasi mancare, stava per replicare quando Lucilla gli gettò le braccia al collo e gli diede uno dei baci più sorprendenti che avesse mai avuto…

“Ma certo sciocchino che possiamo chiamarci coppia! Ti ho fatto prendere un bello spavento vero?”aggiunse divertita

“Sei proprio fuori di testa tu, sarà per questo che mi piaci!” disse abbracciandola; entrarono nel castello, evitando fortunatamente le ronde notturne e Gazza.

Arrivati in sala comune si diedero un lungo e dolcissimo bacio della buona notte ed entrambi svegliarono i rispettivi migliori amici per metterli al corrente della grande novità.

  
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