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Autore: _Jo    31/12/2010    5 recensioni
E se Chuck Bass e Draco Malfoy si incontrassero per caso dopo un litigia con le rispettive fidanzate? E se iniziassero a conoscersi? E se le fidanzate poi decidessero di fargli una bella lavata di capo?
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stavo seduto al bancone di un locale babbano da più di mezz’ora, fissavo il vuoto sorseggiando una bevanda di cui non avevo capito il nome, forse Vokka o Vodda.
Era buona, forte, con un retrogusto amarognolo, ma quello che importava di più era che ti sgombrava la mente dai pensieri, ti esonerava dal pensare per un po’.
Si, per un po’ perché dopo un po’ ti abituavi e i pensieri ritornano come fulmini nella tua testa, soprattutto per me che reggevo bene l’alcool.
Uno scampanellio alle mie spalle mi fece capire che qualcuno era entrato nel locale ma non me ne curai, non avevo voglia di parlare, tanto meno che con dei babbani.
Qualcuno si accomodò sulla sedia vuota alla mia sinista ma, ancora una volta, non me ne curai ero troppo impegnato a guardare l’anellino d’oro al mio anulare sinistro.
Belli i primi tempi di matrimonio, tutto andava per il verso giusto, non c’erano rumori di grida ma solo di un letto che cigolava e del piacere di due persone che si amano.
Amano. Perché io nonostante tutte le liti, nonostante le difficoltà nel farci accettare dagli altri, nonostante la sua testardaggine e il mio orgoglio amavo ancora mia moglie.
-Mmm fammi pensare… Vodka, espressione da cane bastonato, fede al dito. Amico non me lo dire, sei qui per dimenticare una donna.- disse una voce divertita facendomi ridestare dai miei pensieri. Era il tizio che si era seduto accanto a me prima, aveva capelli scuri e lisci e penetranti occhi scuri. Avrà avuto una ventina d’anni come me; ma nonostante la voce suonasse divertita anche lui aveva… come aveva detto prima? Ah si, l’espressione da cane bastonato.
-Non mi sembra che tu sta messo meglio.- replicai ghignando.
-Touche.- disse ricambiando il mio ghigno. –Piacere Chuck Bass.- aggiunse porgendomi la mano.
Osservai scetticamente prima la mano e poi Chuck, non so perché ma mi ispirava simpatia, forse perché mi ricordava me: forse per l’atteggiamento strafottente o per il ghigno oppure perché in questo locale sembrava l’unico babbano degno di essere preso in considerazione.
Oh al diavolo, non mi conosceva nessuno e quindi nessuno poteva dire che il grande Draco Lucius Malfoy non solo era andato a bere in un locale babbano ma aveva anche parlato con dei babbani.
Gli strinsi forte la mano.
-Piacere, Draco Malfoy.-
-Bene, ora che le presentazioni sono state fatte… Jhon altri due!- gridò al barista dietro al bancone indicando il mio bicchiere di Vodka.
-Allora, tu perché sei qui? Donne?- chiesi. Anche se mi costava ammetterlo ero curioso. Santo Salazar il mondo sta cadendo in rovina! Da quando Draco Malfoy era curioso della vita di un babbano? Oh, certo, da quando avevo sposato quella pazza isterica della Granger. Eppure il buon vecchio Zabini mi aveva avvertito.
“Draco quella donna ti rovinerà, non mi stupirei se tra qualche anno ti vedessimo in giro a cercare di liberare gli elfi domestici.”
E io che avevo fatto? Avevo riso dicendo che una Mezzosangue non avrebbe mai potuto cambiare un Malfoy. Stupido! Stupido! Stupido!
-Indovinato, donne. O meglio donna perché è solo una la mia rovina. Si chiama Blair, è bellissima, sexy, eccitante, intelligente, sensuale, elegante, ma è una vera tigre: quando scopre gli artigli è difficile farglieli ritirare senza avere almeno un graffio.- chissà perché mi ricordava qualcuno…
-Chuck, abbiamo lo stesso problema.- dissi in tono grave girandomi verso di lui. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo e poi scoppiammo a ridere come amici di vecchia data che si ritrovano dopo tanto tempo.
-Dai, dimmi tu qualcosa su tua moglie.- disse smettendo di ridere.
-Bhè lei è la classica secchiona, testarda, orgogliosa,dannatamente sexy, eccitante, e con due migliori amici che sembrano le guardie del corpo.- dissi con una smorfia, San Potter e Lenticchia pur di proteggere la sua virtù (che tra l’altro aveva perso da un pezzo) avevano comprato due biglietti con destinazioni Hawaii, casualmente dove volevamo andare io e Hermione in viaggio di nozze.
-Uhh avere i migliori amici come guardie del corpo è brutto.-
-Lo so, soprattutto se uno guarda il suo corpo come se volesse mangiarla.- quasi ringhiai queste parole.
-Ex?- chiese, mio malgrado annuii. –Ti capisco, pensa che Blair si sarebbe dovuta sposare con il mio migliore amico.- disse facendo una smorfia d’irritazione.
-Io non so che avrei fatto a Lenticchia se fosse il promesso sposo di Hermione.-
-Lenticchia?- chiese alzando un sopracciglio.
-Si, è il soprannome che do al suo ex, diciamo che non ci vogliamo bene.-
-Ahahahahah sei strano amico, ma sei simpatico.-
-Gra… grazie? Anche tu.-
Un altro scampanellio, segno che qualcuno era entrato nel locale. Non feci in tempo a posare il bicchiere e girarmi che qualcuno mi aveva tirato da un orecchio. Stavo per Avadakedavrizzate colui che si permetteva di fare questo a me quando vidi la faccia rossa e arrabbiata della mia quasi ex moglie, quasi ex moglie perché nessuno resiste ad un’Hermione Jane Granger furiosa.
-A… amore… che ci fai qui?- chiesi cercando di restare calmo.
-COSA… - gridò ma accortasi che tutti la stavano guardando abbassò il tono. –Cosa ci faccio qui! Bhè, vediamo un po’… Sei sparito durante un nostro litigio perché sai che avevo ragione io! E tu hai pure il coraggio di chiedermi che ci faccio qui?!- effettivamente non aveva tutti i torti, ero “scappato” è vero, ma non solo perché aveva ragione lei ma perché quando la mia dolce e cara mogliettina ha ragione e tu affermi il contrario, le viene voglia di lanciarti qualunque oggetto a portata di mano. Non potevo rischiare di rovinare il mio bel faccino.
-Amore ma io non sono scappato, sono solo… ecco sono solo… sono solo venuto a bere un bicchiere di Vokka, si.- dissi felice di aver trovato una buona scusa.
-Vodka Draco, si dice Vodka.- eccola la, la So-tutto-io.
-Sisi, quello che è.- dissi cercando di girare la testa verso Chuck con l’intenzione di chiedergli un po’ d’aiuto. Peccato che lui stesse sghignazzando e stesse cercando di nasconderlo cercando di bere.
-Ora, io vado a casa e quando torni non scomodarti di venire in camera da letto, il divano va benissimo.- disse lasciandomi l’orecchio e girandosi.
-Hermione tesoro aspetta, lo sai che ti amo e che non ti farei mai arrabbiare di proposito.- dissi prendendole la mano e girandola verso di me.
-Non mi sembra che tu me lo stia dimostrando.- disse con gli occhi un po’ lucidi. Questa era mia moglie, quella che un attimo prima sembrava potesse sconfiggere il mondo e un attimo dopo era fragile e indifesa.
-Amore mi disp…- non finii la frase perché una strana musica iniziò a suonare dalla tasca di Chuck.
-No, non fate caso a me, continua…- lasciò la frase in sospeso e iniziò a sbiancare. Aveva estratto un oggettino strano dalla tasca e ora lo guardava come se fosse Voldemort. Cliccò lentamente un tasto e il rumore finì, poi si avvicinò l’oggetto all’orecchio e disse.
-Pronto, Blair amore.- da quel coso si sentivano urla, probabilmente non era un buon segno.
-No amore lasciami spiegare, arrivo subito tu non ti muovere da lì.- altre urla.
-No dai, lo sai che non ti tradirei mai, io amo solo te.- ancora urla.
-Sai che a Gossip Girl piace mettere zizzania.- ora non gridava più ma il tono di voce era ancora alto.
-Arrivo, possiamo fare pace come sappiamo noi.- disse lui con voce maliziosa. Intanto stava prendendo un foglietto e una penna, la Granger mi aveva spiegato che i babbani usavano quello per scrivere.
-Tieni Draco, questo è il mio numero, arrivederci moglie di Draco. E’ un amico che ho conosciuto al bar, è simpatico. Si Blair è solo un amico maschio e pure sposato.- disse passandomi il foglietto e battendomi una pacca sulla spalla a mò di saluto. Lanciò un paio di monete sul bancone e uscì di fretta, non prima di gridarmi.
-Offro io e chiamami!-
Ancora un po’ sconvolto per quello strano tizio, presi per mano mia moglie e le dissi.
-Vieni tesoro, continuiamo il nostro discorso a casa, e magari poi ne iniziamo un altro più piacevole.- dissi dandole un bacio sul collo. Hermione rabbrividì.
-Ho detto che dormi sul divano.- disse con voce flebile, sapevo che avrebbe ceduto, nessuno può resistere al fascino di un Malfoy.
Mentre stringevo mia moglie per Smaterializzarci a casa nostra, mi ritrovai a pensare a quel ragazzo del bar, sembrava così sicuro di sé, strafottente, uno che non si lasciava mettere i piedi in testa.
Ma era bastata una telefonata della sua ragazza per farlo diventare un cagnolino al guinzaglio.
E poi sono le donne che non ci capiscono e siamo noi la loro rovina, ma non è così, è il contrario.
Perché le donne sono la rovina degli uomini.


Jò’s Space:

Salve bella gente! Buon Natale, in ritardo e Buon Anno Nuovo, in anticipo.
Questa storia è dedicata a Enchanted.Dream, ti voglio bene tesoro!
Non ho idea di come è nata questa, si può chiamare storia? Forse in un momento di follia, o forse il troppo mangiare mi ha dato alla testa. Non lo so, ma l’ho postata lo stesso. Ora se vi va potete lasciare un piccolo commento per dirmi se vi fa schifo, se non l’avete neanche finita di leggere tanto è brutta o se è decente quindi… A voi “l’onore” di giudicare.
Auguroni ancora, Jò.
   
 
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