A Natale Hogwarts, si ritrova sotto la neve, imbiancata e impolverata tra amici ed amanti.
Rose e Scorpius lo passano assieme, e tanti pensieri e ricordi, ed una richiesta fatta da un musino dolce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Il fioccare perpetuo, finiva candidamente per terra, con
tonfi e felpati passi, si appropiava del terreno, e veniva calpestata
la neve, macchiata di nero e sporcata. Sotto gli alberi, amanti davano
sfogo a baci ed effusioni, incuranti del gelo, a riscaldarli il loro
amore. Sulle panchine giocosi amici, scherzavano divertiti.
Che poi, era l'unica, la sola, la prima, a giocar con l'acqua, si
divertiva a farla apparire, e ghiacchiarla. La bacchetta, si librava
lieve in aria, con gesti dolci e mansueti, la sua mano la teneva,
fredda, esile e pallida. Il Natale si faceva sentire, poche voci e
tante feste, in sala comune e sui parchi bianchi. Rose Weasley, giaceva
per terra a giocare, dopo che le era stato proibito il rientro a casa.
Era stata un figlia disubbidente, e nonostante le preghiere di nonna
Molly di ritornare, non ne ha voluto sapere nè lei
nè il padre, e la madre muta aveva acconsentito
perché a Hogwarts potesse stare. La chioma lunga dei capelli
scarletti, le ricade sino a comprirle il profilo da naso sottile. Stava
curva, con le gambe incrociate e il sorriso ad arricciarle le labbra.
Lei era la ragazza di Potter. No, non in quel senso, anche
perchè, Per gli slip sporchi di Merlino, Albus era suo
cugino. Ma perchè stava sempre con lui, e faceva scappare a
gambe levate ogni sgualdrina gli si avvicinasse. Lui era troppo bello,
troppo buono e troppo magico, per lasciarlo tra le grinfie di qualunque
arpia lo avrebbe fatto soffrire. Però aveva sempre una
tremenda paura che lui prima o poi si stancasse di lei.
Perchè era troppo dolce, troppo scorbutica, troppo lunatica
e troppo possessiva. "Rose"
A scuoterla dalle riflessioni, che per un'istante le riempirono gli
occhi di qualche lacrima inutile, la figura magra e troppo alta di
Scorpius Hyperion Malfoy. Il bisbigliò amichevole compagno
di una smorfia spiritosa. Lei alzò gli occhi, azzurri e
vivaci, vivaci e gelati, gelati e amorevoli, amorevoli e sconvolti.
Erano semplicemente azzurri, nè profondi, nè
bellissimi, nè enigmatici e penetranti. Avevano una
banalità disarmante, che lasciava interdetto il ragazzo,
perchè erano troppo comuni, talmente tanto da farlo
inquietare. Dal canto suo, Malfoy poteva vantare lo straordinario
fascino e nient'altro se non un buon cuore e tanta arroganza. Non era
mai stato un ragazzo piuttosto sveglio, o intelligente o arguto, e
forse era quel suo essere così, che aveva fatto
sì, diventasse amico di Potter. Insieme erano uno
ciò che completava l'altro, e come si suol dire, cosa
c'è di meglio di un migliore amico?. Lei e il biondo, si
erano conosciuti ad appena undici anni, quando la fece deliberatamente
cadere con lo sgambetto. Ma tutto cominciò col gioco della
bottiglia: Tredici anni, festa del compleanno di James, tanti sorrisi,
poi toccò a lei, e lo dovette baciare rinchiusi nel
dormitorio. Sette minuti in paradiso.Non pensate equivocamente, quello
era il nome del gioco.
Ancora allora, riusciva a percepire il profumo della torta alla
cannella, e la voce di lui che le mormorava :"E se facciamo finta?",
proprie infinite risate, ed il modo sfacciato con il quale lo
tirò a sè, appropiandosi di labbra sconosciute,
esplorando territori ancora senza nome. "Scorpino scopino, te la
ricordi la festa di Jamie?"
Farfugliò in modo terribilmemte tenero. Sporse delicatamente
il labbro inferiore e con la mano gli fece cenno di sedersi al suo
fianco. Il profumo pungente e morbido che sua madre le mandava ogni
anno, quel giorno aveva dimenticato di metterlo, o meglio, aveva deciso
di indossare la sua più bella fragranza, un fiore tra i
capelli e una spruzzata di vaniglia. Scorpius, poggiò il
capo su quello scarlatto. "Più o meno,
ricordo solo che mi hai preso per il collo e sono quasi morto. E che tu
ti sei divertita molto, ed io ero tremendamente imbarazzato e Lily
credeva non ci fossimo baciati veramente e voleva una dimostrazione da
vivo. No, non me la dimentico più."
La sua voce aveva un che di amaro, forse per momenti passati, parole
non dette e carezze mancate. "Già. Neppure
io."
Soffocò a stento una risata, arricciando appena il naso. "Rose, lo sai che ho il
tuo regalo per Natale, vero?"
Scattando a drizzarsi sulla sedia, Rose Weasley, divenne interamente
bordeaux. Gelidamente esplose allargando le braccia: "Io. ti. STACCO LA TESTA
A MORSI, avevo detto niente regali, ma ovviamente tu non capisci
niente, ovvio mai capisci niente, se decisamente un cretino.
Sì ufficialmente. Io ti odio, ti giuro che lo butto nel
lago, e poi lo sai io.." "Tu odi il Natale"
Concluse soddisfatto, afferrandole le spalle.La fece sedere. "O ti siedi, o scappo a
casa, sono ancora in tempo."
Per la paura che la lasciasse sola, malvolentieri prese un bel respiro,
e si accoccolò ancora contro di lui. Scorpius
affondò il viso nei capelli. Non l'aveva mai amata, e
neppure odiata. Non era neppure una mischia di due contraddizioni
ciò che provava. Era la leggerezza del cuore, che volava via
con il suono delle sue parole. Lei era il vento, non l'aria, la pioggia
e non la tempesta. Era la sua piccola e insignificante Rose, che
profumava di vaniglia ed orchidea, che sembrava fargli sempre le fusa,
che odiava il Natale e a volte anche studiare, lei era la rossa
disubbidiente, che a casa nessuno sopportava, che Al adorava, che
preparava delle buonissime torte al cioccolato, che adorava vestire di
scarlatto, che dava baci lievi come piume. Che non era fuoco o
passione, era una nuvola che macchiava il cielo, quella che passavi ore
ad osservare senza mai capire che forma avesse. "Malfoy?"
Sussurrò. "Dimmi Rosellina
puttanina."
Calò il silenzio, rotto solo dal fruscio delle labbra della
ragazza che si piegavano in un ghigno. "Mi daresti un bacio?"
Angolo Me.
Eccoli, Natale, Rinnegata e fuggiasco. Hogwarts sotto la neve, una
richiesta niente risposte. Tanti pensieri e carezze. Cosa
risponderà il caro Scorpius? Lo lascio alla vostra
immagginazione. Spero vi sia piaciuta, baci
Valen.