Eccomi gente, da brava scrittrice quale sono (ma quando mai?), pronta alla pubblicazione festiva. Sì, è la scusa per tormentarvi, se ve lo state chiedendo u.u
L’idea è partita mentre pensavo che il 2010 se ne sta andando a farsi benedire e immaginavo come festeggerebbe la ciurma dei Mugiwara il Capodanno. Perché anche se zio Oda non ci ha mai dato la soddisfazione di vederli con in mano champagne e fuochi di artificio, noi sappiamo che loro il Capodanno l’hanno festeggiato u.u. O meglio, io sono la pazza che pensa che tutti lo sappiano ^^.
Dedicata a tutti quelli che hanno passato un anno bellissimo, a quelli che invece no e hanno tutta la voglia di rifarsi con il 2011, e sì, dai, anche a chi non leggerà mai questa storia! xD
Quindi bando alle ciance e … BUON ANNO, gentaglia! :D

La Sunny veleggiava tranquilla nella quiete notturna. Le acque del Grande Blu avevano deciso di stare buone quella sera, quasi che fosse quello il loro regalo ai pirati che le solcavano temerari. La brezza gelida del 31 Dicembre riempiva l’aria, ma ai nove abitanti della nave questo non interessava. Nessuna nuvola macchiava il blu scuro del cielo, e le stelle brillavano nitide come poche volte erano state, da quando i ragazzi avevano cominciato la loro avventura in quell’oceano sconfinato.
Nella cabina della cucina i ragazzi erano seduti, sorridenti, a tavola. Avevano appena finito di mangiare le pietanze cucinate per l’occasione da Sanji. Pareva fossero anche più buone del solito, fatto che contribuì a rendere i pirati ancora più felici e sorridenti. Perfino Zoro, poggiato allo schienale della sedia su cui era seduto, con le braccia conserte e gli occhi chiusi, aveva dipinto sul volto un accenno di sorriso. Rufy come al solito rideva, probabilmente a causa di qualche battuta di Usopp, che faceva altrettanto. Brook, con il suo amato violino tra le mani, suonava una musica allegra e frizzante, adatta ad accompagnare la vivacità di quella serata. Franky chiacchierava del più e del meno con Robin, la quale ogni tanto lanciava sguardi al resto della ciurma, sorridendo contenta alla vista dei loro volti felici. Sanji era intento a ritirare i piatti, per posizionarli nel lavandino e lavarli più tardi. Questo però non gli impedì di fare gli occhi dolci a Nami, chiedendole se le serviva qualcosa; la ragazza lo liquidò alla svelta, sorridendo, per poi tornare a chiacchierare con Chopper. Il biondo posò i piatti nel lavello, per poi aprire il rubinetto e far scorrere un po’ d’acqua. Lo richiuse subito, pulendosi le mani su uno strofinaccio e girandosi poi verso i propri compagni.
Distrattamente, mentre li osservava, prese una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca e l’accese. Sbuffò una prima boccata di fumo, per poi inspirare profondamente, chiudendo lentamente gli occhi e lasciandosi assuefare dal sapore acre del tabacco. Si ritrovò a pensare alle loro avventure passate, ricordando i vari momenti che avevano condiviso da quando aveva lasciato il Baratie alla ricerca dell’All Blue. In compagnia di quei ragazzi era sicuro di riuscire a realizzare il suo sogno, ne aveva quasi la totale certezza senza un motivo ben preciso. Sorrise a quel pensiero, prima di soffiare via il fumo precedentemente inspirato. Riaprì gli occhi per tornare a guardare i suoi compagni, ma sorprese un altro sguardo a fissarlo. Ghignò leggermente distogliendo lo sguardo, compiaciuto. Zoro lo stava guardando e non faceva niente per nasconderlo. Tornò a guardare quel Marimo negli occhi, sfidandolo a non sfuggire ai suoi occhi. Zoro sbuffò di fronte alla sfrontatezza del cuoco, ma accettò la sfida, così restarono a guardarsi per diversi minuti, finchè Nami li costrinse a distogliere lo sguardo, attirando la loro attenzione.
- Ragazzi, andiamo fuori per il conto alla rovescia! - esclamò entusiasta, indossando il cappotto pesante.
- Sì!! - fu la risposta esaltata di Rufy, che si alzò fiondandosi sul ponte, incurante dell’aria gelida che riempiva la notte e che investì i suoi compagni quando aprì la porta.
Tutti, dopo essersi adeguatamente coperti, seguirono il capitano all’esterno. Franky si prese la briga di agguantare la bottiglia di spumante che Sanji aveva scelto personalmente proprio per l’occasione.
- Usopp, tu prendi i bicchieri. E cerca di non romperli … - ordinò Nami, condendo l’ultima frase con un bello sguardo minaccioso, facendo intuire al povero Usopp che se quell’eventualità si fosse avverata, ne avrebbe pagato le atroci conseguenze.
Il ragazzo annuì, intimorito, e corse a eseguire l’ordine. Prese un vassoio e vi poggiò sopra nove bicchieri da spumante per poi seguire i suoi compagni all‘esterno, stando attento a non farli cadere. Per ultimi uscirono lo spadaccino e il cuoco.
- Piaciuta la cena? - chiese quest’ultimo, più per sfidare il compagno che per interesse personale.
- Sì - si limitò a rispondere Zoro, fissandolo negli occhi.
Il biondo alzò un sopracciglio, espirando il fumo, a quella risposta. Si era aspettato che l’altro proferisse di disprezzare la sua cucina, come faceva normalmente, invece Zoro l’aveva sorpreso. Non lo diede a vedere comunque, non poteva dargli la soddisfazione di averlo spiazzato.
- Cos’è, l’aria di festa ti ha fatto apprezzare, per una volta, testa verde? - chiese, sempre con un sopracciglio alzato.
- Non chiamarmi in quel modo - disse solamente Zoro, assottigliando gli occhi e ignorando totalmente la domanda.
Sanji a quella risposta ghignò. Ecco, quello era il suo Marimo e tale doveva restare. Si sa: Marimi a Capodanno, Marimi tutto l’anno!
Usciti all’aperto stettero in disparte a guardare gli altri che ridevano e scherzavano. Rufy aveva preso due bastoncini e li aveva posizionati sulla sua faccia in maniera tale da creare una smorfia davvero esilarante. Difatti Chopper e Usopp si stavano sbellicando dalle risate, tenendosi la pancia. Usopp stava persino piangendo dal ridere!
Sanji ridacchiò al vederli così, mentre Zoro si poggiava con la schiena al muro, sorridendo leggermente.
Nami era intervenuta tirando un poderoso pugno sulla testa di Rufy e gridandogli di non fare il cretino, per una volta. Questo contribuì a rendere la scena ancora più esilarante, tanto che anche Franky e Robin si unirono agli altri, ridendo di gusto. Brook continuava a suonare imperterrito, ridendo anche lui. Come facesse a ridere e tenere meravigliosamente il tempo era un vero mistero!
- Ehi, è arrivato il momento. - fece notare Sanji, dopo aver controllato l’orario. Sorrise ai compagni, senza però muoversi di un centimetro.
- Ha ragione Sanji, avanti, chi stappa? - chiese Usopp calmandosi e tenendo sempre i bicchieri.
- Io! - fece Rufy, avvicinandosi alla bottiglia, ma fu fermato da una mano di Robin sbucata chissà dove.
- Ehm, non penso sia una buona idea. - fece la donna, sorridendo in direzione del capitano, che mise per un attimo il broncio.
- Ci penso io. - disse Franky, prendendo la bottiglia con entrambe le mani e preparandosi.
- Allora iniziamo il conto alla rovescia! - urlò allora il capitano, tornando contento e sorridendo a trentadue denti.
- Dieci! - esclamarono all’unisono, mentre Sanji espirava un’altra boccata di fumo, guardando il cielo scuro e puntellato di stelle.
- Nove! - continuarono. Zoro fissò il suo sguardo sul cuoco, mentre contava anche lui, solo a voce più bassa.
- Sette! -
Sanji tornò con lo sguardo sui suoi compagni, pensando a quante ne avevano passate e a quante ne avrebbero ancora dovute passare.
- Sei! -
Zoro guardò la katana di Kuina, ora sua, che gli ricordava la promessa che le aveva fatto e che era disposto a mantenere a costo della sua vita.
- Cinque! -
Lo sguardo del cuoco passò in rassegna il volto di tutti i suoi compagni tranne uno, che si trovava qualche passo dietro di lui. Prese un’altra boccata di fumo.
- Quattro! -
Zoro tornò a guardare davanti a sé, trovando la schiena di Sanji a interrompere il suo sguardo, diretto ai compagni.
- Tre! -
La voce eccitata dei compagni fece sorridere maggiormente il cuoco, che sentì un paio di occhi puntati sulla sua schiena, gli unici che non aveva ancora incontrato durante quel conto alla rovescia.
- Due! -
Zoro rimase immobile, a fissare il compagno, squadrandolo completamente, dai piedi fino alla nuca. Un sorriso tenero sfuggì alle sue labbra, prima che lui potesse trattenerlo.
- Uno! -
Sanji soffiò fuori il fumo, pensando che quella sarebbe stata l’ultima sigaretta dell’anno. Sentendo sempre quello sguardo su di sé, decise a voltarsi, ritrovandosi a fissare negli occhi Zoro che … sorrideva! Sgranò leggermente gli occhi a quella visione. Zoro non sorrideva MAI. Non in quel modo almeno. Un po‘ imbarazzato ricambiò il sorriso, senza distogliere lo sguardo dagli occhi scuri dell‘altro.
- ZERO! -
Le urla dei compagni giunsero ai due ovattate, distanti, come anche il rumore sordo che fece il tappo della bottiglia di spumante quando Franky lo fece scattare. Zoro e Sanji rimasero così, a guardarsi negli occhi a un passo di distanza. Uniti in quello sguardo, non si accorsero degli altri che stavano iniziando a versare lo spumante nei bicchieri.
- Ehi Sanji, Zoro, non venite a brindare? - Urlò Rufy, tutto sorridente e contento, agitando il suo bicchiere davanti agli occhi. Sanji al sentire l’urlo del suo capitano si riscosse e, leggermente imbarazzato, si avviò verso gli altri gettando i resti della sigaretta, ormai consumata, in mare.
Zoro al vederlo così vulnerabile ghignò, per poi staccarsi dal muro a cui era appoggiato e raggiungere i compagni al brindisi.
- Al nuovo anno! - esclamò Nami.
- Alla Sunny! - la seguì Franky.
- Alla ciurma! - urlò Chopper.
- Agli amici … - disse sorridente Robin. - Al capitano Usopp! - si aggiunse Usopp, alzando il bicchiere in alto.
- A Lovoon! - esclamò Brook.
- A Robin e Nami! - fece Sanji,in direzione delle ragazze.
- Al saké! - disse Zoro, alzando fiero il bicchiere e guadagnandosi qualche occhiata scettica.
- Ai nostri sogni!! - urlò Rufy con tutto il fiato che aveva in gola, per poi brindare insieme a tutti.
Il verde si andò ad accomodare al posto di prima, mentre Brook riprendeva a suonare e tutti continuavano a parlare. Mentre passava di fianco a Sanji, però, rallentò. Accertandosi di non essere visto si avvicinò con la bocca al suo orecchio, per poi sussurrare:
- Sei mio, cuoco. E se sei mio a Capodanno … -
Lasciò la frase a metà, di modo che fosse Sanji a indovinarne la fine, non toppo difficile da immaginare. Tornò al suo posto, mandando giù d’un fiato il liquido rimanente nel bicchiere e ghignando nell’osservare la reazione di Sanji, che aveva sgranato gli occhi ed era rimasto lì, impalato, ad immagazzinare il senso di quelle parole.
Dopo alcuni secondi passati a guardare il nulla, Sanji si riscosse. Tirò fuori dalla tasca un’altra sigaretta e l’accese, sorseggiando lo spumante tra una boccata e l’altra. Davvero quello spadaccino pensava che sarebbe stato così semplice? Ridacchiò divertito, per poi ghignare e andare a festeggiare con gli altri.

Non immagini cosa ti riserverà, Marimo,
quello che è l‘anno che verrà..

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Ok, finita la sclerata. Non potevo non metterci in mezzo Zoro e sanji, perché li amo alla follia come Renzo a Lucia. U.u
Grazie a chi leggerà, commenterà e a chi non si cagherà minimamente questa storia, grazie!
Io ho il terrore di non saper rendere IC i personaggi, quindi se li trovate OOC, anche se la storia è molto breve, per favore avvisatemi e metto l'avvertimento, visto che sono incapace di autovalutarmi su quest'aspetto ... xD
Quindi ancora auguri gente, e spero che sarà bellissimo per tutti L’anno che verrà.