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Autore: Romen Evans    14/12/2005    21 recensioni
“Punizione!” esclama.
Ecco. L’ha detto. L’ha fatto. La prima punizione della mia vita.
Vedo il responsabile di questa catastrofe spalancare gli occhi dalla sorpresa. Gli si legge in faccia che me lo rinfaccerà per tutta la vita, e non posso neanche dirgli che è tutta colpa sua!!! Oddio.

allour, commentino??
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ora la vostra pozione dovrebbe essere di un bel rosso acceso

Porca puzzola, sono innamorata

 

 

 

“Ed ora la vostra pozione dovrebbe essere di un bel rosso acceso.

Leggo sulla mia copia di Pozioni Avanzate.. dopodiché guardo compiaciuta nel mio calderone. La pozione è di una bellissima tonalità di rosso. Sembra quasi… riflessa in quel liquido vermiglio vedo una testa. Già, ecco cosa sembra. I capelli di quello scemotto seduto davanti a me, di quello scemotto che è uno dei miei migliori amici…

Il mio sguardo si sposta su di lui, su quei capelli che avevano attirato la mia attenzione nel calderone. Quei meravigliosi, lisci, morbidi, setosi, splendidi capelli. E quel profumo? Il suo profumo, così buono… come vorrei poterlo sentire più da vicino…

Inspiro profondamente quasi a voler catturare quell’odore che mi riempie il naso facendomi sentire bene, facendomi aleggiare a qualche centimetro da terra, come se qualcuno mi avesse appena fatto un incantesimo di levitazione… il profumo diventa improvvisamente puzza. Mi sveglio dalle mie fantasie sul mio amico, guardo la mia pozione e me ne accorgo. La puzza proviene da lì. Il rosso acceso di prima è diventato color pece e…

“Signorina Granger” esordisce Piton con voce vibrante di malefica gioia “ti rendi conto che stavi per far esplodere l’aula, vero? Non serve che te lo spieghi io…” il sorriso sulla sua orrida faccia si allarga sempre di più. So cosa sta per dirmi, so che sta per farlo… ma spero con tutta me stessa che non lo faccia

“Punizione!” esclama.

Ecco. L’ha detto. L’ha fatto. La prima punizione della mia vita.

Vedo il responsabile di questa catastrofe spalancare gli occhi dalla sorpresa. Gli si legge in faccia che me lo rinfaccerà per tutta la vita, e non posso neanche dirgli che è tutta colpa sua!!! Oddio. Forse è meglio che ascolti Piton, del resto mi sta spiegando cosa devo fare per punizione… con uno sforzo infinito riporto il mio cervello sulla retta via. “Dicevo, Granger, stasera alle 8. Nel mio studio.”

Mi faccio forza. Non sarà poi così drammatico. Harry e Ron lo fanno sempre. Dai su, sopravviverai… i serpeverde stanno morendo dalle risate. Come vorrei ucciderli a uno a uno… Prendo la bacchetta e, rivolta al contenuto schifoso del calderone, che quell’essere spregevole non ha neanche voluto eliminare, esclamo “Evanesco”. Ovviamente l’obbrobrio sparisce immediatamente. Ringraziando il cielo la catastrofe è successa alla fine dell’ora, così posso scappare il più lontano possibile dalle facce da ebeti che hanno i miei due migliori amici…

Salto il pranzo, naturalmente la notizia della mia punizione si sarà già sparsa per tutto il castello. Quando sei in classe con Calì Patil e Lavanda Brown e, per di più segui le lezioni insieme a Pansy Parkinson, soprannominata faccia da carlino, tutto è possibile, anche che la storia di una semplicissima punizione faccia il giro della scuola in tempi record. Mi barrico nella mia stanza e prendo un libro. Chissà. Magari riesco a non pensarci!

Bene. Stavo leggendo un romanzo davvero interessante, molto romantico!! Mi immergo nella lettura cercando di immaginare il protagonista di questa storia. Tutto ciò che capisco è che ha gli occhi azzurri. Vado avanti e mi rendo conto che lui si innamora di una ragazza con ricci capelli castano scuro. Senza neanche accorgermene mi ritrovo ad immaginare i due protagonisti esattamente come me e Ron. Ecco. Ci siamo. Stanno per baciarsi!! Ho stampata in testa l’immagine di noi due che ci baciamo quando Calì entra in camera sghignazzando e parlando con Lavanda.

Porca puzzola!! Ma sempre nei momenti meno opportuni devono venire a rompere le scatole queste due? Un momento. IO. STAVO. IMMAGINANDO. ME. E. RONALD. CHE. CI. BACIAMO.

Sono impazzita. Si, sono del tutto impazzita. Hermione, torna in te!!! Basta. Ho deciso. Vado a farmi una bella doccia fredda. Il bagno dei prefetti dovrebbe essere l’ideale. Niente scocciatori, niente di niente. Mi alzo e, senza dar peso all'attacco di risa isteriche che colpisce le due ragazze, scendo in sala comune. Appena metto piede sull'ultimo gradino, sento una ragazzina del primo anno dire ad un'amica. "Eccola! Dicono che si sia presa una punizione per aver tentato di avvelenare Piton"

Accidenti! Direi che il passaparola in questa scuola è un po' scadente. Addirittura ucciderlo... Anche se, a dire la verità, non mi dispiacerebbe affatto. Attraverso velocemente la sala comune, onde evitare altre scene del genere, e mi catapulto fuori dal ritratto della signora grassa che, naturalmente, è al corrente della storia.

Assolutamente questa non deve essere la mia giornata fortunata. Sono quasi arrivata alla statua di Boris il Basito, che indica l'ingresso al bagno, quando vedo due figure familiari dirigersi verso di me. Porca puzzola, Sono loro. Mi chiudo nella prima aula che trovo e, ovviamente, dove si fermano loro a parlare? Esattamente davanti la porta di questa maledettissima classe. Ma dico io, è mai possibile? Mi ritrovo ad avere la figura di Ron davanti ma girata di spalle e tutti i pensieri quasi normali che avevo formulato da quando ero uscita dalla mia stanza, se ne vanno a quel paese insieme alla puzzola. Per tutto il tempo durante il quale i miei amici discutono io resto a fissare il sedere di Ron. Caspita! Non ci avevo mai fatto caso prima! Devo fargli i complimenti! Oddio, di nuovo. Hermione, Riprenditi! Stavi andando in bagno proprio per questo! Finalmente i due vanno via ancora discutendo, probabilmente ancora sconvolti dalla mia punizione, e io esco subito dall'aula, percorrendo di corsa il tratto di strada che mi separa dalla tanto agognata meta.

 

Silenziosamente apro la porta, quasi non mi sembra vero di essere arrivata. Adoro il bagno dei prefetti: è un posto meraviglioso, dove puoi stare in pace, chiusa per ore ed ore a giocare con le bolle, a riflettere… mi butto un po’ d’acqua fredda in faccia. Cambio decisamente idea. È molto meglio un bagno caldo! Apro tutti i rubinetti e, con una velocità sorprendente, l’enorme vasca si riempie. L’acqua è a temperatura ideale, mi ci immergo cercando di riflettere sul mio comportamento di oggi. No, non ci credo. È soltanto un brutto sogno, tra poco mi sveglierò nel mio letto e mi accorgerò che questa terrificante cosa non è mai successa. Che ancora non passo questa giornata, che non ho mai preso una punizione da Piton, ma soprattutto, CHE NON HO MAI PENSATO A RON IN QUESTI TERMINI!!! Però, davvero è un bel ragazzo, perché non dovrei pensare a lui così?? Resto così, ferma, per quasi un’ora. Guardo una bolla particolarmente grossa che ha una strana forma. Una forma molto delicata, che sembra il profilo di un volto molto carino. Improvvisamente il mio cervello, ormai del tutto fuori uso, inizia a formulare pensieri non proprio casti sulla persona il cui volto è in quella bolla, quella persona che ormai vedo ovunque. Qualsiasi cosa penso, guardo, tocco, mi ricorda lui. Giro lo sguardo. Come non detto. L’asciugamano che ho preso per asciugarmi è uguale a quello che lui usa per gli allenamenti di Quidditch. Porca puzzola e ancora porca puzzola e ancora, e ancora e ancora!!! Guardo l’orologio posto sopra il lavandino. Cavoli, sono le sei e mezza!! bene, oggi ho saltato anche la cena. È proprio vero che l’amore fa passare l’appetito. Ehi, un momento. Cosa ho detto?? AMORE?? E per chi mai, di grazia? Per chi dovrei provarlo? Certo, sono una ragazza molto affettuosa, che prova un sentimento fortissimo per i suoi migliori amici, ma non credo possa definirsi amore in quel senso, quello che ti toglie l’appetito, quello che non ti fa dormire, quello che non ti tregua e che ti fa pensare continuamente a lui! No!!! Io non penso continuamente a Ron! Assolutamente no!! Uh, ma guarda, quel lavandino ha una macchia dello stesso colore di quella che aveva Ron sul naso appena ci siamo conosciuti!! Ehm comunque, dicevo? Ah, si. Io NON penso continuamente a lui, credo che ormai questo sia assodato. Io NON sono innamorata! Una bolla a forma di cuore si alza improvvisamente dalla vasca, quasi a volermi prendere in giro. “IO NON SONO INNAMORATA DI RON, CHIARO??” urlo con tutta la forza che ho in gola. Sento qualcuno trafficare fuori dalla porta. Ommiodioommiodioommiodio, devo aver urlato troppo. E se qualcuno mi avesse sentita? Calmati Herm, ricorda. È impossibile. Lo hai letto in storia di Hogwarts. Nessuno può aver sentito ciò che hai detto. Faccio un sospiro di sollievo. Sento ancora il rumore che fa la persona fuori. Evidentemente sta cercando di aprire. Un momento. Mi guardo. Sono uscita dalla vasca e sono nuda. Metto a fuoco. Qualcuno sta tentando di aprire la porta del bagno nel quale io mi trovo e io sono nuda. Ancora per un paio di secondi il mio cervello non registra poi…

“Porca puzzola!” mi vesto in un lampo, giusto in tempo perché la protezione del bagno era terminata. La porta si apre. Chi c’è sulla soglia?? L’unico idiota che quando trova una porta di un bagno chiusa non immagina che dentro potrebbe esserci qualcuno… visto? Non sono innamorata!!! Altrimenti non penserei queste cose di lui!

Comunque, dicevo, mi ritrovo quell’essere davanti. Ovviamente diventa completamente rosso. Com’è carino quando arrossisce!! Restiamo a guardarci per buoni cinque minuti senza che nessuno dei due dica una parola. Poi lui, imbarazzatissimo, borbotta qualcosa di insensato come: “Pensavo… porta… bloccata… aperto… non credevo… tu… bagno… scusa…”

Ok, Ron. Smettila. Non fa nulla. Avevo finito. Solo, la prossima volta che trovi la porta di un bagno chiusa, evita di forzarla, ok??”

senza neanche aspettare risposta vado via guardandolo morire di vergogna…

entro in sala comune e sto per salire le scale che portano nel mio dormitorio, ma, a metà strada, cambio idea. Riflettendoci, in camera mia ci sono Calì e Lavanda. Forse è meglio evitare… faccio dietro-front e mi ritrovo a camminare verso il dormitorio maschile. In un secondo sono in camera di Harry e Ron che, fortunatamente, è vuota. Inizio a dare un’occhiata in giro. Mi sdraio sul letto di Ron, giusto per sentire ancora quel profumo che oggi mi ha procurato una punizione… in un momento mi ricordo: porca puzzola, la punizione!! Guardo l’orologio. Le 8 meno 5. cavolo sono in ritardassimo, Piton mi ucciderà!!!

Scendo di corsa le scale, mi fiondo verso il ritratto, dove incontro Harry. Vuole dirmi qualcosa, ma gli urlo che sono in ritardo e che me lo dirà il giorno dopo. In un tempo record arrivo nel sotterraneo dove si trova l’ufficio di quella sottospecie di essere umano. Quando arrivo è appena scattato il primo minuto dopo le 8 e lui mi dice: “Sei in ritardo, signorina Granger.”

“Mi scusi professore, ma è soltanto un minuto!” gli rispondo io.

Si ma è comunque ritardo, e io non sopporto i ritardatari.” Dice lui in tono che non ammette repliche. Mi mordo la lingua: non voglio rischiare un’altra punizione.

“Bene, cosa devo fare?” gli chiedo appena sono dentro il suo studio.

“Vedi tutti quei vasetti che sono poggiati sulla mia scrivania?” Mi lascia un momento di pausa per ammirare la moltitudine di vasetti dall’aspetto terrificante che ci sono, poi continua “devono essere catalogati per ciò che contengono… e… - aggiunge vedendo che mi ero ritirata su di morale – dato che le etichette sono un po’ sbiadite, bisogna prima controllare cosa c’è dentro” termina lui, con una percettibilissima nota di sadismo sulla parola controllare.

Bene, se vuole vedermi crollare su questo non lo accontenterò! Mi metto a fare quel lavoro orrendo senza dire una parola, fino a quando il professore mi guarda e mi dice: “Va bene, Granger. Puoi andare.”

Mi alzo e, senza neanche salutare esco. È mezzanotte passata. Sono distrutta. Faccio una corsa per andare in sala comune e tuffarmi sul mio letto. Non era poi tanto drammatico come credevo. Peggio!! È stata una cosa traumatizzante! Voglio soltanto buttarmi sul letto e dimenticare completamente questa giornata. Ho smesso anche di pensare a lui. Visto? Ero sicura di non esserne innamorata!!

Stanca morta pronuncio la parola d’ordine e vedo il ritratto della signora grassa aprirsi per farmi entrare nella mia adorata sala comune. È vuota. Beh, dovevo immaginarmelo. Del resto è molto tardi. Sto per salire nel mio dormitorio quando vedo una massa di capelli rossi spuntare fuori da una poltrona. È Ron. Mi avvicino. Che dolce. Sta dormendo. È così tenero quando dorme! Mi avvicino di più e lui si sveglia. Mi guarda stupito, poi sposta i suoi meravigliosi occhi sull’orologio che ha al polso ed esclama: “Ma è tardissimo! Perché Piton ti ha tenuto tutto questo tempo? Come ti senti? Ti ha fatta arrabbiare?”

“Ron” inizio io.

Quell’essere spregevole, solo perché non hai mai avuto una punizione…”

“Ron”

“Doveva proprio punirti? Non sarebbe andato bene un tema?”

“RON!!” urlo ad un certo punto.

Lui resta sconvolto. “Si, Hermione?” mi chiede infine con voce tremante.

“Non è successo nulla. O almeno nulla che non rientri nel perfino carattere di Piton. Concludo io sospirando.

“Ah, Herm, - riprende lui – ehm, scusami ancora per oggi pomeriggio, ti giuro che non l’ho fatto apposta!”

“Tranquillo, Ron, non è successo nulla!”. Ripeto anche per rassicurare me stessa. Mentre gli parlo il mio sguardo esplora il suo corpo, dal suo volto fino ai suoi piedi, non tralascia nulla. Resto a fissarlo per un paio di secondi, poi gli dico: “Senti, ora sono stanca, vado a dormire. Poi un pensiero si fa strada nella mia testa. Cosa ci faceva ancora alzato? Glielo domando. Beh, classica risposta alla Ron. Balbettante. Dopo vari “Ehm… veramente… io…” lo blocco.

“Senti. Io sono distrutta. Vado a dormire va… a domani. Buonanotte!” Sto per salire le scale del dormitorio femminile quando sento la sua voce, stavolta ferma, esclamare: “Aspetta!”.

Non è una richiesta. È un ordine.

Mi fermo, ma non mi volto. “Aspettavo te” mi dice d’un tratto. Poi si avvicina, mi prende e mi bacia.

Allora tutte le mie barriere crollano. Mi guardo dentro e capisco.

 

Porca puzzola, sono innamorata.

 

 

 

 

Allooooooooooooooooooora… che ne dite di lasciare un commentino?? ^_^

Baci

Romen Evans

  
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