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Autore: _little_apple_    28/12/2010    7 recensioni
Edward e Bella si conoscono ad un bar. Lei prostituta per obbligo, lui scrittore e musicista. Fanno l'amore e si rincontrano 3 mesi dopo sotto lo stesso tetto, a differenza che lei è incinta. Cosa sarà successo? E perché abitano sotto lo stesso tetto? Si innamoreranno? Seguitemi e scopritelo ...
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Una giornata particolare

Pov Bella

Chiusi velocemente la porta e mi avviai verso la cabina armadio.
Edward, da quando ero quì, si era comportato benissimo e, cosa che non mi era mai successo, mi rispettava come avevo visto fare da Carlisle con Esme.
Erano tutti molto dolci con me, mi sentivo ormai integrata in questa piccola parte di paradiso chiamata "Famiglia Cullen". Però non sapevo se sarebbe durata ancora quando si sarebbe venuto a sapere di chi fosse il bambino. Soprattutto non volevo deludere Alice ed Esme, loro erano i miei punti di forza ormai e non volevo perderli.
Aprendo l'anta dell'armadio dove Alice mi aveva messo un paio di vestiti, trovai uno scatolino argentato. L'aprii e trovai un bigliettino e una carta di credito.
"Bella ormai manca poco a Natale, e abbiamo ritenuto opportuno io e mio marito che fose ora che tu, come gli altri nostri figli, avessi una carta di credito per i tuoi bisogni (vestiti, ecc). Accetta questo regalo anticipato.
Con affetto Esme e Carlisle"
Due lacrime di gioia solcarono il mio viso. Essere accettata da loro perfino come una figlia era anche troppo. Avrei comprato qualcosa a loro nel frattempo, dopotutto era vero, mancavano 19 giornia a Natale e volevo veder brillare i loro occhi di felicità.
Asciugatami le lacrime presi un paio di jeans neri, un dolcevita viola, un maglioncino bianco e delle converse viola. Andai in bagno e chiusi la porta comunicante con la stanza di Edward.
«No mi freghi più», dissi sottovoce.
Dopo aver finito di asciugarmi ed aver indossato la biancheria intima, levai la chiave dalla porta e m andai a vestire. Finito di vestirmi andai a chiamare quel " cretino barra padre dei miei figli barra amore della mia vita ".
Bussai alla sua porta ma non ricevetti risposta. Dato che la porta era socchiusa la aprii leggermente giusto per sbirciare dentro e trovai Edward intento ad asciugarsi i capelli con solo un'asciugamano in vita.
Socchiusi velocemente la porta e schizzai di sotto.
Il mio addome brontolò. Ecco, si stava svegliando.
«Buongirno dormiglione», dissi sottovoce accarezzando la protuberanza.
Fortuna che Edward non si era accorto di niente, più avanti però non avrei più potuto nasconderglielo.
Lo sentii scendere le scale, mi voltai verso il bancone della cucina e presi un bicchiere d'acqua.
«Heì Bella, quando dici tu andiamo, sono già le 9:25», di già? Wow, come vola il tempo.
«Si, si, andiamo», guardarlo in viso mi fece diventare rossa come un pomodoro.
Entrammo nella sua Volvo e io stavo per morire. QUELLA notte mi ritornò in mente insieme a tutti i suoi particolari.
«Bella? Dai entra... Non vorrai tornare a casa tardi?!», oh mamma, come fa ad essere così tranquillo?
«Bella calmati! Fai finta che non ci siamo mai incontrati e ricomincia tutto da venerdì, okay?», chiese guardandomi negli occhi. Io annuii velocemente e mi voltai a guardare la strada.
A metà del tragitto Edward ricominciò a parlare.
«Hai qualche idea su cosa possa regalare al folletto?».
«Uhm... Una borsa di Gucci? O Burbery?», chiesi.
«Meglio Burbery... Gucci ci ha pensato Rose... E tu cosa le regali?», chiese girando la testa per guardarmi in viso.
«L'altro giorno si parlava di tacchi e alla parola Armani i suoi occhi hanno brillato, quindi vedrò di comprarle delle decollette Armani, sperando che i soldi della carta bastino...», dissi ripensando alla chiaccherata di moda con Alice.
«Allora finalmente te l'hanno data... In effetti era anche ora!», disse sghignazzando.
«Ah-ah! Se era per me neanche la prendevo, sono una che accetta difficilmente i regali costosi...», dissi guardando fuori dal finestrino.
«Non lo immaginavo... E come mai?», chiese.
Oh no! Il tasto dolente no..
«Edward...», dissi con voce implorante. Non mi andava di parlare di ricordi riguardanti brutti periodi.
«Capito... Quando ne vorrai parlare io ci sono, okay?».
Annuii velocemente con il capo.
«Heì, siamo arrivati... Dici che al centro commerciale troveremo tutto?», chiese speranzoso.
«Si, credo di si
»

Tre ore dopo il povero Edward era sommerso di buste.
«Hai finito con i regali?», chiese spostando il capo verso di me.
«Ne manca solo uno, aspettami quì...», si sedette nella panchina e io entrai nel negozio.
Dovunque voltavi il capo vedev tecnologia d'avanguardia, ma a me interessava il reparto musicale. Mi aveva parlato della sua passione per la musica classica e allora perché non regalargli un cofanetto con le musiche di Debussy?
Mi informai con in repartista che trovo subito quello che cercavo. Andai alla cassa e lo feci incartare.
Uscii la negozio e trovai Edward intento a mangiare un mega cono gelato alla fragola. Mi avvicinai piano piano.
«Ma non ti congeli a dicembre mangiandoti questo mega gelato?», dissi ridendo.
Era comico, aveva tutte le labbra sporche, gli si erano pure formati un paio di buffi baffetti.
«No, affatto! È una tradizione che mi ha tramandato Alice», disse pulendosi la bocca.
«Aaaah, vero! Diceva sempre "Se a dicembre no mangi il gelato poi ti congelerai sul prato"».
«Si, infatti! Allora rimediamo...», avvicinò in cono alla mia bocca e lo assaggiai. Era davvero buono.
«Sono le 11:30... Cosa dobbiamo comprare ancora?», chiese continuando a mangiare il suo cono.
«Uhm, dovrei passare al negozio di intimo, aspettami quà...», gli diedi un bacio in guancia e mi incamminai.

Pov Edward

Stavo aspettando Bella ormai da ormai 10 minuti e un po' mi stavo annoiando. Presi tutti i pacchi e pacchettini e mi incamminai verso quel negozietto di intimi.
In vetrina era esposto un completino niente male. Se glielo avessi regalato? No, no... Se no era la volta buona che mi ammazava.
Entrai e cercai Bella. Non trovandola mi diressi verso i camerini. Bella era nel terzo camerino intenta a provarsi un reggiseno di pizzo nero niente male. L'addome era un po' più curvo della scorsa settimana e mi fece enormemente piacere.
Uscii un paio di minuti dopo da lì, se mi avessero beccato mi sarei ucciso dalla vergogna.
Mi andai a risedere sulla panchina e mandai un sms a Alice.
"Heì folletto! Che si dice?"
"Ho appena finito spagnolo, che palle odio quella materia... Te? Come va con Bella?"
"Bene, mi ha riempito di buste xD"
"Quella si che è mia sorella! U.U "
"In un certo senso... :D"
"Va be' vado che Jazzy mi aspetta"
"Salutamelo'
Quando sollevai la testa dal cellulare, Bella mi stava venendo in contro.
«Fatte le compere?»
«Si, mi sa però che dopo aver comprato tutte queste cose Esme e Carlisle mi linceranno», disse ridacchiando.
«No, no credo! Alice da di peggio...», dissi guardandola.
«Ne sono sicura. Andiamo? Sono leggermente stanca...»
«Certo».
Ci incamminammo verso l'auto e quando arrivammo mi venne in mente di non ave pensato al regalo per la bambolina.
«Bella aspettami quì. Ho dimenticato un regalo, okay?»
«Uhm va bene, però sbrigati», disse facendo la faccia da cucciolo smarrito.
Annuii velocemente e rientrai nel centro commerciale.
Passai davanti ad una gioielleria e vidi un bracciale stupendo ma che costava un botto.
«Meglio avvisare papà», mi dissi.
Presi il cellulare e gli chiamai.
«Pronto?»
«Ciao papà...», speriamo che non mi ammazza.
«Oh ciao figliolo. Come mai questa chiamata? Bella si è sentita male?», ma che vai a pensare? Sempre pessimista eh?!
«No papà, nulla di che. Ti volevo solo avvisare che ho appena speso $1500 per un gioiello...», eh si, no ho resistito, mentre lo chiamavo l'ho comprato.
«Cavolo Edward! Ma per chi è? Non ti sembra un po' troppo costoso per tua madre?»
«Ma quale mamma, papà! L'ho preso per Bella!»
«Ecco spiegato... Va bene figliolo, per questa volta passa, la prossima perlomeno avisa prima»
«Okay papà, grazie. Ci vediamo dopo», chiusi velocemente, nascosi la scatoliana e mi riaviai verso l'auto.
Trovai Bella intenta ad ascoltare l'mp3.
«Heì... Che stai ascoltando?», chiesi curioso.
«Only girl, Rihanna. Te l'hai trovato il regalo?»
«Uhm no, lo cercherò in un altro posto», bambolina rimarrai abbagliata dal regalo che ti preso.
«Pronta per tornare a casa?»
«Si, ed ho pure fame quindi sbrigati!»

Heì raga mi dovete scusare per la lunga assensa, ma ho avuto un lutto in famiglia e mi ero appena imbattuta in un blocco dello scrittore. Vi auguro in ritardo buon natale e se non ci sentiamo in settimana, buon 2011!!! Ho un sondaggino: a chi indovina il mio colore preferito risponderò ad una domanda sul prossimo capitolo. Lo spoiler piccolo piccolo però io ve lo metto:
"Ed era tutto come lo avevo immaginato quella notte: io, Bella, e la villa tutta vuota solo per noi..."
Chi starà parlando? A presto. Xo desy ^^
   
 
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