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Autore: Franca    14/12/2005    2 recensioni
-ragazze- esordì una tipa con lunghi capelli d’oro mentre si metteva le scarpe -è arrivato un nuovo ragazzo in classe mia… ed è piuttosto caruccio…- sorrise maliziosamente; Francesca si mise la giacca ed uscì dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a descrivere un ragazzo chiamato Giovanni Guardino. P.S.... XFAVORE COMMENTATE!!!! (tutto è ben accetto)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IXXX CAPITOLO

 

IXXX CAPITOLO

 

Francesca dormì molto male quella notte. Sognava Luca, poi Giovanni, Luca… si trovò in una stanza buia, pieno di fumo, seduta su una sedia.

L’unica cosa che poteva vedere era un tavolo nero davanti a lei illuminato da una fioca luce proveniente da una lampada verde li sopra.

Sopra il tavolo c’erano due carte, bianche. A Francesca venne voglia di scoprirle, ma una mano grossa e rugosa la bloccò, prendendola per il braccio. Alzò lo sguardo davanti a lei:era comparso un uomo, pareva molto anziano, con lunghi capelli grigi. La faccia era particolarmente brutta e inquietava. Due grandi occhi azzurri la guardavano seriamente dall’alto. Si sedette tranquillamente. Le disse con una voce roca e profonda: -tu non puoi scoprire quelle carte, tu non hai nessuna decisione a riguardo…-

-chi sei?- gli chiese Francesca, assai spaventata.

-il destino, mi sembra logico. Allora vuoi scoprirle queste carte?- le chiese avvicinando il suo viso a quello della ragazza con un espressione divertita che segnava la sua brutta faccia,

-s..si- mormorò lei.

L’uomo scoprì la prima carta: si trattava di luca. era una foto abbastanza grande ma aveva un qualcosa di strano, magico.. era animata.

Il ragazzo la salutò dalla foto facendole un gesto. Francesca era atterrita: non aveva mai visto niente di simile.

L’uomo notando la sua espressione, con un ghigno sul viso scoprì la seconda carta a destra della precedente. Ora comparì un Giovanni sorridente, come l’aveva sempre visto. Nell’immagine stava pedalando fortissimo, ridendo. Francesca guardò sbalordita l’uomo: ma cosa stava succedendo…?

-fai un po’ tu- le disse flemmatico l’uomo, appoggiandosi con la schiena allo schienale della sedia…

-BI BIP! BI BIP!- Francesca si svegliò di colpo. Oddio. Era solo un sogno che spavento.

 

Non pensò al sogno fino a quando si trovò in bagno. Mentre si lavava i denti le immagini delle carte del sogno ritornarono nella sua mente. Il significato di quell’incubo era particolarmente significativo e facile da capire. Ma perché doveva scegliere?? E perché quell’uomo all’inizio le aveva detto: “non hai decisione a riguardo”?.

 

Il sogno di quella notte le rimase nitido per tutta la giornata. Continuava a vedere il volto del vecchio uomo, pensando se quella persona esistesse veramente e se la conosceva. Ma non riusciva ad affiancare quel volto ad una sua conoscenza.

Mentre legava la bici al solito palo si guardò in giro: non c’era  la bicicletta di Giovanni. Si sentiva un po’ in colpa per aver nascosto il ritorno di Luca all’amico. Ma almeno il loro rapporto non si era incrinato.

Francesca entrò a scuola: aveva la prima ora di religione, decise di saltarla, inventandosi che non stava bene e che doveva andare in infermeria. Ma invece andò in biblioteca: amava moltissimo quel posto, stare in mezzo agli scaffali, pieni di polverosi libri le trasmetteva un senso di tranquillità infinita. Entrò e si trovò davanti la faccia simpatica della bibliotecaria.

-cerchi qualcosa?- le chiese gentilmente prima di farla entrare.

-no no, devo solo consultare dei libri per una ricerca- mentì Francesca.

Non doveva fare nessuna ricerca, ma almeno li dentro sarebbe stata sola e non disturbata da petulanti amiche.

-ah ok,  certo certo fai pure…- le disse la signora.

Francesca cominciò a passeggiare tranquillamente fra gli scaffali. Visto che la biblioteca era grandissima, riuscì a sfuggire alle occhiate perplesse della bibliotecaria che la guardava sonnacchiosa dalla sua scrivania.

 

Mentre camminava notò dall’altra parte dello scaffale una testa bionda che si muoveva, si avvicinò sorridendo, credendo il ragazzo Giovanni, ma sfortunatamente quando il ragazzo si voltò a guardarla, Francesca si accorse che non era l’amico.

Andò delusa nel reparto “STORIA” cominciò a passare le dita fra grossi e polverosi volumi che parlavano di eroi, guerre, imprese. Amava leggere notizie e curiosità sui grandi personaggi del passato, di cui spesso i libri di storia scolastici non parlavano.

Prese un grosso volume: “LA VITA DI ALESSANDRO MAGNO” sicuramente fra gli eroi del passato era quello che preferiva.

Si sedette su una grande poltrona e cominciò a leggere interessata. La sua lettura fu interrotta dal suono della campanella un’ora dopo. Si alzò velocemente, si mise in spalla la borsa e rimise a posto il grosso libro.

-cos’hai preso cara?- le chiese la bibliotecaria.

-no, niente, sig.ra Gardi ho solo letto un libro-

-ah bene, allora ci vediamo la prossima volta!- la salutò mentre le apriva la porta. Era la prof. Che le stava sicuramente più simpatica fra tutte.

Quell’ora passata in quel luogo e sicuramente il libro le avevano fatto dimenticare il sogno, a cui non pensò per tutta la giornata.

Corse verso l’armadietto rosso, contenente i suoi libri. Lo aprì e prese il libro di matematica. Sempre correndo corse verso l’aula di fisica. Non poteva arrivare in ritardo.

 

  
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