Serie TV > The Vampire Diaries
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Autore: Sekunden    30/12/2010    3 recensioni
Trailer Video: http://www.youtube.com/watch?v=3b-Aw-AT3J8
“La carrozza è pronta, signorina Pierce” annunciò la mia badante, con molta leggerezza.
“Molte grazie Emily, sarò da voi in poco tempo” risposi sorridendo, facendole capire che dovevo sbrigare una cosa prima di partire.
Mi diressi verso la mia vecchia stanza e cercai in fretta di trovare ciò che stavo cercando: il mio diario.
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katherine Pierce
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap 4


Era pomeriggio. Tutto era al suo posto e i servi stavano riposando tranquillamente. Avevo preso volentieri una tazza di Te' con Giuseppe Salvatore, che si rivelò il padre di Stefan. Questo nostro incontro fu interrotto da un uomo, Johnatan Gilbert, che chiamò urgentemente il signor Salvatore. Così fui costretta a tornare in camera, annoiata.

La mia attenzione fu richiamata dalle voci in giardino di due persone. Mi affacciai dalla finestra e sorridendo vidi Stefan e l'uomo che era in divisa parlare animatamente, con un oggetto sferico in mano.

Non esitai ad uscire dalla mia camera e raggiungerli sotto; mi resi conto che Emily stesse seguendo la mia stessa strada, e mi fermai aspettandola.

Avrà bisogno di riposare, non vi preoccupate per me Emily” dissi io, cercando di congedarla. “Verrò con lei signorina Katherine” sorrise, quasi ad imporre la cosa.

La guardai per un attimo e sospirai, tornando a camminare verso il giardino.

Aspetta, quali sono le regole?” sentì domandare da Stefan al compagno, mentre si rincorrevano come due bambini.

Uscì fuori e avanzai verso di loro, e non ci pensai due volte ad intervenire. “A chi servono le regole?” domandai curiosa. Entrambi si girarono verso di me, stupiti nel vedermi avanzare con tranquillità senza preoccuparmi di sporcare i bordi del vestito.

Posso giocare anch'io?” chiesi, con un tono di voce basso, quasi come se dovessi vergognarmi di ciò che osavo chiedere.

Vidi Stefan guardarmi quasi incredulo, e avvicinarsi sorridendo. “Ah, potreste farvi del male” respirò affannosamente “A mio fratello piace il gioco duro” continuò.

Così quel giovane uomo era suo fratello. Mi fissava anch'egli incantato, e manteneva un sorriso malizioso sul viso. Feci una breve risata, sorridendo. “Chissà perché credo che voi giochiate ancora più duro” non fece in tempo a rispondere che presi quella palla tra le mani e cominciai a correre, ridendo.

Entrambi mi fissarono a bocca aperta, mentre ridevo e correvo come se volessi farmi notare.

Perché te ne stai qui impalato, quella ragazza vuole essere inseguita!” esclamò il fratello a Stefan, indicandomi. “Se non vai tu, vado io!” disse cominciando a correre verso di me, lasciando Stefan titubante per qualche secondo, che subito dopo inseguì il fratello.

Arrivarono di fianco a me sfiniti, entrambi esausti per la lunga corsa. Io ero immobile e li guardavo soddisfatta. Infine Stefan si avvicinò a me, “Questo è...” non finì di dire la frase, che l'altro avanzò inchinandosi, togliendosi il cappello come gesto formale.

Damon Salvatore, fratello maggiore di Stefan, nonché il più intelligente” disse con un sorriso che solo lui riusciva a fare. Lo guardai e istintivamente mi leccai i denti superiori senza farmi accorgere. “Piacere mio Damon” mi inchinai anch'io, senza distogliere lo sguardo da lui. Stefan intanto guardava la scena con un'espressione un po' seccata, ma continuava a sorridere guardandomi, senza distogliere lo sguardo.

   
 
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