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Autore: meryann    04/01/2004    1 recensioni
non so che scrivere...leggete e ditemi cosa ne pensate^^ ho messo avventura ma è un po di tutto
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: LITIGI MATTUTINI “Accidenti a lui,come gli è potuto saltar in mente di far fare a me il turno di notte!” sbraitò Nami sistemandosi sulla sdraio avvolta in una coperta rossa “si può dire che io sia l’unica su questa nave a lavorare e lui che fa? mi manda a mantenere la rotta anche di notte,ma domani mattina mi sente” Nami era fuori di se. Rubber aveva avuto la strana e alquanto pericolosa idea di mettere proprio la navigatrice a fare il turno quella notte,aveva commesso il più grande errore della sua vita. Nami,mentre il suo adorato capitano dormiva sogni tranquilli,ma ancora per poco,stava consultando alcuni libri ,uno degli ultimi acquisti fatti sulla precedente isola.Erano libri piuttosto antichi e lei aveva sborsato una bella cifra per poter portarseli via. Sfogliò svogliatamente un grosso volume marrone quando la sua attenzione fu attirata da un articolo riguardante un certo capitan Bilmo,deceduto durante una furiosa battaglia contro la marina, e del suo grande tesoro,nascosto nell’isola Mirai della rotta del grande blu. Probabilmente quella era solo una leggenda,ma Nami iniziò a fantasticare su cosa avrebbe potuto fare con quel bottino se fosse riuscita a trovarlo.Al solo pensiero di una montagna di monete doro,gioielli e banconote l’idea di uccidere il suo capitano idiota le uscì dalla mente.Si mise comoda sulla sdraio e coprendosi fino al naso con la coperta iniziò a leggere il lungo racconto che narrava le gesta del capitano Bilmo che ,almeno da quanto era scritto,doveva essere un uomo di immenso coraggio e con un’intelligenza superiore alla media,quasi paragonabile a Gold Rogers. La lettura,nonostante l’interesse della ragazza,non durò molto,infatti la rossa navigatrice si addormentò con il libro aperto tra le mani e con una strana idea per la testa. Quando riaprì gli occhi si rese conto che il sole era già sorto e che dall’intensità dei raggi che le illuminavano il volto,doveva essere all’incirca mezzogiorno.Si alzò stiracchiandosi e prima di entrare in cucina,dove probabilmente Rubber e Usop stavano già supplicando Sanji di cucinare,decise di fare un salto in cabina per darsi una sistemata. Mentre scendeva i pochi gradini che dividevano il ponte dal primo piano incrociò Zoro,probabilmente anche lui appena svegliato. Nami farfugliò qualcosa simile a un buongiorno rivolto a Zoro ma lo spadaccino sembrava non rendersi conto che davanti a lui cera una persona e non il vuoto assoluto. Nami si fermò a guardare il ragazzo salire la scala con un’aria vagamente infuriata,ma era ancora troppo assonnata per cercare di capire che cosa passasse nella mente di quello scorbutico così continuò per la sua strada. Si fece una lunga e rilassante doccia e,dopo aver verificato che non ci fosse Sanji dietro la porta intento a spiarla,uscì nella cabina per vestirsi. Frugò nell’armadio alla ricerca di qualcosa di pulito da mettersi ma la ricerca fu inutile. Trovò solo alcune canottiere troppo leggere per il clima che stavano affrontando in quel periodo e un paio di pantaloni blu. non poteva certo mettersi una canottiera quando sul ponte si faceva fatica a raggiungere i due gradi. Si avvolse nell’asciugamano e uscì dalla cabina alla ricerca di Sanji,cioè colui che aveva il compito di pensare al bucato. “Sanji dov’è la mia ......” disse aprendo la porta della cucina ma non riuscì a finire la frase.Davanti ai suoi occhi cera una scena che nell’ultimo periodo era troppo frequente per i suoi gusti. Sanji e Zoro se le stavano dando di brutto,Rubber e Usop stavano litigando animatamente e Chopper,forse l’unico un po' sano di mente sulla nave,stava seduto su una sedia cercando di non farsi coinvolgere “Che succede questa mattina” domandò Nami,ormai al limite della sopportazione,alla piccola renna “il bucato” iniziò il medico porgendo una maglia all’amica che la guardò non capendo “Sanji ha fato il bucato ma non si era accorto che insieme alla roba bianca cera anche una maglietta rossa,e così tutto il bucato a finito per diventare rosa” “e stanno litigando per questo?” domando Nami incredula della stupidità dei suoi compagni “no,Usop e Rubber stanno litigando per decidere di chi sia l’ultima pasta alla crema” disse serio Chopper poi ,notando l’alone poco rassicurante che si era creato attorno alla navigatrice ,decise che fosse giunto il momento di mettersi al riparo. Nami fece qualche passo portandosi al centro della stanza poi,prendendo un lungo respiro “la volete finire!” urlò facendo gelare i ragazzi all’istante “ma che vi passa per la testa,si può sapere?finitela o giuro che non arrivate vivi alla prossima isola” li minacciò distribuendo un sonoro pugno sulla testa ad ognuno. I quattro poveri e indifesi ragazzi si calmarono tornando a comportarsi da persone civile,se si può usare questo termine su quella nave. “Nami”piagnucolo Rubber massaggiandomi il bernoccolo “perché ci hai picchiati” domando con la sua solita aria da capitano idiota “zitto tu” lo fulminò Nami con un’occhiata che avrebbe messo paura anche al più grosso dei mostri marini “con te faccio i conti dopo in privato” lo minacciò portando poi lo sguardo prima su Zoro e poi su Sanji.Quei due erano quelli che le facevano saltare di più i nervi. Rubber e Usop litigavano si ma senza arrivare alle mani,mentre quei dopo ogni litigata sembravano usciti da una battaglia,e pesare che erano compagni,figurarsi se fossero stati nemici! “voi due” iniziò la navigatrice prendendo in pugno la situazione “se non fosse che ci serve un cuoco e uno che sa usare le spade vi avrei già buttato in pasto ai pesci “ dissi portando le mani ai fianchi “Nami pasticcino non sono stato io è ......” cerco di giustificarsi Sanji prontamente interrotto dal suo angioletto che in quel momento di angelico aveva ben poco “zitto.Voglio sapere cos’è successo. Zoro cos’hai da dire” Zoro per tutta risposta girò il capo dall’altra parte ricevendo un’altro pugno questa volta da parte di Sanji pronto a difendere l’onore della sua adorata “ma che ti salta in mente” sbraitò lo spadaccino pronto a riprendere il duello con il nemico di sempre “fatti sotto” lo sfidò “fermi dove siete” li bloccò Nami dividendoli con la fedele asta “allora?” “quel cretino di un cuoco ha fatto diventare tutte le mie maglie rosa” disse Zoro “ma si può essere così cretini da non accorgersi di aver messo una maglia rossa nel bucato bianco?” “se non ti sta bene fatelo tu il bucato,da oggi io laverò solo quello della mia amata Nami” fu la risposta del biondo “visto che voi sapete usare solo le mani e non il cervello,sempre ammesso che ne abbiate uno...” disse la navigatrice “hei bada a come parli mocciosa,guarda che tu qui sei...” lo sguardo che gli riservò la navigatrice gli impedì di terminare la frase “come stavo dicendo ho trovato la soluzione.Tu Sanji continuerai a fare il bucato per tutti e in più dovrai far tornare le maglie di Zoro bianche e nel caso non ci riuscissi dovrai ricomprargliele” “ma Nami io...” “in quanto a te Zoro dal momento che ti non fai assolutamente nulla su questa nave dovrai aiutare Sanji a cucinare,a lavare e a tenere in ordine” fu la sentenza “non ci penso nemmeno io non mi abbasserò mai ai livelli di quel cuoco frocio” disse lo spadaccino beccandosi un’altro pugno da parte di Sanji questa volta senza obiezioni da parte di Nami “sono stata chiara con voi due?” chiese guardando negli occhi entrambi “in quanto a voi” disse voltandosi verso Rubber e Usop “il problema è già stato risolto perché la pasta ora me la mangio io” disse addentando la pasta sotto lo sguardo dei due ragazzi che avevano i lacrimoni agli occhi La navigatrice si diresse verso la porta per tornarsene in camera sua quando si voltò all’improvviso “se sento un’altro baccano del genere vi uccido. Sanji mi potresti portare il mio bucato in camera?” “si passerottino mio” cinguettò Sanji riempiendo la stanza di cuoricino rosa ,come le maglie di Zoro, e svolazzanti “tra mezz’ora vi voglio tutti qua che dobbiamo discutere della rotta” furono le ultime parole che pronunciò la rossa prima di scomparire dietro la porta. Ciao ho deciso di lasciare,almeno per ora,l’altra fan fic per dedicarmi a questa.Spero vi piaccia.Commentate mi raccomando!!! Mery Ann
  
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