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Autore: Absteria    03/01/2011    4 recensioni
Jasper è sempre stato tutto per Alice. Ma adesso qualcosa è cambiato.
Chi avrà sconvolto l'equibrio di Alice? Che cosa succederà?
- E' una storia che ho scritto un pò di tempo fa, fatemi sapere che ne pensate!
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Un Amore Immortale'
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 Ciao a tutti! Questa non è esattamente una cosa che mi sarei mai aspettata di postare...dopo circa mezzora di "posto o non posto?" però ho deciso di si. Spero di aver fatto bene. Vi dico subito che non mi convince (e sai che novità, direte) ma questa volta è anche per il pairing...vedremo cosa ne penserete voi...(tutto ciò non condiziona minimamente il mio amore per Alice&Jasper, che sono e rimarranno sempre la mia coppia preferita!)...Accetto anche insulti e critiche, mi raccomando! E coloro che come me amano il pairing Alice/Jasper sono liberi di uccidermi dopo aver letto. Io da sola non ci riesco xD Buona lettura a tutti!, Absteria :)

Sono solo cenere

 

Erano anni che lo vedevo, e non mi era mai sembrato così bello.
Erano giorni che lo guardavo e mai avevo potuto togliergli gli occhi di dosso.
Era magnifico ed attraente in tutto ciò che faceva, dal ridere allegramente al combattere giocosamente contro Jasper.
Jasper.
Ma a che cosa stavo pensando? Perché tutto in una volta il mio amore incondizionato per lui si era trasformato in un piccolo e quasi insignificante ricordo? Era un bel ricordo, certo, ma sempre e solo un ricordo. Ora per me esisteva solo lui, Emmett.
Non avevo avuto il coraggio di dirlo a nessuno, forse perché in realtà non volevo crederci neanche io.
Hey Alice, tesoro, io ed Emm stiamo andando a caccia. Vieni con noi?”.
Quella voce. Quella voce che un tempo per me aveva significato salvezza, conforto, amore.
Quella voce, che ormai per me non significava più nulla, mi riportò alla realtà. Era la voce del mio Jasper. Si, lui era ancora mio, ma il mio cuore ormai non gli apparteneva più.
Dubbi. Decisioni.
Andare o non andare?
Se vai Jasper starà con te, non ti lascerà fare nulla di sbagliato, disse una voce nella mia testa.
Ma se vai ci sarà anche Emmett, ed inevitabilmente finirai per guardarlo ancora, ribatté un'altra.
Anche la mia coscienza era divisa in due. Solo che non riuscivo a distinguere quale delle due vocine fosse quella buona. Ascoltai la seconda.
No, Jazz. Andate voi, io posso resistere ancora.”, risposi.
Notai Emmett all'angolo del salone. Il suo sguardo si spense appena aprii bocca per rifiutare, e con lui tutti i miei buoni propositi.
Mi vuole anche lui! Mi vuole anche lui!, esultò una parte della mia coscienza.
Ma no, sei pur sempre sua sorella, magari stava pensando ad altro, disse ancora l'altra voce.
Ora mi sembrava di riuscire a distinguere i due ruoli. Ma era tardi persino per fare la scelta sbagliata.
Quel giorno se ne andarono, lasciandomi preda dei miei pensieri nefasti.

 

 

Cinque giorni dopo

 

La casa era vuota. Solo io e lui. La causa di tanta improvvisa lussuria. Perché era lussuria, non amore. Quello ormai non lo provavo più. Per nessuno.
Cercavo di evitarlo, ma era impossibile. Sembrava divertirsi a pararsi davanti a me. Quant'era sexy a torso nudo. Batteva persino Jasper.
E mi fissava. Mi fissava lanciandomi quelle strane occhiate così maliziose, così seducenti.
Che voleva dire? Mi desiderava anche lui quanto lo desideravo io? Anche lui trovava difficile trattenersi dal saltarmi addosso?
Ancora dubbi. Ancora decisioni.
Perché continui a fissarmi?”, domandai per rompere quell'estenuante silenzio, portatore di pensieri.
Sei bella. Che c'è di male a fissare una persona che è bella?”, rispose semplicemente mantenendo quello sguardo accattivante. Solo Emmett poteva dare una risposta del genere. Con uno sguardo del genere poi.
C'è che siamo entrambi sposati, ecco che c'è”, ma non sembravo convinta.
Allora anche lui mi trovava bella. Era questo il mio unico pensiero in quel momento.
Avanzava verso di me, lentamente. Dio, quant'era eccitante. Ed io non indietreggiavo. Non volevo indietreggiare. Volevo che mi prendesse. Volevo essere sua.
Era vicino, molto vicino.
No, non è vero”, sussurrò sensualmente al mio orecchio sfilandomi la fede dall'anulare sinistro e gettandola alle sue spalle. “Siamo soli tutti e due. E due persone sole, dalle mie parti, si tengono compagnia”.
Mi baciò il collo, uccidendo anche il mio ultimo briciolo di buon senso.
No, Alice! Che diavolo stai facendo?, fu l'ultima resistenza della mia coscienza.
Si, forza! Ti prego continua..., era invece il parere dell'altra vocina.
Ormai sapevo i ruoli che ricopriva ciascuna delle due voci. Sapevo cos'era giusto e cosa sbagliato.
Ma avevo anche imparato a distinguere tra giusto per Jasper e giusto per me.
L'egoismo aveva preso possesso di me. Ed io, fin troppo consapevolmente, l'avevo lasciato fare.
Mi abbandonai anch'io alla passione e presto i miei pensieri divennero solo un groviglio incoerente di parole e sensazioni.
Nessuna domanda e nessuna risposta. Né prima, né dopo.

 

 

Pochi anni, alcuni mesi e abbastanza giorni dopo

 

I Cullen hanno ripreso la loro vita normale. Emmett ha taciuto tutto, io non ce l'avrei fatta.
Scappai, non sarei tornata mai.
Io, esperta delle scelte, ero stata distrutta da una mia stessa decisione.
Io, conoscitrice del futuro, mi ero lasciata sfuggire il mio.


Ora vago sola e senza meta nella mia immortalità.
Niente. Ecco quello che provo.
Sono come il ghiaccio, fredda e immutabile persino nei sentimenti ormai.
Alice Cullen non esiste più, non esiste più nulla di quello che ero. Nulla.
Sono solo cenere adesso. Solo un cumulo di insulsa cenere.
Sono solo un avanzo dello scottante fuoco della passione.
Cenere. Sono solo cenere adesso.

 

   
 
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