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Autore: mael_    03/01/2011    2 recensioni
Secondo me i sogni illudono.. Anche secondo Veronica "Ronnie" Miller, una ragazza americana che vive in una cittadina nella Georgia.
Ecco come ve lo spiegherò, forse in un modo un po' troppo triste e malinconico, voi che dite?
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' sincero il dolore di chi piange in segreto..

I sogni illudono...


Chi vuole farsi vedere quando piange non prova dolore, vuole soltanto essere al centro dell'attenzione, questa è la sua opinione. Questa è l'opinione di Veronica "Ronnie" Miller, una normale ragazza americana, e secondo lei chi ha passato sedici anni a osservare la gente può avere un'opinione.
Lei osserva la gente e la confronta con se stessa, poi torna a casa, si chiude nella sua camera e trascrive tutto nel suo blog sperando che qualcuno la capisca ma ogni nuovo giorno quando si sveglia e accende il computer nessuno ha commentato e lei triste torna alle sue ricerche, ma non lo fa per il blog, lo fa anche per se stessa, per divertimento magari.
Un giorno tornò a casa e scrisse:

Di solito scrivo delle cose sulla gente, come cammina, come parla, ma oggi voglio parlare di una ragazza. Sono andata alla spiaggia e mi sono seduta su una panchina davanti al mare di questa bellissima cittadina, nella Georgia. Cercavo qualcosa con gli occhi, qualcosa di interessante e vedo una ragazza, avrà avuto più o meno venticinque anni, castana tendente al rossastro arancione, la pelle rosea e perfettamente intonata con i capelli, e con i suoi occhi color verde. Le gote attraversate da una leggera tempesta di lentiggini, come le chiamano alcuni " Doni del Sole", e qualcosa attraversa questa tempesta, qualcosa di nero e liquido, ovvero trucco, trucco mischiato ad una specia di acqua, ma non è acqua, perché è una cosa salata e amara allo stesso tempo, tutti le chiamano lacrime. La ragazza stava piangendo piegata su se stessa, quella cosa nerastra e liquida le arrivava a bagnarle le ginocchia su cui il suo capo era poggiato e i capelli le coprivano metà del suo viso. Io leggevo nei suoi occhi dolore PURO, puro perché "E' sincero il dolore di chi piange in segreto." così mi aveva detto mio nonno quando mi aveva trovata piangere per il divorzio dei miei genitori.
Questa è la semplice opinione di una ragazza.
« Ronnie Miller »


Soddisfatta inviò e poi si mise nel suo letto e immersa nei suoi pensieri si addormentò.
Un tintinnio svegliò Ronnie che stava sognando beatamente, quel tintinnio era continuo e non le dava pace. Si alzò dal suo letto e si accorse che quel rumore fastidioso proveniva dal computer, capì solo in quel momento che aveva lasciato il computer acceso, si sedette speranzosa e notò i tanti commenti arrivati a quel post della sera prima. Erano ben ventisette!
Li lesse tutti d'un fiato incredula, ed erano tutti positivi!!
« Ronnie, c'è qualcuno che vuole vederti.. » Le disse il padre affacciandosi alla porta. « Va bene, arrivo.. » La ragazza chiuse a malincuore il computer e si vestì velocemente, scese le scale della sua grande casa e si presentò alla porta e ad aspettarla c'era una ragazza alta, capelli castani tendenti al rossastro arancione, la pelle rosea perfettamente intonata con i capelli e con i suoi occhi color verde. Le gote attraversate da una leggera tempesta di lentiggini e un paio di grossi occhiali che poggiavano sul suo naso.
 « Ronnie Miller? » Chiese lei avvicinandosi piano. Ronnie l'aveva riconosciuta, era la ragazza su cui aveva scritto, un po' intimorita annuì e la ragazza le sorrise, questo l'aiutò a calmarsi leggermente. « Mi chiamo Emma Worren e ieri sera ho letto il tuo blog, son rimasta colpita scrivi davvero bene, così bene che l'ho letto tutto. » Ronnie non capiva dove volesse arrivare la ragazza, era ansiosa e curiosa del continuo, annuì timida per incitarla ad andare avanti. « Tutto fino ad arrivare al tuo primo post, c'era scritto che hai scritto un libro e che il tuo sogno era di pubblicarlo. » Ronnie annuì nuovamente passandosi una mano fra i lunghi capelli castani. « Vedi Ronnie, vorrei leggerlo e se mi piace lo pubblicherò, sono una redattrice editoriale. »Ronnie non credeva alle parole della ragazza che le stava davanti, felice la invitò a prendere un thè e nel mentre avrebbero discusso del libro.


Ronnie si svegliò di soprassalto, aveva fatto un sogno meraviglioso e si ricordava tutto, stranamente. Corse al computer e scrisse le stesse cose nonostante non avesse visto quella ragazza piangere, nonostante Emma Worren non esisteva, ma voleva comunque vedere se poteva ricevere davvero quei tanti commenti.
La giornata la passò con il migliore amico e appena tornò a casa corse al computer notando che nessuno aveva commentato e le visite sul blog non erano aumentate per niente, da uno era rimasto uno, e lei sapeva chi era quell'uno. Il suo migliore amico.
Sospirò passandosi una mano fra i capelli e si sedette sul letto, chiuse gli occhi e si immerse nei suoi pensieri.
« Ronnie è pronta la cena! » Non udì le parole del padre, ormai si era addormentata pronta per un altro sogno che l'avrebbe illusa di essere qualcuno.

Angolo autrice:
Questa storia l'ho pubblicata in un forum e mi sono chiesta "Perché non pubblicarla anche qui!" Perciò eccola qui, spero vi piaccia e mi farebbe piacere sapere che vi sia piaciuta.. Un bacione!
Elena
  
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