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Autore: fria    28/12/2010    4 recensioni
questa è la mia seconda storia spero che vi piaccia l'argomento è sempre lo stesso una storia romantica e amore tra un umana e un vampiro
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sedotta dalle tenebre



parte prima





Un tempo anch'io fui umana, ma purtroppo, i ricordi della breve vita che ho vissuto, con il passare del tempo, si sono trasformati in briciole, come quelle del pane.

Dopo due secoli, dal giorno in cui fui iniziata, ancora adesso, nonostante mi sia abituata a questa vita, il mio essere, è capace ancora di provare emozioni, ed è per questo, che sto scrivendo questo diario.



Lui non lo sa, e credo che non lo verrà mai a sapere.

In questo momento sono sola, e seduta al mio tavolo,mi sto accingendo a scrivere la storia della mia vita.

Sono l'esatta via di mezzo fra un essere umano e uno spirito, e ho un corpo costituito da carne e sangue. A quei tempi, non avrei mai creduto che un giorno, mi sarei trasformata in quello che sono ora.



La cosa che ricordo con maggior sicurezza, è che desideravo diventarlo. Lo feci per amore. Adesso la maggior parte delle persone mi considera un'assassina, votata alla dannazione, ma io non ho nulla da rimproverarmi, e rifarei quello che ho fatto.

Da quando vivo in questo castello, non ho più avuto la gioia di vedere sorgere il sole, e questo i primi tempi, non lo digerivo affato. Volevo ancora interagire con il resto delle persone viventi, ma mi resi conto che sarebbe stata una cosa impossibile. Amano infinitamente il nostro modo d'essere, ma fin dall'istante in cui vengono a contatto con noi, desiderano ucciderci, perchè minacciati.

Mi ero da poco trasferita nella città di Birmingham insieme a mia madre, in seguito alla prematura morte di mio padre a causa di una polmonite fulminante. Ricordo che vivevamo in una villa in affitto che si affacciava sulle rive del Tamigi.

La costruzione era in stile neoclassico, e un tempo era sta abitata da importanti personalità della nobiltà inglese.

Si eregeva su tre piani, e i più grandi artisti, avevano contribuito con la loro bravura a renderla meravigliosa, quando la vidi per la prima volta, rimarsi di sasso, per quanto era bella. Non ero abituata a tutto quel lusso, e a momenti mi sembrava di vivere in una favola.

Avevo da poco compiuto ventiquattro anni, ero animata dalle illusioni della gioventù, ed ancora ignara di quello che mi avrebbe riservato il destino.



La villa era ancora in disordine, ed io e mia madre, non avevamo ancora avuto modo di conoscere persona alcuna del vicinato. Dal giorno del nostro arrivo “infatti” insieme all'aiuto dei domestici cercavamo di mettterla in sesto. Quando una mattina, Hills il nostro maggiordomo, ci recapitò una missiva, proveniente dalla dimora del principe del luogo. In essa il serenissimo signore, ci dava il benvenuto nella sua terra, e c'invitava ad un trattenimento danzante nel suo castello.

Eravamo molto lusingate da ciò, ma prima di accettare, per una settimana, non sapemmo che pesci prendere. In quel momento, eravamo sole in una terra che non conoscevamo, e rifiutare, sarebbe stata una grave mancanza.



La lettera informava che il ballo si sarebbe tenuto la sera del sabato di quella stessa settimana, e che sua altezza teneva moltissimo alla nostra presenza.

A questo punto, dovevamo decidere che abito indossare. Non eravamo ricche, ed avevamo paura di sfigurare agl'occhi delle altre signore che avrebbero partecipato.

La nostra famiglia era d'estrazione borghese, e benchè mio padre essendo avvocato non ci avesse fatto mai desiderare nulla, ci sentivamo in ogni caso a disagio in mezzo all'aristocrazia.

La mia preoccupazione però, si dimostro ben presto infondata, perchè un corriere del principe, ci portò un meraviglioso dono, che consisteva in due abiti da sera , uno per me e uno per mia madre.

Erano i vestiti più belli che io avessi mai visto, ed erano stati confezionati con incredibile cura, al tatto sembravano leggeri come l'aria, e rispecchiavano i dettami dell'ultima moda. Quello destinato a me, era argento, mentre quello di mia madre era ecrue. Il tutto era corredato da un vasto assortimento d'accessori, come le scarpe, e i ventagli.



In quel momento, devo ammettere, che incominciai a farmi delle domande sulla persona del principe, e mi chiedevo cose come: che età avesse, come fosse il suo aspetto, e com' era solito a passare le giornate. Era mio desiderio, infatti, poterlo ringraziare personalmente, per l'infinita gentilezza nei nostri confronti.



IL giorno della festa finalmente arrivò, ed era tale l'emozione che il mio cuore non la smetteva di battermi forte nel petto. Non avevo mai partecipato ad un ricevimento organizzato dall'alta società, ed anche se l'idea d'incontrare quel turbinio di persone m'intimoriva, ero decisa a divertirmi.





Fine prima parte.



PS: fatemi sapere se vi piace tramite recisioni.

PSS:vi dico solo che la storia sarà composta da nove cap.



  
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