Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Feel Good Inc    01/01/2011    6 recensioni
{ III classificata nel contest “Spoon River Anthology” and “Non al denaro, non all’amore né al cielo” indetto da PurpleMally; vincitrice del premio stile }
Gli abitanti di Little Hangleton dicevano che la guerra l’aveva fatto diventare strano.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Frank Bryce
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Terza classificata nel contest Spoon River Anthology” and “Non al denaro, non all’amore né al cielo” indetto da PurpleMally
e vincitrice del premio stile

 

 

 

 

Little Hangleton ~

{ Dietro ogni scemo c’è un villaggio }

 

 

 

 

Gli abitanti di Little Hangleton dicevano che la guerra l’aveva fatto diventare strano. Solevano sedere insieme al pub dell’Impiccato e mugugnare a mezza voce sul suo conto, forti della coscienza che nessuno li avrebbe redarguiti, e che il vecchio non li avrebbe mai sentiti: perché il vecchio non usciva mai dalla tenuta. Qualcuno, certo, pensava non ci fosse nulla di male in questo, ma veniva subito messo a tacere. Il vecchio era strano; e su questo non si discuteva.

Il vecchio non ascoltava mai nessuno. Non doveva essere difficile per lui, poiché la guerra l’aveva lasciato quasi sordo.

Il vecchio camminava per conto suo. Non doveva dispiacergli allontanarsi dagli altri, perché la guerra l’aveva lasciato zoppo.

Il vecchio non si era mai curato di loro. Ma questo, nessuno si chiedeva se gli riuscisse facile o no.

 

 

{ e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te lo scemo che passa }

 

 

Gli abitanti di Little Hangleton smisero a poco a poco di pensarci. Quanto poteva essere interessante, alla lunga, continuare a pettegolare sul vecchio suonato? Le loro parole giravano sempre attorno allo stesso cespuglio, sfociavano in risa, insulti, esasperati scuotere di teste, ma non andavano più in là. Qualcuno, be’, continuava a preoccuparsi del perché il vecchio si tenesse lontano da tutti, ma presto non fu più ascoltato. Il vecchio era strano; e loro non potevano farci niente.

Lui li ignorava sempre e loro non si chiesero mai se davvero gli stesse bene così.

Poi morirono i Riddle.

 

 

{ e sì anche tu andresti a cercare le parole sicure per farti ascoltare }

 

 

Gli abitanti di Little Hangleton non ebbero dubbi che i Riddle fossero stati assassinati dal vecchio. Poco importava che, in città, il vecchio si proclamasse ostinatamente innocente; poco importava che la polizia addirittura gli credesse. Loro lo sapevano, che il vecchio non ci stava con la testa. Qualcuno, sì, tentava ancora di prendere le sue difese, ma non ottenne altro che gli stessi insulti in una dose appena minore. Perché il vecchio era strano; lo sapevano tutti ormai.

Continuava a curare la tenuta, anche se non era venuto più nessuno a chiedergli di farlo.

Continuava a urlare dietro ai ragazzini, anche se i ragazzini sarebbero tornati ancora il giorno dopo.

Continuava a non curarsi di loro, e loro continuavano a dargli dell’assassino.

Fino al giorno in cui non lo videro tornare.

 

 

{ qui sulla collina ora dormo malvolentieri eppure c’è luce ormai nei miei pensieri }

 

 

Gli abitanti di Little Hangleton avevano sempre saputo che il vecchio avrebbe fatto una brutta fine. Oh, non che riuscissero a trovare una spiegazione razionale a quello che era successo su alla villa. La polizia, interpellata più per scrupolo che per un vero interesse, diceva che il vecchio era morto come i Riddle, che apparentemente era in buona salute. Il suo cuore era stanco, naturalmente, ma non era stato quello a ucciderlo. E poi, anche il suo volto era intriso di terrore e di orrore e di cose che la polizia non sapeva spiegarsi e che gli abitanti fingevano di non aver veduto, perché era molto più comodo così. Qualcuno si faceva domande, ma in fondo nessuno aveva le risposte.

Il vecchio era morto; ormai nessuno avrebbe più potuto farlo rinsavire.

 

 

{ ma la vita è rimasta nelle voci in sordina di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina

di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia una morte pietosa lo strappò alla pazzia }

 

 

Dopo quella storia, tra gli abitanti di Little Hangleton nessuno pensò più al vecchio. E se qualcuno ogni tanto si concedeva ancora un commento sulla misera morte che aveva trovato per mano di nessuno, le sue parole non suscitavano altro che indifferente commiserazione. Perché il vecchio era matto; e a Little Hangleton, come in qualunque altro posto normale, i matti non potevano fare una bella fine.

Il vecchio era morto: pace all’anima sua.

E la tomba di Frank Bryce rimase spoglia e anonima a lungo, finché un uomo con gli occhiali a mezzaluna non venne da lontano, ad intrecciare con una sottile bacchetta di legno una corona di fiori che coprisse il marmo – sporco della noncuranza del villaggio nei confronti di un vecchio scemo che una notte aveva visto il diavolo in persona.

 

 

 

 

Un vecchio che Harry aveva visto una volta in sogno si spingeva fuori dall’estremità della bacchetta come aveva fatto Cedric… e il suo fantasma, o la sua ombra, o quello che era, cadde accanto a quello di Cedric, e scrutò Harry e Voldemort, e la rete d’oro, e le bacchette unite, vagamente sorpreso, appoggiandosi al bastone da passeggio…

« Allora era davvero un mago? » disse il vecchio, gli occhi su Voldemort. « Mi ha ucciso, eh sì… stendilo, ragazzo… »

 

Harry Potter e il Calice di Fuoco, Johanne Kathleen Rowling

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giudizio grammaticale

Legenda:

Sviste: 0.05
Errori punteggiatura – maiuscole/minuscole: 0.10
Errori grammaticali: 0.25
Errori verbali: 0.50

Errori trovati:

Sviste: --
Errori punteggiatura – maiuscole/minuscole: --
Errori grammaticali: --
Errori verbali:


Grammatica: 10/10
Stile: 9.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Attinenza alla poesia/canzone: 10/10
Gradimento personale: 5/5

Totale: 44/45

Salve cara. Intanto ti voglio direi che ho amato la tua fan fiction. Credo di aver scritto questa cosa praticamente in tutti i giudizi, quindi capisco che possa risultare falsa, ma credimi: l’ho seriamente amata. Grammaticalmente è tutto perfetto, come puoi notare nello schema che ho riportato.
Lo stile, beh, lo stile è molto bello. Ho amato particolarmente le ripetizioni, soprattutto quelle riferite alla pazzia del nostro protagonista e la presenza degli abitanti in – se non sbaglio – tutti gli inizi di paragrafo. È uno stile molto bello, semplice ma non scontato e soprattutto, le parole sono legate l’una all’altra in maniera sorprendente. Non c’è un termine che stoni con un altro (Il mezzo punto che ti ho tolto è dovuto a dei periodi che, solo a causa della punteggiatura, non mi suonavano particolarmente bene): sei riuscita a creare un’atmosfera veramente bella, che è in parte il motivo del voto massimo in attinenza. Sono felice che “Un matto” ti abbia ispirata così tanto, essendo – se mi è permesso dirlo - una delle mie canzoni preferite dell’album.
Non voglio rileggere questo commento perché – essendo notte fonda – credo che non abbia molto senso, ma come puoi aver letto sul forum, questi giudizi mi stanno facendo impazzire. Spero solo che sia passato il messaggio che la fan fiction è veramente bella e che ti ringrazio ti aver partecipato a questo piccolo contest.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

 

Waah!! Il risultato raggiunto da questa storia mi lascia totalmente incredula. In parte perché questo era il mio primissimo contest su Harry Potterfandom che amo, ma su cui scrivo poco, per paura di strafare e/o di non fare abbastanza. In questo caso era la seconda eventualità a spaventarmi, poiché Un matto, la canzone che avevo scelto come prompt – la mia preferita di De Andrè – è molto particolare e solo per certi versi si adatta al personaggio di Frank Bryce. Perciò figuratevi la mia sorpresa nel ritrovarmi a fronteggiare un tale esito *////*


La presenza finale di Silente è dovuta al fatto che lui stesso, nel Calice di Fuoco, afferma di essere a conoscenza della morte di un Babbano che la Gazzetta non ha riportato ma che lui teme essere collegata a Voldemort. Non so se Silente possa essere andato effettivamente a far visita alla tomba di Frank, dopo; ma mi sembrava così ingiusto che Frank Bryce restasse per tutti e per sempre “lo scemo del villaggio”, che in qualche modo ho voluto riscattarlo con questo piccolo omaggio da parte del più grande mago di tutti i tempi.

Cosa aggiungere? Nah, sono ancora sulle nuvole. xD

Mi complimento con tutte le altre partecipanti e invito i miei gentili lettori a leggere le loro storie, che anch’io leggerò e commenterò al più presto. E ancora un grazie immenso a PurpleMally, per avermi permesso con il suo geniale contest di ispirarmi al grande Faber – e di concentrarmi su un personaggio della saga potteriana che ho sempre adorato, anche se lo vediamo solo in un capitolo e poche righe. ^^

 

This is it. Hope you liked it ~

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Feel Good Inc