La settima prossima io e Sirius festeggeremo un anno che stiamo insieme, non ci siamo mai detti apertamente quello che proviamo, questo mi porta a essere insicura e non mi piace.
E se tu non mi ami?
Scaccio il pensiero e cerco il tuo regalo, qualcosa di particolare, unico ma non troppo personale … quasi impossibile da trovare insomma.

Non sono più cosi convinta che il regalo, ancora custodito nel piccolo cofanetto in velluto nero che stringi tra le mani, esprime quello che volevo.
Dentro un bracciale e una targhetta in argento con incisi i nostri nomi fanno bella mostra di se non appena tu lo apri.
- Il nome cambia quando ti tramuti in Felpato ...
Dico quando osservi l’incisione sulla targhetta.
- In pratica mi hai regalato un collare?
Mi dici divertito, stai scherzando come sempre mentre io inizio a sentirmi a disagio ...
- Ho pensato che Felpato ne avesse bisogno, sai nel caso incontrassi un accalappiacani … Era solo per essere sicura di non perderti e … per far sapere al mondo che sei mio.
Lo dico tutto di un fiato, non sono molto coraggiosa in questo momento ...
- Il mondo ha bisogno di saperlo?
Sempre quel tono scherzoso che, ora come ora, sto odiando con tutta me stessa.
- Non lo so neanche io …
Sussurro e abbasso gli occhi.
- Scusa.
Ti scusi per una mia cavolata?
Altro che disagio ... ma che mi è venuto in mente?
- Non devi scusarti, non è colpa tua, lo cambio ...
Mi attiri a te, mi stringi e il disagio all’improvviso vola via, mi sento sempre al sicuro tra le tue braccia, mi solevi il viso con due dita sotto il mento e sussurri sulle mie labbra.
- Scusa perché in quest’anno non ti ho fatto capire che sei tu il mio mondo, che sei solo e unicamente mia. Se vuoi andiamo a comprarne un’altra …
Io e il mondo ora sappiamo, non so il mondo ma io sono al settimo cielo!