02/01/2011
5 recensioni-Buongiorno signori!- Salutò Salvia,travestita da perfetta contadinella,con tanto di treccioline bionde che le ricadevano lungo le spalle,una cappello di paglia in testa e un grembiule blu con tanti fiori e un cestino anch’esso di paglia in mano,rivolta ai loschi figuri.
Questi si guardarono,poi ringhiarono contro la ragazza la quale,però,non si fece intimorire e continuò.
-Faccio parte di un’associazione di beneficenza a favore del sorriso. Tutti sanno che ridere almeno 10 minuti al giorno fa benissimo alla salute,e tutti ne hanno diritto giusto? Per questo portiamo i nostri piccoli show divertenti in giro per la regione e li sottoponiamo a tutti:uomini,animali,incroci (come in questo caso)…proprio a tutti!-
Mentre parlava sbucarono alle sue spalle Flox,Acanti e Billy Corbirock, travestiti da clown che iniziarono a cimentarsi in piccoli incantesimi e giochi di magia,mentre Nepeta,Sophie e Cecilia,anch’esse vestite da clown, saltavano su piccoli kangarooo,accompagnate dal buffo pagliaccio Celastro che si cimentava nel solito trucco delle tre palle pedalando su un monociclo. Erano davvero molto buffi.
-è uno spettacolino gratuito,speriamo vi piaccia. Prego,prego accomodatevi-Concluse la bella contadinella facendo comparire dietro alle due guardie dei comodi giacigli d’erba e fieno. I due mostri,alquanto stupiti,obbedirono e si sedettero,pronti ad assistere a quella scena alquanto insolita.
-Ora- bisbigliò Grisam a Tommy,Babù ,Francio,Shirley e Scricciolo,con l’aiuto di quest’ultimo rese invisibili i magici della luce e corsero verso l’entrata,passando lateralmente allo spettacolino.Arrivati davanti al cancello Vaniglia e Shirley passarono un braccio sotto le spalle di Robin e lo sollevarono in aria,mentre Tommy e Francis sollevavano Grisam.
Atterrarono poco più avanti del cancello e corsero verso il portone d’ingresso. Lì c’erano altre guardie. Grisam si nascose dietro un cespuglio e si trasformò in un falco. Volò sopra gli arbusti facendo molto rumore,attirando come sperato i mostri sul retro dell’abitazione. Fatto ciò tornò indietro,riprese il suo aspetto e ritornò invisibile. I sei amici spinsero l’enorme portone di legno massiccio e si ritrovarono nell’enorme androne.Era uno spazio di dimensioni illimitate,nero come la pece,con grandi armature in ogni angolo,e altrettante ragnatele. Non c’era una finestra.
-F..fa paura qui-bisbigliò Babù
-Già- rispose con lo stesso tono Tommy
-Non fatevi prendere dalla paura adesso.Forza,saliamo quelle scale-Ribadì deciso il Capitano,avviandosi verso la grande rampa di scale posta alla fine dell’enorme salone.
Un po’ titubanti la scalarono tutta e si ritrovarono in un secondo androne,con diverse rampe di scale in ogni lato.
-E ora?-Domandò Francis alquanto spaesato.
-Credo che saremo costretti a dividerci. Francis,Scricciolo voi perlustrerete le 4 rampe di scale centrali,io e Tommy le quattro di destra e Babù e Shirley le 4 di sinistra. Abbiamo tutti un mago del buio e uno della luce a disposizione,quindi possiamo scomparire e riapparire quando ci pare. Appuntamento qui fra due ore e mezzo.-Sentenziò Grisam. Gli altri annuirono e si separarono come deciso.
-Ma dove siamo finiti?Stiamo cercando da un’ora!-Sussurrò Francis a Scricciolo.
I due maghi avevano scalato,come deciso da Grisam,le 4 scale centrali e si erano ritrovati in un vero e proprio labirinto di androni e corridoi,tutti completamente privi di finestre.Erano andati d intuito e avevano percorso uno dei primi corridoi. Risultato? Non sapevano dove diavolo fossero finiti e i corridoi sembravano sempre gli stessi.
-Non lo so davvero,so solo che ci siamo persi- rispose il mago del buio.
-Ma dico io,perché quel giorno decidemmo di andarcene nel bosco?Eh? Se fossimo rimasti a casa al calduccio ora Vì sarebbe fra le braccia di Grisam e non ci troveremmo in questa situazione-si lamentò il primo
-Sai cos’è,non sapevamo come complicarci la vita-rispose Scricciolo ironicamente
-Parlando seriamente…pensi che la troveremo?Viva,intendo-
-Spero di si….non so cosa pensare. Sarebbe un colpo troppo duro per Grisam e Babù,insomma li hai visti in questi mesi! Sembravano due larve viventi! Babù poi…come ci ha aggrediti. La capisco,però da lei non me lo sarei mai aspettato,insomma non ha mai reagito così! Eppure è già successo…-
-Si ma era diverso-lo riprese il giovane Corbirock- questa volta sa che potrebbe non riaverla più indietro,capisci?-
-Già…speriamo nel meglio-concluse Robin serio
-Speriamo….ssst ho sentito qualcosa-
Subito,anche se invisibili, i due si acquattarono in un angolino quando videro due ombre passare davanti a loro.
-Il Capo dice che ci sono degli intrusi…mah io non vedo nessuno- diceva una di queste
-Appunto!Forse sanno rendersi invisibili!-Lo riprese l’altra
-Giusto!Allora proviamo con quell’incantesimo che fa apparire tutto-
-Sciocco quello non ci è possibile!Sai che è fattibile solo dai magici della luce…piuttosto spargi questa polvere-continuò porgendogli una sacchetto.
L’altro obbedì e una polvere verdastra venne sparsa per il corridoio.
Silenzio.
-Qui non c’è nessuno-sentenziò il primo
-E come lo sai?-chiese il secondo,certamente meno sveglio
-Quella polvere è irritante,avrebbero dovuto starnut…-
-ETCIù!-Si udì dall’angolino dove erano nascosti i due ragazzi
Le due figure si guardarono soddisfatte e si diressero verso quel punto
-Oh no!-bisbigliò Francio,colui che aveva starnutito,chiudendo gli occhi.
Un momento prima che i due nemici li raggiungessero,i ragazzi sentirono il vuoto alle loro spalle e,in meno che non si dica,si ritrovarono distesi su un gelido pavimento di pietra,che non c’era nel corridoio dove,fino a qualche secondo fa si trovavano.
-D..dove siamo finiti?-Domandò Scricciolo guardandosi intorno con circospezione
-Non lo so…è un passaggio segreto?Se così fosse chi lo ha azionato?-Chiese Francis alzandosi in piedi
-Sono stata io.- rispose una voce nel buio.
I due maghi si voltarono e videro una figura femminile poggiata alla fredda parete di pietra.
Capelli sciolti,lunghi fino alle spalle,pelle chiara,bel fisico.Indossava una maglietta smaniata (nonostante il freddo) fucsia abbinata alla gonna nera. Calzava un paio di scarpe col tacco color pece ed aveva un piede poggiato a terra e uno alla parete,testa bassa e braccia conserte.
-Vì?-