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Autore: visbs88    03/01/2011    14 recensioni
Degli spaccati sulla vita dei miei due personaggi preferiti della Squadra dei Sette, gruppo che adoro... Bankotsu e Jakotsu!
Genere: Azione, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bankotsu, Jakotsu, Squadra dei Sette
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita da mercenari'
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(visbs88 si prepara a venire lapidata mentre tutte le lettrici la aspettano con i forconi e le torce)
Pietà!!!!! Oddio, non sapete quanto mi dispiaccia di aver aggiornato così in ritardo ç.ç potrete mai perdonarmi? ç.ç
Spero almeno che il cappy vi piaccia!
Buona lettura!
 
Bankotsu camminava senza alcuna fretta. Era all’interno della barriera del monte Hakurei, e si preparava ad entrare nei suoi meandri. Sapeva che Inuyasha si trovava lì.
Sentiva uno strano peso sul cuore, come se qualcosa di grave fosse appena successo. Per quanto cercasse di ignorarlo, restava lì. Probabilmente, si disse per tranquillizzarsi, era la barriera sacra la causa, malgrado fino a quel momento non gli avesse procurato altro che nausea.
Improvvisamente, nella nebbia vide una sagoma volante avvicinarsi. La riconobbe subito come un Saymiosho, un insetto di Naraku. Notò che trasportava qualcosa di piuttosto grosso. Non era certo un frammento della Sfera.
Man mano che l’ape demoniaca si avvicinava, riusciva a distinguere quella strana cosa sempre più chiaramente, finché l’insetto non fu vicino a lui.
Bankotsu divenne pallidissimo, mentre il cuore cominciava a battere all’impazzata. Tese una mano col palmo verso l’altro, e il Saymiosho vi lasciò cadere l’oggetto.
Il respiro del ragazzo si fece affannoso. Quello era…
Il fermaglio di Jakotsu.
Quell’aggeggio che aveva sempre nei capelli, che gli serviva per mantenere intatta la sua acconciatura. L’aveva visto migliaia e migliaia di volte, non poteva sbagliarsi. Era così particolare, e poi l’avrebbe riconosciuto tra milioni. Che cosa significava?
Il cuore non accennava a rallentare, mentre la mente di Bankotsu sembrava bloccata. Era forse successo qualcosa a Jakotsu?
- Jakotsu… - mormorò il ragazzo.
No… no, non poteva essere…
- Lui è… - non riuscì a concludere la domanda all’insetto, interrotto dal suo ronzio.
E l’insetto diceva… .
Era morto.
Bankotsu respirava a fatica. Fissava con uno sguardo attonito il fermaglio.
- No… - sussurrò. Strinse convulsamente quella specie di spillone, mentre quella verità atroce cominciava a divorarlo.
Gli occhi blu si accesero di una collera mai vista prima, una collera dettata dal dolore.
- INUYASHA! – urlò – MALEDETTO!
Chi altri poteva averlo ucciso? Inuyasha era l’unico all’interno del monte Hakurei in grado di poter sconfiggere Jakotsu. Lui era troppo forte…
Il mezzo demone l’avrebbe pagata, l’avrebbe ucciso, come aveva potuto ammazzare il suo migliore amico?!
Il ronzio continuo del Saymiosho lo distrasse momentaneamente dei suoi pensieri. Si mise ad ascoltarlo. E quand’ebbe finito, cadde in ginocchio.
Finì gattoni, lo sguardo quasi folle di dolore fisso sul terreno sotto di sé, boccheggiante, schiacciato dal peso… del tradimento.
Renkotsu.
Renkotsu aveva ucciso Jakotsu.
Renkotsu li aveva traditi.
Non poteva crederci, no, non era possibile, non lui, maledizione!
Come aveva potuto farlo?! Perché?! Come aveva potuto tradirlo… e tradire Jakotsu?! Come aveva potuto finire così schiavo della propria ambizione, arrivare a un tal punto pur di conquistare frammenti della Sfera?!
Renkotsu… Jakotsu…
 
Jakotsu si sedette di fianco a lui.
- Gli insetti mi hanno detto anche Suikotsu è morto… è così? – chiese Bankotsu, con aria triste.
- Sì, ed è stata una fine davvero miserabile – rispose l’altro, sconsolato. Poi continuò, illuminandosi:
- Ah, quasi dimenticavo… ho una cosa per te, primo fratello.
Il ragazzo con gli occhi blu si voltò a guardarlo, mentre Jakotsu tirava fuori dalla sua veste una scheggia scintillante.
- Ecco, un frammento di Sfera in ricordo di Suikotsu. Tieni – disse, facendo cadere il gioiello nella mano dell’amico.
- Ma tu… lo stai dando a me? – chiese incredulo Bankotsu, sgranando gli occhi.
- Beh, perché ti stupisci? Sei stato tu a dirci dovevamo consegnarteli, no?
Sì, l’aveva detto, ma… non aveva mai pensato che qualcuno l’avrebbe fatto. Credeva che tutti, per il potere, lo avrebbero tradito. Chinò la testa, mentre stringeva in mano la scheggia rosa.
Jakotsu lo guardava senza capire. Il giovane con la treccia si risollevò un poco. Il mercenario dagli occhi neri vide uno scintillio sul suo viso… quindi Bankotsu rialzò il capo. Con grande sorpresa del compagno, aveva le lacrime agli occhi.
- Oh, Jakotsu, fratello mio…
Di scatto, il ragazzino mise un braccio attorno alle spalle dell’amico, sentendosi invaso da una gioia incredibile.
- Tu sei veramente una brava persona! – disse poi, gioioso. Poi continuò sorridendo a trentadue denti, dandogli delle pacche sulla spalla:
- Per quanto strano tu possa sembrarmi sei l’unico di cui mi fidi a questo mondo! E’ davvero così, credimi! – gridò, al colmo della contentezza.
- Dici sul serio? – domandò Jakotsu, felice.
Bankotsu annuì.
I due scoppiarono a ridere, mentre sentivano le catene della loro amicizia farsi più che mai strette…
 
Perché Renkotsu l’aveva tradito? Jakotsu gli aveva consegnato il frammento! Perché, perché, perché Renkotsu aveva commesso un atto così orribile?
 
- Ti ho detto che va bene, potrai seguirmi. Ma fai solo un passo falso, e non la passerai liscia – rispose Bankotsu, cercando di fare il duro. Impresa difficile, con uno così.
- Grazie mille, fratellone! – gridò Jakotsu, in preda all’euforia. Il giovane con la treccia si sottrasse per un pelo all’abbraccio dell’altro.
- Questo in futuro varrà come passo falso, ti avverto – ringhiò – E perché mi hai chiamato fratello?
- Beh, potremmo iniziare a considerarci tali, no? – sorrise il gay, tutto contento.
 
I volti dei due erano vicini e si guardavano quasi ringhiando. Improvvisamente, Jakotsu tornò serio.
- Ti ho mai detto che quando ti arrabbi diventi ancora più bello?
- EH?
Bankotsu cadde all’indietro.
 
Jakotsu tese una mano, gli accarezzò lievemente la fronte, spostando i ciuffetti di capelli che coprivano il segno viola. Poi si chinò. Sentì l’eccitazione crescere, poi lo baciò, sicuro che l’altro avrebbe ceduto.
Bankotsu aprì leggermente gli occhi. Li spalancò. Li sbatté un paio di volte…
 
Di scatto, si alzò in piedi.
- No, Bankotsu, la ferita… - tentò di bloccarlo Renkotsu.
- NON ME NE IMPORTA!
L’urlo rabbioso si levò al cielo. Con una furia incredibile, spiccò un balzo, tenendo la Banryu in alto. Piombò sulla lucertola.
Nel farlo, piangeva. Lacrime amare scendevano sul suo bel viso, mentre aveva un solo nome per la testa: Jakotsu…
 
Jakotsu lo guardò.
- E perché il primo fratello si è preso il disturbo di “vendicarmi”? – chiese gelido.
- Basta, non vi sopporto più! Siete… - provò a dire Renkotsu, esasperato.
- Perché ho sofferto, credendo di averti perso.
 
Bankotsu sentì di perdere il contatto con Renkotsu.
- NO! – gridò, guardando gli uomini che lo portavano via.
Si fece largo, con la forza della disperazione, e riuscì ad uccidere il boia. Troppo tardi, però. L’ascia era già stata calata. Ed ora rimanevano solamente in due.
 
- Ho paura, Oaniki – sussurrò a denti stretti Jakotsu, gli occhi sbarrati.
- Ce la faremo – ripeté quasi meccanicamente Bankotsu, senza nemmeno accorgersi di star stringendo a sé con tutta la forza possibile l’amico.
- No… sono felice di averti incontrato…
- Smettila!
- Ti voglio bene…
- STAI ZITTO!!! – urlò Bankotsu. Non voleva scoppiare in lacrime, non ora che sapeva di dover morire.
 
Lo sguardo del mercenario dagli occhi neri scivolò in basso.
Arrossirono entrambi furiosamente.
- Ehi, dove diavolo guardi, maledetto? – gridò Bankotsu, coprendosi.
- Ops… scusa… la tentazione era troppo forte… - si giustificò l’altro, con un’occhiata che avrebbe dovuto essere innocente.
Passò qualche secondo di silenzio.
Poi i due scoppiarono a ridere insieme. Risero talmente tanto da avere le lacrime agli occhi.
 
Jakotsu. Jakotsu. Jakotsu!
Non poteva ancora credere che fosse morto… non ucciso da Renkotsu! No!
 
Bankotsu, Jakotsu e Renkotsu risero insieme.
 
Aveva passato dei bei momenti anche col mercenario calvo. Gli si era così affezionato, anche a lui…
Non era stato Renkotsu, a cercare di spingerlo a richiamare Jakotsu, dopo che il ragazzo l’aveva cacciato?
Jakotsu…
Renkotsu…
La testa girava, troppi ricordi dolorosi gli si affacciavano alla mente. Non poteva sopportarlo…
Scattò in piedi, di colpo.
Avrebbero pagato. Renkotsu ed Inuyasha. Il mezzo demone per aver servito Jakotsu su un piatto d’argento al mercenario, quest’ultimo per il tradimento. Tutti e due erano colpevoli. Li avrebbe uccisi. Renkotsu per primo.
Non avrebbe mai dovuto voltargli le spalle così.
Condivideva il suo volersi staccare da Naraku. Sapeva che il mercenario calvo aveva paura che quell’individuo così sfuggevole li avesse ingannati. Non lo biasimava per questo.
Perché non ne aveva parlato con lui?! Una volta uccisi tutti, avrebbero abbandonato Naraku insieme, loro e Jakotsu…
Cosa avrebbe potuto fare Renkotsu da solo, contro un demone tanto potente? Il suo voler uccidere i suoi compagni, era totalmente illogico.
Bankotsu fece una smorfia irata, mentre continuava a stringere in modo convulso il fermaglio di Jakotsu.
Stupido Renkotsu…
Pensare a lui gli faceva girare la testa. In ogni caso, però, un volto primeggiava e si sovrapponeva insistente a quello del traditore.
Bankotsu era precipitato in quel vortice di rabbia, accantonando il dolore. Ora, però, quest’ultimo tornava ad imporsi.
Jakotsu… perché l’aveva lasciato solo? Non era riuscito a proteggerlo, ancora una volta. Mentre realizzava questi pensieri, gli vennero le lacrime agli occhi. Se solo fosse stato al suo fianco… Chissà quanto aveva sofferto il suo amico, a morire senza di lui. Jakotsu se n’era andato… di nuovo. Era insopportabile. Si rese conto che probabilmente nemmeno la vendetta avrebbe colmato quel vuoto nel suo cuore. Come avrebbe fatto ad andare avanti? La sua vita non aveva un senso, senza di lui. Non riusciva ad immaginarsi senza Jakotsu al proprio fianco, senza il suo migliore amico. Come avrebbe potuto dimenticarlo? La sua voce, i loro momenti insieme, il suo viso l’avrebbero tormentato fino alla morte.
Si asciugò il volto bagnato da innumerevoli lacrime, scese senza il suo consenso, sistemò la Banryu sulla spalla e s’incamminò. Le gambe lo reggevano a fatica, ma andava avanti. Sapeva che Jakotsu avrebbe voluto questo.
Andava avanti, verso la vendetta… e senza saperlo, verso la morte.
 
To Be Continued…

 
Lo dico con sincerità? Scrivere di un Bankotsu così distrutto mi stava per far piangere ç.ç spero di aver trasmesso il suo immenso dolore…
Avrete notato gli innumerevoli flash che ho rievocato (le parti in corsivo): il primo non l’ho mai trattato nella mia ff, ma quella scena (quella del frammento di Suikotsu) semplicemente io la VENERO, mi piace troppo, dovevo assolutamente inserirla; il secondo è tratto dal primo capitolo, il terzo dal… terzo cappy (^.^), il quarto dal quarto, il quinto e il sesto dal quinto, il settimo e l’ottavo dal sesto e l’ultimo dal settimo. Spero di non avervi annoiato troppo, ma volevo rendere l’idea di un vorticare di ricordi nella testa di Bankotsu. La frase “Bankotsu, Jakotsu e Renkotsu risero insieme” non la colloco da nessuna parte, è un flash immaginario, che Bankotsu ricorda pensando al fatto che Renkotsu era stato un loro grande amico.
Mi sembra di aver spiegato tutto…
 
RINGRAZIAMENTI
 
Parto con il ringraziare le persone che hanno recensito “Hai sempre frainteso” (lovlygirl, eien91, LittleSango, Harte [è il mio computer che è stupido, oppure hai cambiato nick?], Katy93, RikaRed, Alys93, DivinaKagome, ZoeyeJames e Yangrine) e chi l’ha messa nelle seguite (Harte).
Tornando alla nostra ff, ringrazio tantissimo Blind_Death_89 per averla messa nelle preferite!
Grazie anche a DivinaKagome per le seguite!
Inoltre, un super grazione a La morte fidanzata (che bel nick ^.^ sul serio) per avermi messa negli autori preferiti!
Infine, grazie a Miss Adler, Harte, DivinaKagome, Blu Notte, Alys93, Blind_Death_89, harua_96, lovlygirl e eien91 per le recensioni! Grazie davvero!
 
Un’altra cosa, mie care: la mia testolina ha elaborato meglio il seguito ;) credo che comincerò dall’infanzia, quella che mi sembra abbia più successo, poi penso che farò i “primi incontri” (nei quali vedremo nel dettaglio come si è formata la Squadra dei Sette e ci sarà pure l’incontro tra Jako e Ban, dal punto di vista del primo), quindi una “special”, con momenti vari presi dalla vita di tutti e la storia finale, con tutte le morti (dico io, una più drammatica non ci poteva essere XD). Chissà, in mezzo ci potrebbero essere delle sorprese… ;)
 
D’accordo ragazze! Spero che questo cappy vi sia piaciuto! Nel prossimo, Bankotsu ucciderà il bastardo ù.ù non perdetelo! XD
Grazie anche ai lettori!
Visbs88
   
 
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