Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: Alex Simon    01/01/2011    2 recensioni
[Autrice:_Titti_(ho solo cambiato il Nik)] Allora, questa nuova Fic parla di un'agenzia di spionaggio che al suo interno purtroppo ha diversi traditori che si sono uniti al nemico... in particolar modo ce n'è uno che dovrà essere scovato da Edward (spia perfetta) e Alphonse (spia per scelta). Come andrà a finire...? Chi è il misterioso traditore che controlla il tutto?
{Buona Lettura} Per la vostra gioia... RoyxEd!
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ogni giorno qui è maledettamente identico al precedente, i cambiamenti sembrano severamente vietati come i contatti umani perchè qui siamo nell'istituto per la formazione delle spie: Dove neonati strappati alle amorevoli braccia dei genitori e dalla culla ancora calda, sono ritenuti avvantaggiati per questo sporco lavoro, in quanto possessori del cosìdetto "Gene della spia".
E' un posto sconosciuto agli occhi del mondo per la sua crudeltà... perchè qui ogni giorno vengono falciate vite su vite nella più totale indifferenza, vengono selezionati e messi alla prova bambini innocenti ed inconsapevoli senza alcuna colpa.
In questo ambiente è cresciuta la spia perfetta che conosciamo, e si può anche dire che è proprio in questo spregevole posto che il suo destino è stato scritto.
Edward non è semplicemente la spia perfetta... ma è l'unico del suo anno che è sopravvissuto all'istituto di formazione.
...
Anche i corridoi di quell'ala spaventosa sono tetri e senza uno spiraglio di luce, nessuna finestra o minima apertura... l'oscurità invade ogni passante opprimendo anche la sua mente.
L'unico raggio di sole al momento è la chioma bionda di un ragazzetto, che cammina con cautela per raggiungere la propria stanza.
Bisogna stare attenti, ogni minuto ed ogni ora costituiscono una prova... alla quale o sopravvivi o vieni dimenticato e lasciato indietro come tutti quelli prima di te.
Passo dopo passo sta per arrivare a destinazione ma non per questo si rilassa o smette di guardarsi intorno discretamente con i grandi occhi dorati, spaventati e teneri come quelli di un ragazzetto della sua età... ma diversi, sono gli occhi di qualcuno che deve lottare per sopravvivere, gli occhi dell'assassino che non vorrebbe essere.
Ma cosa può farci dopotutto? Non può cambiare le cose e anche se uccidere sembra sbagliato è quello che gli hanno insegnato e quello che deve fare... perchè è una spia e perchè vuole vivere non cadere indietro ed essere dimenticato.
...
Le campane suonano e non è un buon segno, visto che sta ad indicare la morte di un'altro... suonano come non hanno mai suonato prima, non è uno ma sono più ragazzi...
Il gracchiare dei corvi poi è ancora più inquietante, siamo nel periodo invernale e gli alberi ormai spogli e terrificanti vengono ricoperti dalla neve.
A Edward piace la neve, perchè è candida e fresca... è buona.
I viali sono rocciosi, gli alberi cattivi e scheletrici, i cespugli pungenti... ma la neve no, lei resta sempre candida e bella anche quando si posa su di loro cercando di coprire i difetti che li caratterizzano.
Tutto sembra più bello coperto da tutti quei piccoli fiocchetti bianchi, ma non lui... no Edward anche se ne viene coperto non sembra più bello... perchè ciò che non va bene sta dentro.
I suoi occhi dorati e i suoi capelli biondi sono belli ma ingannano gli altri, perchè si tratta dell'aspetto fisico.
Se solo qualcuno riuscisse a vedere cos'ha dentro ne rimarrebbe disgustato: Uccidere o venire ucciso e seppellito in una buca fangosa non riconosciuta, questo fa Edward uccide per vivere nella speranza di vedere un giorno un futuro più bello... come la neve che è bella veramente, non finge di esserlo.
...
Così ogni mattina mentre cammina verso il campo di addestramento, pistola e armi a portata di mano, si ferma almeno cinque minuti per farsi coprire dalla candida neve che scende dal cielo come un angelo... che non gli darà la sua benedizione, non ad un'assassino.
Anche se piange e si pente davvero di quello che è costretto a fare, nessuno sarà buono con lui, nessuno gli farà una carezza per consolare il suo animo macchiato perchè anche quelle lacrime sono ardenti come il fuoco dell'inferno e sciolgono la neve candida sulla guancia.
Come se non avesse il diritto di essere felice e trovare la benedizione di una cosa bella nella sua vita torturata da spinosi omicidi, dal sangue innocente di cui si macchia le mani giorno per giorno, e anche se prova a lavarlo con il sapone non basta... resta nell'animo e nella coscienza ormai martoriata, ormai sfinita.
...
Ma non può arrendersi e crollare proprio ora sotto i sensi di colpa che lo torturano, altrimenti farebbe la fine di tutti gli altri suoi compagni: uccisi o puniti per essersi ribellati e non aver rispettato gli ordini.
Non vuole sopportare quella morte orribile: Li chiudono in un'arena coperta da una gigantesca gabbia metallica e poi i tiratori scelti devono sparare senza esitazione... ed è sicuro che li prenderanno, almeno una ventina di proiettili tutti insieme conficcati nella carne di quei poveri ragazzi trattati come bambole di plastica indifese.
E il resto delle spie scelte deve stare fuori dall'arena sugli spalti e assistere alla punizione, così che non passi per la testa di nessuno la ribellione.
...
E lui resta lì seduto senza la forza di alzarsi e gridare, di fermare quello scempio, solo le lacrime hanno il coraggio di scendere per conto proprio rigandogli le guancie, la gola e l'uniforme.
...
6 anni dopo.

Inginocchiato sulla terra sporca guarda il suo ultimo compagno, il numero 5: Un ragazzo più giovane di lui di un anno scarso, dai capelli biondi come il sole e gli occhi azzurri.
Condannato alla punizione per essersi ribellato ad un preciso ordine: Uccidere un compagno, o meglio un amico prezioso.
-Perchè...?-
Sussurra con le lacrime che lottano per uscire dai suoi occhi dorati ormai vuoti per tutti gli anni trascorsi in quell'istituto disumano.
-E' meglio così... non potevo ucciderlo e tu lo sai benissimo-
Meglio la morte che uccidere un amico anche se adesso...
-Ma ora sarà compito mio uccidere te!-
A questo punto le lacrime scendono senza alcun controllo, tanto che sarebbe tentato di rifiutare a sua volta l'ordine ed essere ucciso.
-Fallo, e non tirarti indietro! Continua a vivere per tutti noi e diventa una delle migliori spie che questo paese abbia mai avuto il coraggio di vantare...!-
...
Il giorno successivo entra per l'ultima volta in quell'arena mostruosa, ma come tiratore scelto il cui compito è togliere la vita ad un suo amico e fedele compagno.
Ma c'è qualcosa di strano: l'arena è piena di novellini, non c'è l'ombra di spie scelte più vecchie nè tanto meno dei tiratori scelti che dovrebbero accompagnarlo.
-Che sta succedendo?-
Istintivamente fa un passo indietro spaventato dalla realtà che si trova davanti, possibile che sia rimasto soltanto lui?!
-Ora numero 7 e non sbagliare...-
Sente la voce del capo alle sue spalle, così si volta non nascondendo la sua rabbia.
-Perchè ci sono solo io? Dove sono tutti gli altri tiratori scelti? E perchè lo spalto assegnato alla mia classe è vuoto...?-
-Perchè erano dei deboli! Ci sei solo tu e sarai l'unico a sparare...-
Si avvicina posando le grandi mani sulle spalle del biondino, con un sorriso che non gli aveva mai visto, come felice -Tu, l'unica Spia Perfetta!-
...

Roy sospira sconsolato finendo il racconto che ha visibilmente scosso il minore, che a fatica riesce a parlare.
-Così Edward rispettò la promessa fatta al suo amico, lo uccise con un solo colpo che gli trapassò il cranio, morì sul colpo-
Alphonse boccheggia cercando di formulare almeno una frase, una supposizione.
-Uno solo e morì sul colpo... immagino abbia voluto rendere il tutto meno doloroso possibile-
Lo immagina impugnare l'arma e calarsi il passa montagna con il simbolo dell'istituto sul viso, uccidere il suo amico ed affermarsi come spia perfetta... come da promessa.
-Esatto... ora però ti spiego perchè Edward si comporta in questo modo con te e cerca di ascoltare attentamente-
...

Era una notte fredda quando Alphonse si presentò davanti al capo dell'agenzia che insieme ad un gruppo di volanti della polizia circondava un'individuo, per la precisione un terrorista che minacciava di farsi esplodere in nome del suo dio e in quello in cui credeva.
-Oh sei qui Elric!-
Lo accolse con un sorriso solare, non adatto alla situazione in cui si trovavano ma a lui sembrava non importare.
-Salve signore...-
Salutò con rispetto porgendogli la mano.
Alphonse però non sospettava nemmeno di essere osservato da due occhi dorati, dall'alto di un'edificio: Gli occhi di Edward che subito lo aveva riconosciuto come glie lo aveva descritto il capo.
-Che idiota...- Sibilò caricando l'arma e aggiustando il mirino, pronto per fare il suo dovere -Lui una famiglia ce l'ha... conduce una vita normale, allora perchè la sta buttando al vento così?!-
Puntò il bersaglio come aveva fatto innumerevoli volte prima di allora e sparò: Un solo colpo che trapassò la testa di quel terrorista con estrema precisione.
-Le sue mani, sono così candide e innocenti... perchè vuole macchiarle per qualcosa di così inutile?! Conoscere me, tsk che idiozia-
Si alzò e con la fune nera in dotazione con la divisa scese senza farsi notare da nessuno dall'edificio incamminandosi verso i due che ancora parlavano.
-Un'assassino... un criminale...- Pensava ma poi un idea lo fulminò e decise che suo fratello non avrebbe avuto il suo stesso destino, perchè lui lo costringerà ad arrendersi ed andare via.
-Edward eccoti qua!-
Si voltarono verso di lui e intanto si tolse il passamontagna per mostrare il suo volto al ragazzino, i cui occhi già lo esaminavano in ogni dettaglio.
-Piacere io sono...-
Tentò in vano di presentarsi, cosa che agli occhi di Edward sembrò molto dolce ma il suo obbiettivo era cacciarlo da quel mondo per metterlo in salvo... percui...
-Alphonse Elric, maggiorenne, spia per scelta... matricola facilmente rimpiazzabile, lo so-
Ghiacciato in un colpo solo!
-M-Ma...-
Balbettò incredulo, cercando di aggiungere che era anche suo fratello... non solo una matricola debole e inesperta.
-Abbiamo un legame di sangue? Si so anche questo... vedi di non morire d'accordo? Ti saluto!-
E ancora una volta lo ghiaccia facendolo rimanere di stucco, e lui che pensava che sarebbe andato tutto bene e che il loro rapporto sarebbe stato splendido!
...

-Vuoi dire che è così antipatico con me per questo?!-
Adesso che ha saputo la verità non può non arrabbiarsi ed eruttare come un vulcano!
-Si, vuole che tu ti arrenda-
Roy invece sorride tutto tranquillo, divertito poi dal loro primo incontro.
-Mai!-
Si riufita categoricamente, anche conoscendo le volontà di suo fratello, non gli importa anzi lo affronterà in un discorso faccia a faccia.
-Sei libero di fare quello che vuoi, per adesso però... ti racconto qualcos'altro? Per esempio, il più grande nemico di Ed è il latte- Conta ciò che dice sulle dita -Non fare commenti sulla sua altezza se non vuoi finire male... e vediamo...-
-Raccontami come vi siete conosciuti!-
La domanda lo stupisce un po', ma è sempre un bellissimo ricordo e raccontarlo non gli crea nessun disturbo.
-D'accordo!-

[Angolino Autrice]
Eccovi parte del passato del nostro Ed... ç-ç spero di non avrevi rattristati molto u.u ma con la scena del primo incontro tra i due spero di aver rimediato XD Cioè io mi sono proprio immaginata Al congelato come un iceberg ahahahaha XD povero picciulo ci è rimasto proprio male per non dire un'altra cosa!!
hihihihi, e nel prossimo :3 tante romanticherie... il primo incontro tra Ed e Roy!!! XD
Posso anticiparvi che si vedrà una bella parte del carattere di Roy ùwù la parte di donnaiolo XD e quella di don giovanni XD
See You Later!!!!!

E Buon 2011 a Tutti!!!!!!!!!!!!!! :D
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Alex Simon