Hermione  (non Herm, né Mione) camminava per i corridoi diretta all’aula di Aritmanzia, la sua materia preferita, quando…
-  Ehi, Mezzosangue! – chiamò una familiare voce strascicata (non sexy e profonda, strascicata).
Era – troppo facile! – Draco Malfoy, appoggiato ad una colonna, per di più da solo.
-  Che cosa vuoi, Malfoy? – chiese Hermione in tono ostile.
-  Per te, Granger, sono Malferret. O, se preferisci, Malfuretto –
Ci fu un attimo di stupefatto silenzio, mentre un paio di semplici occhi grigi incontrava un paio di ancor più semplici occhi marroni. Malfoy rimase profondamente scosso a quella vista.
-  Ma tu non dovresti avere uno sguardo caramellato, ambrato o dorato? –
Hermione lo guardò con aria piuttosto divertita, anche se la definizione esatta sarebbe “aria di scherno”.
-  E tu non dovresti essere un figo della Madonna, con muscoli delineati e scolpiti e modi seducenti anziché il solito pallido, mingherlino, malaticcio e presuntuoso ragazzino? –
Malfoy esibì un ghigno mostruoso che pretendeva di essere un sorriso affascinante.
-  Brillante Granger, se non avessi questa paresi probabilmente mi scompiscerei dalle risate –
-  Bè, Malfoy, visto che il copione lo richiede io dovrei saltare la lezione per cui, dopo questi 30 secondi di conversazione sono già irrimediabilmente in ritardo, quindi dovrei lasciarmi trascinare da te nella Stanza delle Necessità per scopare come ricci. Anche se è chiaro come il sole che la sola idea mi fa venire da vomitare – e infatti la “Regina dei Grifoni” appariva quanto mai nauseata: era peggio che vedere Ron masticare a bocca aperta il pasticcio di rognone!
-  Dovresti essere onorata, Mezzosangue, la tua prima volta con il Principe dei Serpeverde, nonché neoeletto Dio del Sesso! –
Hermione scoppiò in una risata sprezzante (ma comunque argentina, cristallina, musicale eccetera).
-  Chi ti ha eletto? Pansy Parkinson? Oh, no, lo so! Tiger e Goyle! E io che pensavo che per diventare un Dio del Sesso uno dei requisiti fosse di essere macro dotati! –
Mentre Malfoy apriva la bocca per rispondere a tono, un gruppo di Mangiamorte assetati di Sangue(Sporco) si Materializzò in quel corridoio, in barba a tutte le leggi magiche che stabiliscono che una cosa del genere sia assolutamente impossibile.
Il fighissimo, muscolosissimo, biondissimo, machissimo, sexyssimo (e un sacco di altri “issimo”) Draco Malfoy si rifugiò dietro Hermione, strillando istericamente come una bimbetta che abbia visto un insetto. Ovviamente senza pensare che essendo Purosangue, nonché figlio di uno dei Mangiamorte presenti, era ragionevolmente al sicuro.
-  E questo è il coraggiosissimo ragazzo che dovrebbe proteggermi da Voldemort stesso?! –
-  Non-pronunciare-quel-nome! – squittì Draco in tono terrorizzato, mentre i Mangiamorte si sbellicavano.
Lucius Malfoy si nascose il viso tra le mani per la vergogna.
-  Giuro che quello non è mio figlio – gemette. (Bè, in ogni Dramione che si rispetti il caro Draco deve essere diseredato o almeno disconosciuto dai genitori, no?)
-  Stai dando a mia sorella della poco di buono, Lucius?! – sbraitò Bellatrix – Come osi insultare una Black, il nostro sangue è purissimo… -
-  Chiudi il becco, Bella! – sbottò Rodolphus – Alcuni di noi saranno anche Purosangue, ma la maggior parte dei seguaci del Signore Oscuro sono Mezzosangue, per non parlare di Ibridi e non-umani come Lupi Mannari, Dissennatori e Giganti. Lo stesso Signore Oscuro aveva come padre uno schifoso Babbano! – Rodolphus stava dimostrando una loquacità e una perspicacia incredibili, considerato che non se lo era mai filato nessuno.
Forse voleva rifarsi perché offeso dalla Rowling, in quanto solo citato di sfuggita nei libri.
Bellatrix non ci vide più dalla rabbia ne sentir parlare in quei termini del suo Signore e iniziò a combattere contro suo marito. Gli altri Mangiamorte andarono in soccorso chi dell’uno e chi dell’altro coniuge, mentre Malfoy Senior ancora si asciugava le copiose lacrime con le sue costosissime extension platinate e Malfoy Junior si nascondeva dentro un’armatura. Chissà, forse sperando di poter sembrare il cavaliere dall’armatura splendente che non sarebbe mai diventato.
E la nostra cara Mione?
Stava saltellando allegramente via dalla battaglia, in stile a metà tra Cappuccetto Rosso e Luna Lovegood, con i cespugliosi capelli bruni che le saltellavano da tutte le parti e i banali occhi marroni che luccicavano di entusiasmo al pensiero di poter passare il resto della giornata immersa in biblioteca, fra polvere e studio matto e disperatissimo leopardiano.
E fu così che un’altra magnifica storia d’amore della serie “gli-opposti-si-attraggono” finì prima ancora di cominciare.


Ehm… Bene, mi preparo al linciaggio. XD