Anime & Manga > Ranma
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Autore: Laila    13/12/2005    5 recensioni
Beh, che dire? Ranma è maggiorenne oramai, e si ritrova a far fronte ad un nuovo problema da risolvere...se volete saperne di più, non vi resta che leggere...questo è solo l'ennesimo tentativo dell'autrice su questa serie. Laila
Genere: Generale, Romantico, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- 3°cap. Resistance to Changes

Erba che solleticava sugli avambracci, boccate di polvere amara da respirare e ancora sassi che li graffiavano durante il loro serpeggiare.
Proseguirono supini facendo leva sui gomiti mentre l'afa della giornata li metteva maggiormente sotto pressione.
D'un tratto un grido disumano li raggiunse:
- Ah! Accidenti, mi si é spezzata un'unghia!
Una mano affrettata tappò la bocca a Konatsu.
- Vuoi farci scoprire? - Sussurrò gelido Ryu lanciandogli un'occhiataccia.- Che ti frega di un unghia! Femminuccia!
- Ma così non é più in paro con le altre e dovrò tagliarle tutte! - Frignò l'altro, piccato.
– Fermiamoci! Oramai li abbiamo uccisi quasi tutti!
- Okay, fermiamoci laggiù. - Propose Ranma indicando un punto imprecisato più avanti.
Qualche metro dopo, i tre si appostarono sotto delle fronde sempreverdi per godere di un po’ d’ombra.
Dai caschi a macchie olivastre scendevano rametti e foglie, oscurando il volto di Ryu, Ranma e Konatsu; i tre, pur riposandosi appiattiti contro i tronchi degli alberi, tenevano le armi sotto braccio.
Loro erano il gruppo blu, o almeno quelli che erano sopravvissuti.
Il boschetto nel retro della base era perfetto per essere adibito a campo di battaglia e quel giorno nessuno avrebbe fatto colazione prima che una squadra avesse vinto sulle altre, tali i crudeli ordini di Ken Carson.
- Kyaaaaa!
Sopra di loro, appollaiato su un albero, qualcuno si lasciò cadere, sparò ma perforò la terra: aveva puntato sull'uomo ma i riflessi pronti di Konatsu gli permisero di schivare rotolandosi di lato.
Un altro soldato arrivò alle spalle di Ryu puntandogli la canna dell'arma sulla schiena, spingendola contro le vertebre.
- Io non lo farei se fossi in te. - Detto questo Ranma sparò la freccetta soporifera alle spalle del nemico, proteggendo Ryu.
- Fuori uno!
Kumon si girò verso Saotome con un espressione contraddetta, un misto fra la gratitudine e il pensiero inespresso del tipo: ti spacco la faccia
– Se mi davi mezzo secondo ci pensavo io...
- Ehi quello laggiù ci sfugge! Seguiamolo! - Li distrasse Konatsu.
Il fuggitivo si diresse nel dormitorio e i tre ragazzi si divisero per cercarlo meglio.

Ranma prese la scala che portava al secondo piano, attraversò uno stretto corridoio ma non vi percepì alcuna presenza.
Si poggiò alla base di una lampada a muro a forma di ventaglio, per prender fiato, ma in un attimo la parete si girò su se stessa catapultandolo in una stanza interna.
Aveva perso l'arma in quel frangente e una volta riaperti gli occhi rimase inebetito.
Si trovava in uno spazio chiuso molto rosa... persino la carta da parati aveva motivi a cuori di varie dimensioni! L'unica eccezione era il copriletto di uno strano tono ultra-violetto, che semmai accentuava ancor più la bizzarria del luogo.
- Sei già qui Ken? Non t'aspettavo così presto!
Decisamente era la camera di Barbie, la quale stava in piedi davanti ad un armadio.
La donna si girò verso di lui: era a piedi nudi, coperta si fa per dire da un provocante baby doll bordeaux abbinato al rossetto.
- Oh che sorpresa! Ranma!
- Non l'ho fatto apposta, non sapevo... - Arrossì quello.
Barbie sorrise dolcemente. - Posso fare qualcosa per te?
Quella voce suadente gli fece eco nelle orecchie.
- Ecco... io... tolgo il... distur... bo.- Provò ad esternare Ranma, ma quella ormai l'aveva stretto in un abbraccio che aveva dell'ambiguo.
- Che fretta c'è? Fammi compagnia, vuoi? Sei un bel ragazzo tu.
Con una forza che stupì se stesso Ranma allontanò Barbara.
- Non mi interessa, io ho già una fidanzata.
- Ed è bella come me?
- Ehm.... è... è... carina! - riuscì a farfugliare con la notevole fatica che l'accompagnava da quando aveva messo piede là dentro.
Vedendo la smorfietta dispiaciuta di Barbie aggiunse, mentre quella gli accarezzava le cuciture della canotta nera:
- Grazie del pensiero, ma sei troppo... troppo...
Guardò in cielo in cerca di un suggerimento che non arrivò.
- Volevi dire vecchia forse? Spero di no...
Ranma non sapeva che dirle, in effetti era quello che intendeva ma non voleva offenderla.
Un guizzo mascellare, dovuto a quell'imbarazzante quanto nitido silenzio si impresse sul viso di Barbie. - Jimmyyyyyy! - Urlò quella pazza.
Dalle ante a battente dell'armadio dove prima era rivolta Barbie, uscì il sergente Jim, mezzo sbottonato e un po' in disordine, ad esempio la camicia mostrava segni di bacetti rossi.
Barbie si mise a tremare. - Questo ragazzo ha tentato di farmi violenza!
Jimmy lo guardò da cima a fondo offeso e dalla sua bocca si formò un palloncino di gomma che poi scoppiò adagiandosi sul naso e facendolo arrabbiare ancora di più.
Era un'abitudine per lui consumare big babol alla fragola, molti dei soldati dicevano che ciancicava anche nel sonno facendo bolle di gomma rosa, e poi si sa, a Barbie il rosa piaceva...
- Come hai osato fare questo ad una donna dolce e timida come Barbie? - la difese subito.
- Un momento io non le ho fatto niente. - tentò di spiegare Ranma, ma fu tutto inutile il sergente cominciò ad attaccarlo a suon di ganci.
Ranma sogghignò, in fondo un corpo a corpo con il sergente sarebbe stato divertente.

Non ci si poteva comprare la totale fiducia del prossimo, nemmeno per tutto l'oro del mondo, era per questo che Nabiki Tendo non aveva mai fatto affidamento su altri soci strozzini ed anche perché non avrebbe mai diviso i suoi guadagni con altri.
I suoi yen erano fortunati, amati, rispettati e mai sprecati.
In definitiva, lei preferiva il riciclaggio del denaro; parole come spesa o tasse, lei le imponeva soltanto, subendone solo l'adorabile fascino.
Dall'asilo aveva capito che ricattare poveracci non dava soddisfazione (anche se di tanto in tanto per non fare discriminazioni li spremeva lo stesso) come colpire i benestanti, ed in seguito, una volta conosciuto Kuno, sentì di aver trovato in lui un giacimento inesauribile.
Attualmente aveva allungato il suo giro d'affari sempre a Tokyo dove proseguiva gli studi universitari... ma tornare dai vecchi clienti delle superiori era sempre un piacere inebriante.
Si trovava proprio di fronte all'abitazione dei fratelli Kuno quando Sasuke aprì la porta.
- Il padroncino è in salotto che l'attende.-
Diceva sempre la solita formalità.
- Ciao anche a te... come mai è così buio? - Chiese la ragazza non appena mise piede sulla soglia.
Si fece guidare da Sasuke che le illuminava la strada grazie ad un candelabro a tre braccia, il ninja poi le spiegò passo dopo passo che la corrente era saltata per via della signorina Kodachi.
L'austerità di quella casa in penombra si trasformava in brividi sulla schiena ogni volta che superavano un quadro di qualche antenato o calpestavano un tappeto in vera pelle d'orso, per non parlare degli spigoli a cui Nabiki andò inavvertitamente incontro.
Finalmente quando riuscì a sedersi sulla poltrona di fronte a quella di Tatewaki si sentì sollevata.
Sasuke posò il candelabro sul poggia piedi intarsiato che divideva la ragazza dal signorino.
- Queste sono le foto che volevi, fanno 4500 yen.
- Non posso, non posso prenderle! - gli rispose un Kuno scosso dalla tristezza.
- Che c'è, non sono tutte? Vuoi per caso uno sconto? - chiese caustica Nabiki.
- No, non è per il numero o per i soldi, ma dove sono quelle della ragazza con il codino? -
Al riflesso delle candele che gettavano luci ed ombre mutevoli sul volto del suo acquirente, Nabiki si sentì per un attimo pietrificata, Kuno non era mai arrivato a tanto prima dall'ora!

  Continua...

Ryoga (immobilizzato alle caviglie ad una sedia più che altro perchè sennò si perde) legge:
Zio Rich: sei sempre il primo a lasciarmi un commy^^! per quanto riguarda Barbie, Ken e Jim, loro non sono proprio originali...se fai una ricerca nel web scoprirai che altro non sono che giocattoli per ragazze e sì, sono americani.
Elychan: l'aggionamento è settimanale, perciò c'è ogni martedì (salvo che l'autrice non dica altrimenti a fondo pagina)
Tiger, my beta:Konatsu è in stile? ^^good! Questo cap è leggermente più corto degli altri ma ci rifaremo!
Akachan:grazie per i complimenti, sei troppo buona^//^ Ken e Jim sono i prototipi dell'uomo bello e superficiale, lo noterai leggendo.
Fabychan:ciao! sono contenta che le presentazioni di Ryu e Konatsu, ti tornino utili.
Breed107:Che bello vederti! Benvenuta. Ryoga so che è un personaggio piaciuto ma qui c'é poco o niente. (che cattiva!nd.nota sussurrata da Ryoga) discorso inverso per Akane...ma meglio non dire troppo!
Il fatto é che questa fanfiction è stata ispirata da tre volumi in particolare: quello di Taro con la ragazza/dea dalle sei braccia, la Kalì.(da qui l'idea di mettereci personaggi poco in vista nel fumetto) questo è uno dei tre volumi, gli altri non li anticipo per ora.
T__Tpiango! è venuto il momento di salutarci per ora...ciauzzz
Laila

   
 
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