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Autore: PetitLondoner    01/01/2011    7 recensioni
Rose Weasley non riusciva proprio a concentrarsi, in quella lunga e calda giornata di fine Luglio, alle prese con i compiti estivi.
Il professore di Babbanologia gli aveva assegnato il tema : “ Descrivi il tuo eroe”.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose Weasley non riusciva proprio a concentrarsi, in quella lunga e calda giornata di fine Luglio, alle prese con i suoi compiti estivi.

Il professore di Babbanologia gli aveva assegnato il tema : “ Descrivi il tuo eroe”.

Rose ci aveva pensato a lungo, aveva pensato a tutto e tutti, ma c’era qualcosa che non le convinceva.

Ovviamente, aveva detto il professore, non prendete i vostri genitori : è scontato siano degli eroi per voi.

Rose sbuffò : gli sarebbe tanto piaciuto raccontare dei suoi mitici genitori, che insieme al loro migliore amico, avevano salvato il mondo magico. Purtroppo però doveva cercare qualcun altro.

Faceva tanto caldo, e fuori i suoi fratelli stavano giocando a Quidditch con papà e lo zio Harry.

Rose decise quindi di andare a prendere qualcosa da bere, e se avesse incontrato qualcuno della sua famiglia in giro, gli avrebbe chiesto un aiuto per il compito.

Il succo di zucca era decisamente il suo preferito, e proprio mentre ne stava sorseggiando un po’ dal bicchiere, arrivò in cucina il padre.

“Ehi, piccola, perché non sei fuori a giocare con noi? Ci manca giusto una Cacciatrice! “ disse Ron Weasley alla figlia, scoccandole affettuosamente un bacio sui capelli, mentre le rubava un po’ di succo di zucca.

“Ehi, papà è mio! “ brontolò Rose, mettendo il broncio, che subito sparì, appena si ricordò che aveva bisogno del padre per il tema di scuola.

“Ho bisogno di un tuo aiuto…” esordì la piccola.

“Dimmi tutto”

“Ecco…devo fare un tema per il professore di Babbanologia, devo parlare del mio eroe, ma non posso parlare di te e la mamma e quindi non so chi descrivere.. Tu hai un eroe, papi?”

Ron parve soppesare quelle parole, si sedette su una sedia vicina e guardò affettuosamente la figlia.

“Certo che ho un eroe, Rose…”

“E chi è?? Lo conosco?” chiese lei, con la curiosità di una bambina undicenne.

“No, Rose, no… Ma mi avrebbe molto fatto piacere se tu l’avessi conosciuto…” a queste parole, Rose giurò di aver visto passare un lampo di malinconia negli occhi del padre, meno accesi del solito.

“Tutto bene, papi? Sembri triste…”

“ Non ti preoccupare, piccola… Sai, a volte nella vita succedono delle cose molto brutte, che non decidiamo noi… A volte capita di perdere una partita a Scarabeo, altre ti viene rubato il tuo succo preferito, altre invece ti portano via persone speciali…” continuò Ron, abbassando gli occhi, come se stesse parlando più con se stesso che con la figlia.

“ A volte capita così, senza preavviso, senza una ragione valida.. Succede e basta, ma con esso va via anche un po’ del tuo cuore… Ciò di cui ti sto raccontando è successo molti anni fa, ma non passa notte senza che io ci pensi.. E’  stato così difficile, Rose…e lo è ancora oggi. “  finì il rosso, mentre gli occhi diventavano leggermente lucidi.

“Di chi stai parlando papi?” chiese Rose, triste al pensiero che suo papà possa stare male, lui che è sempre allegro e gioca sempre con lei.

Non fu il padre a rispondere sta volta, ma zio George, arrivato silenziosamente alle spalle dei due, anche lui con gli occhi leggermente luccicanti, ma con il suo solito sorriso, seppure vagamente malinconico.

“ Di una persona che se n’è andata dalle nostre vite molti anni fa, Rose.. Se n’è andata combattendo per noi, per la sua famiglia, per il suo mondo nel quale progettava di fare una famiglia, di avere del figli, di giocare a Quidditch in giardino nelle calde giornate estive. E’ morto valorosamente, senza mai dimenticare la causa per la quale combatteva, ma la cosa importante è che il suo sorriso non è mai sparito dal suo volto, è sempre stato con lui, fino all’ultimo istante. Noi lo ricordiamo ancora così, sorridente e con tanta voglia di vivere.”

Rose non aveva più bisogno di altre spiegazioni, aveva capito a chi si riferivano il padre e lo zio, anche se per loro fare il suo nome sarebbe stato forse troppo doloroso.

 

 

                                                           Rose Weasley, secondo anno

                                                     

                                      Tema : Zio Fred, il mio eroe.

 

  
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