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Autore: Prue786    28/12/2010    1 recensioni
Una mano si stringe intorno al suo collo e, a poco a poco, i piedi prendono a penzolare nel vuoto... una frase sussurrata...
“Non ce la farete!!!”
La testa si reclina lentamente all’indietro e un berretto verde cade sulla sabbia, bagnato a poco a poco dall’acqua salmastra.
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte Quarta

 

Camminano nella neve, senza parlare; lei con lo sguardo basso, la fronte accigliata e le labbra strette, lui con aria preoccupata continua a guardarsi intorno con sospetto e, di tanto in tanto, lancia un’occhiata alla ragazza.

Si fermano ndavanti ad un palazzo bianco.

“Io sono arrivata!” sussurra la giovane, infilando una mano nel cappotto e tirandone fuori le chiavi del portone. “Allora... stammi bene!” esclama voltandosi a guardare l’altro prima di aggiungere, con un lieve sorriso “Grazie… per tutto!”

“Credimi, non ho fatto nulla!” Replica Christopher accennando un saluto con la mano mente muove un passo indietro: addosso ha un paio di jeans blu scuro, ai piedi non ha nulla e solo una maglietta di cotone a maniche lunghe gli copre la parte superiore del corpo; la neve gli ha completamente bagnato le spalle. Si volta, pronto ad andar via.

“Ti prego, rimani qui!”

Una frase detta all’improvviso, di getto, quasi senza pensare.

“Ehm... cioè, volevo dire: aspetta, per favore, Christopher!”

L’altro si gira a fissarla con aria sorpresa e curiosa.

La ragazza abbassa lo sguardo, un po’ imbarazzata: “Se... se per te non è un problema... mi farebbe piacere... a dire il vero, sarei meno spaventata se... I miei sono a letto e mio fratello non si accorgerebbe neppure che sono rientrata...!”

“Hai un fratello?” chiede Christopher quasi a voler spostare l’attenzione su un nuovo soggetto.

“Sì, è il mio gemello, si chiama Vincent!” Il volto della giovane si illumina di colpo e ritorna a guardare il giovane.

“Vincent... e la sua gemella, invece? Ha un nome o no?” domanda il ragazzo, sorridendo di rimando.

L’altra ride sommessamente.

“Speranza, il suo... il mio nome è Speranza!”

“Un nome particolare…” Sussurra Christopher “Proprio quello di cui avrei bisogno… anche se, a dire il vero, non l’ho mai persa completamente...!”

Le parole si perdono nel silenzio della notte.

“Allora, vieni o no? Se continui a rimanere nella neve ti prenderai un accidenti! Ah, dobbiamo fare qualcosa per quel taglio!”

Il giovane viene travolto dalle parole di Speranza e, quando la giovane lo afferra per un braccio e lo trascina sulle scalinate, l’altro non riesce a porre resistenza.

Tre piani dopo i due si ritrovano davanti ad un portone color ocra.

“Prima di tutto tenteremo di fasciare quella mano!” Bisbiglia la ragazza guidando Christopher lungo un piccolo corridoio ed entrando in quella che sembra essere la sala da pranzo.

“Ora fai silenzio e siediti lì!” continua, con l’aria di chi non ammette repliche, indicando un divano.

“Come vuoi, ma tanto, anche se gridassi non cambierebbe nulla!” Sussurra l’altro, scrollando le spalle, come se l’esser stato trascinato in una casa sconosciuta non gli facesse né caldo né freddo.

 

Venti minuti dopo i due sono seduti entrambi sul divano, in silenzio; lui, la mano fasciata e lo sguardo perso nel vuoto... pensieri confusi gli attraversano la mente; lei, il braccio sul bracciolo del divano e la testa sorretta da una mano; ha il viso disteso e gli occhi socchiusi.

L’orologio ultramoderno sulla parete alle loro spalle segna le 11:35; il ticchettio della lancetta dei secondi, ha un effetto quasi ipnotico.

Silenzio

Respiri regolari

Morfeo accarezza con dolcezza i capelli della ragazza.

Gli occhi si chiudono, il corpo si rilassa...

Il sonno

Il sogno

Un rumore sordo

La giovane sussulta e apre gli occhi di scatto..

Una risata

Ironica

Divertita

“Accidenti che salto hai fatto! Così impari ad addormentarti sul divano!”

Un giovane che le assomiglia in modo impressionante le è seduto affianco e la fissa con un mezzo ghigno.

“Idiota! Mi hai fatto prendere un colpo!” Speranza si raddrizza, colpendo il ragazzo su un braccio e strofinandosi gli occhi “Stupido…” sibila fra i denti

“Beh, e secondo te come si chiama quello che hai fatto prendere alla mamma questa mattina quando non ti ha trovata nel tuo letto?” Domanda facendole il verso: “Però sei strana! Potevi anche buttarti sul letto con i vestiti invece di spaccarti le ossa sul divano!” Conclude con un’alzata di spalle.

“Avevo sonno... non me ne sono resa conto!” esclama in fretta la ragazza.

“Beh, contenta tu!”

Il ragazzo scruta la sorella con gli occhi castani ben attenti per poi voltarsi di lato, come se stesse riflettendo. Un brivido di freddo attraversa la spina dorsale di Speranza mentre guarda con terrore la figura addormentata sul divano. L’altro, però, sembra non far caso a nulla e, alzandosi con uno scatto esclama, uscendo dalla stanza.

“Devo andare! I corsi mi aspettano! Tu continua a dormire tanto poi dovrai raccontarmi tutto della splendida festa a cui hai partecipato!”

Il portone si chiude con un tonfo e la casa rimane in silenzio.

Stupore

Confusione

Sollievo

Si gira e un sorriso le si dipinge in viso; il giovane ha il braccio sul bracciolo del divano e la testa reclinata sopra. Speranza fa per avvicinarsi a lui, ma si blocca di colpo, sussultando.

“Aspetta! Cosa accidenti sto facendo!” Morde nervosamente un’unghia, guardandosi intorno.

“Ho portato in casa mia uno sconosciuto senza farmi troppi problemi e mi sono addormentata come una bimbetta. Fantastico!” Pensa con un sorriso tirato “Non so assolutamente nulla di lui… assolutamente nulla e… me lo son portato dietro… dannazione! Spery, sei una pazza! Una pazza completa! Accidenti!” Si alza di scatto come per andar via, ma dopo qualche istante ritorna lentamente a sedersi. “Ma come mi è saltato in mente, dico io…” Sospira, nascondendo il viso tra le mani “Ok, ok, ero spaventata e… tutta la situazione era così assurda che… e poi era ferito!” Pensa con enfasi, come se quel particolare riuscisse a mettere a tacere la sua mente.

 “Buongiorno!”

La ragazza sobbalza visibilmente prima di voltarsi “Ciao… ehm… buongiorno… Christopher!” Esclama sforzandosi di sembrare tranquilla “Dormito bene?”

L’altro la fissa perplesso, ma le rivolge un sorriso allegro “Perfettamente, grazie… posso dire altrettanto per te?”

“Oh, beh, ovviamente!” Ridacchia muovendosi a disagio sul divano prima di aggiungere, spostando lo sguardo in giro “La tua mano sta meglio?”

Il giovane annuisce senza muoversi “Credo di aver approfittato fin troppo della tua ospitalità!” Si alza e allunga la mano non fasciata verso Speranza “È stato un piacere conoscerti!”

La ragazza rimane qualche secondo a fissarlo, quasi confusa “Possibile che mi abbia letto nel pensiero?” Una smorfia buffa le compare in viso “Ma che stupidaggini dico, non è possibile! E poi è meglio che sparisca prima che qualcuno…” La ragazza strabuzza gli occhi “Giusto!” Esclama con stupore e ignorando l’espressione interrogativa dell’altro continua “Vinc… mio fratello è appena uscito e non ti ha visto... o ha fatto finta di non vederti?”

Christopher rimane immobile qualche istante prima di sorridere debolmente “Meglio lasciar stare… è ora che tolga il disturbo, è stato bello chiacchierare con te!” esclama riuscendo però a muovere solo un passo prima che la mano della ragazza gli afferri con forza un braccio.

“Perché dovresti lasciar stare? Conosci Vincent? È un tuo amico? Avete messo in scena tutto quel teatrino per divertirvi alle mie spalle?” La voce di Speranza si alza di un tono ad ogni domanda e il suo volto si fa sempre più scuro.

“Co… che cosa? Guarda che ti stai sbagliando! E di grosso, anche!” Il giovane scuote la testa con un sospiro “Non conosco tuo fratello e non mi sognerei mai di fare uno scherzo di così cattivo gusto! Ora per favore lasciami, devo andare!”

“Dove?”

La domanda coglie Christopher impreparato che si limita a fissare l’espressione accigliata di Speranza, senza riuscire a rispondere subito.

“Accidenti, che diamine mi salta in mente ora?” Speranza cerca di non abbassare lo sguardo, nonostante la cosa le risulti difficile “Sta andando via, no? È perfetto, no? E allora che diamine sto facendo? Perché continuo a fermarlo? Cosa sto cercando di fare? Chi se ne importa se conosce o meno Vinc! Chi se ne importa se quello di ieri sera è stato uno scherzo o no… anzi tanto meglio se mi hanno presa in giro e basta… oh, cavolo, mollagli il braccio e falla finita!”

La stretta si allenta leggermente “Scusa… non volevo…” Sussurra la ragazza abbassando lo sguardo.

“Vado dove non possano trovarmi… anche se so che non esiste un posto del genere!” Un lungo sospiro segue le parole del giovane che torna a sedersi.

“Cosa vuoi dire?” Sussurra Speranza, quasi temendo un’eventuale risposta.

“Non è una bella storia, anzi, non lo è per niente, credimi!”

“C’entra con quello che è successo ieri sera?” Questa volta è la curiosità che la spinge a chiedere.

“Ascolta, è qualcosa più grande di me o di te, meglio starne fuori!” Christopher ha assunto un’aria torva e fissa il pavimento come se volesse colpirlo all’improvviso. Tutto ciò non fa che irritare Speranza che muove nervosamente le mani prima di esclamare: “Ascolta, ieri sera mi è sembrato di essere incappata in un incubo... mio o di qualcun altro. Non so dare una spiegazione, non so cosa pensare... ho una gran confusione in testa e, se una parte di me preferirebbe non sapere, cercando di dimenticare il tutto, l’altra parte ha sete di chiarezza!” Afferra il volto del giovane e lo costringe a guardarla negli occhi “Ho rischiato di essere uccisa! E se non si trattava solo di uno scherzo di pessimo gusto, credo di avere il diritto di sapere…”  

La giovane abbassa lo sguardo e sospira mestamente, lasciando andare l’altro

“Dimmi una cosa...” Christopher parla lentamente “Sei sicura di voler sapere?”

Speranza annuisce leggermente prima di tornare a guardarlo.

“Va bene!” Sospira il giovane “Allora ti dirò come stanno le cose!”

 

 

 

 

per kari87: ehhhh finalmente ce l’ho fatta… ormai anche il pc è contro di me ç_ç Spero ti sia goduta questo capitolo^^ Baci!

 

 

   
 
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