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Autore: Idiopatica    02/01/2011    5 recensioni
A Natale Hogwarts, si ritrova sotto la neve, imbiancata e impolverata tra amici ed amanti.
Rose e Scorpius lo passano assieme, e tanti pensieri e ricordi, ed una richiesta fatta da un musino dolce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il fioccare perpetuo, finiva candidamente per terra, con tonfi e felpati passi, si appropiava del terreno, e veniva calpestata la neve, macchiata di nero e sporcata. Sotto gli alberi, amanti davano sfogo a baci ed effusioni, incuranti del gelo, a riscaldarli il loro amore. Sulle panchine giocosi amici, scherzavano divertiti.  Che poi, era l'unica, la sola, la prima, a giocar con l'acqua, si divertiva a farla apparire, e ghiacchiarla. La bacchetta, si librava lieve in aria, con gesti dolci e mansueti, la sua mano la teneva, fredda, esile e pallida. Il Natale si faceva sentire, poche voci e tante feste, in sala comune e sui parchi bianchi. Rose Weasley, giaceva per terra a giocare, dopo che le era stato proibito il rientro a casa. Era stata un figlia disubbidente, e nonostante le preghiere di nonna Molly di ritornare, non ne ha voluto sapere nè lei nè il padre, e la madre muta aveva acconsentito perché a Hogwarts potesse stare. La chioma lunga dei capelli scarletti, le ricade sino a comprirle il profilo da naso sottile. Stava curva, con le gambe incrociate e il sorriso ad arricciarle le labbra. Lei era la ragazza di Potter. No, non in quel senso, anche perchè, Per gli slip sporchi di Merlino, Albus era suo cugino. Ma perchè stava sempre con lui, e faceva scappare a gambe levate ogni sgualdrina gli si avvicinasse. Lui era troppo bello, troppo buono e troppo magico, per lasciarlo tra le grinfie di qualunque arpia lo avrebbe fatto soffrire. Però aveva sempre una tremenda paura che lui prima o poi si stancasse di lei. Perchè era troppo dolce, troppo scorbutica, troppo lunatica e troppo possessiva.
"Rose"
A scuoterla dalle riflessioni, che per un'istante le riempirono gli occhi di qualche lacrima inutile, la figura magra e troppo alta di Scorpius Hyperion Malfoy. Il bisbigliò amichevole compagno di una smorfia spiritosa. Lei alzò gli occhi, azzurri e vivaci, vivaci e gelati, gelati e amorevoli, amorevoli e sconvolti. Erano semplicemente azzurri, nè profondi, nè bellissimi, nè enigmatici e penetranti. Avevano una banalità disarmante, che lasciava interdetto il ragazzo, perchè erano troppo comuni, talmente tanto da farlo inquietare. Dal canto suo, Malfoy poteva vantare lo straordinario fascino e nient'altro se non un buon cuore e tanta arroganza. Non era mai stato un ragazzo piuttosto sveglio, o intelligente o arguto, e forse era quel suo essere così, che aveva fatto sì, diventasse amico di Potter. Insieme erano uno ciò che completava l'altro, e come si suol dire, cosa c'è di meglio di un migliore amico?. Lei e il biondo, si erano conosciuti ad appena undici anni, quando la fece deliberatamente cadere con lo sgambetto. Ma tutto cominciò col gioco della bottiglia: Tredici anni, festa del compleanno di James, tanti sorrisi, poi toccò a lei, e lo dovette baciare rinchiusi nel dormitorio. Sette minuti in paradiso.Non pensate equivocamente, quello era il nome del gioco.
Ancora allora, riusciva a percepire il profumo della torta alla cannella, e la voce di lui che le mormorava :"E se facciamo finta?", proprie infinite risate, ed il modo sfacciato con il quale lo tirò a sè, appropiandosi di labbra sconosciute, esplorando territori ancora senza nome.
"Scorpino scopino, te la ricordi la festa di Jamie?"
Farfugliò in modo terribilmemte tenero. Sporse delicatamente il labbro inferiore e con la mano gli fece cenno di sedersi al suo fianco. Il profumo pungente e morbido che sua madre le mandava ogni anno, quel giorno aveva dimenticato di metterlo, o meglio, aveva deciso di indossare la sua più bella fragranza, un fiore tra i capelli e una spruzzata di vaniglia. Scorpius, poggiò il capo su quello scarlatto.
"Più o meno, ricordo solo che mi hai preso per il collo e sono quasi morto. E che tu ti sei divertita molto, ed io ero tremendamente imbarazzato e Lily credeva non ci fossimo baciati veramente e voleva una dimostrazione da vivo. No, non me la dimentico più."
La sua voce aveva un che di amaro, forse per momenti passati, parole non dette e carezze mancate.
"Già. Neppure io."
Soffocò a stento una risata, arricciando appena il naso.
"Rose, lo sai che ho il tuo regalo per Natale, vero?"
Scattando a drizzarsi sulla sedia, Rose Weasley, divenne interamente bordeaux. Gelidamente esplose allargando le braccia:
"Io. ti. STACCO LA TESTA A MORSI, avevo detto niente regali, ma ovviamente tu non capisci niente, ovvio mai capisci niente, se decisamente un cretino. Sì ufficialmente. Io ti odio, ti giuro che lo butto nel lago, e poi lo sai io.."
"Tu odi il Natale"
Concluse soddisfatto, afferrandole le spalle.La fece sedere.
"O ti siedi, o scappo a casa, sono ancora in tempo."
Per la paura che la lasciasse sola, malvolentieri prese un bel respiro, e si accoccolò ancora contro di lui. Scorpius affondò il viso nei capelli. Non l'aveva mai amata, e neppure odiata. Non era neppure una mischia di due contraddizioni ciò che provava. Era la leggerezza del cuore, che volava via con il suono delle sue parole. Lei era il vento, non l'aria, la pioggia e non la tempesta. Era la sua piccola e insignificante Rose, che profumava di vaniglia ed orchidea, che sembrava fargli sempre le fusa, che odiava il Natale e a volte anche studiare, lei era la rossa disubbidiente, che a casa nessuno sopportava, che Al adorava, che preparava delle buonissime torte al cioccolato, che adorava vestire di scarlatto, che dava baci lievi come piume. Che non era fuoco o passione, era una nuvola che macchiava il cielo, quella che passavi ore ad osservare senza mai capire che forma avesse.
"Malfoy?"
Sussurrò.
"Dimmi Rosellina puttanina."
Calò il silenzio, rotto solo dal fruscio delle labbra della ragazza che si piegavano in un ghigno.
"Mi daresti un bacio?"




Angolo Me.
Eccoli, Natale, Rinnegata e fuggiasco. Hogwarts sotto la neve, una richiesta niente risposte. Tanti pensieri e carezze. Cosa risponderà il caro Scorpius? Lo lascio alla vostra immagginazione. Spero vi sia piaciuta, baci
Valen.
   
 
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