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Autore: KuroArashi    13/12/2005    4 recensioni
Le vite di quattro ragazzi molto particolari si intrecciano all'ombra del conservatorio Saint Michael, teatro dello scontro decisivo fra le due fazioni più antiche del mondo...
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo, Malinconico, Mistero, Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Trillo del Diavolo

 

Prologue part 1-Like Mary Magdalene

 

Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza;
 in Eden, giardino di Dio,
tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici
e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi;
e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue
legature,
preparato nel giorno in cui fosti creato.
 Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
 Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
 Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.
 Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,
la tua saggezza si era corrotta
a causa del tuo splendore:
ti ho gettato a terra
e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
 Con la gravità dei tuoi delitti,
con la disonestà del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;
perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra
sotto gli occhi di quanti ti guardano.
Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto
sono rimasti attoniti per te,
sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre».

 

Ez 28, 12-19

 

 

I ragazzi in blazer blu entravano due a due nella cappella, prendendo posto nei banchi centrali.

L’organo spandeva nell’aria un’ouverture cupa e lenta, perfettamente intonata alle nubi cariche di pioggia che si addensano nel cielo.

Un venticello freddo e fastidioso si insinua sotto i cappotti degli ultimi docenti ritardatari.

Quando anche l’ultimo di questi si fu lasciato alle spalle le porte gemelle, queste vennero chiuse con un  tonfo solenne che rimbombò per tutto il locale.

Lys Eaucroix si sentì soffocare.

Con l’occhio della mente ripercorse tutto il tragitto che aveva fatto per arrivare lì.

Non davvero utile, ma, per lo meno, sempre meglio che sorbirsi il “God save the queen” di routine.

Rivide il sentiero ciottolato che portava dalla cappella fino al Saint Michael.

Il portone di quercia, le scale, i corridoi sempre pieni di spifferi freddi, ancora una scalinata di marmo consunta e…finalmente la sua camera.

Il suo letto con le lenzuola inamidate, che le facevano sembrare tavole di legno, impedendo quasi tutti i movimenti.

Si immaginò la sua scrivania, quasi invisibile sotto le montagne di fogli che non trovava mai il tempo di riordinare.

Ma cosa più importante di tutte: il suo violino, Nyke.

Aprì la custodia di velluto blu scuro, e prese in mano lo strumento.

Il legno chiaro liscio e lucido, che scorreva sotto le dita come brillante seta, la corda ‘e’, la più tesa di tutte, la sua preferita.

Le due effe, come voragini mistiche, come bocche spalancate ch-

-Mademoiselle Eaucroix!Lève pour l’amour de Dieu! (trad. Signorina Eaucroix !Alzati per l’amor di Dio!)-

Una voce alquanto spiacevole riportò la ragazza con i piedi per terra…o meglio, coi piedi sul pavimento marmoreo della cappella.

Madame Pasque la osservava con cipiglio sdegnoso, cincischiando con il lucido bastone nero che si portava perennemente appresso.

Obbediente, scattò in piedi, unendosi agli altri ragazzi che lo avevano già fatto tre versetti dell’Apocalisse prima.

L’insegnante le lanciò un’ultima occhiata, prima di riprendere a passare fra i banchi.

 

* * *

 

Laurell Source non aveva davvero nulla di ordinario.

Innanzitutto, portava in capelli d'ebano lunghi fin sotto il sedere, perennemente stretti in una treccia, i suoi occhi erano i più strani che si fossero mai visti: uno di un blu oltremare, l’altro di un oro ambrato quasi abbagliante, dalla pupilla verticale.

Ma c’era un’ultima cosa che lo distingueva dagli oltre ottocento ragazzi che frequentavano con lui il Saint Michael: stava per uccidere una persona.

Lys Eaucroix.

 

 

 

  
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