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Autore: BLOODYdisaster    29/12/2010    5 recensioni
Era un ragazzo che appena vedi pensi che non sia per niente bello. Uno di quelli che passano inosservati, che non ti fanno girare indietro perché sono talmente normali che... Non ti viene nemmeno in mente di guardarlo!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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29.12.2010
 
 
Caro diario, 
è la prima volta che ti scrivo e probabilmente sarà anche l'ultima. 
Sono qui per raccontarti una cosa che mi è successo in vacanza, in crociera. Ebbene si, sono andata in una fottuta crociera e mi sono anche divertita tanto, ma non sono qui per farti tirare la gola. Questa cosa mi ha fatto felice, ma che adesso, un po' mi tormenta.
C'era un ragazzo. Un ragazzo che non era figo, anzi. Era un ragazzo che appena vedi pensi che non sia per niente bello. Uno di quelli che passano inosservati, che non ti fanno girare indietro perché sono talmente normali che... Non ti viene nemmeno in mente di guardarlo. 
Ecco, questo ragazzo era nella mia crociera. Abbiamo fatto un paio di escursioni assieme e i nostri occhi si incontravano spesso. Io mi incantavo a fissarlo, a volte. Lui lo stesso. 
Ricordo che quando siamo andati a vedere un castello, lui aveva la maglia gialla e dei pantaloni in jeans al ginocchio.
Penso lo ricorderò per sempre così...
Aveva gli occhiali e un po' di brufoli, ma non troppi. Erano... Giusti. A lui stavano bene. Aveva gli occhi leggermente a mandorla e la carnagione un po' scura. 
Dio, quanto mi piaceva guardarlo e magari girarmi di scatto e trovare i suoi occhi che mi fissavano. Poi distoglieva subito lo sguardo e faceva finta di nulla. 
Io sorridevo e arrossivo.
 
Eravamo nello stesso pullman anche al ritorno, per andare all'aereoporto. Io nemmeno sapevo che fosse lì, nel mio stesso pullman. 
Appena ho camminato sul corridoio, l'ho visto. Lui ha alzato lo sguardo e mi ha guardata. Nemmeno lui sapeva che ero in quello stesso pullman, data la sua sorpresa. 
Ti giuro, non sapevo più dove guardare perché... Avevo i miei genitori dietro e altra gente davanti... Che cazzo faccio adesso? continuavo a ripetermi.
Mi sono appoggiata al sedile dov'era seduto lui e non ho fatto assolutamente nulla, alla fine. Ho continuato a prendere in mano il cellulare e a premere bottoni a caso.
 
Siamo arrivati in aereoporto e non l'ho più visto per un'ora circa. Per tutto il check-in non c'era nessuna traccia di quel ragazzo. 
Appena sono arrivata al mio gate mi sono seduta su una sedia e ho cominciato a guardarmi in giro, mentre ascoltavo un po' di musica con il mio iPod.
Dopo poco chi spunta? Lui. 
Ho cominciato ad agitarmi e a pensare cazzo, devo andare a chiedergli il numero, devo andare a chiedergli quel fottuto numero!, ma non lo feci. Un po' perché c'erano i miei genitori, un po' perché avevo paura di quello che avrebbe potuto dire lui. Si, sono davvero coraggiosa. 
Si sedette su una sceslong e cominciò a a guardare il PC. 
Quando passai davanti a lui, mi guardò. Anche io. Ma questa volta nessuno dei due distolse lo sguardo.
Forse perché sapevamo che da lì a qualche ora tutto sarebbe finito. 
Niente più sguardi, niente più occhi fissi gli uni sugli altri... 
 
Passarono delle ore dal nostro ultimo incontro. Io nel frattempo mi imbarcai, sperando di vederlo ancora una volta.
Lo vidi ancora, infatti. Lo vidi scendere le scale. Lo guardai per tutto il tempo, ma non mi vide.
Com'era bello. Com'era carino mentre scendeva le scale e si guardava intorno.
Poco dopo gli autoparlanti annunciarono la partenza del nostro volo. 
Salii in aereo sperando di vederlo ancora una volta, ma non fu così. 
Non lo vidi più. Non incontrai più il suo sguardo.
 
Caro Diario, mi capisci ora? Volevo dirti questa cosa che, certo, magari ti sembrerà davvero banale e da bamboccioni, ma per me è importante. 
Mi sento un po' sconfitta, a dirti la verità. Mi dispiace di non avergli chiesto come si chiamava, il suo numero, di dov'era. 
E' uno dei pochi che mi ha fatto venire la pelle d'oca con uno sguardo.
Spero il suo ricordo svanisca in fretta, ma non credo sarà così. 
Voglio che sparisca perché mi tormenta, è come una continua martellata sui miei ricordi!
Stammi bene, amico. 
Grazie per avermi ascoltata. Alla prossima. 
Ah, già, avevo detto che non ti avrei più scritto, ma magari... Tornerò ;-D
Grazie ancora, 
Irene. 
 
 
 
 
P.S.: sai che sei l'unico a cui ho raccontato questa cosa? Mi sentivo troppo scema per raccontarlo a qualcun altro!
 
 
 
***
 
Salve a tutti quanti. 
Non so se siete arrivati fino alla fine senza stancarvi, ma comunque vi ringrazio anche solo per aver aperto questa pagina. 
Grazie mille, davvero. 
Se volete farmi sapere che ne pensate, vi ringrazio ancora di più perché... Per me sarebbe davvero importante sapere che ne pensate. 
Non ho inventato assolutamente nulla, lo giuro.
Spero di avere vostre notizie, 
Pandins_
   
 
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