Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Brinne    02/01/2011    9 recensioni
- Forza, venite tutti qua vicino. Allora, ormai è arrivato il momento di svelare l'ultimaparte della Profezia, ma prima: Lucy, so che è imbarazzante come domanda e probabilmente non vuoi rispondere davanti a Peter e Edmund, ma è di fondamentale importanza, ok?-
La ragazza alzò un sopracciglio, perplessa, ma poi annuì.
- Ti sei sviluppata?-
Ecco, questo è il genere di domande che nessuno vorrebbe sentire e le reazioni furono le più diverse: Lucy spalancò gli occhi, Susan non sapeva se ridere o imbarazzarsi, Edmund cominciò a tossire e le orecchie e le gote di Peter si infuocarono e poi, in quanto protettore (ruolo che si era assunto fin dall'inizio e che ribadiva in continuazione), mise una mano sulla spalla di Lucy e guardò malissimo il signor Castoro.
- Signor Castoro, non sono domande da fare a una ragazza, tanto meno alla tua Regina.- Peter non aveva intenzione di usare quel tono autoritario e un po' superbo, ma se ne rese conto solo a metà frase e quindi non riuscì a salvarsi in corner, tuttavia il castoso non se ne curò e non si offese.
- Peter, è imbarazzante per voi quanto lo è per me, ma è di fondamentale importanza. Allora?-
[Susan\Peter] [Lucy\Edmund]
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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narnia Susan ne aveva sentite parecchie, e viste altrettante, ma questa volta era diverso e dire che fosse sconvolta è davvero troppo poco.
Si appoggiò al letto, osservando Lucy misurare la stanza a grandi falcate. Non si era ancora ripresa, la sua sorellina, dalla domanda imbarazzante del signor Castoro e tanto meno dalla Profezia.
Come biasimarla?
- Credevo avessimo sconfitto la Strega Bianca tre anni fa.- disse poi, arrestando la sua marcia e regalando a Susan un dolcissimo sguardo stralunato alla Edmund Sai-Come-Sono-Fatti-I-Bambini.
Susan, da parte sua, non si era soffermata a pensare a questo fatto, presa com'era a  rimuginare su quella sorta di incesto che la Profezia benediva con la sua antichità, la sua serietà, la sua presunzione che in quanto profezia avrebbe dovuto essere ascoltata in ogni caso e se eventualmnte questo in ogni caso non fosse piaciuto (come era accaduto ai Pevensie) la conseguenza sarebbe stata il trionfo del Male su Narnia.
Detta così sembrava un ricatto, e probabilmente lo era.
- Beh forse non abbiamo estirpato completamente il Male da Narnia. Sai, tutte quelle storie di cui parla sempre Aslan: "il male alberga in ognuno di noi", "il male è sempre in agguato", "non lasciatevi tentare" eccetera...forse la Profezia intende questo.-
Lucy annuì, poi si buttò vicino a Susan. - Questo non scusa il fatto che Aslan pretende che ci sposiamo con Peter e Edmund!-
La piccola Pevensie si aspettava un sonoro: "Eccome!" da sua sorella, ma le rispose solo un silenzio carico di sottintesi.
- Susan?!-
La sorella maggiore sorrise, portandosi una ciocca castana dietro l'orecchio.
Intanto Lucy attendeva spiegazioni.
- Aslan non farebbe mai nulla che possa nuocerci, lo sai. E poi, considerando che le altre opzioni sono o un centauro o un fauno...-
- O un rinoceronte.- annuì Lucy, poco prima di intendere l'intera frase di Susan: - e questo cosa vorrebbe dire? Susan, a casa l'incesto è il peggiore dei reati, se non proprio il peggiore comunque è una cosa oscena! Non pensarci nemmeno.-
Discussero molto, le due Pevensie, ma non raggiunsero la soluzione tanto agognata: Lucy era convinta che non sarebbe più riuscita a guardarsi allo specchio, se avesse fatto qualcosa con Edmund, mentre Susan non voleva ritenere Aslan un pazzo ma ammetteva che anche lei avrebbe trovato sgradevole una qualsiasi effusione (per non dire altro) con Peter.
Ovviamente non era passato loro nemmeno per l'anticamera del cervello di coinvolgere in quella conversazione anche i fratelli, per ovvi motivi.
Passarono tre giorni e l'imbarazzo invece di scemare, aumentò e la tensione crebbe fino a rendere irrespirabili e invivibili le stanze dove c'erano anche i fratelli, i quali avevano parlato tra di loro ed erano allo stesso punto di Susan e Lucy.
Con la sola differenza che non avevano nessun problema a parlarne tra di loro.
Fu una di quelle sere calde e arieggiate che Lucy e Susan misero alla prova le loro ferme convinzioni, dovendo fronteggiare la realtà dei fatti.
Come ho già detto, faceva abbastanza caldo e dopo una giornata di lavoro, Peter e Edmund avevano deciso di lavare via la fatica nel mare limpido su cui dava la balconata di Cair Paravel.
Il Sole era una sfera infuocata sull'orizzonte tinteggiato di rosa e arancio, che rifletteva i suoi coloro caldi nel mare e finiva là dove la terra di Aslan cominciava.
Forse fu il panorama o forse qualche forza sconosciuta ad attirare le due ragazze proprio sulla balconata sopracitata.
Nel frattempo, gli uomini Pevensie si erano spogliati, mettendo in bella mostra tutto il ben di dio, cioè, il loro corpo temprato dalla scherma e dalla caccia, dalla guerra e dalla pace.
Ora capite bene che le nostre due donzelle constatarono sulla propria pelle che i loro due fratellini non facevano poi così schifo come avevano sostenuto fino a qualche ora prima e quando riuscirono a staccare gli occhi da quella celestiale ( e non esagero) visione, si sentirono davvero delle persone orrende.
Cercarono rifugio nelle loro stanze, ma nessuna delle due parlò per molto tempo, poi quella nuova Lucy, che avrete potuto constatare non essere più l'ingenua piccolina di famiglia, simulò una tosse e si decise a commentare ciò che era successo: - Va bene Susan, non dobbiamo preoccuparci: che male c'è ad ammettere che Peter e Edmund sono cresciuti, e anche piuttosto bene?-
Nel suo sguardo, Susan lesse il desiderio di essere assecondata.
- Sì, giusto...se non altro, se accetteremo mai di compiere la Profezia, i nostri figli saranno bellissimi, fortissimi, intelligentissimi, coraggiosissimi...-
- Sì Susan, saranno fantastici.-
Scese di nuovo quel silenzio carico di sottintesi che ormai aleggiava per Cair Paravel da ormai quattro giorni, ma nessuno si era ancora abituato alla sua presenza.
Susan e Lucy si scambiarono un'ultima occhiata ed entrambe arrossirono.
- Oh Cristo.- dissero, all'unisono.


So benissimo che è corto, ma dovete avere pazienza: devo introdurre la storia!
Innanzi tutto, grazie a tutti coloro che hanno recensito o letto la storia :)
cioccolata: Ahaha, grazie mille :D In realtà anche io ho sempre detestato l'incesto in ogni sua forma, ma non si possono non fare pensieri del genere sui quattro Pevensie!
Eccoti il seguito, e spero di non averti deluso :)
Lils_: Io. Ti. Sto. Amando. e non perchè hai recensito, non perchè mi hai fatto gli auguri di buon anno (anche a te, cara), non perchè non ti piace l'incesto, non perchè nutri false speranze per i Pevensie, ma perchè sei d'accordo con me sul fatto che non sono così messa male da dover coltivare rape :D Beh, su tutte le cose per cui non ti sto amando, comunque ti ringrazio! Ahaha
sweet_cullen: Oh, forse non mi sono spiegata bene: tutto il giro di parole che il signor Castoro ha trovato era un modo un po' più carino per dire che Lucy e Susan dovevano trombarsi (perdona il termine) i fratelli :P Grazie per la recensione!
QueenLucy: Aaaaaaaaah, grazie cicci! Sia perchè pensi che sia originale, sia perchè ti piacciono le cose originali e sia perchè attendi il seguito! Graziie millllllleeeeee :D

Grazie anche a chi ha aggiunto questa storia tra le seguite o preferite:
cioccolata
Eve_Cla84
Lils_
Miss_Rose
QueenLucy
spino
sweet_cullen

Tanto love,
Brinne.





  
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