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Autore: Neremir    04/01/2011    1 recensioni
Riusciranno Brooke e Nick a riallacciare il rapporto da dove lo avevano interrotto? Seguito di "Back to school"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17: OOH, I LOVE THE WAY YOU LOVE THE WAY YOU LOVE ME


Dopo cena, erano tutti riuniti nel salotto quando la signora Darcy disse a sua figlia, "Ho portato alcune cose da casa per te".
Brooke sembrava confusa, «Che altro avevo lasciato lì?"
"Solo alcuni spartiti di pianoforte e qualche DVD," la madre sorrise furbescamente, aprendo una borsa e allungando a Brooke alcuni libri.
"Oh Dio", Brooke alzò gli occhi quando vide che cosa aveva portato. "Non ascolto più questa musica".
"Ehi! Cosa c'è di sbagliato nella nostra musica? "Nick le chiese.
«Niente», rise lei.
"Mamma, voglio vedere!" Katie esclamò da dove era seduta tra lei e Nick. Quando ne prese uno, un esclamazione le sfuggì guardando le immagini. Fece la stessa cosa che aveva fatto quando aveva guardato Sesame Street. Guardando le immagini, disse chi era chi, infine, terminando con Nick. "Sei tu, papà!" Gli disse.
"Sì, lo so, principessa», ridacchiò lui, tirandola in grembo, solleticandole lo stomaco, facendola ridere.

If I could grant
You one wish
I’d wish you could see the way you kiss
Ooh, I love watching you
Baby
When you’re driving me crazy


"Probabilmente sarà entusiasta di vedere i Dvd," Mrs Darcy rise.
"Probabilmente", Brooke sorrise. "Soprattutto quello con il viaggio in cui Ash, Alex ed io abbiamo partecipato. Ci sono piccole clip che a Katie piaceranno molto".
"Proviamo", sua madre insistette per vedere il Dvd.
E avevano ragione. Quando misero il filmato, Katie rimase sbalordita, cercando di indicare tutti, ma non aveva il tempo per farlo. Andò via dalle braccia di Nick e si mise a sedere a gambe incrociate davanti alla televisione. Nel frattempo, Brooke prese il posto di sua figlia nell’abbraccio di Nick, e quando il video finì, Katie tornò al divano. Quando vide che il suo posto era stato preso, si mise con le mani sui fianchi. "Mamma, vai via dalle braccia di papà. Quello è il mio posto."
"Brooke, hai lasciato diventare tua figlia troppo viziata," La signora Darcy la rimproverò.
"No, è stato Nick," Brooke rispose guardando sua madre. "Era perfetta fino a quando lui non ha iniziato a viziarla."
"Sto migliorando," Nick disse facendo il broncio. "Le ho detto prima che non posso sempre prenderla in braccio."
"Beh, vuoi un biscotto come premio?" Brooke lo prese in giro.
Nel frattempo, Brooke non si era mossa dal suo posto, e Katie era sempre più irritata. "Mamma!" Piagnucolò.

Ooh, I love the way you
Love the way you love me
There’s nowhere else I’d rather be
Ooh, to feel the way I feel with your arms around me
I only wish that you could see the way you love me
The way you love me


"Katie, no. Devi andare a letto, comunque" Brooke si alzò in piedi.
"No!" Katie corse a sedersi sulle ginocchia di Nick.
"Sì," Nick dichiarò con fermezza, alzandosi in piedi con Katie. "Adesso vai a letto."
"No!" la bambina iniziò a piangere, consapevole che ogni volta che aveva pianto, l’aveva avuta vinta.
"Sì," Nick rispose ancora una volta, salendo le scale con Brooke di fianco.
La prepararono per dormire, anche se Katie continuava a piangere, e quando Nick e Brooke si chinarono per darle il bacio della buona notte, lei si girò, non permettendogli loro di farlo.
Nick guardò preoccupato verso Brooke, ma lei gli rispose: "Non ti preoccupare. Domani si sarà dimenticata tutto."
"Sei sicura?", le chiese, seguendola giù per le scale.
"Sì", annuì lei.

It’s not right
It’s not fair
What you’re missing over there
Someday I’ll find a way to show you
Just how lucky I am to know you


Quando tornarono nel salotto, suo padre le chiese: "Tutto a posto?"
«Sì», sospirò Brooke, sedendosi sul divano: «Ma ha deciso di cominciare a fare i capricci silenziosi".
"Proprio come facevi tu," Mrs Darcy le disse ridendo.
"Probabilmente lo facevo" rispose Brooke ridendo a sua volta.
"Ho sempre saputo che Brooke era viziata," Nick la prese in giro, sdraiandosi sul divano e appoggiando la testa sulle sue ginocchia.
"Attento," disse scherzosamente mentre lo schiaffeggiava sulla guancia. "Tu fai parte dei motivi per cui io sono viziata."
"Beh, sono o non sono sempre la causa di tutto?" disse Nick facendo il broncio.
"Sì, in fondo, lo sei," lei gli sorrise. Quando Brooke alzò gli occhi, vide i suoi genitori che sorridevano verso di loro. Alzò gli occhi al cielo prima di introdurre un nuovo argomento.

Ooh, I love the way you
Love the way you love me
There’s nowhere else I’d rather be
Ooh, to feel the way I feel with your arms around me
I only wish that you could see the way you love me
The way you love me


I quattro adulti, parlarono per un paio d'ore dopo che Katie era andata a letto, finché alla fine, la stanchezza del viaggio si fece sentire e i genitori di Brooke si scusarono e andarono a dormire. Dieci minuti dopo che se ne furono andati, Nick e Brooke erano ancora seduti sul divano, lei leggeva un libro e Nick guardava il notiziario alla tv. Dopo un po’, Nick chiese: "Pensi che i tuoi genitori torneranno giù?"
"No. Perché?" Brooke alzò lo sguardo dal libro per guardare Nick.
"Woohoo!", Nick sorrise, mettendosi a sedere. "E’ il momento delle coccole!"
"Nick!" Brooke lo chiamò ridendo.
"Cosa?" Chiese lui, avvicinandosi, "Lo so che lo desideri."
"Forse", rispose avvolgendo le braccia intorno al collo mentre le labbra si posavano sul suo orecchio. Sospirando, mormorò: "Ma i miei genitori sono qui ..."
Nick si tirò indietro solo per risponderle "Ma se hai detto prima che non sarebbero scesi, staranno dormendo”, e poi ritornò al suo collo.
"Hmm, forse hai ragione" Brooke rispose prima di prendere il mento di Nick ed alzarlo in modo da poterlo baciare.

You’re the million reasons why
There’s love reflecting in my eyes


In pochi minuti, Brooke era scivolata giù in modo da ritrovarsi sdraiata sul divano, mentre Nick si posizionò su di lei, ma improvvisamente si tirò indietro quando sentì che Brooke stava cercando si slacciare i bottoni della sua camicia. "Whoa, Brooke. Cosa stai facendo?"
"Cosa pensi che stia facendo?" chiese lei alzando il sopracciglio.
"Stai cercando di spogliarmi."
"Uh huh," Brooke sorrise.
"Ma ... ma ..." Nick sembrava confuso. "Sei sicura?"
"Uh huh", annuì lei, alzandosi per baciarlo di nuovo.
"Mmm", Nick sorrise, quando le sue labbra trovarono di nuovo le sue e spinse la sua schiena verso il divano.
Le mani di Nick trovarono strada sotto la maglietta di Brooke, esplorando il suo corpo, mentre lei finiva di sbottonare la sua camicia, ma si fermarono quando sentirono: "Papà! Smetti di fare male alla mamma!"
Come successe la prima volta, quando la bambina li aveva interrotti, Nick balzò in piedi, e Brooke guardò la figlia, sorpresa. "Katie! Che cosa fai alzata?"
"Papà ti sta facendo male", le disse invece di rispondere alla domanda.

Ooh, I love the way you
Love the way you love me
There’s nowhere else I’d rather be
Ooh, to feel the way I feel with your arms around me
I only wish that you could see the way you love me
The way you love me
The way you love me


"No non lo sta facendo," Brooke le disse scuotendo la testa.
"Sì invece. Era sopra di te e tu facevi strani rumori."
Sedendosi vicino a Brooke, Nick si lasciò sfuggire una risatina, vedendo Brooke arrossire di fronte alla bambina di tre anni che li aveva colti in flagrante. "No, Katie, lui non mi fa del male".
"Oh," disse guardando confusa prima di dire a Nick e Brooke, "Ho fame".
"Bene, allora andiamo a prendere qualcosa da mangiare," la madre le rispose in fretta, alzandosi e prendendo sua figlia per mano, portandola in cucina. Diede un biscotto a Katie, che lo prese contenta, e poi corse fuori dalla stanza. Quando uscì dalla cucina, vide che sua figlia era seduta in grembo a Nick, che mangiava il suo biscotto.
Quando Nick guardò Brooke, le chiese: "Non succederà, vero?"
Scuotendo la testa, lei rispose, "No. Non stasera almeno."
"C’era da immaginarselo", sospirò lui, alzandosi in piedi sempre tenendo Katie in braccio. "Dai, principessa, andiamo di nuovo a letto."

Ooh, the way you love me
The way you love me*


"Va bene, papà", disse sbadigliando, nascondendo il viso nella sua spalla.
***
Il giorno dopo tutto il clan Carter arrivò per trascorrere un altro paio di giorni di nuovo con loro, gettando di nuovo la casa nel caos. Verso mezzogiorno, prima che tutti i loro amici arrivassero per festeggiare la vigilia di Natale e il compleanno di Katie, Brooke decise di andare di sopra a riposare un po'.
Un'ora dopo, fu svegliata da Nick che entrava in camera sua. "Ho bisogno di riposo anche io", spiegò, sdraiandosi accanto a lei e chiudendo gli occhi.
«Va così male?"
"No, è solo che è molto rumoroso", disse girandosi su un fianco per guardare Brooke.
«Oh», sospirò lei.
"E ho sentito le nostre madri durante un interessante conversazione."
"Di che cosa stavano parlando?" chiese Brooke sorridendo.
"Del nome che avrà il loro primo nipote", sorrise di rimando Nick.
Brooke gettò la testa all'indietro ridendo, "Adesso non sono solo nostri amici, determinati a metterci insieme, ma anche i nostri genitori!"
"Lo so", ridacchiò lui, "Allora, lo facciamo?"
"Cosa?" Lei lo guardò confusa.
Nick si rannicchiò vicino a lei e le baciò il collo, “Un bambino a cui dare il nome".
"Adesso?" Lei scosse la testa e si tirò indietro. "Per quanto mi piacerebbe, ci sono due problemi".
"Quali sono?"
"Prendo ancora la pillola e quindi non funzionerà".
"Beh, possiamo fare pratica", lui le rivolse un sorrisino sciocco.
"E tre, devo alzarmi adesso, comunque. Dubito che funzionerà fino a quando tutti i nostri ospiti non se ne andranno."
"Brookey", Nick piagnucolò. "Questo vuol dire dopo Capodanno".
"Lo so", rispose lei scrollando le spalle, in piedi giù dal letto. "Ma la casa è troppo piena di gente per avere del tempo da soli." Nick collassò sul letto, piagnucolando. "Comportati da uomo", Brooke gli disse prendendolo in giro, gettandogli un cuscino in faccia prima di lasciarlo da solo, immerso nella sua autocommiserazione.
***
Nel pomeriggio, anche i loro amici iniziarono ad arrivare. Ashley e Brian arrivarono un'ora e mezza prima di tutti gli altri, così Ashley potè aiutare sua sorella e trascorrere del tempo con i suoi genitori, ma ben presto, i McLean, i Richardson e i Dorough arrivarono.
Gli adulti erano tutti seduti in soggiorno, mentre i bambini giocavano nella stanza dei giochi.
"Non doveva venire anche la tua amica dello studio medico?" Ashley chiese quando erano passati quindici minuti dopo l’arrivo di Howie e Melissa.
"Sì, Megan e le sue due sorelle," Brooke disse a tutti. "I loro genitori sono in vacanza, e così sono rimaste da sole durante le feste." Proprio in quel momento suonò il campanello. "Parli del diavolo", disse ridendo alzandosi per rispondere a porta.
"Ehi", Megan le sorrise quando aprì la porta. "Conosci già Jen, e questa è mia sorella Anna. Frequenta il college, è per quello che non la conosci."
"Ehi", Brooke sorrise. "Venite dentro", disse conducendole nel salotto, e presentandole a tutti. Ben presto tutti furono seduti ai loro posti, e parlarono fino a quando non venne ora di cena.
Mentre Brooke stava preparando uno dei piatti, sentì una mano sulla parte bassa della schiena. "Sì, Nick?" Chiese senza alzare lo sguardo.
"Non mi hai nemmeno guardato, come hai capito che sono io?"
"Nick, chi altri mi avrebbe messo la mano lì?"
"Cosa? Lo fanno tutti".
"Forse solo per te", gli sorrise, ridendo.
«Forse», ridacchiò lui in rimando. Dopo una pausa, chiese: "Hai notato Aaron e Anna, la sorella di Megan, vero?"
"No perché?" Lei lo guardò.
"Non ho mai visto Aaron ridere come adesso, e lo fa quando parla con Anna."
"Aww," Brooke sorrise. "Sono contenta per lui."
"Anch'io. Ero geloso della sua cotta per te e tutto il resto."
"Parlavi veramente sul serio?" Brooke alzò gli occhi in stato di shock.
"Sì," annuì lui prima di prendere il piatto dalle mani di Brooke e poi dirigersi verso la sala.
"Wow", Brooke si mise a ridere mentre si fermarono sulla soglia per permettere alle persone di fare loro spazio.
"Oh, voi due", Megan chiamò Brooke e Nick.
"Cosa?" Brooke chiese.
"Siete sotto il vischio", gli occhi di Megan brillarono.
"Oh, Signore," Brooke alzò gli occhi, prima di raggiungere Nick e baciarlo sulla guancia.
"Ehi! Questo non vale! "Ashley protestò.
"Beh questo è tutto che riceverete , dal momento che Nick ha le mani occupate e tutti voi siete miei ospiti", Brooke disse prendendoli in giro, mentre finalmente era grado di entrare nella sala da pranzo per mostrare a Nick dove doveva posare il piatto.
E con questo, la cena iniziò.
***
Nel bel mezzo della notte, Brooke bussò alla porta di Nick. Non ci volle troppo tempo prima che lui rispondesse, come se la stese aspettando. "Sei pronto?" Brooke gli sussurrò.
"Uh huh," Nick le sorrise, conducendola nella stanza dove erano nascosti tutti i regali. Durante la serata, avevano fatto una torta per Katie, e lei aveva ricevuto alcuni regali di compleanno, ma la maggior parte dei doni sarebbe finita sotto l'albero di Natale.
Tranquillamente, andarono su e giù per le scale, portando i doni sotto l'albero. Quando ebbero finito, Nick si sdraiò sul divano, guardando l'albero. "Cosa stai facendo?" Brooke gli chiese.
"Mi piace stare qui. E’ bella l’atmosfera di questa stanza. E’ come se fosse proprio ... Natale".
Brooke rise, avvicinandosi per sdraiarsi su di lui. Chinandosi verso il basso, lo baciò leggermente, "Sei così carino."
"Lo so", sorrise lui, tirando Brooke tra le sue braccia, in modo che lei potesse appoggiare la sua testa sotto il suo mento.
"Ci addormenteremo qui", Brooke disse sbadigliando.
"Eh, così potremo dire a Katie che abbiamo visto Babbo Natale", rispose Nick ridacchiando, avvolgendo le braccia intorno alla vita di Brooke. "Mi piace fare Babbo Natale", disse dopo un paio di minuti di silenzio.
"È divertente, non è vero?" Brooke sorrise. "Mi fa voglia di tornare bambina di nuovo".
"Sì, è così," Nick sbadigliò, baciando la parte superiore della testa.
In pochi istanti, si addormentarono.
***
Presto, il mattino dopo, Nick venne svegliato da un urlo "Mamma! Papà! " Aprì gli occhi e vide Katie con i nonni proprio dietro di lei. "Babbo Natale è venuto!" disse ridendo.
Nick ci mise un po' per abituarsi alla luce e alle persone che scese al piano di sotto. Brooke, nel frattempo, non si era nemmeno svegliata. Aveva appena borbottato qualcosa, prima di accoccolarsi di nuovo vicino a Nick, cercando di bloccare il rumore e la luce.
"Buon Natale, Nick," Mrs Darcy gli sorrise, mentre il marito guardava come Nick e Brooke stavano dormendo.
Vedendolo, Nick arrossì e sorrise, "Buon Natale Mr. e Mrs Darcy ... e Katie", e si mise a ridere, mentre la guardava controllare i suoi regali. "Brooke", la chiamò scrollandola leggermente. "Brooke".
"Hmm".
"Buon Natale".
"Buon Natale", mormorò lei senza aprire gli occhi. Un attimo dopo, i suoi occhi si spalancarono e guardò sorridendo Nick. "E’ Natale!" Esclamò, scendendo, dal divano. "Buon Natale tesoro", disse abbassandosi per prendere la figlia e baciarla. Successivamente salutò i suoi genitori. "Sei pronta a vedere cosa ti ha portato Babbo Natale, Katie?"
«Sì!" rispose la bambina battendo le mani.
"Aspetta!" Nick le interruppe, alzandosi in piedi. "Devo prendere la videocamera!" Corse al piano di sopra, e tornò giù dopo un minuto. "Okay, sono pronto!"
"Credo che tu sia più eccitato di Katie per questa cosa," La signora Darcy gli disse ridendo.
"Beh, è la prima volta nella mia vita adulta che sono sveglio la mattina presto per vedere cosa ha portato Babbo Natale a un bambino", rispose Nick sorridendo.
"Sei così carino," Brooke gli diede un pizzicotto sulla guancia.
"No, non è vero!", protestò lui con un sorriso, iniziando a registrare.
In venti minuti, Katie aveva aperto tutti i regali, e tutti i loro ospiti si era svegliati al suono delle sue grida felici. Mentre Katie iniziava a giocare con i suoi nuovi giocattoli, e gli ospiti cominciavano a scendere, Brooke si diresse verso la cucina per fare il caffè.
Pochi istanti dopo, Nick entrò in cucina. Abbracciandola da dietro e baciandola sul collo, le sussurrò: "Buon Natale".
"Me lo hai già detto", gli rispose lei ridendo, girandosi e mettendogli le braccia al collo.
"Beh, volevo dirtelo di nuovo", le disse Nick chinandosi per baciarla sul naso.
"Beh, buon Natale", Brooke gli sorrise.
"Guarda su", le disse Nick.
Brooke fece come le era stato detto e quando vide il vischio, si mise a ridere: "Quando l’hai messo qui?"
"Dopo che sei andata a letto la notte scorsa. Pensavo di poterti catturare facilmente qui."
"Sei stato furbo", gli disse sorridendo, alzandosi per baciarlo.
Pochi istanti dopo, furono interrotti da qualcuno che li stava cercando. Ma non si preoccuparono di alzare lo sguardo. Si stavano divertendo troppo.

* The Way You Love Me – Faith Hill
   
 
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