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Autore: Franca    12/12/2005    6 recensioni
-ragazze- esordì una tipa con lunghi capelli d’oro mentre si metteva le scarpe -è arrivato un nuovo ragazzo in classe mia… ed è piuttosto caruccio…- sorrise maliziosamente; Francesca si mise la giacca ed uscì dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a descrivere un ragazzo chiamato Giovanni Guardino. P.S.... XFAVORE COMMENTATE!!!! (tutto è ben accetto)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XXVII CAPITOLO

XXVII CAPITOLO

 

Di Luca per due giorni neanche l’ombra. Francesca ne era felicissima. Finalmente aveva capito che era tutto finito, ma non per molto…

 

Due pomeriggi dopo fu mandata andò a ritirare dei pantaloni da orlare nella lavanderia li vicino attaccata al supermercato.

Entrò nel negozio stringendo nella mano destra il cartellino rosa che le avrebbe permesso di portare via velocemente i pantaloni.

Dietro al banco non c’era nessuno. Dopo pochi secondi notò che sul banco c’era un campanello. Non esitò a suonarlo.

Da dietro la tendina comparve una ragazza straniera, forse indiana, o forse filippina molto graziosa con grandi occhi neri.

Le sorrise.Francesca le consegnà il prezioso biglietto.

La ragazza scomparve dietro la tendina, Francesca potè scorgere che stava cercando i suoi pantaloni in un mucchio di roba colorata.

Si guardò intorno e notò molti volantini colorati appesi ai muri. Il suo studio venne interrotto dalla voce dolce e poco sicura della commessa.

-ecco tutto- le disse mettendo sul banco i pantaloni e piegandoli nel sacchetto di plastica con una raffinatezza e dolcezza mai vista prima, soprattutto da una commessa.

-sono… 5 euro e 25-disse guardando lo schermo della cassa.

-ecco..- le disse Francesca dandole i soldi. Mentre la cassiera contava lentamente il resto con la stessa dolcezza di quando piegava i pantaloni ,dietro Francesca, dall’altra parte della vetrina del negozio passava la famiglia guardino. La mamma di Giovanni tirava il carrello, mentre teneva con una mano la piccola Silvia. Giovanni era dietro che seguiva con un espressione annoiata. Quando Francesca si girò Giovanni era già entrato nel supermercato.

 

Francesca salutò la cassiera, ma non fece a tempo ad aprire la porta che un ragazzo si mise arrogantemente davanti a lei. Era parecchio alto. Francesca alzò lo sguardo per guardarlo in faccia: era Luca.

Ebbe un tuffo al cuore, il viso si infiammò. Oddio. Cosa ci faceva li?

-ciao. Disse lui baciandola sulla guancia.

-c… c.. cosa ci fai qui?- disse lei spiazzata.

-visto che non mi rispondi mai e ti spacci sempre assente, sono venuto a cercarti- disse lui guardandola severamente dall’alto.

-senti Luca, lasc…- disse lei scansandolo e cercando di allontanarsi. Ma non ce la fece perché il ragazzo la tenne per un braccio, chiudendolo nella morsa delle sue grandi mani.

-lasciami niente cara Francesca…. Ora PARLIAMO invece- disse lui con una falsa voce dolce.

Francesca deglutì. Aveva paura. Ci si poteva aspettare tutto da Luca. avrebbe tanto voluto che arrivasse il fratello in quel momento…

Il ragazzo mollò la presa, Francesca scansò rapida il braccio ma chissà come mai non aveva più voglia di fuggire come prima…

Stettero (anzi stette) 20 minuti a parlare.

Luca le elencò tutti i motivi per cui non poteva fare a meno di lei e di come gli mancava… la riempiva di progetti per colpire il suo cuore. Ormai Francesca non lo ascoltava più: la sua mente era un vortice di parole, di Giovanni di Luca, Giovanni, Luca… non si accorse neanche che Luca si era chinato su di lei e la stava baciando. Poco più in la, nascosto da una colonna un paralizzato Giovanni osservava la scena attonito.. si chiese se stava sognando o no… più che un sogno era un incubo. Corse via col viso che stava diventando bordeaux dalla rabbia e dalla delusione. Mentre correva via, Francesca che si era ripresa staccò luca e gli diede un sonoro ceffone in pieno viso.

-vai via….- gli disse sottovoce ….vai via…. SPARISCI!!- ora urlava. Molta gente si era girata a bocca aperta. Luca si allontanò lentamente.

Lei rimase li, come un’idiota il viso rosso dalla rabbia che guardava il pavimento col sacchetto dei pantaloni ormai per terra, quasi aperto.

Era distrutta.. come aveva potuto?? Perché si era approfittato in quel modo di lei?

Tornò a casa velocemente. Il rossore stava passando dal suo viso. Ma quella povera ragazza non sapeva ancora cosa sarebbe successo di li a poche ore, perché qualcuno che non doveva assistere, aveva assistito in parte a quella scena, senza però vederne il finale.

 

  
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