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Autore: elettra1991    02/01/2011    3 recensioni
Per la famiglia Weasley il Natale è sempre stato la festa della famiglia, da passare tradizionalmente tutti riuniti alla Tana. E anche questa volta, come tutti gli anni, Molly ed Arthur attendono con ansia il fatidico giorno per poter stare tutti insieme. Ma ora che figli e nipoti sono ormai adulti ed hanno ognuno la propria vita, avranno ancora voglia di fare ritorno alla "vecchia casa dei nonni", per passare con loro il Natale?
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Al! Mi vuoi aspettare? ALBUS!-
Lily Luna Potter correva sgomitando nel corridoio del quarto piano, con una lettera stretta in mano, cercando di raggiungere suo fratello.
Questi, sentendosi chiamare, si fermò di colpo, aspettando che la sorella, ansante accanto a lui, riprendesse fiato.
-Ma sei sordo?- gli chiese, rabbiosa.
Per tutta risposta lui si tolse le cuffie, ficcandosele in tasca.
-Uff, ma perchè devi sempre fare l'asociale ascoltando la musica nei corridoi?- lo prese in giro.
-Adesso sembri la mamma- protestò il ragazzo -Cosa ti serve?-
-Papà ci ha mandato una lettera- gli disse Lily, allungandogliela -Chiede se restiamo ad Hogwarts per Natale-
-Cosa?- alitò Albus -Ma se glielo abbiamo proposto mille volte e ha sempre detto di no!-
-"Le feste si passano in famiglia"- citò la ragazza, in un' imitazione perfetta di Harry -A quanto pare però mamma ha ricevuto una promozione, e devono partire per qualche giorno-
-Ah, mi sembrava strano che fosse per farci un favore- bofonchiò Albus -Adesso vado a dirlo a Scorpius! Ci vediamo-
Mentre guardava suo fratello correre a dare la notizia al suo migliore amico, Lily sorrise. Per la prima volta sarebbero potuti restare al castello.
I racconti che facevano sempre i suoi zii su quanto fosse divertente il Natale ad Hogwarts, con la Sala Grande piena di alberi e decorazioni, il pranzo con i professori, i corridoi semivuoti e le epiche battaglie di palle di neve in parco, per tutti loro erano sempre rimasti un'utopia.
Ma quell'anno, finalmente, sarebbe stato tutto diverso.
Scribacchiò una risposta rapida a suo padre, e si diresse al dormitorio.
Rose era seduta in poltrona, di fronte al camino acceso, e leggeva.
Quando sua cugina si sedette sul bracciolo, però, si voltò a guardarla.
-Cosa c'è?- le chiese, scostandosi un ricciolo di capelli ribelli dalla fronte.
-Papà mi ha scritto che quest'anno possiamo rimanere ad Hogwarts durante le vacanze-
-Scherzi?- sbottò Rose, spalancando gli occhi azzurri.
-No..Lui e mamma devono andare in Grecia per lavoro- spiegò Lily.
-Certo che avete tutte le fortune...-
-Beh, potreste rimanere anche voi!- la pungolò la figlia di Harry Potter.
-Sì certo...Lo convinci tu mio padre? Poi lui sa benissimo che anche Scorpius rimarrà al castello, non ci permetterà mai di restare-
-Sempre il solito- sibilò Lily -Dopo tutti questi mesi dovrebbe essersi rassegnato...-
Rose incrociò le braccia, lasciandosi andare contro lo schienale.
-Cos'è questa storia che voi rimanete qui a Natale?-
La voce di Louis sorprese le due cugine alle spalle.
Lily ridacchiò, sventolandogli la lettera davanti al naso.
-Anche tu e Hugo resterete qui?- chiese il ragazzo.
Rose scosse la testa, facendogli segno di non infierire ulteriormente.
-Voglio restare pure io- mugugnò Louis. -Non è giusto così-
-CI SONO!-
L'urlo disumano di Rose fece voltare mezza Sala Comune.
-Dirò a mia madre che sono indietro con lo studio e che è meglio se rimango qui...Quest'anno ci sono i MAGO, di certo non mi farà rischiare un brutto voto...Le scrivo subito!-
Senza aggiungere altro la ragazza scavalcò abilmente lo schienale della poltrona, e davanti allo sguardo esterrefatto dei cugini, si diresse alla Guferia.



Molly Weasley sfogliò la penultima pagina del suo enorme libro colmo di ricette. Era dalla sera prima che pensava a cosa preparare per il pranzo di Natale, e ormai aveva definito quasi tutto il menu. Charlie era partito due ore prima, alla volta della Polonia, con la promessa che se non fosse riuscito a tornare entro qualche giorno, avrebbe fatto almeno gli auguri alla famiglia tramite il camino.
In quel momento squillò il telefono, e Arthur si alzò dal divano, posando il giornale, per andare a rispondere.
Lo sentì parlottare qualche minuto, dapprima in tono concitato, poi con voce più rassegnata.
-Forse è meglio che ti passi tua madre, così le parli direttamente tu e le spieghi tutto- disse infine.
Sentendosi chiamata in causa, Molly lo raggiunse, e afferrò sospettosa la cornetta che suo marito le porgeva.
-Pronto?-
-Ciao mamma sono io!-
-Ginny, tesoro, che bello sentirti...Mi confermi per domenica allora?-
-Veramente mamma, ci sarebbe un problema...-
Arthur rimase appoggiato alla parete che divideva la cucina dal salotto, e vide l'espressione di sua moglia incupirsi sempre di più, mentre ascoltava la figlia che le spiegava perchè lei e suo marito non sarebbero stati lì con loro, il giorno di Natale.
-Sì capisco- mormorò Molly -No, no, cara, fai benissimo ad andare...Si certo, è un'ottima opportunità, sono molto fiera di te!-
Si interruppe per lasciar parlare Ginny, e ne approfittò per cercare di riprendere il controllo delle proprie emozioni.
-Non ti preoccupare, siamo felicissimi per te! E i tuoi fratelli capiranno.....Certo, certo...Vorrà dire che ospiteremo solamente i ragazzi! Dì pure loro che possono stare da noi anche nei giorni seguenti, mentre tu ed Harry sarete via-
Arthur si mise le mani sul volto. Ecco che arrivava anche la seconda bomba.
-Come restano ad Hogwarts? ...Ma Ginny...-
L'uomo posò una mano sul braccio di sua moglie, come a dirle di non insistere.
-Va bene- disse semplicemente Molly, con voce flebile. Salutò sua figlia e riattaccò.
-Non verranno nemmeno loro...e neanche Albus e Lily- disse la donna, guardando per terra.
-E James?-
-Non l'hanno ancora sentito...Ma di certo almeno lui ci sarà..Ha finito la scuola, dove potrebbe andare altrimenti?-
Arthur l'abbracciò di slancio, sentendo la sua voce così sconsolata.
-Mi dispiace tesoro-


George Weasley entrò nel suo negozio a Diagon Alley. L'insegna dei "Tiri Vispi" era accesa, segno che prima di lui era già entrato qualcuno.
Suo figlio Fred infatti era già dietro al bancone. Lo guardò dalla soglia, con un sorriso.
Aveva vent'anni ormai e, nonostante i tentativi di Angelina di dirottarlo verso un lavoro più serio, aveva seguito in tutto e per tutto le sue orme.
Non per nulla portava il nome del suo gemello.
-Finalmente sei arrivato pa'!-
Fred si accorse di lui, e lo salutò con la mano.
-Mamma è venuta a casa a cercarti- lo informò, mentre George sistemava gli espositori -Ha detto che doveva parlarti-
-Beh, allora presto la vedremo ricomparire qui, visto che la casa è chiusa e lei è senza chiavi- rise l'uomo.
-A proposito- continuò -Hai da fare domani sera?-
-In effetti sì- rispose suo figlio, aprendo la cassa e sistemando i conti -Esco con James, Lucy, Dom e non so chi altro-
-Fantastico...- mugugnò George -Volevo tenere aperto un po' di più....Con la scusa del Natale la gente compra il doppio-
-Facciamo un'altra sera dai...o se no aspetta che Roxanne finisca la scuola, poi quel turno lo potrà fare lei...-
-Sì, poi chi la sente tua madre? Poi dice che vi taro tutti e due-
Fred scoppiò a ridere, proprio mentre Angelina entrava sbattendo la porta.
-Ma sei proprio deciso a scapparmi stamattina!- bofonchiò la donna, salutando figlio e marito con un bacio.
-Abbiamo vinto alla lotteria?- chiese George, curioso -O vuoi il divorzio?-
Sua moglie gli scoccò un'occhiataccia. -Non fare lo scemo...Mi ha scritto mia madre-
-Siano benedette le suocere!-
Fred dopo l'uscita del padre si appollaiò su uno sgabello, ben deciso a gustarsi la scena. Gli mancavano giusto i popcorn.
-Puoi fare il serio?- ringhiò Angelina, sbattendo un foglio sotto il naso del marito.
-E va bene...cosa dice?-
-Chiede se per quest'anno possiamo passare le feste con lei e papà. Sono quasi due anni che non vedono i ragazzi...E sarebbe bello, per una volta, festeggiare il Natale là da loro?-
-Andare in Messico?- domandarono Fred e George all'unisono. Se il tono del primo era a dir poco entusiastico, però, quello del secondo suonava piuttosto lugubre.
-Esatto...Col caldo che fa laggiù, potremmo addirittura andare al mare il giorno della vigilia!- esclamò Angelina.
-Ma è un viaggio lungo e...- cominciò a protestare suo marito.
-Dai pa' non fare il guastafeste!- lo bloccò Fred -Ci pensi? Sole, mare...belle ragazze...-
-Ehi!- lo richiamò sua madre.
-Vado a scriverlo a Roxanne, sarà contentissima- la ignorò il ragazzo, correndo sul retro.
-Proprio non ti va?- chiese Angelina a George, con voce più bassa, sfiorandogli una mano con le dita.
-Non è questo- borbottò l'uomo -E' che sai che a casa mia è tradizione passare il Natale tutti insieme-
-Certo che lo so- sorrise sua moglie -Sono quasi trent'anni che andiamo alla Tana-
-Per questo dico- riprese, visto che George taceva -che per un anno non succede nulla se andiamo dai miei....Anche a me piacerebbe passarlo con la mia famiglia, solo per questa volta-
-E va bene.-
Angelina lo abbracciò stretto, felicissima
-Rispondi pure a tua madre che saremo da loro la mattina del 25 Dicembre- sospirò George, cercando di non pensare a come avrebbe reagito la sua, di madre.


Ed ecco anche il secondo capitolo! Spero che vi piaccia...Ringrazio moltissimo martyfred che ha recensito, e coloro che hanno inserito la storia nei preferiti!!



 
  
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