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Autore: Surgeon    03/01/2011    11 recensioni
Un'altra flashfic, stavolta il protagonista è George Weasley, che decide di chiamare il figlio con lo stesso nome del gemello, in suo onore.
Spero piaccia!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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George sedeva nervoso su una poltroncina nel Reparto Maternità al San Mungo, quando un Guaritore spalancò le porte del corridoio che conduceva alle camere nelle neomamme.
«Allora. Signor Weasley, giusto? » Il ragazzo smise subito di tormentarsi il bottone della giacca che era semi-staccato e saltò letteralmente in piedi, avvicinandosi immediatamente all’uomo.
«S-sì. Sono io. C’è qualche problema? È tutt-tto ok lì dentro? Io..» cominciò, con una nota di isterismo e di panico nel volto e nella voce.
«Signore, si calmi. Ero qui semplicemente perché sua moglie Angelina mi ha detto che il nome del bambino, che inoltre è nato da esattamente 2 minuti, è sano e le somiglia molto, deve essere scelto da lei. »
Nome. Da scegliere. Lui.
«Io. Ecco…Posso…Un attimo. » rispose il giovane balbettando leggermente, con un misto di felicità e di tantissime altre emozioni impresse sul viso. George respirò a fondo e chiuse gli occhi per un momento. Il bimbo era sano e tutto andava bene. Il nome di suo figlio, quindi…

 

*    *    *
 

«Sì, può farcela se crede che nessuno lo guardi. Quindi sabato basta che chiediamo al pubblico di voltarsi ogni volta che la Pluffa arriva dalla sua parte » George ricordò quante risate gli avevano provocato quelle semplici parole. «Sai una cosa George? Penso che la nostra carriera vada ben oltre il nostro rendimento scolastico »

Il rosso sorrise al pensiero. Suo fratello era la sua vita, anche ora che non potevano avere altri geniali progetti insieme, come quello di aprire ‘Tiri Vispi Weasley’ o di scappare al sesto anno rendendo Hogwarts più che impossibile da controllare in pochi minuti. Oppure quando avevano bevuto la pozione invecchiante per provare a mettere il loro nome nel Calice di Fuoco. O ancora la scoperta della Mappa dei Malandrini, che li aveva aiutati a scoprire i passaggi segreti della scuola. Non ricordava un solo attimo della sua vita dove Fred non fosse presente. Erano un’unica persona in due corpi, peraltro identici. Dal momento in cui al gemello era stata spezzata la vita, neanche fosse un legnetto trovato in un parco, George non sapeva se dentro di lui crescesse rabbia, tristezza o malinconia, oppure un misto di tutte queste.
A volte pensava che ciò che sentiva dentro di sé fosse proprio Fred, che non l’aveva abbandonato neanche per un secondo.

 

*    *    *


«Signor Weasley, mi scusi, davvero. Ma deve dirmi come vuole chiamare suo figlio. » George aprì gli occhi.
Era lì, appena diventato padre. Da quanto gli era stata posta quella domanda?
Come voleva chiamare suo figlio? Non era ovvio? Magari per il Guaritore era ovvio soltanto il fatto che George doveva darsi una mossa a rispondere, perché aveva altri bambini da far nascere.
«Fred. Fred Weasley. » sentenziò con un grande sorriso sincero, mentre sentiva gli occhi bruciare e cresceva dentro di lui la sensazione e il desiderio che Fred fosse lì accanto, a stringergli la mano e a dirgli che gli voleva bene.

  
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