Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: yobai888    28/12/2010    1 recensioni
Rokubi, demone millenario, viene resuscitato da una gilda oscura.
Si riaccenderà l'eterna lotta tra il demone e Raiju, un mezzo demone che aspira a1 potere.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota: ho scritto questa storia quando ero piccolo, a breve metterò miei racconti più recenti.

Il cerchio magico si illuminò.
Al centro giaceva una vittima sacrificale, un novizio della gilda che aveva accettato di farsi togliere la vita per evocare il demone.
La luce rossa proveniente dal cerchio magico sembro prendere forma, volume e massa fino a formare una figura, alta, snella e longilinea.
Rokubi era apparso nel centro del cerchio, aveva i capelli sciolti ed era completamente nudo, ma non per questo sembrava indifeso.
Gli appartenenti a quella gilda oscura avevano pensato di mettere qualche sigillo per impedire al demone di ucciderli e potergli chiedere ciò che volevano; niente di più sbagliato.
Non erano stati certo 4 pezzi di carta incantati a fermarlo, e dopo aver raso al suolo la gilda scappo nella foresta circostante.

Raiju sentì un brivido, come mezzo demone aveva ereditato da sua madre un sesto senso molto acuto, ma non così tanto da fargli prevedere lo scontro imminente.
Rokubi apparve dagli alberi, non portava con se Sakabato, la sua spada leggendaria, probabilmente alla sua morte l’aveva persa, ma aveva conservato gli artigli affilati con cui gli aprì una lunga ferita sulla schiena.
Raiju soffocò il dolore, fece un breve girò su se stesso per portarsi di fronte a Rokubi, lo scontro era aperto.
Si scrutarono valutando l’uno le abilità dell’altro, poi prima che uno dei due potesse attaccare una luce verde pervase la radura, immobilizzando i due.
Quando Raiju provò anche solo a muovere la testa una serie di fitte dolorose gli trafisse le tempie, dovevano rimanere immobili.
Dalla foresta emerse una donna, doveva avere meno di trent’anni, portava un elegante kimono rosso e sorrideva, facendo intravedere i denti affilati, simbolo della sua appartenenza all’Ordine delle Streghe.
-Io sono Mujina, la strega della foresta, a quanto pare anche un demone forte come Rokubi non riesce a resistere ai miei poteri, forse da quando sei morto non sei più potente come prima.-
-C…cosa vuoi?- disse Raiju.
-Beh… pensavo foste semplici intrusi, quindi vi ho immobilizzato con il mio incantesimo. Ma ora anche se so che siete voi non posso liberarvi, la mia magia è potente ma probabilmente non così tanto da difendermi. Aspetterò, su di voi ho posto l’Incantesimo segreto delle streghe della foresta.
-I…incantesino segreto delle streghe della foresta?- chiese Raiju.
-Si, è lento ad agire, nel giro di 24 ore verrete trasformati in alberi- la streghe fece un ghigno feroce.
-Alberi?- Raiju sgranò gli occhi -è una cosa assurda!-
Rokubi era rimasto impassibile.
-Allora Rokubi-sama non dici nulla? Scommetto che quando sentirai la corteccia crescerti intorno al corpo e le fogli nascerti sulle mani urlerai di dolore e metterai da parte il tuo cipiglio austero. In ogni caso quando diventerai un albero ti taglierò, una pianta demoniaca potrebbe dare fastidio-
Ma la strega troppo presa dal suo discorso non notò una cosa importante, la luce verdastra che ricopriva Rokubi piano piano iniziava diminuire, a diventare sempre più soffusa, finchè non scomparve definitivamente, l'aura di Rokubi stava lottando contro quella dell'incantesimo, assorbendola.
La strega non fece in tempo a lanciare un nuovo in cantesimo che Rokubi le inferse un colpo mortale, le spoglie della maga vennero assorbite dal terreno.
-Mi hai salvato Rokubi-sama, ora sono in debito con te, è una cosa che odio!- disse Raiju fuggendo nella foresta.
Rokubi sorrise e guardò la luna, chissà quali erano i piani della Dea.
Ci rivedremo Raiju…

La capanna sulla riva del fiume era tranquilla, da fuori si intuiva che dentro ci fosse un fuoco acceso e che qualcuno stesse mangiando.
Rokubi sapeva che ora poteva dare fuoco a quella capanna, ditruggerla, uccidere chiunque ci fosse dentro, la consapevolezza del suo potere lo inebriò, ma non era lì per quello.
Nella capanna non abitava un pescatore, come si poteva intuire dalle canne da pesca fuori dalla porta, la casupola era di proprietà di un vecchio, o meglio quello che poteva sembrare un vecchio, in realtà era i famoso Deisu, il demone mutaforma, aveva assunto quelle sembianza per nascondersi.
Per nascondersi da Rokubi.
Deisu aveva qualcosa che Rokubi voleva, la famosa gemma delle ali nere, al demone non serviva quella gemma per volare ma incrementava di molto il suo potere e il fatto che Deisu se ne fosse impadronito lo faceva imbestialire, anche se non lasciava trasparire alcuna emozione.
Sguainò la sua spada e si avvicinò alla capanna, la lama riluceva di luce argentea, ma quando sferrò il colpo che avrebbe dovuto radere al suo l’abitazione di Deisu una forza invisibile lo immobilizzo.
Era come se milioni di piccoli fili lo tenessero fermo, non riusciva a muovere un muscolo!
-Rokubi-sama, pensavi che mi lascassi sorprendere così facilmente?- il demone uscì dalla capanna -Ho messo qualche incantesimo difensivo qua intorno, roba efficace-.
Rokubi avrebbe voluto rispondere ma non riusciva a muovere nemmeno la bocca.
Deisu estrasse dalla manica un pugnale corto, molto affilato.
-Anche questo è magico, è capace di tagliare qualsiasi cosa, anche il collo del famoso Rokubi-sama-.
Il demone inizio ad avvicinarsi brandendo il coltello.
La lama sfiorò il collo di Rokubi.
Deisu cadde a terra, aveva tre freccie conficcate nella schiena, Raiju imbraccava un arco.
-Tel’ho detto, odio essere in debito con le persone, sopratutto con te. Ora siamo pari, Rokubi- così dicendo sparì nella notte.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: yobai888